Verranno i giorni in cui, con stupore, saluterai te stessa giunta alla tua porta, davanti allo specchio all’entrata, entrambe sorridenti all’altra che ti accoglie, e pronte a dirvi, siedi. Parlami. E amerai di nuovo la straniera che sei stata. Offri vino. Offri cibo. Offri l’anima se te lo chiede, a sé, alla straniera che ti…
“Amore, amanti, felicità, non è roba per voi. Credete di aver vinto la vecchiaia, ma ce l'avete dentro. Potete anche sfoggiare un corpo ancora flessuoso, una schiena che sembra quella di una ragazza, potete ballare, ma la vostra anima è vecchia." - (I. Nemirovsky) Dicembre non ti troverà.Abiti il colore inespressodove attende l'estatee qualche voltasegui con…
Di parole lui ne aveva una gran scortauna gerla colma, un fiume in pienadi straripante effluvio,in corsa che se lo portava viae le teneva strette, chiuse al foglio(sulla bocca un filo di salivaavvolta tutta nel bel sognoche se lo tiene dentro e lo mandaal vento: a maggio un bacio ma è lontano ancora!)la Mont…
Ma i tuoi capelli ebano dimenticatial fuoco dei riflessi lungo i vetri lucidi,la tua immagine fredda dagli occhi d'ambraripetuta dai fari impietosi!Si perde propagato dalle pareti bianchedella sera il tuo sguardo di nera venere,il tuo sguardo incostante riacceso dagli inquietichiarori della polvere di una tarda primavera.Io ricordo nell'aria l'occhio immobiledella luna e un tremore pallido…
Reprise ...Che ti credi ...son capace (anch’io) d’altri versirimati fanciulleschi, meno cupidegli altri affreschi ma rimati con(m)-baciati assai molesti... di congiunzioni, copule, d'amplessinon è questione qui (Ahimè.)Lenti o lesti,(né di possessi, d'interessi annessi,comunioni o coesioni: son pretestidissennati e funesti in uso ai sessi ... )o ai grotteschi sensi sesti.Farò il viso dei che? a me? questisermoni? il…
Non sempre sei stata sola, con mesempre indugiavi lo sguardo sullelunghe feste appassire nei canaliscorrere sotto i ponti inseguite dal tempo,tra i glicini, le vere pietrose e i lumidella sera che discendeva i fondalie le spire della laguna. E talvolta ero incerto tra noi chi fosse assente:spesso vedevi i limpidi torneisnodarsi nelle calli sotto i soli…
L'albero e le regioni d'incertezza,che respira e trattiene, sei l'alberodal verde calmo esteso nella brezzasulla polverosa città assediata dall’acqua. Quasi non suo, ma nostro indugia il troncoistoriato di nomi e chimere,suo, ma di là dal velo dell'attesacieco nell'aria cieca delle sere. E in alto è la tua vita. Esatta al cieloassorbe il fuoco liquido, il respiro,i colori…
Qui il tormento con se stesso del mareche nelle cale impervie si torce,si spoglia del suo monolito,s’alza, ruggisce e ricade.Il mare, sai, spesso m’associa al suo tormento,il mare viene, volge in fuga, viene,unisce tempo e spazio in questa voceche s’infuria e quasi piange rotta alle scogliere. Digiland, novembre 2011
Quando tra corte ombre profonde,sullo specchio d’acqua gelida del golfo il tardo autunno novembrino,rapisce il suono delle campane dalle spondee dovunque il resto tace,mollare gli ormeggi per inseguirela spuma dall’incavo alla cresta d’onda, a sfidare la rabbiosa tramontana. Sulla terra accadono le cose senza luogo,senza perché le indelebiliverità, in quel soffio potente doveaffondano leggereil peso le…