Creato da alias1973 il 29/09/2006

L' ATTIMO FUGGENTE

"I WENT INTO THE WOODS BECAUSE I WANTED TO LIVE DELIBERATELY. I WANTED TO LIVE DEEP AND SUCK OUT ALL THE MARROW OF LIFE, TO PUT TO ROUT ALL THAT WAS NOT LIFE; AND NOT, WHEN I CAME TO DIE, DISCOVER THAT I HAD NOT LIVED " - "BOYS, YOU MUST STRIVE TO FIND YOUR OWN VOICE, BECAUSE THE LONGER YOU WAIT TO BEGIN, THE LESS LIKELY YOU ARE TO FIND IT AT ALL. THOREAU SAID: <MOST MEN LEAD LIVES OF QUIET DESPERATION>. DON'T BE RESIGNED TO THAT. BREAK OUT!". (DEAD POETS SOCIETY - 1989)

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« Messaggio #108T E N T A Z I O N E . . . »

L'   U L T I M O   B A C I O

Post n°109 pubblicato il 13 Novembre 2008 da alias1973
 

 

Separarsi è un pò come quando ti muore qualcuno.
Un dolore immenso.
E allora
O ci mettiamo una maschera per sembrare più forti.
O ci inventiamo un amore per sentirci più vivi.
O cerchiamo nel sesso emozioni più forti delle nostre paure
e mettiamo a nudo i nostri corpi evitando di scoprire la nostra anima.

Lo facciamo tutti.

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Commenti al Post:
PasseggeroDelVento
PasseggeroDelVento il 13/11/08 alle 23:30 via WEB
.. o alimentiamo i nostri demoni interiori con portate di pessimismo... ^__^Lo sotto scorta (altro che il presidente degli Stati Uniti)
 
 
alias1973
alias1973 il 13/11/08 alle 23:42 via WEB
Nichts. Questa soluzione non è contemplata (beh, al massino in certi pochi giorni dispari, via..) :o)
 
cloudbreak
cloudbreak il 14/11/08 alle 10:41 via WEB
Si fa finta di nulla, altrochè. Poi si cerca un muro abbastanza robusto per sbattere la testa. (dolooooooooooooore!!!)
 
 
alias1973
alias1973 il 14/11/08 alle 12:59 via WEB
Nichts 2, Cloudyno. Tutti i muri sono stati appositamente rimossi...!!
 
   
cloudbreak
cloudbreak il 14/11/08 alle 13:53 via WEB
Bah, troppo facile così....
 
     
alias1973
alias1973 il 15/11/08 alle 20:37 via WEB
Oh...volevo solo rendere le cose più morbide...;o))
 
mister_right.1
mister_right.1 il 14/11/08 alle 12:10 via WEB
Invece no. Separarsi è mandare a stendere qualcuno. Liberarsi di ipocrite manfrine. Togliersi un peso. Recuperare il proprio io compromesso dall'altro. Sentirsi nuovamente leggeri. Sentirsi nuovamente propri. Tornare a vendere cara la propria pelle. Tornare ad essere egoisticamente sani. Capire cosa è necessario e cosa superfluo. Buttare finalmente al vento un sacco di ricorrenze inutili, di doveri e piaceri chiesti o dovuti o insoddisfatti. Non proprio un lutto, una resurrezione direi!!! :-PPP
 
 
alias1973
alias1973 il 14/11/08 alle 13:10 via WEB
Sempre controcorrente tu eh. Mi pari tanto la Ali di qualche anno fa...Nulla da eccepire nell'elenco delle liberazioni che hai stilato, Misteraccio. Ma ho come l'impressione che queste sensazioni, se provate immediatamente dopo la rottura come mi sembra di intendere, sappiano di quel cinico benedetto che ognuno di noi pregherebbe di avere in quei momenti ma che ahimè, non trova neppure scavandosi dentro col caterpillar. Se tutti ci rendessino conto da subito che troncare una relazione senza più senso ci porterebbe (ed effettivamente poi ci porta) a tutti i vantaggi di cui sopra, non esisterebbe il mal d'amore!! Ma si sa...col senno di poi ci si lastricano le lagune. Il punto è che non c'è storia: all'inizio è quel che ho detto. Ciò che scrivi tu è il dopo. D'altronde prima di risorgere tocca pur morire.... Un bacio, Ali.
 
   
mister_right.1
mister_right.1 il 17/11/08 alle 00:45 via WEB
Il mal d'amore!!! :-))) No, non è cinismo, è logica o razionalità. Eddai, è solo il cambio di abitudini, come le stagioni, la pioggia o il sole. Dipende da che parte si sta, se la decisione viene presa o viene subita, se si ha l'ombrello o si arriva a casa inzaccherati, o semplicemente, se ci si abitua a sopportare un po' di umidità. Un rapporto porta piaceri e sacrifici, è un lavoro, una forza per lo spos(t)amento. Il lavoro è anche investimento, se non rende, meglio indirizzare le risorse verso altri lidi. Basta aprire gli occhi e vedere quanto si fatica (e se lo si fa in due). Quanto ai film (aborro la genìa Muccinesca) fanno parte di quella categoria artistica pari a poesia, canzonette e romanzi dalla lacrimuccia facile che prosperano sui sospiri delle adolescenti e delle tardone insoddisfatte dalla vita: a volte esclusivamente vittime, molto spesso invece per la classica ignavia del far decidere ad altri. Si è capito a sufficienza che non credo molto ai sentimenti (cortina fumogena con cui si mascherano interessi e convenienze e scelte legittime dettate dalla debolezza umana) ma tendo ad un meno ipocrita materialismo e concretezza. Meglio un contratto di mutua assistenza piuttosto che basarmi sulla volubilità delle attrazioni elettive, sessuali o sentimentaloidesche! Infatti mi fingo cerebroleso per giustificare la presenza di una badante slava... Augh!! :-PPP
 
     
alias1973
alias1973 il 20/11/08 alle 16:11 via WEB
Misteraccio, Misteraccio...essì che ci siamo conosciuti in un forum dove più o meno amabilmente si disquisiva sul lecito-illecito del tradimento. Ed io me la spassavo un sacco a controbattere le tue tesi sulla fedeltà (o meglio: sull'inutilità del cornuto copricapo). Dunque continuo a divertirmi leggendo la tua ignifuga natura che peraltro mi fa venir la voglia di vedere infiammata sotto l' esercizio di femminee doti (non della sottoscritta, eh)..però...però..al materializzarsi del concetto della mutua assistenza le gambe mi si fan di purè!! Ennò! Se proprio di Contratto devo prendere in considerazione la stipula, pardon, ne vedo di più allettanti cui apporre un emozionato autografo...e tre possibili contenuti su cui basare l'Agreement li citi tu stesso. Solo che li chiami "volubilità"...e poi, all'assistenza materiale e concreta ci pensa già la mutua. Ma che dico..c'hai la badante slava te..;o)))))) Ali
 
     
mister_right.1
mister_right.1 il 21/11/08 alle 13:50 via WEB
Su, agente Alias! :-))) Non allarghiamo troppo il discorso. Si era partiti dal mal d'amore, dal sentimento, dal romantico penare, dalle falene nella pancia, dai sospiri e dalle ansie... Uh, che emozioni! Il tradimento, ma anche il volteggiare disimpegnato di fiore in fiore, è l'emblema dei tempi, dei costumi ma anche (che bello dire "ma anche") e soprattutto degli usi nell'accezione peggiore del termine. Già il "sentire" è dispari, figuriamoci se possa avere una certa affidabilità nel tempo. Su, con la stessa scansione con cui si cambia un gadget diventato in fretta obsoleto, anche il partner subisce un deprezzamento, una svalutazione che aumenta col passare del tempo, con il diminuire del "mistero", della passione e della "novità". Quindi azzarderei il tradimento non più come fuga da issues interne alla coppia, ma ad un desiderio di scelta e libertà tipicamente attuale. Sono per un co.co.co sentimentale, un tempo determinato consensuale, un sincero e razionale contratto eventualmente rinnovabile. Mutua? Pensione? Col panorama attuale diventeranno privilegi!!! :-))) P.S.: t'ho fatto secca con la badante, ma ti devi preoccupare maggiormente della lesione al mio cervello!!!
 
     
alias1973
alias1973 il 21/11/08 alle 20:33 via WEB
Ok Misteraccio, vada per un mio svogliato ridimensionamento contestuale...Ma Lei mi fa giustamente secca, ed io cosa devo fare, se non ammirare la mirabilante arte del suo saper intrecciare tanto armoniose combinazioni di parole? In merito ad onomatopeicamente gallinacee collaborazioni La rimando alla mi auguro sempre piacevole rilettura di un mio vecchio post, trattasi nello specifico del nr. 43. Confermo l'emozione che si materializza in imenotteri svolazzanti per le interiora,confermo i sospiri (ehm..) e le ansie (eh!).Confermo la certamente più lunga resa passionale di relazioni meno impegnative, meno continuative rispetto al canonico innamoramento che tanto poi ti diventa affetto etc etc etc (--> mi stufo dunque tradisco) ma la Ali ultimamente s'è rimbambita sarà l'età o il richiamo della culla, sai tu, tra poco mi casca n'altra primavera sulla groppa così ogni mattina recito mantra pro-famiglia, pure se magari poi razzolo che sarebbe meglio raddrizzarmi....Bah. Mister: ha ragione Lei. Ci vuole un astringente. Ora più di prima. Riverenza profondissima. :o)
 
     
mister_right.1
mister_right.1 il 22/11/08 alle 11:21 via WEB
Eh no, username anonimo sostitutivo del pasto dialettico! :-) Sono deluso dal tuo accordarmi ragione con l'aceto balsamico del complimento! :-PPP Anch'io devo darti ragione però. E' tempo di interrare i bulbi quiescenti, di preparare per bene il terreno, concimarlo con sano letame da stalla e non con pilloline da asettico laboratorio. Olandalias!!! :-)))
 
intensobleu
intensobleu il 14/11/08 alle 14:14 via WEB
Non saprei...non ricordo più forse, quanto fosse intenso quel dolore. Chissà...forse nemmeno lo proverei più... Un abbraccio mia nordica amica
 
 
alias1973
alias1973 il 15/11/08 alle 20:49 via WEB
Da quello che lasci intendere sembra tu ti sia lasciato alle spalle da tempo situazioni pensierose e che ti sia riuscito di evitarne per altrettanto: benone ma...perchè non riesco a non sospettare che quel "non ricordo più" sia in verità un "meglio non pensare più a"...e quell'altro "chissà se lo proverei più" nasconda un "spero di non riprovarlo più"?...Per il primo caso, sempre fosse come dico io e la Ali mica è infallibile (:D), pazienza il passato si dimentica. Per il secondo...mah...il male che si prova alla fine è direttamente proporzionale al bene che si è voluto. Vorrai davvero soffrire poco poco? Perchè altretanto avrai amato...Un bacio, coraggioso amico!
 
   
intensobleu
intensobleu il 19/11/08 alle 08:41 via WEB
Nel primo caso, davvero non ricordò più. E questo non perchè sia abilmente riuscito ad evitare situazioni pensierose...semplicemente perchè nel corso degli anni, laddove si sono riproposte, è scattato in automatico un filtro fatto di vissuto ed esperienza, di moniti e di rivalsa...che ha limitato e di molto...i danni. Il passato, nella sua accezione più funesta...se non si dimentica, di sicuro si annebbia. Per il secondo, è ovvio he nessuno vorrebbe ritrovarsi davvero nel turbinio spossante ed autodistruttivo. E poichè devo darti ragione sulla diretta proporzione tra bene e male...ecco che la mia asserzione vuole essere un modo per rimettermi in gioco, per mettere alla prova quella parte di me che laddove riesce fortemente a sentire, si concede picchi di assoluto bene...e baratri di totale scoramento. Coraggioso io?? Ma si che sei ironica eh :-)?! Un bacio lungo fino a Padova
 
     
alias1973
alias1973 il 20/11/08 alle 16:15 via WEB
Ironica io? Ollalà, fino ad un certo punto ;o)) No vedi? Ti ho dato del coraggioso proprio per il tuo esserti rimesso in piazza: l'unica piazza del mondo dove il mercato c'è tutti i giorni.;o))) Baci baci baci e baci! Ali
 
Stessancora
Stessancora il 14/11/08 alle 14:46 via WEB
Io metto una maschera, a volte anche di Topolino, non fa ridere a nessuno e mi sembro anche patetica ma non ci riesco, non riesco proprio a non metterla, ce l'ho sul comodino appena mi alzo. Ciao cara amica.
 
 
alias1973
alias1973 il 15/11/08 alle 20:52 via WEB
Anche io ho tante maschere, tante da doverle tenere in un armadio. Sfido chiunque a rimanere sempre sè stesso: pura utopia, o presuntuosa menzogna. Ma per questi casi non ne trovo una che non mi stia stretta, o che non mi lasci respirare. La mia faccia è l'unica me che trovo adatto mostrare, che mi faccia sfogare e non morire soffocata. Ciao a te stella :o))
 
Seingalt2000
Seingalt2000 il 14/11/08 alle 18:21 via WEB
L'ultimo bacio....un film che a suo tempo mi colpì moltissimo. Mentre lo guardavo mi ritrovai a capire perfettamente ciò che provava il protagonista. Stavo vivendo, infatti, l'ultima parte di quello che era stato un amore grandioso. E parlo di una persona con la quale non avrei mai pensato di potermi lasciare. Mai. Eppure, l'ingiuria del tempo e la mia debolezza resero reale l'impossibile. Lei, giustamente, dopo tanto tempo voleva dare una svolta concreta al nostro rapporto. E io invece lasciai che il nostro amore si avvizzisse lentamente. Dopo, non misi nessuna maschera per sembrare più forte, perché non dovevo dimostrare nulla a nessuno. L'unico a cui avevo qualcosa da dimostrare - io - sapeva già tutto. E non mi perdonava. Le storie successive, per diversi anni, non sono state nulla più che inconsistenti infatuazioni. Quanto al sesso, è splendido mentre lo fai ma, subito dopo, se non c'è un sentimento, ti senti esattamente come prima. Insomma, separarsi da un grande amore è come subire una profonda ferita. E perché si rimargini non ci sono maschere, amori improbabili o sesso che tenga. Esiste una sola, lunghissima cura: il tempo.
 
 
alias1973
alias1973 il 15/11/08 alle 21:35 via WEB
Un film che stra-amo. Perchè è VERO VERO VERO VERO e ancora VERO. Per quello chiunque lo vede non può non sentirsi profondamente colpito dalla maestosa follia della passione e per contro dalla straziante bellezza di certa sofferenza. Nessuna delle mie redenzioni mi toglierà mai quest'idea. Io la chiamo: consapevolezza. Che poi questa porti a ritirarsi (e morire)o a continuare a cercare e a correre il rischio di donarsi (ma anche quello di ricevere), ognuno se lo sente dentro di sè. Sulle maschere non so che dire, per gli altri due la mia risposta potrebbe apparire faziosa. E' un luogo pubblico. No comment. ;o))))
 
principessapersiana
principessapersiana il 15/11/08 alle 21:34 via WEB
Ricordo ancora le sensazioni, le amarezze, le fitte che mi ha dato il film mentre lo guardavo con occhi sgranati e sbarrati nella sala del cinema insieme a mia cugina. Mi disse: "in questo film si possono riconoscere molte persone, ognuno con la sua storia, la sua esperienza, il suo carattere". Io ero dalla parte interpretata dalla giovanissima M. Stella. All'epoca del film avevo addosso proprio il dolore atroce di quella ragazza che inconsapevolement era stata presa come amante di uno stronzo stanco della ragazza ufficiale e che non aveva le balle di lasciare. *Un abbraccio, tua amica D*
 
 
alias1973
alias1973 il 15/11/08 alle 21:41 via WEB
Penso che nella vita capiti di potersi trovare sia dall'una che dall'altra parte del fiume. Ed essere nei panni della giovanissima Martina o della dura Giovanna non fa differenza: sempre di vittime si tratta. A meno che, come ho detto più su, la prima non sia solo giovanissima, ma CONSAPEVOLE. Questo la renderebbe forte (ti avrebbe resa più forte). Forte della possibilità di scegliere, cosa che non ci viene accordata se ti si lascia nell'ignoranza della reale situazione. Credo che tutto sia poi più degnamente sopportabile, se per quanto sbagliato, difficile o criticabile, lo si è fatto per propria scelta. Un abbraccio Princi, dalla Ali :o)
 
   
principessapersiana
principessapersiana il 20/11/08 alle 14:25 via WEB
Già. Mi sono trovata su entrambe le sponde del fiume, forse anche con lo stesso tipo di cui sopra. Non ero consapevole di essere amante, in quel caso. Sta qui, come ben sai ed osservi, il nutrimento di un dolore atroce, difficile da sopportare. *Un abbraccio dalla tua nobile amica salentina*
 
     
alias1973
alias1973 il 20/11/08 alle 16:27 via WEB
Sono convinta che esplorare consapevolmente entrambe le sponde del fiume sia un'esperienza, se non proprio necessaria, se non altro molto meno peggio di quel che inizialmente si pensi..I benefici in forma di perdita di infantili e dunque sfavorevoli sovrastrutture d'innocenza emotiva che ne derivano, ci portano a vivere con i piedi più incollati al terreno. Il che non vuol dire che non si sappia più volare, ci mancherebbe. Ma che si è data una letta meno sperficiale al manuale di bordo, alla voce "atterraggi di emergenza". Un abbraccio novembrino dolce Princi. Ali :o)
 
vento.nuovo
vento.nuovo il 21/11/08 alle 09:08 via WEB
già,capisco benissimo, separarsi è un pò morire quella parte di te plasmata per costruire rimane in piedi senza più una ragione e piano piano crolla, io ho un'ultima opzione, lascio accadere l'inivitabile e intanto raccolgo i pezzi, non butto nulla nulla, sono io è stata ed è la mia vita.
 
 
alias1973
alias1973 il 21/11/08 alle 20:35 via WEB
Ciao, piacere di conoscerti e grazie della tua visita. Eh già...sono argomenti tosti..Buona serata! Ali ;o)
 
merizeta21
merizeta21 il 21/11/08 alle 21:16 via WEB
ciao, grazie della visita. Il tuo blog è bello, è molto più "visivo" del mio...e ho amato molto la tua città, faceva parte della mia seconda vita. Torna quando vuoi, io ti leggerò intanto...
 
 
alias1973
alias1973 il 22/11/08 alle 00:35 via WEB
Ciao, neanche questo blog era così visivo fino a poco tempo fa! Poi ho sentito la voglia di abbassare le luci e accenderlo di qualche colore ;o). Belle le seconde vite. A presto.
 
merizeta21
merizeta21 il 22/11/08 alle 12:22 via WEB
io sono già passata alla terza...:-)
 
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