Creato da alias1973 il 29/09/2006

L' ATTIMO FUGGENTE

"I WENT INTO THE WOODS BECAUSE I WANTED TO LIVE DELIBERATELY. I WANTED TO LIVE DEEP AND SUCK OUT ALL THE MARROW OF LIFE, TO PUT TO ROUT ALL THAT WAS NOT LIFE; AND NOT, WHEN I CAME TO DIE, DISCOVER THAT I HAD NOT LIVED " - "BOYS, YOU MUST STRIVE TO FIND YOUR OWN VOICE, BECAUSE THE LONGER YOU WAIT TO BEGIN, THE LESS LIKELY YOU ARE TO FIND IT AT ALL. THOREAU SAID: <MOST MEN LEAD LIVES OF QUIET DESPERATION>. DON'T BE RESIGNED TO THAT. BREAK OUT!". (DEAD POETS SOCIETY - 1989)

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E X B O O K

Post n°114 pubblicato il 13 Dicembre 2008 da alias1973
 


Stavolta attaccherò così, a freddo, senza caracollare come un funambolo tra i preamboli.
Io questa smania del libro delle facce non la reggo.Ah no. Ciononostante - e pur  mostrando dal tremante labbro un canino - ammetto che la mia bassa stima per il “nuovo” trastullo tecnologico non è stata abbastanza forte da impedirmi di cedere, tempo fa,  alla naturale curiosità di un collegamento “tant-pur-guardè”. Ovvio che il primo nome che digito è il mio.

Ma in quante vuoi che si chiamino proprio proprio come me! Embè! Un elenco di Alias in versione anagrafe italiana ufficiale si dispiega in un paio di schermate (e pensa se mi chiamavo Rossi Maria…). Non sono iscritta, perciò il minimo interagire mi è interdetto, e dunque mi si limita all’accesso di una paginetta striminzita dove comunque da esterna  che sono posso già iniziare a farmi qualche fatterello del padrone di casa: sbirciargli la lista amici e – chi ce l’ha - due stupidaggini di note personali. E così, a catena, in un infinito gioco di scatole cinesi, dove volendo apro la stessa facciata d’incipit degli amici degli amici degli amici, giungendo a parenti, mogli, mariti, amanti, colleghi, compagni, conoscenti e via dicendo, in una vertiginosa catena di rapporti umani che ad averci già certe pulci nell’orecchio basta essere quel q.b. poco merli per capire tante cose…Per non parlare delle bacheche, più insidiose ancora…occhio ad avere dunque non solo un presente più o meno tranquillo, ma soprattutto un passato con pochi scheletri a dimora nell’armadio. Eh si, perché a quanto ho visto, e per mia miserrima esperienza, questo Facebook mi si è rivelato un grandioso ma pure stantìo album dei ricordi, un supermarket del passato, un monumento a relazioni perlopiù finite, perse, morte, che a vari livelli e con varia rilevanza han condito o reso azzimi periodi della  mia vita (e a mantenere quelle vive e vegete, i mezzi che già avevo sono più che sufficienti) . Relazioni che in questo preciso contesto sono accomunate da un inquietante prefisso: EX. Vediamo: ex come tutti gli ex compagni di scuola, dalle elementari al liceo, che i cognomi non sono un problema, l’appello quotidiano te li ha impressi a fuoco nella memoria come l’Ave Maria e così come allegri salmoni mi saltan su dalle quiete acque della memoria.

Ex come gli ex colleghi, quelli dello stage, del primo lavoro, quelli del secondo, quelli antipatici e quelli adorabili, pure lì nome di famiglia in testa ad aeternum come un  presentat-arm! (fosse richiesto anche l’interno del telefono in ufficio potrei aggiungere senza problemi..). E ancora. Ex come gli ex amici d’infanzia, quelli delle vacanze insieme al-mare-sempre-quello, che ci hai giocato a nascondino, in sala giochi, a palle di neve ( e di sabbia) per anni e stagioni, quelli dell’amica del cuore e del biondino occhiazzurrato di terza D. Quelli da cui poi la vita ti ha diviso quando si cambiano case, città, scuole, quando i genitori divorziano e si risposano. E  si cresce (e con ciò ho detto tutto). Ed infine, gli ex per antonomasia. Ecco. Ex amanti, ex morosi, ex coniugi che – ma avete mai notato? – pare assurgano alla vetta dell'intera categoria del "non più" poiché in grado d’essere definiti e all’unanimità riconosciuti, col supporto della sola particella di latina memoria. Un privilegio che si palesa per sottrazione, come S. Antonio da Padova che è universalmente conosciuto come il Santo. Però!

E qui, via alla parata, tutti quanti in ordine alfabetico o d'urgenza e speriamo che ci sia una foto, e se c’è sarà sicuramente recente, e se così è, chissà com’è, etc. etc.

No. Alt. Parliamone. Devo iscrivermi al fenomeno dell’anno per darmi al ripescaggio di ectoplasmi? Allo scoperchio di sepolcri imbiancati? Sarà per molti e lo rispetto, ma non per tutti. E' davvero realistico pensare di riempire una cerchia di amici che fatica a chiudere il tondo o ad ingrandire l’esistente andando a bussare alla porta di chi non sentiamo magari da anni? Sul serio pensiamo che sia tanto facile e alla fine soddisfacente riallacciare rapporti di fatto con Pinco che avevamo lasciato da adolescente imberbe o con Pallina, allora tutta trecce e codini? Quanto la vita che è trascorsa e i cambiamenti, i ritmi e le situazioni che si sono instaurate e di cui non siamo chiaramente a conoscenza, saranno compatibili con il nostro goliardico invito alla rimpatriata? Si, bellissimo risentirsi, ma quanto si ha davvero ancora in comune ad oggi?

Entro in un negozio di scarpe. Ho finalmente il tempo per andarmi a provare quei meravigliosi stivali neri appena sotto il ginocchio in vitello spazzolato tacco dieci (il mio canonico dodici sullo stivale smacca…). Belli d’un sobrio invitante.  Appena entrata però il mio sguardo è fatalmente attratto da un  paio di tronchetti di Cèline che, con occhi luccicanti già da innamorata, metto rapidamente sottosopra verificando il numero. Senza alzare la testa da quello che si rivela un 38 decisamente troppo lungo, chiedo rivolgendomi alla sagoma che chissà perché ho immaginato del commesso, una taglia in meno.  Non risponde. “Scusi…le chiedevo se per caso fosse ancora disponibile un….”.
Occhi negli occhi con uno che decisamente lì non lavora.
Attimo di imbarazzo. Messa a fuoco. Salmoni che saltano..
“L.!!” - “A!!...Maddai…non ci credo…”
“Ma quanto tempo è passato???”
Mollo il simil tronchetto che m’ha stregata ma che ora è ahimè vittima d’un mio repentino cambio di priorità e mi va così di far attendere; lui paga frettolosamente il suo acquisto e usciamo. Baci, abbracci, sorrisi e pure mezza lacrima.
Com’è, come non è, ti vedo bene. Caspita ho un appuntamento alle diciannove…dai beviamo lo stesso qualcosa. Cioccolata calda con panna risate e chiacchere, tante, veloci, ci s’interrompe perché si passa di palla in frasca, ci si parla sopra tanta è la foga del raccontare, oddio scusa, dai dai  prima tu. Con cosa sei arrivata? Ti porto io se vuoi, sono di strada. No dai, resto ancora un po’, torno a rivedermi quegli stivali, mi ci hai distratta, se me li hanno fregati ti reputo responsabile eh! Ci vediamo in giro? Perché no? Abiti sempre lì? Sissignore. Allora a presto. No aspetta, vuoi il mio cellulare? Uhm. Cos’è “uhm”? Ecco…“Uhm” è “uhm”. Te la tiri come al solito? Un po’ ;o). Allora tieni il mio biglietto da visita e fai come vuoi, mi farebbe un immenso piacere sentirti.

La vita sa già essere un meraviglioso Facebook.

Certo è meno facile succeda, ma in questo occorre saper individuare un plusvalore più che una deficienza: nulla è voluto, capita. E su quel che accade per volere del destino si diffonde il profumo d’un senso recondito, misterioso, magico, fatale. Immaginatevi quante cose devono mettersi in moto, e lavorare all’unisono per far sì che quella persona incontri l’altra proprio in quel posto, in quel momento. Quella che noi chiamiamo casualità è invero un portentoso incastro di eventi al cui accadere non siamo in alcun  modo preparati, che ci coglie alla sprovvista, senza dannose sovrastrutture mentali di aspettativa e curiosità. Dovevo brontolare sul social network più cool del momento. Invece mi accorgo ora che ho finito per dissertare di filosofia del caso. E perdipiù ho messo su un post troppo lungo che non mi si  pubblica.E meno male che non sono a scuola: la mia EX maestra mi avrebbe scritto in rosso “Fuori tema”!!!

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Commenti al Post:
Seingalt2000
Seingalt2000 il 13/12/08 alle 18:55 via WEB
Gli ex. Tempo fa ho ceduto a un momento di nostalgia e ho telefonato alla mia fidanzata storica, con la quale ho condiviso anni di esperienze, paure, gioie, passioni e molto, molto di più. Come va? Come stai? Emozione, conversazione difficile: troppi i tasti da non toccare, troppo il tempo trascorso su di noi, fra di noi, troppe cose cambiate. Eppure, tra l'impaccio di entrambi, un'impalpabile tenerezza, una debole traccia di un amore che un tempo spaccava le montagne, è rimasta. Non la richiamerò per parecchio tempo: l'abitudine non eliminerà anche quest'ultima, debole traccia di qualcosa che è stato così indimenticabilmente bello. Ciao, magica Ali: ti immagino con gli amici della tua nuova compagnia...e un po' li invidio. Mi piacerebbe essere, ora, lì, in un locale con un po' di musica, insieme a te, davanti a due bicchieri di vino rosso e forte, a raccontarci qualcosa di noi e - perché no - a divertirci a dire un mucchio di sciocchezze...
 
 
alias1973
alias1973 il 14/12/08 alle 14:09 via WEB
Guarda, dolce Casanova, io mi reputo molto fortunata perchè di tutte le storie d'amore vero così come di tutte le relazioni passionali che ho vissuto conservo ricordi vividi e tutto sommato positivi. Ma la cosa che mi piace di più è che ogni qual volta mi capiti d'incontrare un mio ex è la totale mancanza di astio, imbarazzo, o sentimenti negativi che proviamo. Ci si saluta e ci si abbraccia, ci si chiede come stai senza lasciare che questa domanda cada tra noi come un'inerte ipocrisia. Con alcuni poi, è passato il tempo necessario per si che, avendone l'occasione, ci si possa anche fermare a bere un caffè. Mai però (a parte tempi fa con il mio fidanzato storico) ho preso il telefono in mano per cercare nuovamente la persona. Solo in presenza di una necessità davvero oggettiva (conti in comune, restituzione di cose, situazioni in cui c'è irrinunciabile occorrenza dell'altro) potrebbe succedere. Ma scusa, se uno ha voluto tagliare a che pro rivangare dopo anni? Per curiosità? Mah..io la chiamo piuttosto sindrome dell'agendina vuota...ma questa è già un'altra storia....Ti offro un bicchiere di vino, amico caro, e brindo alla tua salute! Con affetto, Ali :o)
 
   
Seingalt2000
Seingalt2000 il 15/12/08 alle 10:39 via WEB
Nel mio caso non è sindrome da agendina vuota (magari fosse ogni tanto così!), ma un desiderio periodico di sapere se quella persona sta bene. Non riesco a fare a meno di sapere se quella ragazza che tanto ho amato ha bisogno di qualcosa, anche perchè - dopo di me - in tanti anni non ha più avuto nessun altro. Non riesco ad amare intensamente una persona e provare, poi, indifferenza per lei. Ed è forse anche il senso di colpa che sento.... Ecco perché, alla fine della telefonata, resta però sempre un po' di amarezza. Lo so, faccio male a chiamarla, ma non riesco a non preoccuparmi per lei.
 
     
alias1973
alias1973 il 15/12/08 alle 13:34 via WEB
Ti capisco benissimo. E infatti abbiamo tutti e due parlato delle ns rispettive metà storiche. Mi è capitato di avere da discutere almeno una volta con praticamente tutti i ragazzi con cui ho avuto una storia seria perchè tot volte l'anno lo chiamavo (o viceversa) e poi lo confessavo, non riuscivo a tenermi dentro quello che comunque sapevo non era una gesto rispettoso nei confronti di chi mi era accanto in quel momento. Ma non tutti hanno alle spalle l'esperienza di una storia lunga dieci e più anni, così che è difficile per la controparte poter immaginare quanto di quel vecchio legame ti resti sotto la pelle a vita, sotto forma di un sentimento il cui nome non si riesce a dare. Avevo smesso di sentirlo di mia iniziativa nell'ultimo anno, la relazione che stavo portando avanti era più delicata delle altre per una serie di circostanze oggettive e non volevo apportare scompensi evitabili. Ora, sinceramente, non saprei come colmare tutto questo tempo passato in silenzio. Nè forse sento più il bisogno di sentirlo. Forse è stata l'occasione per tagliare il cordone ombelicale, di superare i sensi di colpa che anch'io nutro nei suoi confronti, e quel desiderio di sapere come sta che ha sempre motivato le mie chiamate. Ma forse era davvero solo un problema mio, di coscienza....sono passati sette lunghi anni. Entrambi abbiamo pur continuato a vivere...
 
cloudbreak
cloudbreak il 14/12/08 alle 11:15 via WEB
Ma scherziamo? Sarebbe un insieme di domande, solite, trite e ritrite, tipo che fai, come va, che lavoro fai, che hai fatto, ti sei sposato, hai figli, hai nipoti, eccetera eccetera, finendo, poi, con la frase "teniamoci in contatto". Per carità, meglio evitare, grazie. Ah, Ali, grazie per lo spunto che mi hai dato.....
 
 
alias1973
alias1973 il 14/12/08 alle 14:26 via WEB
Mio post nr. 10, su cosa si prova ad un contatto telefonico prematuro dopo una rottura storica. Ma se il tempo si è messo di mezzo nelle giuste quantità tutto è più pacato. Oddio, al massimo inutile. Buona domenica Cloudyno!
 
   
cloudbreak
cloudbreak il 15/12/08 alle 14:34 via WEB
Oh, cavolo, adesso devo andare a ricercare negli annali dell'AliPensiero....... Il mio ringraziamento, giusto per divagare, è per il fatto che mi avevi dato un'idea su cosa scrivere: devo pagare i diritti d'autore?
 
     
alias1973
alias1973 il 18/12/08 alle 13:28 via WEB
Hehehehe, gli annali dell'Alipensiero....felicissima di averti ispirato carissimo, e dopo averti letto, direi che condivido tutto, a partire dalla totaler assenza di curiosità sulla fine fatta da compagni di scuola e amichetti vari. Ma per carità! ;o)
 
 
Seingalt2000
Seingalt2000 il 15/12/08 alle 10:41 via WEB
Sono d'accordo con te ma, come puoi leggere qui sopra, è un caso un po' particolare....
 
intensobleu
intensobleu il 14/12/08 alle 12:28 via WEB
Esattamente la stessa impressione che ha dato a me, coadiuvata dal fatto che la prima persona che m'invitò tra i suoi amici aveva nella propria lista amici oltre alla ex-moglie, ad un certo numero di ex-ragazze, la panoplia di ex-colleghi/compagni uni,classe... L'indubbia geniale idea posta dietro l'architettura del servizio è proprio quella di riuscire a ritrovarsi laddove magari ci si incontra ogni giorno in piazza e nemmeno ci si saluta più... Fantastico...difatti non mi son ancora cancellato per la stessa pigrizia che mi induce a non collegarmi se non quando l'indimenticato (pura ironia) compagno delle medie (che in foto appare con tanto di pargoletto) m'invita a figurar nelle reciproche liste (di coscrizione?)... Ma dico io...c'era bisogno anche di facebook (evidentemente si, anche se non colgo l'urgenza scatenante). Un bacio mia luminosa Padovana...;-)
 
 
alias1973
alias1973 il 14/12/08 alle 19:49 via WEB
Io penso che, lasciando ovviamente alle mie personali critiche il tempo che trovano, l'idea non fosse male. Certo non ai tempi del ragazzotto che ha inventato la cosa. Poi sai però,io trovo che il destino di Facebook sia quello di certi locali trendy del centro: per un pò di tempo tengono botta, almeno finchè si mantiene un qualunque genere di selezione all'entrata (attenzione: non intendo solo quella che riguarda il mero portafoglio). Poi, quando le maglie della rete cominciano ad allargarsi e prende ad entrarci il mondo intero, il posto perde significativamente la sua specificità. Oppure come le solite novità per cui tutti impazziscono per un pò e poi finiscono per annoiarsene. E di stufi / pentiti di Facebook della mia età ne sento già parecchi. Ad ogni buon conto, trovo che su questo annuario via web ci sia troppa ambiguità equesto è uno degli altri motivi per cui ne resto fuori. Mi spiego: per esempio, chi ti vieta come è già successo, di iscrivere un altro senza che questo lo sappia? E di prendere a gestire le relazioni del malcapitato? Oppure: so di sòle planetarie scoppiate via Facebook,(ehm..planetarie...ok esagerato...ma non credete che uno sputtanamento a livello del quartierino dove si vive basti ed avanzi ad essere ASSOLUTAMENTE peggio?..:D). So di gente che sparla e a più non posso di amici di amici, di veri e propri intrighi degni d'un salotto di palazzo. Massù!!!! Ma non è che la versione globale del chiacchericcio di piazzetta, un parlottamento elevato al cubo. E' sempre la solita storia. Bene per i pettegoli, per quelli che hanno una vita poco interessante e si devono fare quella degli altri. Insomma: ho detto qualcosa di così nuovo??? :o))) Senza contare che gestire il gioco richiede tempo: chi ne ha tanto a parte gli studenti? Un bacetto da quassù a laggiù, che ormai fa freddo ovunque....;o)
 
principessapersiana
principessapersiana il 15/12/08 alle 14:15 via WEB
Per me, con l'attitutine e predisposizione al passato, facebbok sarebbe la ciliegina sulla torta per la gustare l'agrodolce della dolce malinconia. Splendida la descrizione con cui dipingi questa scatola magica. E' un supermarket del passato, a cui mi sono iscritta anch'io...ma percependo l'effetto domino dell'invasione alla sfera privata ho ristretto agli ex compagni ed agli attuali amici. Chissà se avrei fortezza per sapere e guardare dentro gli ex sentimenti amorosi. Il tuo esempio non è fuori tema...il carramba che sorpresa è la vita stessa...non per forza la slot machine del momento. *Un bacione, D*
 
 
alias1973
alias1973 il 18/12/08 alle 13:40 via WEB
"La slot machine del momento"...che idea ;o).E' vero, tu sei una Principessa malinconica e nostalgica e probabilmente Facebook potrebbe alimentare questa tua attitudine..Una "scatola magica" che getta un ponte sul passato. Si lancia un sassolino, e dall'altra parte ci rispondono. Come già dici però, utile anche a mantenere i rapporti esistenti, che però personalmente mi sento di poter gestire come ho sempre fatto, in maniera più diretta con il cellulare o al limite la mail. Questo mio blog è il collegamento più remoto che mai mi abbia legato a delle persone: che non conosco, che non so che fattezze abbiano, ma che in questo tempo ho imparato a conoscere ed apprezzare e ad effezionarmici, anche. Io so che il buono che mi aspetta devo ancora conoscerlo, devo ancora viverlo. Mi piace che tutto sia nuovo, ogni volta. Perchè senza emozioni, io proprio non vivo e dal mio passato non ne possono arrivare: non di quelle che mi aspetto io, almeno ;o)
 
   
principessapersiana
principessapersiana il 20/12/08 alle 22:42 via WEB
Non ho contatti con gli ex fidanzati..non potrei proprio..non ce la farei a far finta di niente...se non si è attenti, in quella slot machine si rischia di farsi del male anche con il pettegolezzo gratuito...Il mio è un diario meraviglioso,..se non ci fosse le nostre anime empatiche non si sarebbero incrociate...*Un abbraccio, amica Princi*
 
zefiro_1970
zefiro_1970 il 15/12/08 alle 15:31 via WEB
Davvero un bel post, è riuscito infati a catturare la mia attenzione fino all'ultima riga. Complimenti anche per l'ottimo italiano. Ciao!
 
 
alias1973
alias1973 il 18/12/08 alle 14:08 via WEB
Ciao Zefiro, grazie mille: qui si fa il possibile se poi infine quelche spirito si delizia e risolleva, tanto meglio! Buona giornata!
 
mister_right.1
mister_right.1 il 15/12/08 alle 20:18 via WEB
Già... La ricetta del "chissà che fine hanno fatto", del voyeurismo imperante, della vanità da salotto o da ufficio, del mostrare quanto "avanti" si è (ma anche quanto rinco) credo sia l'ennesima versione del "cosa ci inventiamo" per soddisfare la voglia di nuovo della gente. Il primo paradosso che mi viene in mente è che facciamo un gran can can per questioni di privacy e poi ci si va a sputtanare davanti al mondo mettendo foto con la panzetta e i pettorali budinosi fianco a fianco con la cara zietta ottantenne. La solita mascherina di "social network" calata davanti agli occhi per scatenare marpionate senza tregua e strategie di rimorchio variegate come la trasmissione di uno scooter. Molto più onesto un Cupido di Libero dove se si è lì, è solo per un motivo. Inoltre, mi pare di leggere quasi un considerare il passato come migliore (sì, una volta le verdure erano meno contaminate ed il passato era di un'altro sapore) del presente: chi ha avuto un'infanzia infelice e piano piano con volontà e discernimento s'è creato una vita soddisfacente mandando progressivamente a cagare tutte quelle presenze che poco si attagliavano al suo divenire, si trova automaticamente estromesso dal giochino: a che pro andare a cercare certi fantasmi? In ultimo, anche qui oltre a metterci la "face" puoi anche fare il "fake"...
 
 
alias1973
alias1973 il 18/12/08 alle 13:50 via WEB
La vita è Facebook, è Cupido, è tutto quello che vuoi. Sii interessante, carismatico, intelligente. Spiazza i nemici e sii un riferimento per gli amici. Vedo sempre più che la gente intorno(ed io anche, ovvio)ha un disperato bisogno di trovare qualcuno che la faccia stare bene. Sicchè, prende forma il detto "Se insegui le farfalle non correre loro dietro, ma cura il tuo giardino affinchè siano loro a venire da te". Con me sta funzionando alla grande. E' incredibile quanto il mondo mi stia correndo incontro a braccia spalancate, non appena io ho riapertole mie. Ciao dalla Ali, che mi spiace ma neanche stavolta ti bacchetta o dissente. Ma quand'è che mi fai innervosire per bene????? Addirittura baci e abbracci...;o))
 
   
mister_right.1
mister_right.1 il 20/12/08 alle 13:31 via WEB
Embè, mi sembra che su questo argomento ci sia poco da provocare... :-) Se però penso alle farfalle, alla loro effimera utilità, mi viene da pensare che il mio giardino pensile in effetti non sia tanto votato a loro quanto ad insetti ecologicamente più utili come le api, le coccinelle, le cavallette, le libellule. Vedo le prime che ronzano più assiduamente intorno a fiori insignificanti ma dall'indubbio fascino odoroso come quelli degli agrifogli o dei pittosfori... Che dietro a questa scelta ci sia una filosofia, un paradosso, un riflesso sociale? Eppoi, diciamoci la verità, farfalle, lucciole o lanterne se ne vedono sempre meno, che sia anche questo un segno? :-))) Ti mando un protettivo petit rameau d'agrifoglio, ciao!
 
Stessancora
Stessancora il 17/12/08 alle 14:44 via WEB
Cara la mia Ali che non vorrebbe mai modificare gli eventi da come decide il caso.Tu allora saresti, come me direi, quella donna che in qualche mattinata di sole scende da casa e si chiede che cosa potrebbe riservarmi ora il caso? Oh si.Questi mezzi quali l'internet o anche il semplice cellulare si verificano addirittura crudeli per chi come te non vorrebbe alcuna manipolazione nel dopo.... Eppure, se quella volta non avessi sbagliato numero o se quella volta non avessi avuto l'idea del blog....Un abbraccio amica.
 
 
alias1973
alias1973 il 18/12/08 alle 14:03 via WEB
Ciao stella! Ah, la Ali....la Ali vuole troppe cose. La mattina di sole e il Caso vestito in frac che le offre la colazione per le scale. Ma un numero sbagliato nel 90% delle occasioni si chama errore e produce una seccatura. E l'apertura di un blog è appunto una decisione scaturita da un'idea che porta a quel che stiamo sperimentando io e te ora qui. Ma. Se il nr. errato ti porta a conoscere il co-protagonosta del tuo nuovo romanzo sentimentale o lo steso accade tra un post ed un commento, ecco allora che il Caso è quel signore in frac che ti offre un petit-dejeuner con brioche e cappuccino. Le fatalità possono essere fini a sè stesse oppure dare inizio a qualcosa di più tangibile: è questa la differenza. Riguardiamoci "Sliding Doors", dove ai protagonisti è dato vivere entrambe le facce della fatalità. Sono quelli che stan dietro alle macchine del tempo che parlano di universi paralleli, dove nello stesso attimo innumerevoli Ali ed innumerevoli Stesse vivono l'infinità delle loro vite possibili. Che abbondanza!!!! Un bacio grande :D
 
PasseggeroDelVento
PasseggeroDelVento il 20/12/08 alle 00:47 via WEB
tempo fa ho partecipato ad una cena di classe organizzata per festeggiare tot anni del diploma (già quel dato si è perso).. le foto dell'evento sono in un profilo di FaceBook ... e per me possono rimanere là: non ho tempo ne voglia di stare là a creare un ennesimo profilo. Una volta era divertente. Ora è solo una emerita perdita di tempo ;-p (ps mi scarichi tu le foto???) ^__^Lo che
 
 
PasseggeroDelVento
PasseggeroDelVento il 20/12/08 alle 00:49 via WEB
Lo che la prossima volta sei pregata di scrivere in forma ridotta per venir incontro alle mie ridotte capacità di lettura ;-p
 
   
alias1973
alias1973 il 20/12/08 alle 22:17 via WEB
Mi stai per caso tacciando d'esser prolissa? Mi stai mica intimando di produrre post e commenti al triplo concentrato? Uffa...ma tu mi togli la vita cosììììì.... :o(((
 
     
PasseggeroDelVento
PasseggeroDelVento il 21/12/08 alle 15:27 via WEB
perbacco.. mi perdo a volte fra i mulinelli di parole che fai turbinare ;-p Buona Domenica ^__^Lo
 
     
alias1973
alias1973 il 22/12/08 alle 20:18 via WEB
E allora giragiragiragiragiragiragira....Buon lunedì concittadino ;o)
 
     
PasseggeroDelVento
PasseggeroDelVento il 24/12/08 alle 15:42 via WEB
Corbezzoli... la me consenta: a voria far gli auguri a ela e tuti gli amissi che i frequenta sto bel canton de ciacole e discorsi seri: Che sia un buon Natale sereno per tutti ... mangiate e bevete poco altrimenti il 2009 si parte già in salita (e in dieta) ^__^Lo che ha ricevuto per regalo il dvd masterizzato di Mazinga zeta contro il Generale Nero e si è commosso
 
     
alias1973
alias1973 il 24/12/08 alle 16:02 via WEB
El me consenta anca a mi, caro el me tosatto, de farghe i più sinceri auguri de bon Nadae (che doman soi via). E anca de bona Vigilia, che saria stasera: e magna pure col sorriso stea, che par do iorni no te toi gnanca n'eto!! :D Un abbraccio ed un bacio festaiolo: con lo schiocco! (HEY...te lo ricordi vero che il 26 è il mio compleanno...??). Ali :o)))
 
 
alias1973
alias1973 il 20/12/08 alle 22:15 via WEB
Mamma mia...io disertavo le cene di classe anche quando ero studentessa! (le foto? passa passa!! ehehehe)
 
   
PasseggeroDelVento
PasseggeroDelVento il 21/12/08 alle 15:46 via WEB
Le cene di classe sono carine dai! ad andarci con lo spirito giusto di chi vuole passare una serata con amici che non vede da troppo tempo. I gruppetti e i vassallaggi resistono dopo anni e anni e le persone veramente cambiate sono poche (e sono i migliori umanamente parlando). C'è da dire che la differenza tra single e sposati si nota eccome nel fisico e nei discorsi. Dei ragazzi che 15 anni fa volevano cambiare il mondo restano perlopiù degli uomini preoccupati delle prestazioni dell'auto nuova o di vantarsi del lavoro cha fanno... io osservo e me la rido percè le mie prioritèà sono e restano altre (quel "Conosci te stesso" che continuo ad inseguire!) ^__^Lo
 
     
alias1973
alias1973 il 22/12/08 alle 20:17 via WEB
Caspita. Il termine "vassallaggio" mi ha rapito. E si, che ognuno resta più o meno com'è. Gli anni al massimo aggiungono adipe ai coniugati e rughe ai viveurs. Sia mai, nè l'uno nè l'altro, fino all'ultima cena :o)
 
intensobleu
intensobleu il 22/12/08 alle 22:23 via WEB
Ciao nordica, ero da me che ancora tentavo di decifrare il senso composto del tuo commento ed ecco che già il mio mouse clikkava sul tuo nick... Pensa che il giorno della mia ufficiale dipartita da FB ricevo la telefonata da una mia amica che mi chiede "ma ti sei cancellato?"..."SI"... Andiamo a sciare?? O magari faciamo un salto a Venezia...si lo so, per te nulla di nuovo lo so... Bacio
 
 
alias1973
alias1973 il 24/12/08 alle 13:01 via WEB
C'est la vie, Intenso amico! Ma alla fine: neve o laguna?...Buona vigilia!!
 
intensobleu
intensobleu il 25/12/08 alle 21:17 via WEB
Sono ancora in tempo per gli auguri di Buon Natale e un grosso bacione con lo schiocco :-D...??
 
 
alias1973
alias1973 il 25/12/08 alle 21:26 via WEB
Uhm....vediamo.., ma lo schiocco si deve sentire fin qui eh!!!!!!!!!! :D
 
   
intensobleu
intensobleu il 25/12/08 alle 21:31 via WEB
Ahahahah...e come no...;-)
 
     
alias1973
alias1973 il 25/12/08 alle 21:49 via WEB
Arrivatoo!! Grassie...;o)
 
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L' ALILETTURA DEL MESE....

"TROPICO DEL CANCRO" - Henry Miller

 

ULTIMI COMMENTI

prediletta dell'avvocato trapanese
Inviato da: MenzogneDopoMenzogne
il 19/03/2015 alle 12:59
 
e dopo di te? bossa.silvia? Ciao silvy, bluette45 e...
Inviato da: MenzogneDopoMenzogne
il 19/03/2015 alle 12:58
 
cara ali ;-P
Inviato da: SonoFemminaWiMaschi
il 01/08/2012 alle 12:57
 
buona vita allora! ^___^
Inviato da: SonoFemminaWiMaschi
il 01/08/2012 alle 12:56
 
ciaoooooo
Inviato da: ballu1978
il 22/07/2011 alle 12:28
 
 

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