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No alla censura! Basta con l'imbroglio!

Questo blog è pubblicato in base all'art. 19 della Dichiarazione Universale dei diritti dell'Uomo, all'art. 10 della CEDU, all'art. 11 della Carta di Nizza, all'art. 6 del Trattato sull'Unione Europea, all'art. 21 della Costituzione Italiana.

La libertà d'espressione fa parte del patrimonio giuridico e morale mondiale.

 
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Creato da: lunarossa.1974 il 16/02/2007
Senza nè Santi nè Eroi.

 

 

Controllare l'immigrazione per fare prevenzione.

Post n°59 pubblicato il 02 Novembre 2007 da lunarossa.1974

È morta Giovanna Reggiani, una morte atroce, violenta, improvvisa e scoraggiante.

È morta dopo aver subito una ferocia inspiegabilmente barbara, l'efferatezza che sconvolge l'opinione pubblica, obbligando un governo a reagire, a prendere misure drastiche.

Un governo alla deriva, senza orizzonti chiari o prese di posizioni nette e indubbie: il governo ci appare come una massa informe, satelliti in orbita privi di ancoraggio o meta.

 Nessuno è, nessuno sa!

Colta di sorpresa, strattonata, picchiata, abusata, gettata via: questi gli ultimi momenti di vita di Giovanna Reggiani, questo il suo trapasso.

 Gianfranco Fini incolpa gli attuali leader, Veltroni  eRutelli di non aver saputo difendere la vita di questa donna, e di tutte le altre vittime di stupri vigliacchi e disumani.

A mio avviso siamo tutti immancabilmente colpevoli, tutti noi con il nostro menefreghismo abbiamo contribuito al dilagare della violenza e della criminalità.

Tutti vittima dell'individualismo e dell'egoismo.

Non vi è una che sia una città italiana che non ospiti campi rom, muri della vergogna, drogati e spacciatori di ogni tipo, ammassi di carne umana indefinita e spesso sfruttata.

Città dove gli italiani stessi si son ritrovati ghettizzati, quartieri definiti lager svenduti: missioni punitive organizzati da operai spaventati e stufi di vivere in casa, anzi rilegati in casa, prigionieri in casa perché giu la strada, quando è sera fa paura!!

Prendere un treno o un autobus di sera non può diventare una sfida con la sorte. Dobbiamo poter avere diritto di uscire e rientrare senza incappare o cader vittime di feroci assassini!

Dobbiamo poterci affacciare alle nostre finestre senza dover assistere a reati di ogni tipo e indecenze varie!

In queste città ci cresciamo i nostri figli, quale esempio per loro?

Adesso si dice come debbano avere maggiori poteri decisionali i prefetti, di come sia indispensabile un piano regolatore capace di liberare questi campi rom: ma l'emergenza non sono i rom, non solamente almeno.

L'emergenza vera è l'immigrazione clandestina, quella che ci arriva in sordina, quella incontrollata!

L'emergenza vera è il numero in continua crescita di non italiani che vivono in Italia!

Ecco cosa dovreste discutere voi della maggioranza e voi dell'opposizione: tentare di scavare  e scoprire come un bravo dentista il nervo che nuoce a tutto il dente! Basta tappabuchi,  dovete legiferare per riuscire nel tempo a eliminare definitivamente questa vergogna dell'immigrazione.

Ebbene come regolamentare gli stranieri.

Prima di tutto vanno rimandati al mittente tutti coloro che sbarcano sulle nostre coste: si anche le donne con i bambini, al punto in cui siamo non possiamo farci venire inutili scrupoli.

È facilissimo, una volta individuati nelle acque territoriali, via. I centri di accoglienza

 ci tolgono spazio e soldi pubblici.

Basta veder nascere moschee come funghi, impedire a chiunque di barattare terreni nazionali con favori internazionali o diplomatici!

Eseguire un backup dei dati: un censimento che inquadri gli stranieri integrati con fissa dimora e lavoro avviato e rispedire chiunque non rispecchi i valori prima citati.

Registrare e perseguire scrupolosi controlli sugli imprenditori italiani che assumono spesso manovalanza straniera ai limiti della schiavitù: per questi pene esemplari e multe colossali.

Assoggettare il numero di immigrati al numero della popolazione: se in Veneto ad esempio vivono 3 milioni di persone non possono risultare tra questi mille e 500 stranieri.

La popolazione straniera all'interno di ogni regione non dovrà superare un terzo della popolazione italiana.

Ogni prefettura di ogni regione dovrà avere un registro a parte dove verranno notificati i nomi degli stranieri viventi nella loro regione  e obbligarli ad un permesso speciale quando decidono di cambiare regione, una firma per andare e una firma per restare.

Gli imprenditori nostrani non potranno assumere nelle proprie aziende solo stranieri o avere piu stranieri che connazionali.

Gli stranieri lavoranti in Italia non potranno spedire come spesso avviene tutto il salario nel proprio paese: questi soldi inviati altrove impoveriscono la nostra nazione e spesso non sono tassati!

Le aree malamente abbandonate dalle amministrazioni comunali andrebbero bonificate e attrezzate onde evitare che possano cadere prede di viandanti non preventivamente registrati.

È il degrado ambientale spesso la prima causa di criminalità.

Quindi al governo l'onere di legiferare in questo senso e  a noi l'onere di denunciare, perseguire anche con blocchi stradali  che ciò venga fatto!

Che sappia il governo che non tolleriamo piu i loro scarica barili, che non c'importa chi avrebbe potuto e non ha fatto che sappiamo come siate tutti collusi!

Risolvere la questione criminalità e immigrazione non è affare di destra o di sinistra ma di ogni frazione politica munita di buon senso e la quale abbia a cuore la difesa del proprio popolo!

Maggiori poteri ai comuni, ai prefetti, alle forze dell'ordine!

La prevenzione è la sola mossa risolutiva da prendere in considerazione.

Ci vuole collaborazione, determinazione e costanza.

Giovanna Reggiani , questo nome come uno slogan!

 

 

 
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La vita vera non è il canto di una cicala!

Post n°58 pubblicato il 29 Ottobre 2007 da lunarossa.1974

 

 

A chi indirizzare quest'articolo, al Papa? Alla coscienza dei farmacisti? A tutti gli italiani capaci di schierarsi dietro ad un principio senza affondare nelle ragione altrui? Giusto, lo dedicherò ai coscienziosi egoisti ed ottusi, ai perbenisti bugiardi.

Sollecito ancora una volta questi personaggi, squarciando il loro finto mondo ovattato con realtà cruenti e sanguinarie. Toglietevi il paraocchi e non abbiate paura della vita vera!

L'aborto esiste, ed è una procedura dolorosa ma spesso necessaria.

Possiamo discutere l'aborto selettivo, di certo non condanno quei genitori che assieme, decidono di non mettere al mondo un bambino malato o deformato.

Tra l'altro, il Papa elucubra, giudica e condanna, ma ditemi voi: realmente, i genitori con figli

 " diversi " che aiuti ricevono? Le istituzioni, gli oratori, le chiese, materialmente come aiutano queste famiglie? Vogliamo ricordare di come ogni anno, la pubblica amministrazione ridimensioni le insegnanti di sostegno all'interno delle scuole?

Possiamo discutere ma non giudicare. Non possiamo governare la vita altrui!

Di certo coloro che si nascondono dietro le Sante parole, dietro le bugie ingannevoli e irreali, hanno  il coraggio di obbligare una donna o giovane adolescente, sdraiata su di un freddo lettino di una ferrosa stanza ginecologica in un rumoroso pronto soccorso a non assumere la pillola del giorno dopo. Guardandola in quegli occhi feriti, annusando il terrore che tracima dalla sua pelle violata e ferita, guardandole le ecchimosi e le lacrime gli diranno: - è immorale assumerla, è peccato. –

Ciò che gli è stato fatto non è forse immorale!!

Quel che ci differenzia dalle bestie disumane è l'amore per il proprio simile, non potendo difenderlo dai tentacoli demoniaci tento almeno di sollevarlo da altre sofferenze!

Il Papa ancora una volta richiama a se gli ottusi moralisti, i ciechi e servizievoli fedeli che nessuna domanda si pongono, nemmeno se Dio vuol davvero da loro questo atto estremo e barbaro. Gli ottusi non si pongono domande e tanto meno ricercano risposte o altre verità. Al massimo sperano di non ritrovarsi su quel lettino, ne loro ne i loro cari.

L'egoismo dilaga e stavolta si colora di porpora.

Ma la realtà è un'altra: non nascosta, ma chiara, netta, precisa.

 Per una volta, volgiamo gli occhi al domani: secondo voi cosa accadrebbe se si ponesse il veto sull'aborto?

 Facile, si andrebbe in clandestinità: storia è stata e storia sarà.

Abortire clandestinamente significa spesso morire di infezioni, dare pane ai traffici illeciti come la prostituzione con  la tratta delle schiave del sesso.

Oggi in Italia, un medico può avvalersi dell’obiezione di coscienza,  rifiutandosi cosi di praticare l’aborto: la chiesa lo consiglia energicamente, le istituzioni fanno spallucce non prevedendo le tragedie.

In Veneto, c’è la piu alta concentrazione di nivei camici obiettori, circa l’80%.

Praticamente impossibile che una donna, possa farsi interrompere una gravidanza da quelle parti: liste d’attesa impossibili.

Un aborto richiede celerità: primo perche, il danno e il trauma si riducono  e poi perche la legge da un tetto massimo per praticarlo, giustamente, dopodichè si va clandestinamente.

Le donne venete, sono costrette al pellegrinaggio, con tutto il peso che comporta: un peso che schiaccia l’animo, accrescendo i sensi di colpa.

Ma l'arte di arrangiarsi risiede da sempre nel DNA degli italiani.

Storia recente.

Finalmente l’Italia si accingeva a sperimentare l’aborto farmacologico: atto ad evitare i gravi traumi psicologici, e fisici che lo stesso comportava con i vecchi metodi; aspirazione, raschiamento e via discorrendo.

Al tempo, l’ennesimo anatema Pontificio e la difficoltà derivante dal costo dello stesso RU486, costrinsero alla resa. Il fallimento della sperimentazione.

Giusto in quel frangente, un medico dello staff sperimentale, suggerì di utilizzare il cytotec: lo stesso produceva l’interruzione farmacologia di una gravidanza indesiderata con sole 4 pillole, e in più era a bassissimo costo.

Il cytotec, è un farmaco usato per contrastare l’ulcera: basta una ricetta banale, per entrarne in possesso.

Questa rivelazione viaggiò su molte testate giornalistiche impropriamente, nel senso che se ne vantarono le virtù, ma non gli effetti collaterali.

Infatti, con un dosaggio eccessivo, si arriva alla lacerazione dell’utero, ci si può procurare un’emorragia, o una sterilità permanente e in casi eccezionali, la morte.

Al tempo, non si pensò di elencare questi devastanti effetti, semplicemente finita la sperimentazione, si lasciò cadere nel vuoto questo dettaglio insignificante: nostra prerogativa, non essere lungimiranti, non prevedere cosa nel futuro potrebbe determinarsi, occultando la verità, o non arricchendo le informazioni con i pro  e i contro. O semplicemente facendo ostruzionismo.

Oggi qualcuna deve essersi ricordata del cytotec, e lo pubblicizza come aborto casalingo. Al solito si divulgano soltanto le virtù: molte donne hanno scoperto sulla propria pelle i devastanti effetti collaterali.

L’aborto spacca da sempre l’opinione pubblica, resta il fatto che so affaracci miei se decido di abortire, resta il fatto che la legge me lo consente, resta il fatto che da sempre il vaticano fa ostruzionismo, limitando il mio sacrosanto diritto di scegliere.

Mi chiedo perche le donne venete, non hanno fatto sentire la loro voce: non ammetto la vergogna, qui si tratta di libertà negata, di diritti inadempiuti.

Per ogni donna che patirà, ci sarà, non un medico obiettore di coscienza, ma un medico colpevole, a volte assassino.

Visto che la ragione non ci aiuta, bisognerà fare in modo di regolamentare i camici bianchi: impedendogli di venire meno ai loro doveri, mascherandosi o trincerandosi dietro una fede religiosa, politica, razziale, o qualsivoglia.

Ecco cosa accade non aprendo le menti, non riflettendo su larga banda, l’empirismo da sempre ostacola l’evoluzione. Non possiamo limitarci sulla base delle nostre sole conoscenze o esperienze di vita.

Mi domando: le donne che hanno sofferto gli effetti collaterali di questo cytotec, son morte? O semplicemente non gli hanno dato voce??

Dottori, farmacisti, non alimentate la clandestinità.

 Roberta Lemma.

 
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Centri sociali: i soldati di domani!

Post n°57 pubblicato il 25 Ottobre 2007 da lunarossa.1974

Presto conosceremo le condanne dei no-global; protagonisti degli assurdi atti criminali avvenuti durante il G8 di Genova.

Pagheranno forse carissimo le loro azioni, come è giusto che sia,  pagheranno in virtù delle prove schiaccianti acquisite; prove video, fotogrammi scandagliati, ingranditi, e resi pubblici: non potrebbero le loro pene essere o diventare fittizie. Quando si scuote oltre misura la coscienza popolare si deve agire con pugno fermo e irremovibile: ma se avessero potuto, coloro che risiedono dietro i no-global avrebbero ben preferito veder decadere il tutto nel pozzo dei strani dissolvimenti italiani. Evitando strani ricongiungimenti politici.

Al solito pagheranno gli esecutori ma non i mandanti: questi ragazzi non hanno agito da soli, e non vengono dal nulla, ma hanno una precisa collocazione e un preciso lavoro da svolgere.. Provengono per gran parte dai centri sociali, vere e proprie scuole di guerra; branchi di cani incattiviti e fedelissimi ai loro padroni.

Come operano i centri sociali, quando son nati e perché.

Si sviluppano durante il celeberrimo periodo dedico alla strategia della tensione, intorno la fine degli anni sessanta e l'inizio dei settanta.

Gruppi di studenti universitari e tute blu, i primi stanchi dell'oppressione patriarcale, i secondi  stanchi del regime schiavista che respiravano da sotto i capannoni di industrie indifferenti alle piu elementari nozioni di dignità umana.

Nascono riunioni sporadiche, dove la rabbia e per la repressione sociale da parte dei piu giovani e per i mancati diritti per i lavoratori fanno da detonatore: una piccola rivoluzione nata da sotto i tombini, in un crescendo vorticoso, un'onda anomala che userà tutta la sua potenza esplosiva quando si infrangerà contro i muri di una Nazione segregata dietro i suoi falsi perbenismi. S'impossesseranno di piazze strade, teatri per i loro slogan, per i loro atti vandalici; monumenti violati da sigle e colori inequivocabili. Sbocciano i primi centri sociali regolarmente riconosciuti.

Timidamente si presentano come circoli di controcultura, ma saranno le tematiche politiche a condire maggiormente le loro riunioni.

Di fatti uno dei loro slogan preferiti sarà oltre a " Le nostre aule saranno il nostro Vietnam" anche , " La rivoluzione si vive, non si aspetta!".

Subito uomini politici di gran rilievo in quegli anni, vedranno in questi giovani rivoluzionari la mossa giusta per ingigantire la loro popolarità e lo strumento adatto a gestire e mettere in pratica i loro disegni di sabotaggio e di morte: i centri sociali cominciano ad allargarsi, ricevendo ben presto riconoscimenti politici e appoggi indiscussi.

Agiranno nel torbido, progettando attacchi terroristici, abbracceranno l'estrema destra e l'estrema sinistra: verranno messi gli uni contro gli altri, a loro toccherà fare il lavoro sporco.

Fuori le loro porte la ribellione contro le regole sociali e l'illegalità prenderanno il sopravvento: ormai è chiaro. Sono pericolosi.

I piu estremisti poterono, e lo possono tuttora, contare su soldi ricevuti da leader di partiti non benefattori, ma uomini capaci di usare e gettare quel che piu gli aggrada o serve nell'immediato.

Gli verranno date armi e stimoli alla lotta.

Il nome da sempre è risultano ingannevole: lo si pronuncia e subito si vedono gruppi di bravi ragazzi dediti alla vita sociale: onesti, solidali, incorruttibili.

Tuttavia basta entrarci in uno di questi centri, per respirare immediatamente del fumo tossico; nei centri piu estremi figurano slogan antisemita, aizzatori del razzismo, l'omofobia.

E svastiche varie. Ancora oggi.

Ciò che avvenne durante il G8 è senza dubbio da inquadrare, inanellare nell'eterno sgambetto politico: quei ragazzi erano li per una precisa volontà. Erano li a servire il loro padrone!

I pochi nomi presentati in tribunale non potranno mai rendere giustizia: essi sono molti di piu, protetti dai partiti, alimentati per ucciderci in segreto.

Quasi la totalità dei nostri attuali politici si son formati lungo i corridoi di un centro sociale: alcuni erano amici e partecipavano alle stesse riunioni di terroristi del peso della Mambro e del Fioravanti ( strage di Bologna ).

Il loro profilo psichico è da definire del tipo " esaltato ".

Vengono fatti crescere con vecchi e terrificanti slogan, gli vien detto quanto sia necessario seguire una linea dura, tutto questo echeggia nel cervello di ragazzi incapaci di discernere il bene dal male.

Entrarci è semplicissimo, uscirne puliti, questione di fortuna.

Centri sociali di destra o di sinistra, curati come fossero il vivaio dei futuri soldati: nelle loro file un domani potrebbe esserci il prossimo Presidente del Consiglio e con questi insegnanti..non aspettiamoci nulla di buono!

Plagiati fino nel midollo, nelle loro file un domani potremmo anche scorgere il terrorista capace di far saltare chissà quale vagone, di chissà quale treno con a bordo chissà quale sventurato.

Sono le nuove leve, agiscono durante le manifestazioni, magari durante una partita di calcio, magari di notte, trasformandosi in bande armate o in gergo -  missioni punitive -, dove attaccano e violentano i gruppi sociali piu deboli. Prolificano oggi nel web, barbari che attenteranno in futuro la nostra Repubblica dall'alto dei suoi troni. Eppure nessuno sembra vederli o trattarli con la serietà dovuta.

Vecchi bastardi che li usano e modellano magistralmente come fossero cera calda tra le loro dita!

Piu volte ho visto i fotogrammi scioccanti della violenza del G8, incredibile la quantità di armi in quei giorni, ma chi li finanziò? Domanda stupida la mia..è tutto scritto, tutto lapalissiano, tutto qui sotto i nostri e Loro occhi.

Sono quasi tutti figli della vecchia borghesia, privilegiati, i salotti bene della società: per fare la guerra servono i soldi e le tute blu di soldi non ne hanno.

Tutt'oggi sentiamo di perquisizioni fatte in alcuni centri sociali, sentiamo dei slogan inneggianti alla violenza, sentiamo delle armi scoperte, ma sentiamo anche come il tutto venga abilmente oscurato dai media, e come il tutto venga fatto evaporare nel nulla.

Non devono subire arresti, sono il Loro testimone e debbono poter raccogliere l'eredità.

Vedremo le pene che subiranno, ma per quanto esemplari, se non ce ne rendiamo conto, la nostra condanna non avrà uguali.

Per ciò che fecero i poliziotti durante il bliz alla Diaz, tremo e soffro nel vedere lo sfacelo della mia Repubblica.

Per loro nessuna pena sarà equa, ciò che fecero, la cattiveria che usarono, la violenza che misero in atto, è un qualcosa che va al di la della mia possibilità di concepire l'umanità.

Nei tribunali vorremmo vedere anche i mandanti una volta tanto, tutti sanno, ma nessuno parla…chi finanziava all'epoca i centri sociali che si macchiarono di crimini contro l'umanità durante il G8?

Questo renderebbe giustizia!

 

 
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Mastella corteggiato dalla Destra e dalla Sinistra: entrambi lavano il viso!

Post n°56 pubblicato il 24 Ottobre 2007 da lunarossa.1974

La settimana enigmistica non mette a dura prova il mio intelletto come sembrerebbe riuscirci la politica italiana.

Monta la polemica in un giorno banale: il pomo della discordia il caso De Magistris e la richiesta di trasferimento ricevuta da Mastella.

Si scoprono le carte e sembrerebbe risultare agli atti una presunta corresponsabilità del nostro Ministro di Giustizia nell'inchiesta del Sostituto Procuratore De Magistris: subito ci si chiede il perche venga trasferito, subito balena l'idea di una strumentalizzazione politica o tentativo di nascondere responsabilità gravi. Indiscrezioni sembrano confermare la seconda ipotesi.

Qualcosa sembra non funzionare nell'ingranaggio e saltano le viti arrugginite.

Mastella si dice estraneo alla vicenda, fatto sta, non da una giusta risposta al tormentone dei nostri giorni: Perché allora lo trasferisce? E perche corre ai ripari minacciando addirittura di far cadere il governo se la maggioranza non si schiera unita in sua difesa?

Si d'accordo, ma altre domande apparentemente stupide salgono spontanee. Perché Prodi non prende, come è giusto che sia, le distanze da Mastella?

Forse avrebbe dovuto subire la quarantena lo stesso, almeno fin quando non  sia stata fatta luce dallo stesso sostituto procuratore De Magistris!

Altrimenti come uscirne puliti? Con i dubbi?

La puzza dilaga in parlamento e l'opposizione difende Mastella: praticamente lo stanno corteggiando, vedono in lui la mina vagante capace di farli andare alle elezioni anticipate.

Di Pietro, come è nel suo stile parla ma non dice! Allora Di Pietro, vogliamo ripulirla sta coscienza dai segreti opprimenti?

Queste strategie non convincono piu nessuno e l'italiano è ben stanco di vedersi prendere per il deretano.

Fosse anche soltanto una ipotesi, Mastella dovrebbe venir congelato fino alla certezza della sua innocenza; un Ministro di Giustizia non può lavorare e non deve venir messo in grado di legiferare se sul suo cranio pesa anche soltanto un dubbio.

Ecco cosa darebbe vigore al governo Prodi: una chiara e precisa volontà di difendere lo Stato da possibili criminali.

Anche prendendo la dovuta distanza da individui infetti o portatori sani, almeno fin quando il tutto non venga chiarito.

Per quanto riguarda la richiesta di urne anticipate permettetemi di dissentire largamente: quanto tempo è passato dal governo Berlusconi? Ora, credete davvero che in questo poco tempo, si sarebbe potuto annullare tutto il buono fatto dalla destra? Immagino di no, immagino che di buono c'era gia poco, immagino che solo la bandiera abbia subito il vero cambio.

Del resto, Mastella rischiamo di ritrovarcelo nella destra: ambaraba cicci cocco, tre galline sul comò…..

 

 

 

 
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I nostri ministri studiano la museruola!

Post n°55 pubblicato il 19 Ottobre 2007 da lunarossa.1974

Mi aspettavo una presa di posizione simile, alla faccia della libertà di stampa e di pensiero, alla faccia del nostro credere fermamente di vivere in un paese liberare e democratico: alla faccia di tutti noi!

Il consiglio dei ministri si è riunito per articolare un disegno di legge mirato esclusivamente nel dettare regole o meglio limitazioni al web e all'uso che ognuno di noi ne fa!

Ma la domanda è: navigando in rete in cosa ci si abbatte? È presto detto.

Senza inventarsi chissà quale percorso o installare chissà quale  server o altro, possiamo imbatterci in siti razzisti; decine di blog scritti da veri delinquenti capaci di infangare ora questa ora quella popolazione. Slogan contro i loro stessi connazionali vittime soltanto di appartenere o ad una regione meridionale o ad una regione settentrionale.

Siti dichiaranti apertamente di adorare Satana: vedi i bambini di Satana ect, ect.

Non solo, questi adoratori del diavolo fanno libera pubblicità avvicinando ragazzi spesso ignari della trappola senza che nessuno si prenda la briga di DENUNCIARLI!

Siti per l'orgoglio pedofilo, siti pedopornografici, pornografia alla portata di un  misero click.

Personalmente non ho nulla verso chi visita nel web i portali pornografici, ma se sono alla portata di mia figlia che ha dodici anni, beh, la cosa non mi va proprio giu.

Siti antisemita, anti gay, interi scritti poggiati sull'oltraggio al pudore, alla libertà di fede o alla libertà sessuale: questi a mio dire sono i veri criminali perche divulgano l'odio e l'intolleranza verso un altro suo simile.

 

Articolo 6 del disegno di legge. C'è scritto che deve iscriversi al ROC, in uno speciale registro custodito dall'Autorità per le Comunicazioni, chiunque faccia "attività editoriale". L'Autorità non pretende soldi per l'iscrizione, ma l'operazione è faticosa e qualcuno tra i certificati necessari richiede il pagamento del bollo. Attività editoriale - continua il disegno di legge - significa inventare e distribuire un "prodotto editoriale" anche senza guadagnarci. E prodotto editoriale è tutto: è l'informazione, ma è anche qualcosa che "forma" o "intrattiene" il destinatario (articolo 2). I mezzi di diffusione di questo prodotto sono sullo stesso piano, Web incluso.

 

Ebbene tale articolo abbraccia chiunque possegga un blog, anche di quelli gratuiti, obbliga chiunque scrive anche solo una poesia ad andare incontro a spese impreviste e iter burocratici sfiancanti: vogliono forse imbavagliarci?

 

Non parliamo della diffamazione: in che senso?

Vediamo di fare un esempio pratico.

Il sostituto procuratore De Magistris e la sua tanto chiacchierata lettera di trasferimento: in quanti si son sentiti traditi dalla giustizia  e hanno inveito contro Mastella giustamente? Bene forse da domani, queste persone potrebbero subire una pesante sanzione. Questa è libertà negata!

Questo è un ingiustificato e vergognoso abuso di potere!

Tale disegno cosi articolato mina la mia libertà e la vostra, un disegno che per ora seppur appare lontano è comunque  e sapientemente tenuto lontano dai media: nessuno ci dice per cosa stanno lavorando o legiferando, la classe politica ci tiene fuori!!

Schiererò tale legge assieme alle tante incongruenze del nostro paese: assieme all'eliminazione del precariato dopo i 25 anni di età, assieme alla vergogna degli affitti e delle case date ai vip per due soldi, assieme ai mutui e alle truffe fatte dalle banche a danno di ignari, inconsapevoli, ingenui cittadini! E insieme a tante altre cose che è tempo vengano discusse e aggiustate!

È tempo che ci muoviamo allontanandoci da ogni corrente politica, è tempo che l'italiano si unisca assieme al suo popolo e dica la sua!

Io un idea l'avrei…e di certo ho tanta voglia di fargli vedere finalmente quanto ingegnoso e savio sia il popolo italiano!

 

Roberta Lemma.

 

 

 
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Fini: coerente col passato!

Post n°54 pubblicato il 11 Ottobre 2007 da lunarossa.1974

Ma quanto siamo creduloni oppure gran paraventi o fedeli all'asino che vola: sembra davvero creare sconcerto Fini fotografato col braccio alto, nel tipico saluto….

Vogliamo chiedere a tutti coloro che nel fine sessanta inizio settanta, protestavano e non mancavano di vedere tra le loro fila il giovane Fini col braccetto all'insù?

Ragazzi e dai, è storia recente, recentissima e basta con questo finto sbalordimento, ma come vessiamo in tali condizioni e noi ancora a credere di aver visto il ciuccio sulle nuvole?

Ma vi ricordate o no, con chi è cresciuto Fini!

Fini non si riconosce più in questa destra, o perlomeno è ciò che ha dichiarato.

Fini dimentica forse del come e perche si trova in Alleanza Nazionale, Fini ha dimenticato i suoi vecchi compagni: la Mambro e suo marito Fioravanti ( gli autori della strage di Bologna ).

Fini dimentica o vuole dimenticare con ogni suo muscolo la sua carriera politica, nata tra le file eversive di una destra sempre piu bramosa di sangue: Fini durante un'intervista a questi due suoi compagni fu ricordato per la sua saggezza simile a quella di Nestore e con la prudenza di Ulisse, come uno che decideva con una lentezza capace di far affiorare il disgelo su i poli.

Ci fu l'inizio di una rottura, allorquando un giovane ragazzo venne barbaramente ucciso da un carabiniere, il ragazzo era amico della Mambro, la stessa piangendo l'amico morto desiderava far giustizia punendo denunciando il carabiniere secondo lei resosi assassino senza giustificazione. Il partito si rifiutò e cosi anche Fini: già allora capì come ci si sarebbe dovuti comportare per acchiappare i voti che contano.

La sua destra, lui e la P2, lui e i molteplici segreti che fanno da ancora alla sua destra. Gasparri, Storace, Alemanno e molti altri venuti da quello stesso buco. Ecco chi è Gianfranco Fini il condottiero dal nefando passato e con la paura che riaffiori il suo vissuto: un incubo su tutti lo perseguita, la Strage di Bologna con le 80 e passa vittime.

Non lasciatevi illudere dalle sue odierne lotte ai crocifissi, Fini l'unico modo che ha per riscattarsi e raccontare la verità, svelando i troppi misteri che ci angustiano da anni.

Un uomo vissuto con questi fantasmi a soffiargli gelido vento nell'orecchio, può davvero cambiare?

Comincia a parlare, alla fine e soltanto a sacco svuotato potrai scoprire o sperare nel perdono, non un perdono populista, non ti servirebbe, è la tua coscienza che dovrà per prima perdonarti.

Smantella gli architravi costruiti in questi decenni, armati di piccone e abbatti le mura costruite a proteggervi gli uni con gli altri.

Ma non lo farai, ci vuole coraggio a dichiarare anni e anni di meschine manovre, bisogna sentirsi uomini elevati all'ennesima potenza per nutrire quell'orgoglio capace di costringerti a ripulirti fin sotto le suole. Ci vuole amore, ma tu come il resto della combriccola non ne avete, non ne possedete la chiave suprema.

Certo di avercela fatta ti basta uno specchio per riapparire più sporco di prima.

Ripeterò fino alla nausea di chi avrà la sventura di leggermi: la svolta avverrà solo al cambio di guardia.

Fin quando permetteremo a lor signori di restare impuniti su quelle poltrone, l'aria viziata non cesserà di tessere contro di noi.

Chissenefrega se Mele è stato preso con le mani in un lurido hotel a trastullarzi tra sesso e droga, è un cefalo in mezzo agli squali.

Non c'è anima tra di loro che non conosca o non abbia sentito i retroscena di questo mio inveire, omertosi nel midollo, finti fin dentro le mutande.

Non voglio comunicati stampa, che mi importa dei loro bei sorrisi e frasi arricchite da meravigliose coccarde. A me importano i fatti, le dichiarazioni senza drappeggi. Scommetto che se ci fosse qualcuno pronto a fare nomi assisteremmo ad un fuggi fuggi e scarica barile totale: se ora sono uno per tutti e tutti per uno, davanti a degne denuncie arriverebbero ad essere uno contro tutti e tutti contro uno.

Inutile dimenarsi, non meritano più la nostra attenzione, nemmeno la sufficienza. Tutti a casa.

 

 

 

 

 

 
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Mastella, giu le mani dalla nostra Giustizia!

Post n°53 pubblicato il 10 Ottobre 2007 da lunarossa.1974

Tutta la classe mediatica dovrebbe mobilitarsi, cristallizzarsi fino alla data che vedrà la sorte del Sostituto Procuratore Luigi De Magistris!

Dovrebbero aggregarsi tutte quelle associazioni e nuclei che fondono il loro statuto sulla Giustizia  assoluta e cristallina, che lottano contro tutte le mafie..

Dovrebbero presidiare con una task-force il fortino di Mastella: giorno e notte a turni. Tenendo alti i cartelli inneggianti –  GIù LE MANI DALLA GIUSTIZIA -

Dovrebbero gli italiani paralizzarsi come se ci stesse preparando alla finale dei mondiali.

Ecco come si lotta, per strada, con lo sdegno, con la partecipazione.

Questo è uno scontro impari, dove colpi bassi e intimidazioni la fanno da padrona: dove vince chi ha mezzi  e strumenti illegittimi e assolutamente contrari alla nostra costituzione.

La sfida epocale, ma per voi insulsi menefreghisti è alla stregua di un amichevole di calcetto della vostra parrocchia. Non vi rendete conto?

Questo round, deciderà la nostra sorte: la mia  e la vostra e di tutti coloro che quotidianamente vivono e lavorano nel pieno rispetto delle regole. Se tolleriamo ufficialmente una tale vergogna vorrà significare che accettiamo a capo chino qualsiasi malaffare: vorrà dire che d'ora innanzi non meriteremo nemmeno piu di lagnarci.

La sorte di tutte le vittime di mafia, camorra e a ndrangheta: anche le associazioni dei parenti delle vittime di strada dovrebbero mobilizzarsi. Altrimenti non hanno motivo di esistere.

Questa è la sfida di Davide e Golia: la giustizia e la Casta politica  nell'eterna lotta tra bene e male.

Giudici, magistrati costretti alle intimidazioni, alle minacce subdole non dai mafiosi di strada, ma da un governo che di fatto tenta di oscurare la verità, celandola saggiamente, strisciando nei corridoi con la grazia di un aspide.

Si illude chi goffamente fa spallucce circoscrivendola nei limiti del meridione di Italia: anche la Padania con le sue sentenze e condanne ospita sul proprio territorio la mal celata attività di Cosa Nostra.

I fondi mal usati o spariti, gli appalti di un'edilizia che colora il suo intonaco non del rosso pompeano, ma del rosso sangue di qualche mal capitato.

La gestione dei rifiuti e dei suoi Commissari Straordinari: Gervaso dimesso non dal peso degli incarichi, ma dal peso di una camorra inclemente e spietata.

E cosi via, fino a colmare tutte le stranezze e a spiegare perche la nostra Italia versa collassata in un reparto di rianimazione gestito da incapaci e truffatori.

Questa sfida squarcia l'orizzonte nostrano costringendoci a scendere in campo per l'uno o per l'altro: vi siete chiesti come mai nessun partito di rilevanza abbia preso una netta distanza da Mastella?

Ma la regione Calabria che sta facendo?

Ma perche questa bomba innescata imprudentemente si tenta di disinnescarla con ogni mezzo?

Il nostro Presidente Della Repubblica cosa dice invece di inveire contro chi tenta di abusare del proprio potere?

Si estendono le loro filippiche montate ad arte per apparire loro stessi vittima del sistema: ma è il loro sistema, il loro regime!

Prodi, D'Alema, Di Pietro, ma come, non vi opponete, non ve ne tirate fuori?

Non potete farlo, sarebbe come darsi la zappa su i piedi.

A bando le ciance, non ci interessano le inchieste, ne le vostre apologie, a nessun cittadino che si alza la mattina e si vede scavalcare dal furbo di turno. Magari soltanto perche è il parente di qualche losca famiglia, magari soltanto perché è il lava vetri di qualche magnanime imprenditore.

Il cittadino onesto è per principio dalla parte del sostituto procuratore!

Perche sa cosa c'è che non va, a capito che nessuna destra o sinistra potrà, fin quando ospiterà personaggi di dubbia onestà, difenderli dalla povertà sempre piu incalzante.

Il principio fondante la nostra costituzione:  - LA LEGGE è UGUALE PER TUTTI! –

FACENDOLA IN BARBA AI COMPLESSI LEGAMI TRA MAFIA E POLITICA.

In barba ai Loro sistemi truffaldini.

Un popolo stanco delle interminabili parabole.

Badate bene milanesi onesti, questa non è lotta del meridione, Mastella è il ministro di giustizia di tutta Italia e se questo è il suo metodo capite bene che è la lotta di TUTTI NOI!

Invierò personalmente estendendolo, questo invito a tutte le associazioni formalmente riconosciuti, in primo luogo ad – Ammazzateci tutti -.

Dar vita ad una marcia su Roma: le marce aiutano a non lasciar cadere nel dimenticatoio le questioni urgenti e importanti.

Ogni associazione,  che abbia in cuore di ripristinare anche fosse solo l'idea di una giustizia assoluta è inviata a partecipare, con data da definirsi in base le vostre agende.

Cordialmente e con tutta l'indignazione di cui una persona è capace, Roberta Lemma

 

 

 

 

 

 
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Luigi De Magistris: ora non si uccidono piu, adesso LI TRASFERISCONO!

Post n°52 pubblicato il 04 Ottobre 2007 da lunarossa.1974

 

La Massoneria sta tornando alla ribalta e con essa tutto il mistero che da sempre l'avvolge: ma cosa è la Massoneria, cosa vuol dire essere Massoni, e perche tanto zelo nel volerla celare.

C'è un ramo della Massoneria che oggi piu di tutti dovremmo conoscere: non perche rappresenti quella mela divorata nell'Eden, non perche da essa sia scaturito tutto il male, ma di certo da essa provengono gran parte dei nostri odierni mali. Dimenticatevi di usare vocaboli come - frutto di fantasia o leggende metropolitane -: essa è esistita ed era una lobby riconosciuta e temuta.

P2: Propaganda Due. Indirizzata al reclutamento per la causa massonica; fu una loggia "coperta", cioè segreta, e questa circostanza, insieme alla caratteristica di riunire - appunto in segreto - circa mille personalità di primo piano, principalmente della politica e dell'Amministrazione dello Stato italiano, suscitò uno dei più gravi scandali della storia della Repubblica.

Come non partire da Licio Gelli, direttore d'orchestra dell'intera sinfonia P2:il suo potere valicò presto i confini nazionali e conterà affiliati in diversi paesi dove non si limiterà a fare proselitismo, ma parteciperà, nei modi che lo caratterizzano alla vita politica, economica e finanziaria di molti paesi.
Come non citare Michele Sindona, " il banchiere di Dio". Nel corso delle indagini a suo carico emergeranno intrighi riguardanti appunto la P2, ma anche con il Vaticano e la Massoneria. Morirà nel carcere di Voghera avvelenato con una tazzina di cianuro, due giorni dopo l'essere stato condannato per l'uccisione di Giorgio Ambrosoli; 20 marzo 1986.
Giorgio Ambrosoli, ricordato come " L'eroe borghese" si dedicò allo smantellamento delle attività illegali dello stesso Sindona. Morirà il 12 luglio del 1979, sotto casa, freddato il giorno prima della sua deposizione.
Questi i personaggi chiave: intorno a loro girarono satelliti importanti e tenutisi all'ombra fino ad eclissarsi completamente, quando il tutto sarebbe stato reso pubblico.

Quando la mano Destra colpiva la Sinistra con il suo omertoso silenzio si rendeva complice dei crimini. Ma, come segnati da un destino bizzarro, continuiamo ad assistere al bene che lotta contro il male, l'onestà che si scontra con la disonestà; il magistrato contro la mafia…

Luigi De Magistris, Sostituto Procuratore di Catanzaro, già son sempre loro a rimetterci la vita…sarà trasferito altrove: ma perche.

È finito col trovarsi davanti  “Why Not?” e sapete cosa è?

Una società, che da tempo si occupa di  prestare i suoi lavoratori interinali alla Regione Calabria per servizi che vanno dalla sorveglianza idraulica, alla tutela del patrimonio, alla gestione del personale, di banche dati ed altri servizi informatici; una società di ben 635 lavoranti.
Subito il sostituto procuratore s'inquieta nell'udir puzzo di misfatto e insiste, indaga, ricerca, avvia la pericolosissima macchina della verità. Perche la sopraddetta società come le famosissime bamboline russe, nasconde al suo interno altre bamboline…ma di chi sono?

Perche stupirsi se ora di punto in bianco vi dico che nomi altisonanti della politica tutta, della finanza, e dei servizi segreti sono usciti da alcuni interrogatori? Tutto un complotto? No, no perché non una bandiera politica è stata infangata ma tutta.

 

I carabinieri hanno perquisito decine di abitazioni private per poi irrompere addirittura al Palazzo del Consiglio regionale negli uffici privati di alcuni consiglieri ed assessori regionali alla ricerca di materiale probatorio per l'inchiesta. Vi rendete conto? È come perquisire l'alloggio del Papa, è come se si ricercasse il diavolo tra gli amanti prediletti del Pontefice.

Fatto sta che i numeri degli indagati salgono e i loro nomi fanno tremare il parlamento e non soltanto.
Tra questi nomi anche il generale Paolo Poletti, attuale capo di Stato Maggiore della Guardia di Finanza, l'assessore al turismo e Vicepresidente della Regione Calabria, Nicola Adamo (Ds), l'assessore regionale all'agricoltura e forestazione, Mario Pirillo (ex Margherita adesso esponente del Partito Democratico Meridionale), un consigliere regionale dei Ds, Antonio Acri, l'ex responsabile per il Sud Italia della Compagnia delle Opere, Tonino Saladino (più volte intercettato al telefono con il Guardasigilli Mastella), l'ex assessore regionale alla sanità di centrodestra, Gianfranco Luzzo ed un quarantenne di Vibo Valentia, Salvatore Domenico Galati, già collaboratore dello staff del senatore e coordinatore regionale di Forza Italia Giancarlo Pittelli.

Ci sono anche il capocentro del Sismi di Padova, Massimo Stellato, ed una funzionaria del Cesis Brunella Bruno.

Come poteva immaginare il sostituto procuratore di trovarsi vis-a-vis con il demonio?

Come pensare che dietro una banale società s'intersecassero misteriosi intrighi di corte?

Come noi potremmo oggi tornare alle urne per eleggere il nostro governo?

Come esigere giustizia?
I reati contestati: corruzione, 'associazione a delinquere,  violazione delle leggi sulle associazioni segrete , alla truffa, al finanziamento illecito ai partiti.

Risultano altri imputati identificati come cellule attive e fedeli alla vecchia Massoneria. Ipotizzabile che avessero il compito di fare da suggello tra mafia e governo come se si tentasse di ripulire soldi avuti illegalmente. E comunque questi massoni hanno anche il compito di fare da filtro tra i politici onesti e quelli collusi: anche se a mio avviso trovo difficile credere che qualcuno ancora ignori.

Tanto per ricordare:

Si attribuiscono alla P2 alcune stragi rimaste per lo più senza responsabili, indagini mai terminate, strane sparizioni, processi deviati.
I misteri irrisolti:
- Strage del treno Italicus
- strage di Bologna
- strage di Ustica
- strage di Piazza Fontana
- strage del rapido 904
- omicidio Calvi
- omicidio Pecorelli
- omicidio Olof Palme
- omicidio Semerari
- colpo di stato militare in Argentina
- tentativo di colpo di stato di Junio Valerio Borghese
- tentativo di colpo di stato della Rosa dei Venti
- caso dei dossier illegali del SIFAR
- operazione Minareto
- falso rapimento Sindona
- tentativo di depistamento durante il rapimento Moro
- rapimento Bulgari
- rapimento Ortolani
- rapimento Amedeo
- rapimento Danesi
- rapimento Amati
- rapporti con la banda della Magliana
- rapporti con la banda dei marsigliesi
- inchiesta sul traffico di armi e droga del giudice Carlo Palermo
- riciclaggio narcodollari (caso Locascio)
- caso Cavalieri del Lavoro di Catania
- fuga di Herbert Kappler
- crack Sindona
- crack Banco Ambrosiano
- crack Finabank
- scandali finanziari legati allo IOR
- caso Rizzoli-Corriere della Sera
- caso SIPRA-Rizzoli
- scandalo dei Petroli
- caso M. Fo. Biali
- caso Eni-Petronim
- caso Kollbrunner
- cospirazione politica e truffa di Antonio Viezzer
- cospirazione politica di Raffaele Giudice
- cospirazione politica di Pietro Musumeci
- cospirazione politica e falsificazione documenti di Antonio La Bruna
- finanziamenti FIAT alla massoneria

Un nome fra tutti mi sento con dovere e in nome di una verità che non intendo celare, di nominare: Silvio Berlusconi, attivista Massonico. Sto parlando di una scala gerarchica che forse non conosce cima, forse dobbiamo ancora aspettare: nel frattempo potremmo iniziare a difenderci dai demoni che conosciamo.
Ufficialmente la P2 è stata per legge vietata nel 1981\82, ci sono in merito alcune discordanze.
Ecco perche
ripudiare tutta la vclasse politica, ecco perche costringerli alle dimissioni, ecco perche gli italiani devono insorgere.
Nessuna lotta quindi, tra destra o sinistra, non si tratta più di opporsi o favorire un'ideologia all'altra: qui lottiamo per impedire che si riverifichino organizzazioni avvolte dal " Segreto".
Abbiamo diritto alla luce del sole, abbiamo diritto di uscire dal tunnel nel quale ci hanno vigliaccamente cacciati e nel quale intendono tenerci.

L'8 settembre si porteranno tutte le firme raccolte per la vergognosa richiesta di trasferimento a danno del sostituto procuratore di Catanzaro a Roma.

Delle tante giornate idiote che hanno visto le piazze riempirsi questa mi sembra una giornata da non perdere, da segnare con una crocetta rossa sul calendario.

 

 

 
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Pedofilia e Satanismo: apriamo gli occhi.

Post n°51 pubblicato il 03 Ottobre 2007 da lunarossa.1974
Foto di lunarossa.1974

Rignano ancora una volta scopre il suo sipario e ci mostra i demoni che di notte incupiscono i nostri sogni.

Ed io caparbia insisto nel lasciare sul palcoscenico i soli protagonisti: le maestre con i bambini.

Bambini di pochi anni, dal verbo incerto e traballante: hanno le loro parole un suono stridulo proprio perché stonante con il loro mondo di balocchi.

Sanno raccontare e descrivere bambole e trenini, carta e matite colorate: ma come potrebbero le loro bocche emettere vocaboli  tipo pedofilia, violenza carnale, sesso e penetrazione.

Tentano invano di denunciare a loro modo, con i loro mezzi, con le loro poche parole ciò che hanno subito: l'assassinio della loro infanzia. Infanzia non negata, ma violentata, oltraggiata, offesa, e con loro hanno assassinato la nostra capacità di discernere il male dal bene.

A noi il compito di capire, di aiutarli, di giustiziare; e come poter dar loro giustizia se nemmeno noi siamo in grado di accettare la verità.

Per noi resta inconcepibile che delle maestre di vecchia data, dai visi dolci e disponibili possano, tradire nel modo piu vergognoso che esista, dei bambini: nell'assurdo siamo portati a credere che siano le vittime a mentire ma piu vilmente, vediamo nei genitori di queste anime innocenti il complotto del demonio.  

Sono laica, il termine demonio lo uso esclusivamente per descrivere brevemente il mondo del male, il male degli uomini, un male secolare come secolare è la nostra terra.

Anche la trasmissione – Chi l'ha Visto – ha denunciato accostandolo il mondo della pedofilia con il mondo del satanismo: i riti satanici prevedono l'uso di vergini, di sesso violento e di sangue.

Il caso isolato, vale a dire, il pedofilo che adesca bambini sporadicamente appartiene alla sola pedofilia: il caso di Rignano invece, ha tutte le caratteristiche predominanti del mondo satanico.

Un gruppo di persone si riunisce per praticare riti satanici abusando bambini, vergini sacrificali.

Ecco le coppe riempite dal sangue, ecco che trovano una spiegazione tutti quei stranissimi racconti, descrizioni e disegni.

Dovremmo principalmente ammettere che esistano sparsi sul territorio queste sette, e ammettere soprattutto che esse possano essere abitate da persone comuni, da persone insospettabili: soltanto dopo potremmo davvero tentare di capire cosa è avvenuto a Rignano e perche una intera comunità sembra volersi  tendenzialmente estraniare dalla vicenda.

Nel corso della cronaca piu e piu volte i Bambini di Satana sotto stati accusati di simili reati: ci sono state denuncie, processi, qualche condannato eppure, pur conoscendo i loro metodi sono liberi di avere un sito web, di avere uffici ufficiali, ( scusate il gioco di parole ) nelle nostre città. I comuni piu a rischio son quelli piu piccoli, lontani dalle metropoli, i meno controllati e facilmente gestibili.

Provate una sola volta a digitare sul motore di ricerca parole tipo: - Bambini di satana, riti satanici -, vedrete che non è frutto di fantasia, ma che essi vivono e si muovono tra di noi.

Rignano è stata mortalmente colpita, ferita, forse addirittura persa nei gineprai sotterranei: ma chi è fuori dalla sua giurisdizione potrebbe avere quella giusta lucidità capace di sollevare un moto di ripugnanza e repulsione.

Bambini, scuola, sesso e spogliarelli: un cocktail capace di ubriacarci al punto di travisare la realtà; o di non volerla ammettere.

Diciannove testimonianze quella di ieri la piu lucida, dettagliata, la piu cruenta: il Pm subito dopo si lascia andare con i cronisti,- Questi bambini hanno di certo subito ripetuti abusi, sia psichici che fisici non solo, hanno quasi tutti riconosciuto fisicamente gli autori dei loro abusi. Gli imputati. –

Quella esternazione che sembra scivolare via ma che dovrebbe farci tremare: - Hanno sicuramente subito abusi -.

Bisogna accettare solo il modo e l'intensità degli abusi, bisogna solo accertare se ci siano altri protagonisti, bisogna soltanto trovare il coraggio e le prove sufficienti a condannarli.

Dobbiamo anche noi spogliarci degli abiti fittizi, simili a galere che ci impediscono di trattare una ormai società persa nei cunicoli del terrore; sembra un romanzo di King, sembrerebbe che IT sia proprio tornato, certo quello è il frutto di una fervida fantasia, ma questa è la nostra vita, la nostra realtà, la nostra società. Dove sette sataniche e pedofilia la fanno da padrone, soltanto perché noi sani e comuni mortali ci raccontiamo la favoletta che esso non può esistere!

La piccola Maddie, e Ylenia, due bambine sparite di cui una con il ritrovamento del suo corpo sbranato dagli animali: queste due bimbe hanno in comune molto piu di quel che la stampa ha raccontato, i predatori di queste anime si scambiavano ondine informazioni e immagini; bambine come figurine a riempire l'album del terrore, il loro album. No, il voler incolpare i genitori di Maddie è solo una farsa, uno specchietto per le allodole, un modo per allentarci dalla verità orribile.

Guardatevi intorno, la leggerezza non è piu tollerabile di questi tempi: leggete, sfogliate, ricercate la fitta rete di pedofilia internazionale che s'intreccia con la pista satanica.

Rignano necessita di verità, quei bambini ne hanno diritto, hanno diritto ad esser tutelati perche noi siamo, volenti o nolenti i tutori dell'infanzia.

Vi invito a visitare il sito della polizia postale, e di chi si occupa di bambini scomparsi, resterete sconfortati dai tanti visi, e dalle tante storie a noi sconosciute. Bambini inghiottiti.

 

Roberta Lemma.

 

 

 

 
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GAME OVER!

Post n°50 pubblicato il 01 Ottobre 2007 da lunarossa.1974
Foto di lunarossa.1974

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Diciamoci la verità, la plebe non ha mai avuto l'impressione che la classe politica o piu precisamente gli uomini al governo avessero davvero a cuore la loro sorte: e meno che mai, che gli stessi vivessero sullo stesso pianeta.

Ma come si fa a biasimarli, quando hanno ogni sorta di privilegio.

Non sanno cosa voglia dire barcamenarsi per arrivare alla fine del mese.

Non sanno cosa voglia dire ogni anno comprare i libri scolastici ai propri figli.

Non sanno quanto sempre piu penoso sia garantire una vita dignitosa alla propria famiglia.

Non prendiamoci in giro, fin quando la casta non scenderà dal piedistallo, per noi mai vi sarà luce.

Ogni regione d'Italia è sotto mirino: la ricca Milano è ricca solo per i vip. Per i comuni mortali viverci è divenuto un impresa colossale.

Aumenta di tutto, gli affitti delle case sfuggono a qualsiasi controllo, il mutuo altro non è se non un cappio elegante intorno ai nostri colli.

Siamo soli, e siamo poveri.

Vedo la rabbia accrescere di giorno in giorno: temo una rivolta, la rivolta dei poveracci.

Si moltiplicano le associazioni; ci sgretoliamo in piccolissime particelle, talmente minuscole da non avere forza per smuovere un corpuscolo di polvere. Bisogna cambiare: cambiando noi potremmo esercitare la giusta pressione su di una casta inadempiente.

I sindacati non ci garantiscono piu l'imparzialità che un tempo, inizialmente, li contraddistingueva dal potere. Le varie associazioni per i consumatori hanno fatto la stessa fine. La stanchezza comincia a trasformarsi in sconforto, arriverà l'odio e la disperazione dopodichè, le strade verranno invase e depredate da civili al limite dell'umana sopportazione.

È diventato difficile spostarsi in città: le metro, i treni, la macchina, hanno prezzi insostenibili, assolutamente fuori dalla nostra portata. Questo autunno vedrà l'aumento su ogni genere alimentare, sulla luce, acqua, gas, benzina. Abbiamo fame.

Noi cittadini, con il nostro lavoro siamo la loro forza economica, siamo il loro combustibile: ma siamo tornati al tempo delle miniere, lavoriamo sottopagati e ci garantiscono il minimo sindacabile. Abbiamo fame.

L'intera economia andrebbe abolita: andrebbero rifatte le gradinate, cambiata la gerarchia. Abbiamo fame.

Decine di persone si stanno vedendo portare via la propria casa, grazie ad un tasso di interesse in continuo aumento, è vergognoso. Abbiamo fame.

È vero, sono molte le cose che non funzionano ed è impensabile incolpare di ciò una sola bandiera politica: sia la destra che la sinistra si sono macchiate di  crimini nei nostri confronti.

Un colpo di stato è fuori discussione: dobbiamo essere migliori, dimostrare e insegnargli la vera civiltà.

Ho in mente un'azione quasi impossibile, ma ho detto quasi.

Ci serve innalzare un gigantesco muro, pari a quello elevato da loro: fino ad ora siamo stati la mosca noi e l'elefante loro. Dobbiamo trasformarci in pachiderma.

Dalle più in vista alla meno conosciuta associazione, dovranno sciogliersi e diventarne una sola: la stessa associazione avrà in ogni comune di Italia una sua cellula. Ogni cellula minore avrà a dirigerla varie figure; da quella professionale al semplice cittadino, privo di condanne o macchie sulla fedina penale. Ogni micro cellula svolgerà sul proprio territorio prevenzione e azione mandando ogni informazione alla cellula madre posta a Roma. Dobbiamo riprenderci i singoli comuni, toglierli alle varie piaghe sociali: mafia, camorra, massoneria, e altre associazioni a delinquere. Ripresi i comuni ci riprenderemo le città, infine le regioni, dopodichè lo Stato.

Ma dobbiamo dargli un segnale, una dimostrazione che renda bene l'idea: una settimana di stop!

Dopo il V-day, la giornata dei gay, della famiglia, ect, ect.. noi proclameremo la settimana del blocco economico. Per un intera settimana bloccheremo, anzi faremo collassare l'intera nazione: terremo gli uffici chiusi, le fabbriche, le aziende, lasceremo in garage le auto, non prenderemo nessun mezzo pubblico, niente autostrade, o altro. Terremo chiusi i centri commerciali e ogni singolo negozio, nessuna serranda di nessun tipo dovrà alzarsi per 7 giorni.

Niente televisione, lavatrice, lavastoviglie, insomma terremo la corrente elettrica spenta. Nessuna telefonata, internet o cellulare. Ogni settore dovrà registrare un black-out di 7 giorni: miliardi di perdita per lo Stato. Dobbiamo tuttavia riversarci per le strade, ridere, chiacchierare e manifestare pacificamente. Dobbiamo mettere Loro come noi, alla stessa stregua, impossibilitati a vivere.

Durante la settimana bianca, ogni  cellula sopra citata dovrà  rappresentare il proprio comune a Roma. Certo sembrerebbe un impresa titanica, ma tuttavia anche il mastodontico Titanic affondò per un po di ghiaccio.

Serve l'aiuto di tutti gli italiani, fonderemo comitati in ogni regione quindi fatevi avanti e cercate di portare se ne avete associazioni gia attive: non vogliamo l'esclusiva vogliamo la partecipazione, lottiamo mossi dallo stesso intento.

Il disegno è ancora tutto da rivedere. Potremmo rivederlo assieme mandateci le vostre idee. Mandateci tutto ciò che volete. Scrivetevi al  - Game over -. La settimana bianca è stata decisa dal 1 agosto 2008 al 7 agosto. Cosi anche tutti i turisti parteciperanno assieme a noi.

 

Nel link sotto potrete iscrivervi e mandarci tutto ciò che volete.

Vi aspettiamo.

 

 

http://lemmaroberta.altervista.org/sito/

 

  

 

 

 
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Monaci buddisti sotto i colpi del regime militare: non lasciamoli soli.

Post n°49 pubblicato il 27 Settembre 2007 da lunarossa.1974
Foto di lunarossa.1974

Le notizie si susseguono velocemente risultando lacunose, incapaci di rendere giustizia ai coraggiosi porporati dell'ex Birmania: è doveroso tentare di risalire la china, di spiegare cosa sta avvenendo e perche sta accadendo. Ricordare a tutto il mondo che son ben 45 anni che questo popolo non conosce altro se non la violenza, e l'umiliazione.

Anche perche il mondo da dietro il sipario continua ad agire nell'ombra: strategie, guadagni e strani movimenti sembrano fare da collante tra le varie nazioni impedendo un processo di giustizia nei confronti di una nazione piegata da una giunta militare criminale.  La Russia e la Cina mantengono importanti rapporti economici con la giunta militare di Rangoon, quindi non sembrano voler in nessun modo tentare la strada della risoluzione, anche perche tutt'oggi nelle loro nazioni avvengono crimini e ogni sorta di oppressione, per loro è naturale " comandare " il popolo. Per fortuna il mondo non fa fronte unito davanti le stragi di innocenti, ed ecco che qualcuno accenna timidi passi verso la difesa inalienabile dei diritti umani: diritti mondiali e inscindibili, quale sia il regime di ogni Stato non importa, essi devono essere un principio universale, il principio di tutti noi. Il segretario generale dell'Onu ha dato mandato al suo inviato Ibrahim Gambari di partire per la Birmania e di «avvalersi della volontà dell'Onu di assistere ad un processo di riconciliazione nazionale tramite il dialogo», Usa e Ue hanno chiesto al Consiglio di sicurezza di prendere in considerazione sanzioni contro la giunta militare al potere in Birmania e di condannare le violenze contro i manifestanti. «Chiediamo al Cds di esaminare urgentemente la situazione e di prendere in considerazione ulteriori passi, incluse sanzioni» dice la dichiarazione diffusa poche ore prima della riunione urgente del Consiglio di sicurezza chiesta dalla Francia. Nel testo, approvato nel corso di un vertice ministeriale transatlantico, Ue ed Usa hanno anche condannato “tutte le violenze contro i dimostranti”, ricordando ai leader birmane le loro responsabilità. Ue ed Usa, infine, «chiedono di aprire un processo di dialogo con i leader democratici, compresa Aung San Suu Kyi e i rappresentanti delle minoranze etniche». Anche l'Italia fa la sua parte. Romano Prodi e Massimo D Alema, a New York per i lavori dell'Onu, confermano la possibilità di ulteriori sanzioni nei confronti del regime. La preoccupazione dell'Italia resta quella di muoversi all'interno di una linea europea che ne rafforzi l'azione, ma Roma sta pensando anche a proporre qualcosa in più oltre alle sanzioni. Un'eventualità non remotissima potrebbe essere quella di arrivare a ritirare il nostro ambasciatore. Se non sprangare le porte dei nostri uffici diplomatici, far tornare a casa le feluche lasciando al più un rappresentante a sbrigare le pratiche soprattutto per qualche turista in difficoltà. Permettetemi di dissentire con lor signori; di ricordare come la loro parvenza stoni con le verità celate, tenute ben nascoste. Non è forse la stessa America quella che oggi sta assassinando civili in ogni parte dell'Iraq a  dichiarare la sua ferma decisione di difendere i buddisti? Non è questa una incongruenza che svela ben altri orizzonti? Se si è a difesa della vita umana lo si è sempre! Spero almeno che l'Italia non si renda corresponsabile come con Plaza de Mayo. Quando la P2 ci governava e invece di smascherare il regime militare argentino ci costruiva guadagni a non finire. Calpestando la vita di decine di persone.
Come che sia, la protesta verso Rangoon cresce di ora in ora e, in qualche modo, deve aver forse contagiato anche cinesi, indiani e russi, grandi padrini della giunta. Le vittime di Rangoon sono il segnale che la macchia di sangue sulla Birmania potrebbe allargarsi anche oltre confine. Non è impensabile infatti che questi temerari religiosi scatenino una reazione a catena, suscitando la stessa determinazione nelle altre nazioni dove la dittatura impedisce una vita dignitosa e democratica. La libertà sembra per molti ancora una chimera ma, capace tuttavia di risvegliare in molti animi la voglia di riscatto.

Religione e politica. Storia e cronaca. Ecco gli ingredienti tellurici che stanno smorzando gli orizzonti dorati della Shwedagon paya.

Le pagode non disegnano piu scie magiche, tutt'intorno un silenzio preludio di guerre e violenza: la pace in questo mondo è un bene da conquistarsi spesso con la morte.

Eppure è il tempio piu sacro per i buddisti, oggi circondato dalle armi fumanti dei militari assassini. Fermi con la loro tenuta antisommossa fanno ben capire le loro intenzioni: pronti a tutto pur di eliminarvi. Uno scenario che stride con l'incanto che sa emanare la cupola della Shwedagon e le decine di altari che la circondano.

Gioiello indiscusso di una città che non cattura lo sguardo, la Shwedagon ha affascinato nei secoli scrittori e viaggiatori. Rudyard Kipling la definì “un mistero dorato che si leva sull'orizzonte”. Terra deliziosa, tanto deliziosa da venir desiderata da molti, inglesi compresi. Dopo esser tornati a invadere Rangoon una trentina di anni dopo, l'avrebbero tenuta sotto controllo per quasi ottanta anni, pur permettendo ai birmani di entrare per praticare i loro riti. Due secoli prima, i portoghesi l'avevano saccheggiata tentando invano di portarsi via la grande campana da trenta tonnellate che finì per cadere nel fiume. I tentativi di saccheggiare il sacro tempio si sono trasformati anche in leggenda. Come quella del re cinese Udibwa, così ansioso di impossessarsi delle sacre reliquie custodite nella Shwedagon, che “preparò una figura magica in forma umana e la inviò per rubare i resti del Budda”. Ma l'essere magico fu così abbagliato dallo splendore del santuario che attese troppo a lungo, perdendo il momento propizio. Le storie e i miti attorno al tempio sono così numerosi, che Sir. Scott vi dedicò un intero capitolo. Sopravvissuta anche a una serie di terremoti, ricostruita con cura dai fedeli, la Shwedagon è il simbolo della lotta per la libertà del popolo birmano. E la difenderanno con ogni mezzo fino alla loro stregua se necessario: a loro la nostra stima, del resto questi religiosi hanno piu volte nel corso della storia dato prova della loro forza e coraggio. Sconfiggendo poteri piu grandi, assassini piu spietati: hanno combattuto a mani nude come si addice a degli uomini che nella vita sanno solo agire nella pace. Rinchiusi e bruciati, o fatti sparire con ogni altro mezzo disumano, eppure ancora li oggi a difendere il loro tempio.

Questi gli uomini che oggi vediamo scacciati, derisi, umiliati: li vediamo in ginocchio, coperti da una veste rossa, i loro visi pacifici ma determinati hanno saputo carpire la nostra attenzione. Già, ma anche ora che sto scrivendo, anche ora che stai leggendo loro sono la, intimoriti e percossi, portati via in chissà quale stanza delle torture, le segrete della paura: dobbiamo far di piu, glielo dobbiamo in nome di quei diritti umani che debbono diventare universali, che debbono scavalcare ogni regime o dittatura. La difesa alla sopravvivenza della razza umana. I militari non tollerano nemmeno gli slogan e lo fanno intendere con ripetuti lanci di lacrimogeni, il coprifuoco e il divieto di riunire piu di 5 persone sono l'indice di come la giunta militare stia man mano intensificando le azioni e impedendo la vita di questo popolo che erige la propria esistenza a difesa di principi di una civiltà libera dalla dittatura.

Nessuna tregua, nessuna eccezione: chiunque stia dalla parte dei buddisti, anche solo per raccontare al mondo la loro storia viene malmenato, pestato a suon di bastoni, scacciato e schiacciato.

Aung San Suu Kyi, premio Nobel per la pace costretta da 12 anni alla detenzione: i monaci fanno cerchio intorno a lei accogliendo la sua benedizione come fosse acqua per gli assetati nel deserto.

Si leva nella nuova era un nuovo tam – tam: giovani coraggiosi eludono la sicurezza e i servizi segreti inviando via web, video e testimonianze: se li beccano la morte sarà la loro unica fine.

Rendiamoci conto di come stanno tenendo questa gente: isolati dal mondo, censurati, imprigionati.

Non lasciamo soltanto ai grandi l'onere di agire: impediamo che simili violenze vengano inflitte, costringiamo i militari a lasciare libera quella gente.

Denunciate sul vostro sito o blog che sia, quello che sta avvenendo e dichiaratevi contrari al regime militare. Sormontate le testate giornaliste con le vostre lettere denuncia. Esercitiamo il nostro potere verbale, usiamo la nostra libertà di stampa per manifestare il nostro sdegno.

Roberta Lemma

 





 

 

 

 

 

 
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La Digos stana i discepoli di Satana.

Post n°48 pubblicato il 17 Settembre 2007 da lunarossa.1974

Blitz contro il partito nazionalsocialista dei lavoratori: propagandavano la segregazione razziale e la superiorità razziale.

La Digos dopo un anno di indagini ha perquisito alcuni appartamenti in alcune città italiane.

Ebbene ho difficoltà nel trovare le parole, nell'esprimere pensieri nati da un turbinio di sensazioni e stati d'animo vicini all'ira e all'amarezza.

Torneremo quindi ad udire il boato delle bombe nelle piazze? Torneremo alla lotta dura, alla lotta armata, rivedremo il prolificarsi di quelle icone infamanti e mai del tutto annientate nella nostra società?

I simboli del fascismo delle SS, la falce e il martello: i baveri alzati e le barbe lunghe; la borghesia e le sue lotte di potere e di classe. Torneranno  a fare volantinaggio clandestino magari via web.

Posso accettare l'esistenza di un pazzo che intende rigettare l'Italia nel baratro di quei anni vergognosi, ma non intendo accettare assolutamente che altre persone possano condividere l'idee mostruose di questo folle.

Non accetterò mai l'idea di giovani capaci di lasciarsi ammaliare da questi oratori eloquiosi.

E va bene, questi deviati vengono sguinzagliati dalle stanze segrete dello Stato, e va bene l'estrema destra fronteggia a muso duro l'estrema sinistra, e va bene lo sappiamo, conosciamo la matrice: ma questo non giustifica, questo non costruisce nessun alibi per chi si sente di spartire taluni pensieri.

Sono cosciente della capacità proteiforme del male, so che è in grado di mascherarsi e nascondersi nei mille diversi colori di una società multiforme, ma santo iddio, il bene è inequivocabile. È inconfondibile, se mi trovassi a sentire simili frasi io non solo scapperei ma li denuncerei.

Se si ha nel cuore la coscienza non si può sbagliare, non ci si lascerebbe plagiare o deviare. Dovete stare alla larga da questi criminali capaci solo di spargere sangue.

Eppure non è un segreto, lo sappiamo tutti quante stragi politiche impunite ci siano a costellare la nostra storia.

Sappiamo pur non avendo prove tangibili da dove nascevano i movimenti violenti e tellurici, è vergognoso, è umiliante soltanto il sapere che ci siano ancora talune associazioni.

È mortificante il solo apprendere che tutt'oggi qualcuno tenta di ristabilire quel disordine capace di tenere sotto scacco matto un intera società.

È amaro constatare la nostra inerzia, la nostra indifferenza: un tempo si temevano, un tempo uomini umili non ci pensavano due volte a lottare contro questi demoni. Oggi non ne abbiamo piu paura, e forse proprio per questo restiamo zitti e fermi, senza orgoglio e senza amore.

 
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Grillo e la moltiplicazione delle liste.

Post n°47 pubblicato il 17 Settembre 2007 da lunarossa.1974

L'ingegnoso Grillo, dopo aver messo su una armata di tutto rispetto, ( visti i numeri ), è pronto come ogni buon genitore a lasciare che i suoi figli, discepoli, o adepti, spicchino il volo.

Mi immagino il fermento nato, tra i lettori del suo blog, dopo aver udito la notizia: li vedo già tutti ben impomatati a lasciarsi trasportare con vivo entusiasmo in questa nuova avventura. Grillo ha dato soltanto delle semplici direttive o linee guida: nessun condannato o appartenente ad alcun partito. Insomma dei novelli a tutti gli effetti.

Le liste potranno anzi dovranno usufruire del bollino dichiarante l'appartenenza al Grillo:Beppe ci metterà il nome, la faccia e l'idea; libero arbitrio per ciò che concerne la programmazione che ogni lista autonomamente porterà come contributo alla società.

Le caravelle stanno per lasciare il porto ma ahimé all'orizzonte vedo già avvicinarsi la nave pirata. Mi aspetto uno stop o un cavillo capace di bloccare il tutto sul nascere. Sarebbe un suicidio non contrastare questi cittadini stanchi della politica attuale, pronti a risollevare le sorti di un paese.

È mia opinione che l'idea del Grillo, vale a dire, riordinare l'Italia partendo dai comuni, poi le regioni sia saggia, anche io credo si debba ripartire da li: il modo invece non mi convince, mi sembra di assistere al fatidico – armiamoci e partite. – non so se rendo l'idea.

Forse non se ne farà nulla o viceversa ne nascerà un'altra Babilonia. Dai commenti letti sul suo blog posso dire che la voglia c'è tutta e sembrano tutti pronti a dar corpo all'idea.

I discepoli nell'organizzarsi si renderanno conto di quanto sia difficile, pur avendo la stessa idea, trovare un percorso condiviso da molte, troppe teste differenti.

Non basta pensarla in egual modo, bisogna anche condividere il percorso finalizzato alla meta. Potrei io preferire un azione dura, potresti tu preferire la moderazione, in conclusione si scaglieranno gli uni contro gli altri.

La lista madre genererà altre liste di coloro che magari, non condivisero appunto il programma della prima.

Questa è la politica, confusione, disordine, incapacità di autogestione.

Le molteplici liste sfuggiranno al controllo dello stesso ideatore che rischierà a sua volta di vedersi immischiato in affari loschi.

Fossi in lui rifletterei a lungo.

 

 
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La scienza dove ci porterà?

Post n°46 pubblicato il 06 Settembre 2007 da lunarossa.1974

È difficile porsi domande giuste, ma soprattutto è impossibile seguire la giusta via quando la nostra esistenza viene flagellata dal dolore. Umanamente non mi sento di condannare coloro che oggi si trovano in un reparto di oncologia, o quei genitori i quali assistono con forza  alla degenza dei propri figli. Uomini, donne e bambini sotto chemioterapia, come esigere da queste anime in pena di perdere quel barlume di speranza di cui si nutrono avidamente per proseguire a lottare?

Quand'anche si trattasse di accettare tecniche mostruose e lontane dal venir definite eticamente umane?

Come condannarli, no! Non posso né riesco a farlo. Non tocca a loro rendersi conto del dove ci stanno portando,  nascondendosi dietro alla possibilità appunto di guarire mali come il cancro o il tumore.

Embrioni ibridi: non so a voi, a me solo la parola fa accapponare la pelle.

I nazisti hanno fatto ogni sorta di esperimento su cavie umane: dalla sterilizzazione chirurgica, all'iniezione di liquido irritante nelle tube, all'esportazione dei testicoli. Esperimenti privi di fondamento, di igiene di anestetico. In fila nei corridoi, nudi e denutriti venivano fatti accomodare senza troppe grazie su fredde lettighe di acciaio. Un taglio e via, avanti il prossimo.

Feti mandati nei laboratori tedeschi, a studiarne chissà cosa. Tutto mirato ad impedire una procreazione che non fosse – pura–

Scienziati pazzi, criminali di guerra, assassini disumani. Alle ragazze piu piccole veniva esportato l'utero, le piu morivano per mancanza di cure subito dopo.

Da sempre la scienza tenta d'impadronirsi del segreto supremo, di rispondere a domande a cui tutti tendiamo un orecchio.

Perche esistiamo? E come tentare di sterminare una volta per tutte talune razze?

Pensate se potessimo trovare il segreto per eliminare dal nostro DNA, quelle cellule che ci rendono criminali, stupratori, pedofili o chissà che altro; chi direbbe No.

Certo i ricercatori hanno debellato il vaiolo, la tubercolosi, la peste, anche se sembra non del tutto: tante son le malattie che oggi, grazie a loro, non uccidono piu.

Ma c'è dell'altro.  Qualcosa che sfugge al controllo morale, quel qualcosa che da sempre spinge uomini eccellenti a varcare la soglia dell'ignoto o della realtà, minando inconsapevolmente l'umanità.

Non si tratta più di correggere cellule impazzite, qui stiamo modificando geneticamente l'uomo in quanto razza: stanno sviluppando l'impossibile. Siete pronti a credere che tutti questi embrioni verranno uccisi e non portati alla vita?

Dietro una chiesa pronta a difendere la vita c'è un no, secco e irremovibile, perche?

Potrei fermarmi al fatto che da sempre la chiesa si oppone a tutto ciò che sfugge ai suoi dogmi: vedi il profilattico in quelle aree dove la mortalità per AIDS invece di rallentare aumenta, e altre son le voci da aggiungere; ma devo tuttavia approfondire questo energico no! Facciamolo, proviamoci, riflettiamo.

Ragionando da laico, passo in rassegna la posizione del vaticano.

Non avendo fede non sono immune dal vivere eticamente, quindi debbo anche io da ateo pormi domande sull'umanità, e l'utilizzo di taluni mezzi,  posso davvero accettare che ovuli umani vengano impiantati in uteri animali? D’accordo, fungeranno da cavie, serviranno a liberarci, forse, dal cancro, salveranno la popolazione dalla sofferenza…..però, però come non tenere conto della pericolosità di tale gesto, come non pensare a quante volte nel corso della storia, i potenti hanno abusato della scienza per esigere eccidi di massa, come non abbandonarsi a qualche riflessioni in più, se ciò servisse alla salvezza della stessa razza umana.

Quante volte si è ucciso per mezzo di polveri o inquinando fiumi e acquedotti con composti chimici? Non sono stati prima provati su cavie questi composti?

Certo sto scivolando altrove, ma era solo per ricordare che non sarebbe così impossibile o folle pensare che tutto ciò potrebbe rivoltarcisi contro.

La natura ci ha reso geneticamente diversi differenziando le varie razze, umane e animali, che popolano il SUO PIANETA. La natura mai sarà in nostro potere, perche è un qualcosa di misterioso e imperioso e lontano dall'esser concepito dall'umano. Accettiamo una buona volta l'idea che noi siamo soli ospiti di questo pianeta e di tutto questo gigantesco disegno. Sia il cattolico sia l'ateo, senza differenza.  

Soprattutto rendiamoci conto che da sempre qualcuno nell'ombra studia il modo di controllare l'uomo: nascita, sviluppo e morte. Basti pensare all'ibernazione. Insomma la storia ci viene in soccorso.

Questi sperimenti non cesseranno come mai si potrà apporre la parola fine al mondo del male: non decideremo noi ora, il futuro. Forse però è il caso di cominciare a guardare davvero cosa avviene intorno a noi.

Se qualcuno è a conoscenza di segreti terribili è tempo che li divulghi senza messaggi in codice.  

Cosa accadrà se il tutto sfuggisse al nostro e loro controllo?

Quali scenari funesti si apriranno tra cinquant'anni?

Cosa diverremo o saremo, cosa dopo il cancro e il tumore: perche pensateci, un tempo si moriva di vaiolo, come oggi di cancro. È cambiato il mezzo ma non il fine.

Vorremmo non morire più, non invecchiare o ammalarci più, stiamo sfidando il buon senso. Stiamo desiderando l'immortalità e non solo, la desideriamo perfetta, non uomini ma esseri geniali.

Ebbene perfezioneremo anche lo spirito? Elaboreremo anche la nostra anima in modo si adegui al corpo del futuro?

Le emozioni verrano revisionate? Cancellate, ripulite o sabotate?

Possiamo creare quasi tutto, ma di certo non l'anima che da sempre ci abita dentro, quella vocina che da vita al pianto, al riso, alla gioia e al dolore.

Quella appartiene a qualcosa  superiore a noi,  che sia il bene o il male: noi a volte barattiamo la nostra vita al male pur di avere  cambio soldi, agiatezza o denaro…anche gli scienziati a volte la barattono in cambio di fama….

 

 
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Dai giovani mancini le regole per Veltroni

Post n°45 pubblicato il 02 Settembre 2007 da lunarossa.1974

Sono dei ragazzi, sono radunati a Seiano, frazione di Vico Equense, costiera sorrentina.

Sono giovani di sinistra, loro sanno cosa vuol dire essere di sinistra, forse, ma comunque sanno di certo cosa c'è da fare, e come.

Hanno talmente chiare le idee da puntare l'indice senza indugio, lo puntano su quello che sarà secondo loro l'uomo del futuro, o forse della provvidenza: Walter Veltroni.

Dicono senza filtri ne falsa diplomazia cosa vogliono e da chi lo vogliono, credono fermamente in una politica non riformista, ma una politica di derattizzazione: via i ratti dall'Italia, ma soprattutto dalla Campania.

- Ti daremo il nostro voto e la nostra fiducia. Ciò nonostante saremo la tua spada di Damocle. Penzoleremo sul tuo capo seguendo ogni tuo passo, lo faremo discretamente ma sentirai l'aria  smossa dall'oscillazione della lama sul tuo capo.

Ti diremo noi cosa fare, in modo tu non abbia troppo da scervellarti, in modo tu possa subito avere davanti agli occhi la strada da seguire e perseguire: del resto, se noi giovani ragazzi rischiamo la vita fronteggiando a muso duro e a viso aperto la camorra, non vediamo perché tu che hai scelto di governare non possa rischiare un poco come noi. Tutte le liste che appoggeranno la tua candidatura alle primarie per la guida del nuovo Pd dovranno mostrare le carte di identità dei boss, per tutta la Campania. Dovrà diventare lo slogan del vostro partito, una campagna fatta città per città adducendo nomi e cognomi dei vari clan che la comandano. Ad esempio, nel collegio di Stabia, "devono indicare di essere contro i D'Alessandro, i Cesarano, gli Imparato, gli Omobono-Scarpa". -

La Sinistra Giovanile e i movimenti anti-camorra si sono incontrati a Seiano dal 28 al 31 agosto: non è un luogo scelto a caso, ma un luogo simbolo della lotta alla camorra. Lo stesso campeggio, l'I Care, di Castellammare di Stabia, fu tramutato in palcoscenico durante l'anno 1992, durante tangentopoli, durante la strage di Capaci e di via D'Amelio.

L'anno della tragedia, dove tutto sembrava ormai perduto, dove il popolo sanguinava assieme ai suoi eroi, dove le coscienze dei piu decisero che cosi doveva essere, cosi doveva andare, che chi esigeva una chiara posizione dalla parte dello Stato doveva " scoppiare ".

Ma quell'anno lascia affiorare nei ricordi anche le braccia alzate di un uomo che sventola bandiera bianca: Antonino Caponnetto, l'uomo che seguì  alla morte di Rocco Chinnici.

Quella bandiera bianca ebbe il merito di stravolgere l'orgoglio dei siciliani che presero ad urlare nelle piazze: - Non siamo tutti mafiosi, non vogliamo arrenderci. –

Dopo quindici anni la mafia sembra essersi placata, affievolita: ed invece ha imparato a mimetizzarsi. È cresciuta, si è evoluta indossa cravatte di seta di una classe dirigente che oramai non viene nemmeno piu identificata, tanto si è uniformata alla gente per bene.

La mafia oggi è soprattutto imprenditoria, costruisce case, vince gli appalti per le autostrade, gestisce imprese spesso lavorando fianco a fianco con lo Stato e i suoi enti. Gia non sembrano parole nuove, non sembrano realtà sconosciute, ma tuttavia bisogna dirlo, e ricordarlo e raccontarlo di nuovo e ancora e ancora fin quando tutti impareremo a memoria come una filastrocca infantile, o come i dieci comandamenti. La Mafia c'è e Governa.

Veltroni ha capito cosa le hanno chiesto questi ragazzi?

Le hanno chiesto di rinunciare ai voti della camorra, non solo ma anche di condannarli pubblicamente e facendo i nomi. Li faccia in televisione faccia vedere a questi ragazzi, metà dei quali potrebbero essere suoi figli, che lei saprà essere un padre eccellente. Guardi Veltroni, se vorrà verremo con lei, le sorreggeremo e le asciugheremo la fronte durante la pubblica denuncia.   

Non c'è la vastità di un oceano, a dividere le due coste, quella della illegalità e quella della legalità: si tratta di fare una breve nuotata, seppur tra mille feroci squali.

Ma assieme saremo una forza difficile da contrastare  e da eliminare, non possono imbottire di tritolo le auto di tutti gli italiani onesti e decisi a contrastare una volta per tutte la camorra e la mafia, soprattutto quella politica.

Allora futuro leader del PD, vogliamo dare una risposta a questi coraggiosi ragazzi?

Ne avrebbe facoltà, ma soprattutto dovere.

 

 
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