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No alla censura! Basta con l'imbroglio!

Questo blog è pubblicato in base all'art. 19 della Dichiarazione Universale dei diritti dell'Uomo, all'art. 10 della CEDU, all'art. 11 della Carta di Nizza, all'art. 6 del Trattato sull'Unione Europea, all'art. 21 della Costituzione Italiana.

La libertà d'espressione fa parte del patrimonio giuridico e morale mondiale.

 
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Creato da: lunarossa.1974 il 16/02/2007
Senza nè Santi nè Eroi.

 

 

Poniamo il nostro veto alla dittatura vaticana e politica in Italia: firma anche tu!

Post n°74 pubblicato il 13 Febbraio 2008 da lunarossa.1974

 




 


Sono una donna, una madre, soprattutto una cittadina italiana che pretende dallo Stato d'esser governata sotto i dettami del laicismo, della democrazia e dell'uguaglianza.

Pretendo rispetto e non lezioni di morale da chi fa di questa lotta contro l'aborto un mezzo per autodeterminarsi in politica.

Storia odierna sono le tante perquisizioni ed indagini in atto contro i veri assassini dell'infanzia, quali: pedofili, e possessori di siti pedopornografici sparsi su tutto il globo.

Ancora oggi abbiamo notizie di italiani che intraprendono viaggi del piacere, nei bordelli minorili.

Ancora oggi riceviamo indicazione di parroci che praticano nel chiuso delle loro sacrestie la pedofilia.

Quanti bambini mancano all'appello in Italia?

Quanti usati e poi uccisi? Seviziati e poi minacciati?

A quando una moratoria contro questi assassini dell'infanzia?

A quando una moratoria per le violenze fisiche e psichiche contro le donne?

A quando la volontà concreta di determinare leggi capaci di salvaguardare davvero queste vittime innocenti?

Aggredire psicologicamente una donna che deve far fronte ad una aborto è da vigliacchi e meschini.

Invito la donna aggredita nel reparto ginecologia del II Policlinico di Napoli a fare denuncia contro chi là molestata, mortificata, additata come assassina!

Dove è la sinistra laica?

Perchè non si mobilita, perchè non urla la sua deplorazione contro simili sistemi dittatoriali?

Dove sono le donne?

Io sono qui, e dico liberamente di essere a difesa di queste donne che decidono di abortire!

Sono qui e dico che è ora di finirla con questa politica da Santa Inquisizione.

Sono qui e denuncio la mancanza di rispetto, di uguaglianza e di veto che ancora si attua contro le donne.

Sono qui e intendo dire alla CEI e al Papa che sono contro le loro regole spietate!

Sono qui e dico a Ferrara di smetterla di dire idiozie!

Dico a tutti quei blogger che mostrano come fossero trofei le foto degli aborti di imparare cosa voglia davvero dire difendere la vita!

Difendere il diritto alla vita significa dare dignità e giustizia agli esseri umani.

Significa condannare pubblicamente e con severità chi fa violenza contro i minori.

Significa fare leggi che tutelino e aiutino e diano valore ai diversamente abili.

Significa abolire la pena di morte.

Significa annientare l'atteggiamento razzista e discriminatorio che si ha verso le fasce piu deboli della nostra società.

Significa rispettare i gay, rispettare stili diversi di vita, rispettare scelte diverse dalla nostra.

Significa adoperarsi affinchè mai piu, vengano al mondo bambini costretti poi alla miseria, alla clandestinità, ad una vita di stenti e mortificazioni.

Significa fare in modo che mai più le donne subiscano violenza domestica, violenza fisica e psicologica.

In Italia ad oggi non sono ancora state varate leggi che tutelino figli nati fuori dal matrimonio o dal secondo matrimonio o da convivenze!

Figli illegittimi, bambini di seconda categoria!

Quante sono oggi le famiglie con bambini disabili che debbono elemosinare un aiuto dallo Stato?

Cosa state facendo voi, ben pensanti e puritani per far si che queste famiglie ricevano il giusto supporto economico e umano?

Vogliamo parlare delle moderne famiglie costrette all'accattonaggio pur lavorando quotidianamente?

Vogliamo parlare dei tanti suicidi nati dalla disperazione nel non poter far fronte a debiti contratti con le banche spietate?

Questo vorrebbe dire difendere il diritto alla vita!

Non mi importa se chi si professa cattolico non abortirebbe mai.

Ma non accetto che qualcuno tenti di impormi le sue visioni.

Non accetto più che qualcuno tenti di strumentalizzare la donna.

Non tollero piu che qualcuno mi dica che sono un'assassina.

Non permetterò che si strumentalizzi un argomento tanto sofferto e personale.

Sono una donna, madre, italiana e decisamente laica: cosa vuol dire?

Vuol dire che lotterò sempre contro chi tenterà di farmi subire scelte non mie, le ingiustizie e le prepotenze ma che difenderò sempre la libertà decisionale di ogni singolo essere umano!


Visto che le nostre portavoce al parlamento sembrano addormentate, assuefatte a questo modo anti democratico di agire, incapaci di difendere diritti insindacabili, chiedo a tutte voi donne di fare un passo in avanti e dire basta a questa congiura perpetrata e impunita!

Poco importa se ci additeranno come eretiche femministe, chi si avvarrà di un minimo di cognizione neurale e intellettuale non potrà che capirci ed appoggiarci!


ADERITE DUNQUE AFFIGGENDO QUESTA LOCANDINA NELLE VOSTRE PAGINE WEB E RACCOGLIENDO FIRME.

Grazie

Roberta Lemma



Abbiamo intenzione di organizzare una manifestazione evento.
vi inviteremo tramite gi indirizzi e-mail che troveremo nella petizione.

 
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Costretti all'accattonaggio!

Post n°73 pubblicato il 12 Febbraio 2008 da lunarossa.1974

 

Non mi va proprio più di assistere alla propaganda indegna e all'uso sconsiderato che si fa delle fonti d'informazione quali, le reti televisive, le testate giornalistiche e tutto il resto.

Non mi va proprio il metodo terroristico che si ha nel mettere a tacere le urla soffocate che si sentono provenire da sotto i tombini. Le urla disperate di uomini che per diritto debbono essere ascoltati.

Che per diritto devono avere e per me già lo hanno un posto in questa nostra fasulla società.

Poco spazio ai dossier che raccontano gli angoli bui ma poi non così tanto reconditi delle nostre città, angoli che man mano nell'indifferenza generale stanno allargandosi, divorando e guadagnando sempre piu terreno. Per lo più vanno in onda in seconda serata, oppure occupano trafiletti nei giornali, e la prospettiva che si cerca di dare agli italiani, la percezione volutamente obbligata che si da è nettamente in contrapposizione con la realtà. Questo voler mettere a tacere, questo voler distogliere l'attenzione, è parte di una strategia vigliacca, che di certo non ci aiuterà ad uscire dal fosso nel quale ci stanno seppellendo: le nuove foibe del millennio.

Laddove la strada del recupero è tutta in salita, diamogli almeno un aiuto concreto, diamogli almeno ascolto, sostegno e solidarietà. Non possiamo isolarli, trattarli come criminali poiché il vero criminale è chi ha costretto queste persone all'accattonaggio!

Vorrei sentire i politici parlare di queste realtà ai microfoni.

Vorrei che la domenica in Piazza il Papa gli desse voce, e chieda che si agisca con urgenza e determinazione in favore di queste persone.

È un nostro dovere e un loro diritto insindacabile.

Una responsabilità costituzionale.

Vorrei non dover sentirmi complice di questa propaganda, vorrei non sentirmi in colpa per coloro che fingono che il tutto del resto, non vada poi così male.

Non parlo di un numero esiguo, ma di un numero in continua crescita e non mi si venga a dire che tutto ciò è falso o volutamente istrionizzato.

La Caritas dov'è? Perchè non denuncia pubblicamente, perche non testimonia ciò che sta avvenendo?

La vergogna non dove impedirci di parlare, non deve costringerci all'anonimato, non deve obbligarci all'isolamento. Dovreste invece cercarvi, perchè ogni giorno aumentate di numero, dovreste aggregarvi perche vi si nega il diritto alla dignità.

Parlo a coloro costretti oramai a ripulire i fondi dei mercati generali. So che non siete miseri barboni, non accattoni o delinquenti, non rom o extracomunitari. Ma italiani, padri e madri di famiglia. Persone che pur avendo un lavoro rispettabile non riuscite più a MANGIARE!

Cosa diventa un uomo che pur rimanendo onesto, che pur spaccandosi la schiena quotidianamente, che pur onorando le tasse italiane non riesce a fare la spesa? Diventa una bestia feroce capace di tutto. Incattivita da una societa indifferente alle sue urla disperate. Una trasformazione viscerale che avviene nel buio delle sue notti insonni.

Notti passate al bianco dei suoi conti. Notti passate a scandire i respiri regolari dei propri figli, che dormono ignari e spensierati nel caldo delle loro camerette. E tu li a straziarti nella paura di non potergli più garantire ciò di cui hanno bisogno. Ti chiedono abiti nuovi, qualche gioco multimediale: cose per loro naturali, ma che per te diventano montagne invalicabili.

Notti lunghissime nelle quali mille orrendi pensieri trovano spazio nell'abisso della tua anima.

Ci si strugge mille e mille volte davanti all'impossibilità di pagare le bollette, si piange davanti al mutuo impossibile da onorare. Lacrime e rabbia, odio verso tutto ciò per cui ha lavorato, e che ora, forse domani, una banca verrà a riprendersi. Ti incappucci: cappello basso e sciarpa fin sotto agli occhi per non farti riconoscere; troppa vergogna, troppa pena sarebbe anche soltanto incrociare lo sguardo di tuo figlio nel mentre esci sapendo ciò che ti aspetta o che ti appresti a fare. Cammini come chi sta attraversando quella selva oscura che nessuno di noi vorrebbe ami attraversare: il confine indegno tra la vita e la morte dove oggi la tua morte si materializza nell'orgoglio ferito. Non alzi gli occhi. Come potresti reggere lo sguardo di un conoscente, di un vicino di casa? Lo sanno che un lavoro lo hai certo, questo ti fa ancora piu male perchè sai di non avere alternative, di non avere speranze e lasci che l'orgoglio divenuto lama ti laceri ancor di piu.

Arrivando ai lati dei cassonetti ti accorgi di non esser solo, un brivido ti corre lungo la schiena, il brivido della cattiveria poiché sei contento di non morire solo!

Non vergognarti è umano provare un simile sentimento vista la tua situazione indegna, da topo di fogna quasi, l'ultimo tra gli ultimi. Tiri fuori da sotto il tuo cappottone una busta colorata, una delle ultime di quando ti recavi al supermercato per far la spesa. In silenzio ti avvicini agli scarti, scruti la merce afferrandola con le punta delle dita; quasi se tentassi con ogni nervo del tuo corpo di mantenere un minimo di distacco da quell'operazione che mai avresti potuto immaginare di compiere un giorno.

La nuova realtà italiana: dove chi pur lavorando si vede costretto a recuperare scarti dalla strada.

Ha comprare gli abiti nei mercatini dell'usato.

Chi non può proprio convincersi ad andare a fare la spesa tra gli scarti si indebita, per poi suicidarsi nel garage di casa, oppure prima stermina tutta la sua famiglia e infine se stesso.

Oggi a ritrovarsi a fare questa vita sono soprattutto quelle figure che, qualche decennio fa rappresentavano l'alta borghesia: gli impiegati, i quadri. Io stessa ricordo di come gli italiani pregassero per un posto fisso: significava avere l'assistenza sanitaria, la pensione garantita, un entrata mensile sicura; con un posto fisso ci si sentiva ricchi, fieri ed orgogliosi. Eppure, oggi quel posto fisso si è tramutato in una camera a gas. La paga sindacale incapace di assicurarci un futuro.

I primi poveri moderni.

Ma quanti oggi possono dirsi fuori dalla povertà? Imprenditori al limite della sopportazione, impiegati impiccati. Tanta fame e tanto odio che trovano sfogo nella violenza, nel razzismo.

La soluzione non esiste, nessun tasto da cliccare, quando si riprenderà la strada della costruzione ci apparirà simile ad una salita irta e intrisa di olio. Noi come Giobbe, ma fino a quando?

Ve la sentireste di uscire allo scoperto?

Ve la sentireste di raccontare le vostre personali vicende al sol fino di aizzare l'opinione pubblica, di risvegliarla, di usare le vostre testimonianze come antidoto contro il narcotico propagandistico che riempie giornali e tv?

Essere disoccupati da diritto ad aiuti, esenzioni, e assegni mensili.

Ma per chi lavora, seppur senza riuscire a vivere degnamente, nessuno aiuto ma soltanto mortificazioni continue!

ROBERTA LEMMA

 
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Autodeterminiamoci!

Post n°72 pubblicato il 06 Febbraio 2008 da lunarossa.1974

 

Dopo lo sdegno si svelano gli altarini. Altarini che già conoscevamo ma che mancavano di quella ufficiosità tipicamente italiana.

Per lo meno ora si hanno dati certi, nomi certi e responsabilità certe da attribuire a personaggi certi e viventi.

Possiamo andare avanti?

Possiamo delegare alle toghe il compito di far giustizia e noi concentrati a progettare un piano per il futuro?

Questo sarebbe collaborare, dando ad ognuno il suo compito.

Questo avverrebbe in una nazione prettamente democratica e capace di operare secondo civiltà, etica e coscienza.

Sto parlando dell'emergenza rifiuti in Campania una emergenza che è ben lontana dal potersi definire un caso limite ma che anzi è, lo specchio nel quale vengono riflessi i malaffari politici italiani.

A mio avviso è solo la conferma di come la nostra politica e i nostri partiti siano stati bene attenti ad allargare le proprie competenze e interessi e ben attenti a non occuparsi delle proprie attinenze.

Fin quando permetteremo che a determinare la buona riuscita di ogni dicastero o istituzione sia la politica ebbene, nulla mai avrà un esito positivo. Non vi è tresca che salti fuori dove non vi è anche la politica. Nessuna democrazia quindi, ma una dittatura reale dove il regime è riconoscibile nella figura politica. Regime autoritario perchè la stessa casta ha voce in capitolo in ogni affare ha contatti con ogni dirigente dal piu piccolo al piu grande, che sia pubblico o che sia privato.

Banche, università, ospedali, finanziare, agenzie di lavoro interinale, uffici di ogni sorta e competenza. Non è una dittatura questa?

Ecco perche chi ha abusato dei suoi poteri o chi si è appropriato illegittimamente del denaro pubblico non pagherà mai. Perchè ha spalle forti e coperte, perche ancora una volta userà i suoi poteri legali e illegali per far cadere le proprie accuse, si avvarrà delle sue amicizie costruite con scambi di favori importanti. Magari, facendo trasferire il magistrato che ha osato opporgli resistenza.

( vedi Forleo o De Magistris o altri ).

Userà ogni cavillo preventivamente legiferato non si sa mai. ( Leggi ab personam )

Oppure, quando non servirà piu, verrà trasformato in capo espiatorio. Crocifisso.

Infilare le mani in questo mostruoso intreccio è cosa ardua, da temerari da eroi quasi.

Vediamo di ermetizzare lo sviluppo capillare della politica italiana.

Prendiamo i due schieramenti, la destra e la sinistra.

La destra può contare di 22 partiti e la sinistra di 17, poi ci sono altri 57 micro partiti che si dichiarano indipendenti dai due principali schieramenti.

Farsi i conti è semplice: forse abbiamo in Italia piu politici che supermercati!

Per andare al governo bisogna piegarsi ai compromessi, cioè: accontentare ogni micro partito per far si che lo stesso ci sostenga al governo. Peccato però che le dottrine cozzino irrimediabilmente facendo poi, al momento decisivo, crollare il finto castello fatato. E il governo va giù proprio per mancanza di unione tra lo stesso schieramento. Questo accade anche grazie ad alcune normative assenti: come si può accettare che un capo leader, o tutto un partito cambi schieramento durante l'esecutivo? Come Noi possiamo accettare che chi si è presentato di sinistra si dica poi di destra?

Quando partono le campagne elettorali il partito capo illustra i suoi progetti o futuri disegni di legge, quindi, i partiti che si accodano a tale programma non possono poi rifiutarli o sconfessionarli! È una mancanza di rispetto nei nostri confronti. Il divertente sta nel fatto che alla prossima campagna elettorale lo stesso volta faccia si riproporrà e noi? Saremmo anche capaci di riaccordargli la nostra fiducia! ( che imbecilli che siamo )

Il politico una volta era colui che usava il palco per determinare le proprie idee, le proprie visioni.

Era il politico che illustrava ai suoi possibili elettori come intendeva agire, dove intendeva agire.

Svelava non un elenco di ignobili buoni propositi, non elencava astratti punti, lui sviolinava, mettendola in piazza, la sua ideologia, i suoi principi morali. Lui era fortemente di destra o fortemente di sinistra. Quando poi veniva eletto, buttava anima e corpo nel dare all'Italia la sua impronta, la sua firma, quasi a voler che la stessa nazione gli somigliasse.

Non frullati imbevibili e improponibili come quelli attuali: ma un preciso indirizzo politico!

Questo il personaggio politico di qualche decennio fa, poi arrivava sulla scena politica Berlusconi.

Il politico cambia veste, da patriota a imprenditore, da portatore sano di dottrina a portatore sano di conflitto di interessi. Siamo passati dalla segretezza massonica allo sputtanamento mediatico. Tutto contribuisce e confluisce alla fama, al potere, ai soldi. Non importa mentire, rubare, bleffare, tirare tiri mancini e vigliacchi. Importano i voti anche se avuti pagando un prezzo esageratamente alto. Non discutono piu di leggi da varare o riformare non hanno tempo, tanto è vero che molte delle nostre leggi stanno per festeggiare le nozze d'oro!

Decidono poltrone, anche le piu piccole anche le piu insignificanti dal punto di vista lucroso ma poltrone logistiche, poltrone che faranno nascere amicizie trasversali e soprattutto porteranno voti.

Il politico vero si mostrava ai suoi nemici, si sapeva contro chi si lottava e per che cosa, lo sapevamo anche noi.

Ammetto che Berlusconi è stato un grande traghettatore e padre della nuova mala-politica.

Un personaggio chiave, il quale ha determinato la resa di una sinistra ancorata a vecchie idee mai rinnovate, mai al passo con i tempi.

Oggi la politica possiede poteri immensi, ha mani ovunque, la si trova anche nelle piu semplici riunioni d'istituto di una scuola elementare.

Gestisce canali televisivi pubblici e privati.

Gestiste gli articoli che dovranno venir pubblicati su tutti i quotidiani.

Gode di imbarazzanti privilegi.

Decide la nomina di primari nei piu eccellenti nosocomi, ma anche cariche inferiori.

Lobby vergognose che nulla hanno a che fare con il compito primario di ogni politico.

Decide le sorti delle piu grandi aziende nostrane.

Decide quali indagini avviare e quali sotterrare.

Tutto coeso e proteso ai voti.

No.

Sono e resterò di Sinistra. Ma voglio la mia sinistra.

Rivoglio l'identità di sinistra.

Quella che lottava fianco a fianco degli ideali.

Quella laica non a chiacchiere ma con i fatti.

La sinistra coraggiosa che si schierava pro o contro con decisione, senza paura di perdere voti perche dei voti non gli importava. Gli importava difendere solo la propria identità.

Voglio la sinistra che riformi le scuole, l'ordine giornalistico, che decide di sua spontanea volontà di non usare privilegi infamanti. Una classe vera!

Con idee chiare!

Che dica ai microfoni parole oneste e veritiere.

Che si ricominci dunque dalla Campania.

Che si mostri qui la sinistra coraggiosa, che si autodenunci e si autodetermini.

Non esiste oggi questa sinistra perchè manca l'uomo di sinistra.

Manca il traghettatore.

Forse tra di noi cittadini si nasconde questo personaggio.

Bastano tre persone reali e concrete, forse anche un poco folli per ridare vigore alla dottrina di sinistra.

Insegnava Cicerone: - Ho pochi amici per scelta. Ma so che non mi tradiranno né ci tradiremo mai, perchè? Perche abbiamo lo stesso Pensiero!

Roberta Lemma

 
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A.A.A. Ci stiamo cercando..... 

Post n°71 pubblicato il 01 Febbraio 2008 da lunarossa.1974

 

La regione Campania in questa sua veste apocalittica riflette se non altro lo stato culturale di questa gente e l'assoluta lipotimia tra Stato e plebe.

Non esistono vittime o carnefici in questa losca storia; siamo vittime è vero ma di noi stessi, della nostra poca partecipazione alla collettività, della nostra indifferenza verso tutto ciò che è demaniale.

Il mezzogiorno affonda nelle sabbie mobili della strafottenza e dello scarica barile. Perdiamo tempo prezioso nel ricercare il capo espiatorio, il colpevole, il responsabile unico: tempo perso.

Lascerei alle toghe il compito di indagare e convergerei le energie popolari in ben altri percorsi, quali la ricostruzione etica, civile e culturale.

Soltanto riedificando una cultura possiamo correggere errori e difetti; ci vuole tempo, costanza, determinazione e non meno amore per il lavoro che si intende compiere.

Non bastano i buoni propositi, bisogna perseguirli.

Si tende inspiegabilmente ad incolpare la politica di tutto questo sfacelo, ma bisogna pur analizzare con attenzione capillare tale e errata affermazione poiché è concettualmente sbagliata.

Non esiste la politica distruttiva, la politica la facciamo inconsapevolmente tutti noi; quando parliamo della questione pubblica in fila alle poste, quando ci lamentiamo dei disservizi al tavolino di un bar, quando accusiamo errori di ordine istituzionale in pizzeria con gli amici. Tendiamo a fare una politica lamentosa e inconclusiva ma, cosa avverrebbe se invece di lagnarci e basta portassimo veri progetti? Convertiremo una politica lamentosa in una azione concreta e costruttiva.

Dovrebbero i cittadini più attenti e disponibili organizzare nei propri quartieri delle riunioni informali. Riunirsi per riavvicinare la gente meno attenta ad un discorso pubblico. E così tra un caffè e una confidenza rieducare una intera popolazione. Spiegare cosa provoca l'indifferenza e l'incuria ad esempio. Spiegare cosa avviene e perchè in consiglio comunale. Costringerli cioè a guardare oltre il proprio naso, mostrargli un'altra prospettiva, ricordare che è anche cosa loro!

Il cittadino ha smesso di esercitare il suo ruolo declassandosi da cittadino ad abitante abusivo del pianeta terra. Ed da abusivo, sporca e distrugge tutto ciò che appartiene alla collettività.

Per questo la Campania affonda vergognosamente sotto cumuli e cumuli di spazzatura, per questo in estate tutto il sud brucia, per questo le nostre pinete assomigliano sempre piu a discariche a cielo aperto!

Panchine divelte, giostrine distrutte, mura oltraggiate da scritte indecenti.

Strade ricolme di cartacce varie, scuole ferite da mani criminali e ogni altro luogo la cui appartenenza è collettiva.

Troppo comodo incolpare di incuria la classe politica: in questa faccenda nessuno può dirsi estranio.

Come sempre emerge l'inadempienza di ogni classe sociale.

Cominciamo con il dire che la comunità va contraddistinta e non sommata.

Cittadini onesti e responsabili da cittadini irrispettosi ed incivili.

Gli incivili, i vandali si riconosceranno e si uniranno con una facilità disarmante riuscendo a diventare una vera squadra a servizio della malavita.

I cittadini onesti andranno a loro volta suddivisi in:

  • Cittadini onesti inattivi

  • Cittadini onesti attivi.

La classe inattiva sarà attenta a non sporcare, rompere, oltraggiare nulla che appartenga alla collettività: ma non muoverà un dito affinché anche gli altri rispettino queste regole sancite dalla buona educazione e comportamento civile.

La classe attiva faticherà nel solo intento di metter su un comitato cittadini degno di questo nome.

Talmente vogliosi di fare qualcosa di utile da non riuscire a mettersi daccordo su di una strategia vincente.

In questo modo il fronte malavitoso sembrerà sempre più incedere e vincere perchè appunto incontrastato.

Le leggi ci sono, la nostra Costituzione arma i cittadini di ogni sorta di ammenda e articolo. Specificando violazioni e sanzioni: bisogna soltanto farla valere.

Indagando scopriamo di come la criminalità abbia oramai allungato i propri artigli in ogni settore.

Nelle asl, nei bandi pubblici, nelle gare d'appalto, nell'agricoltura, nella nettezza urbana, nella sanità, nel commercio. Ogni giorno divora un pezzetto di terreno in più sporcando e appropriandosi di tutto quel che c'era su quel lezzo di terreno.

Si parla di mafia, di camorra, ma la verità è che oggi ci siamo talmente tanto rassegnati o abituati da non indignarci più.

Generazioni nate sotto il dominio incontrastato del male, crescono credendo che questo sia l'unico sistema di vita possibile!

Ci rendiamo conto di come la nostra stessa indifferenza distrugga tutti i nostri diritti? Di come vengano calpestati i principi vitali della giustizia unica vera alternativa ad un clima da terrorismo?

Tutto questo in un'atmosfera di omertà invincibile e inscrutabile.

Inutile emigrare: basta indagare a tempo perso per scovare clan malavitose anche in padania, nella roccaforte di Bossi!

Nessuno ne è immune, il silenzio è solo frutto di indifferenza.

Espressioni come:

  • Così va la vita.

  • Non possiamo denunciare tutti e tanto poi non servirebbe.

  • Così va il mondo.

  • I furbi son sempre esistiti.

  • I raccomandati son sempre esistiti.

  • La mafia come la camorra esisteranno sempre....ect....ect.

Ci uccidono inconsapevolmente. Queste citazioni rafforzano e giustificano la illegalità.

Ci obbligano a calare il capo davanti le ingiustizie.

Ci convincono che questo è l'unico stile di vita possibile.

Come se l'onestà fosse una virtù rara e non una forma di educazione.

Questa non è la normalità, bisogna assolutamente controvertere tale e deleteria convinzione.

Non facciamoci più confondere dagli alti responsabili, costituiamo tanti piccoli nuclei in tutta Italia, diamo vita ad un gruppo unico e privato.

Vorrei avere delle adesioni, vorrei avere e sentire la partecipazione concreta.

Vorrei dei cittadini audaci e volenterosi.

Questo progetto deve trovare la strada della concretizzazione.

Vorrei appartenere a questo gruppo!



Se credi di potercela fare...lasciami un commento, un messaggio....ma per l'amor di Dio fai qualcosa!

 
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Falsa democrazia!

Post n°70 pubblicato il 20 Gennaio 2008 da lunarossa.1974

 

Gli italiani in genere, hanno una strana concezione del termine democratico, ancor di più del termine laico. Eppure entrambe le nozioni garantirebbero il quieto vivere tra popoli diversi in tutto il mondo.

Laddove i semplici cittadini dovrebbero poter contare sulla chiarezza fatta e dovuta dai politici riscontriamo in essi stessi l'ignoranza e l'impossibilità di far luce sopra i termini suddetti.

Nella nostra costituzione figurano, anche nei salotti degli intellettuali meno conservatori aleggiano nell'aria.

Immettiamo, facendone largo uso nel nostro quotidiano, neologismi dei quali poco conosciamo e poco sappiamo trasformare concretamente: termini astratti. Spesso sottovalutati, sabotati, frantumati.

Ma dichiararsi Laici e Democratici non è far sfoggio del proprio dizionario, non è inventarsi chissà quale gretta società: dichiararsi tali e far si che diventi un comune modus operandi è fare della buona e sana politica, è fare informazione educativa.

Colui che vive sotto la formula – Democratico Laico – vive e opera al di sopra delle parti.

Vive applicando lo stesso metro di giudizio a tutte le classi sociali.

Vive applicando la stessa giustizia a tutti gli esseri viventi.

Vive elargendo ugual diritti.

Vive sotto i dettami dell'uguaglianza e non del razzismo.

Vive senza discriminare a seconda dell'appartenenza politica, razziale o confessionale.

Vive non soltanto per opporsi ma per facilitare la strada della pace.

Vive non per assoggettare gli altri al suo mondo ma per insegnare la convivenza tra diversi.

Vive per contrastare con pugno fermo l'illegalità e garantire la legalità.

Vive per difendere la razza umana e non per piegarla alle sue esigenze.

Vive per garantire la vita e non per produrre la morte.

Vive con i propri convincimenti ma rispettando quelli degli altri.

Vive difendendo l'uguaglianza civile e non armandosi contro altri suoi simili.

Vive accettando le altrui visioni a patto operino legalmente e senza usare prepotenza sugli altri.

Questo significa essere Democratici e Laici.

Ora, vorrei che chi si sentisse di obiettare o dirmi che questa formula non è sana, non è equa me lo dicesse adducendone i motivi.

Il Compromesso non per forza deve essere riallacciato a metodi oscuri o illeciti, il compromesso garantirebbe la libertà di ogni singolo individuo che vive sotto la legalità.

Tolleranza verso chiunque rispetti la legge.

Tolleranza zero verso chiunque usi le leggi per renderci razzisti, o per impedire alle minoranze sociali di vivere con dignità e rispetto le proprie scelte personali e contro i privilegi delle classi di potere.

Oggi nessuno è in grado di garantire tale ed evoluta società: troppo occupati a difendere i propri interessi privati o di partito.

I poteri forti, gli stessi che avrebbero i mezzi per ristabilire l'etica perduta, i principi morali più elementari, s'impegnano in altro senso, gettandoci nel caos e nella repressione generatrice di rivoluzioni e odio sociale.

Ecco cosa mi sarei potuta aspettare dall'Angelus di oggi, ecco la linea politica che avrebbe fatto di questo Papa un Papa storico.

Invece si è preferito la strada dei gran numeri: la Piazza pullulante di cuori ingenui o di cieche menti.

Patetiche anche le figure politiche che ne hanno preso parte: Casini e famiglia, se è questo che insegna ai suoi figli temo ancor di più il futuro.

Mastella dovrebbe far sfoggio di ben altre qualità e non della propria fede. Non è dichiarandosi cattolici che ci si salva l'anima agli occhi di Dio e della giustizia.

Chi e cosa legittima tale prepotenza da entrambe le opposte frange.

Cosa permette ad un gruppo di professori e di studenti tale e volgare manifestazione: chi legittima il Papa a tale arrogante risposta. Botta e risposta: senza tener conto degli abiti che si indossano, senza tener conto della buona educazione, senza tener conto dell'immagine che si da al mondo intero.

Oggi a San Pietro non si è fatto altro se non confermare l'urgenza che la nostra Nazione vive: emergenza rossa.


Roberta Lemma








 
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Editorialisti attivatevi!

Post n°69 pubblicato il 17 Gennaio 2008 da lunarossa.1974

 

In questi giorni non manca di certo materiale per gli editorialisti più impenitenti.

Posso asserire con disinvoltura che gli stessi concorrono alla filippica dell'anno!

A procuragli gli argomenti ci pensano sia le prese di posizione indubbie degli scienziati sapientini sia l'umiliante situazione partenopea, sia la richiesta di moratoria sull'aborto: ora si aggiunge il caso Mastella.

Chiesa e Scienza


La polemica attivatasi dopo la legittima richiesta di non aderire all'inaugurazione dell'anno accademico alla Sapienza è solo una perdita di tempo.

Dopotutto il Papa espleta il suo compito come gli scienziati il loro: le due figure non potranno mai scendere a compromessi poiché la scienza obietta per principio e scopo i dogmi pontifici.

Laddove Dio dice che è suo compito decidere della sorte degli esseri umani gli scienziati affermano che è possibile intervenire sulla sorte stessa.

Personalmente non concordo appieno con la scienza, non mi piace l'idea che qualcuno possa manomettere ciò che natura ha imposto. Non mi piacciono i cloni e tante altre loro iniziative.

Bisognerebbe ricordare dei strani esperimenti, le manipolazioni genetiche alla ricerca della formula magica che possa dar vita ad una classe umana perfetta. Esperimenti che vivono sotto i sotterranei ma sappiamo esserci. Embrione basso e castano no, embrione alto e biondo si per intenderci.

Se da una parte la scienza tutela la vita dall'altra sconfina nel regno dell'occulto.

Questi scienziati operano per lo più nella segretezza di sette misteriose.

Le stesse sette che manipolano e plagiano e assemblano uomini a loro piacimento per il sol gusto di sognare la classe sociale capace di avere il predominio e quindi il controllo totale sul mondo politico. Non la politica casereccia ma la politica mondiale.

Non concordo, da laica, nemmeno con la linea vaticana.

La Santa Chiesa Romana si rivela oggi arrogante poiché si sente tremare continuamente la terra sotto i piedi: scosse telluriche provocate, secondo loro, per indebolirne le fondamenta. Oggi i laici aumentano di numero e son piu determinati nelle loro esternazioni e decisi a non vedersi ripetutamente sottomettere da chi fatica a rendersi conto di come e quanto i tempi siano cambiati.

Forse la Chiesa tutti i torti non li ha, ma dovrebbe fare attacchi mirati, uscire dalle allegorie dire esattamente cosa teme e cosa difende, ma anche cosa attacca.

Certo, la chiesa per far ciò dovrebbe anche auto denunciarsi.

L'Opus Dei in un certo qual modo tende a fare la stessa cosa cioè, avvalendosi dei suoi potenti mezzi e strumenti assembla uomini, alleva giovani leve, circuisce gli intellettuali, arruola figure dalle menti eccelse: succede nelle loro scuole, nelle loro università e centri di plagio mentale.

Tutto qua, non dobbiamo mediare ma ridimensionare e ricollocare le due frange nelle loro opportune sedi: ad ognuno le proprie!

Perdonatemi il discorso grottesco e di bassa filosofia del resto, ci sono appunto gli editorialisti ad impugnare penne roventi e condire il tutto con verbo erudito.

Io voglio parlare e farmi capire da chiunque, non mi interessa far sfoggio di termini incomprensibili ai piu e magari rendere ancor di piu difficoltoso un argomento di per se complicato.

La vergogna gridata dalla frangia opposta alla scienza mi sta bene: ciò che non condivido è che a schierarsi siano personaggi chiamati a governare una nazione laica.

Insegnati e studenti laici contro insegnanti e studenti cattolici; anche il Papa a mio avviso doveva astenersi dal far proseliti come dovevano astenersi gli uomini politici.

Ma a noi sta bene così: ci piace perdere tempo.

Se poi vogliamo tener conto delle frazioni estreme, le figure sovversive per intenderci pilotate ad arte da chi si nutre di queste diatribe bé, che dire, preferisco non dargli troppo spazio, non meritano attenzione. Centri sociali, azione studenti, nuclei rivoluzionari e basta! Possibile che intellettualmente non si riesce a fare un passo in avanti?

Bisogna spiegare a queste giovani menti che nel futuro prossimo non c'è piu spazio per i sessantottini, e che per far una buona politica o determinarsi con la propria ideologia non c'è piu bisogno di cotonarsi i capelli né tanto meno apparire “ curiosi “.

Progrediamo! Questa è la parola d'ordine.




Moratoria sull'aborto.


La stessa perdita di tempo possiamo trovarla nel chi spreca le proprie energie e risorse nel voler proporre all'ONU, dove la maggioranza, se non tutte le nazioni che ne fanno parte hanno nel proprio paese la stessa libertà di abortire o meno, la moratoria sull'aborto. Ridicolo tentativo di spaccare nuovamente l'opinione pubblica: loro si spartiscono i rotocalchi, l'opinione pubblica i marciapiedi e e le lotte sanguinarie disgustose. Tanto poi lo Stato contro l'opinione pubblica, da loro stessi resa bellicosa, manda i corpi armati con le divise anti sommosse...sveglia gente, sveglia!

Non riusciamo a imprimerci nella testa che l'Italia è una nazione democratica, laica ed europea.

Non possiamo più condizionare a tal punto la società italiana, una società che va educata e non intrappolata da stupide questione.

Lasciamo ad ognuno la libertà di decidere, lasciamo alla coscienza di ognuno l'onere di deliberare indipendentemente dalla provenienza sociale.

Discorsi sul quando inizi la vita, in quale settimana o altro è da scellerati. Liberiamoci dalla finta morale. La donna va rivalutata e non vista come una incubatrice: la donna deve decidere se mettere al mondo figli oppure no. Certo, anche qui la chiesa dovrebbe farsi un esamino di coscienza. Stupri

a danno di suore, bambini nati nei conventi e poi...chissà. Monache come domestiche, nulla gli è permesso, non possono fare messe, confessare, o altro: nessuna carriera ecclesiastica per loro. Così anche nell'opus dei. Come potrebbe quindi la chiesa difendere la donna se ella stessa la rende oggetto di offesa entro le sue mura?




Mastella e consorte.



Non è una situazione paradossale o atipica ma anzi molto in auge nel nostro paese.

Si scoprono gli alterini e saltano poltrone: ma io ho una mia interpretazione.

Partendo dall'idea che tutti hanno qualche fantasmino nell'armadio, si va bene fin quando non si rompono gli equilibri o le coalizioni, fin quando non si decide di far fuori qualcuno diventato scomodo o inutile ai propri fini.

Se hai le spalle coperte ti va bene ma, se chi fino a ieri ti ha coperto decide di cambiar bandiera ecco che ti svende come una puttana.

Oggi è toccato a Mastella, incredulo davanti il tradimento.

Gli arrestano la moglie e lui indiretta decide, di dare le dimissioni perchè ora deve proteggere la sua famiglia: dava le dimissioni sapendo che il prode Prodi, (“”) gliele avrebbe respinte. È la prassi in quei luoghi premiare il dovere e il rigore con il perdono e la solidarietà. Peccato che ad essere indagata non è solo la moglie ma anche lui e non solo, non lo dimentichiamo lui è il ministro della giustizia!

Non solo, ci sono 7 gravi reati che gli pendono sul capo.

Siamo a conoscenza del fatto che oggi le toghe vengono per lo più dirette e orchestrate ma non tutte!

E se lo stesso governo grida al complotto, denigrando per prima loro il nostro sistema giudiziario ma noi, che dovremmo dire?

Vogliamo parlare delle pacche sulla spalla dell'opposizione?

Ragazzi non diciamo fesserie: un buon governo ma soprattutto un buon politico avrebbe forse sottobanco dato segno di solidarietà ma, nel nome del paese che amministra o tenta di amministrare avrebbe dovuto pubblicamente chiedere le dimissioni o pretendere che chi è indagato non resti seduto sulla sua poltrona. Non per ipocrisia ma per dovere ovvero, laddove il senso di umanità ti spinge istintivamente a difendere chi ti è stato collega amico o altro, è pur vero che il senso del dovere dovrebbe farti agire in un determinato modo.

Se Prodi avesse accettato le dimissioni avrebbe fatto un gran bel gesto agli occhi dei suoi elettori e non; non soltanto, qualora Mastella non gliele avesse servite sul piatto d'argento Prodi, lo avrebbe dovuto esortare a farle.




Napoli


Nessuna notizia può occupare per troppi giorni le prime pagine di telegiornali e quotidiani: si teme possa a venir a noia la questione e veder calare le vendite o l'odiens.

Purtroppo qui non è cambiato nulla: si è in attesa, di cosa, non si sa con certezza.

Bassolino sicuramente riuscirà a far cadere in prescrizione l'intero processo e finiremmo per cantarci a vicenda: - “ semo de napoli paesà. “-

Temo che il tutto si congelerà, temo l'arrivo della bella stagione che qui, nel golfo è precoce e caldissima.

Temo che i rifiuti fin ora raccolti sommariamente non vengano tutti mandati altrove ,ma, qualche tonnellata venga svessata e ricoperta con terra dove non la si dovrebbe interrare.

Temo che De Gennaro sia stato chiamato non tanto per risolvere definitivamente l'annosa questione e quindi impegnarsi affinché Napoli possa in tempi brevi disporre di tutti quei impianti attui a garantire il normale smaltimento rifiuti ma, sia stato mandato per debellare in tempi brevissimi la vergogna mondiale.

Quindi, se De Gennaro non dispone di poteri magici, se non dispone di impianti, se non dispone di aree attrezzate mi chiedo: dove manda la spazzatura raccolta?

In Campania ci sono molte zone incolte e abbandonate: aree apparentemente senza proprietario, chi vedrebbe atterrare rifiuti?

Le scuole continuano ad essere chiuse, ci sono pantecane enormi e velenose: in alcuni luoghi ci sono nidi di pidocchi!

L'aria è irrespirabile, eppure, siamo rimasti soli.....

Gli unici rimasti a sorvegliare le rovine ed impedire che le stesse diventino sempre piu rovinose sono gli abitanti, i cittadini.........S.O.S.


Roberta Lemma

 
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SIAMO INADEGUATI

Post n°68 pubblicato il 16 Gennaio 2008 da lunarossa.1974

 

Siamo inadeguati.

Nell'epoca del pluralismo sociale, delle frontiere aperte, delle telecomunicazioni spaziali noi, siamo ancora maledettamente legati a vecchie convinzioni e leggende metropolitane.

Nell'era della consapevolezza e della conoscenza noi ci barrichiamo testardi dietro dighe mentali: forse pressati dai tanti guai personali, dalla mancanza di un'alternativa valida, dalla sensazione opprimente e costante dello scacco matto. La matrice, un sistema politico strozzato dai suoi stessi ingranaggi.

Ma la società si evolve anche senza il nostro aiuto o anche con i nostri continui tentativi di sabotaggio. L'evoluzione che ci ha visti progredire continuamente e in ogni campo professionale.

L'evoluzione è qualcosa di indipendente dalla nostra volontà e possiamo soltanto evolverci con essa e adeguarci ai cambiamenti. Pena il caos e le guerre.

Arricchiamo i nostri personali vocabolari con neologismi eleganti, sinonimo di aperture mentali: ma è solo parvenza.

Accade perché non crediamo fondamentalmente in quello che diciamo: ancor meno pensiamo quel che diciamo. Per non parlare della vigliaccheria che s'impossessa di noi facendoci temere ogni radicale cambiamento.

Dualismo. Dove la parte incancrenita da anni e anni di mal cultura si oppone alla parte che cerca di evolversi, affannando pateticamente in un mare d'ignoranza sociale. Da un delirio politico sempre piu discordante e lontano da dottrine salva giustizia e dignità umana: per i politici questi non sono equiparabili ai piu comuni principi morali di cui tutti noi dovremmo esserne porta voce e difensori agguerriti, ma meri strumenti politici per spartirsi voti e coalizioni.

Queste polemiche son per loro pedine preziose da usare con attenta strategia.

La polemica sui bambini da accettare o meno negli asili comunali ne è una prova.

Avrei dovuto corredare i bambini con un altro termine, clandestini.

Non sapevo potessero esserci bambini clandestini, è come dichiararli figli di NN!

Ma andiamo avanti.

Al solito il baricentro viene spostato onde evitare di trattare il vero problema, la vera emergenza.

Nel nord mancano le strutture pubbliche o meglio, gli asili comunali: questa è la sola certezza e il fulcro dal quale dipanare discussione costruttive.

Quei pochi vengono contesi a colpi di burocrazia e appellandosi a qualche somma conoscenza.

Altrimenti, si devono mandare i propri figli negli altri asili, quelli parastatali o privati ma comunque costosi: in un'epoca dove la stragrande maggioranza degli italiani si trova a dimezzare le vettovaglie, usufruire di questi asili a 5 stelle è davvero insopportabile! Per non dire improponibile.

Il sindaco Moratti è ampiamente inadeguata a coprire il ruolo assegnatogli: manca di pugno fermo, manca di coraggio e d'indole tumultuosa. E poi gli attuali politici son sempre troppo indaffarati a coprire gli interessi di partito, a non dare troppo fastidio per non vedersi soffiare poltrone e fama.

Torniamo ai bambini cosiddetti clandestini.

Abbiamo in Italia numerose associazioni umanitarie volte alla tutela minorile, e non solo per minori italiani.

Facciamo intere campagne raccolta fondi per bambini africani, russi, cecoslovacchi, di Bucarest, ect, ect, ma però, in casa nostra, al sicuro nelle nostre mura circondariali siamo razzisti e ignoranti!

Chissenefrega dei bambini clandestini, chissenefrega se accogliendoli nei nostri asili li togliamo dalla strada, dalla sporcizia, dalla strumentalizzazione, dalla schiavitù, dai mille pericoli come la tratta della pedofilia, spaccio di organi e chissà quante altre cose.

A chi importa se in questo modo appunto contrastiamo la clandestinità e quindi, indirettamente li regolarizziamo e li controlliamo!

Per iscriverli dovrebbero aver fatto le vaccinazioni, quindi automaticamente combattiamo vecchie e nuove malattie.

Registrandoli sapremmo dove vivono e quindi li avremmo sott'occhio.

E cosi i loro genitori o almeno uno di loro.

Dire che non dovremmo farli entrare è pura demagogia: ormai ci sono e comunque le frontiere sono aperte per la gran parte di queste nazioni povere.

Per gli extra comunitari il discorso è lo stesso.

Altrimenti non mi spiego l'esistenza sul nostro territorio di tutte queste strutture nate a garantire ugual diritti umanitari.

Che razza di persone siamo.

Ricordo nuovamente agli italiani che un modo per uscire da tutti questi disagi c'è, soprattutto c'è un modo per garantire alle città maggiori strutture pubbliche e i finanziamenti per le stesse.

Basterà modificare la legge che recita: nessun territorio o ente o condominio o struttura pubblica, ecclesiastica dovrà pagare ICI e Tarsu. E chissà quanti altri sconti. Quando questi “ tesori “ potrebbero garantire gran parte dei contribuiti destinati all'ampliamento o riqualificazioni di strutture carenti e inagibili.

Ricordo ai miei connazionali di quante strutture pubbliche e anche clericali siano state cedute, donate o comunque regalate per creare moschee. Quante strutture pubbliche vengono acquistate o affittate ad enti o privati per cifre irrisorie!

Non fate il loro gioco non vi schierate confusi dai vostri disagi!

Non fatevi confondere da finte urgenze e soprattutto non laciatevi narcotizzare.

Non sarà diventando razzisti che risolverete i vostri problemi ma soltanto esigendo da chi, chiamato a governarci, rimanga fedele ai principi elementari di uguaglianza e giustizia.

I nostri asili costeranno sempre piu e sempre meno saranno i posti liberi nelle scuole comunali.

Non sarà sterminandoci a vicenda che risolveremo i problemi di ordine pubblico.

Lassù ci stanno ingannando!

Per non parlare dell'incongruenza alla base della polemica.

Ci stanno letteralmente ammorbando con il bisogno secondo loro, di abolire, o riformare la 104.

Il Vaticano fa abuso dei suoi strumenti e delle sue arroganze per ribadire la meschinità dell'aborto e condannare pubblicamente chi la difende. eppure davanti al rifiuto ad ospitare bambini etichettati clandestini negli asili, i loro principi morali taciono, vanno a farsi letteralmente benedire.

La legge sull'aborto permette di ridare poteri e maggioranza ai partiti ed intellettuali ufficialmente cristiani: i bambini clandestini, tra le varie loro sfortune hanno anche questa, non rappresentano il mezzo capace per ridare nuovo vigore ai vecchi quadri.

Quindi difendiamo gli embrioni ma decidiamo di scacciare e ripudiare bambini già nati!

Ora venitemi a dire che questa non è incoerenza gretta e stupida.

Sommo Pontefice, i bambini clandestini che dice, meritano un suo gesto?

Invito anche l'Unicef e il Telefono Azzurro a dire la loro: esponetevi una buona volta unendovi.

Invito anche Massimiliano Frassi e la sua associazione Prometeo che combatte quotidianamente la pedofilia e gli altri crimine contro minori.

Non è la questione degli asili in se a farmi gelare ma il principio che si cela dietro questa sommaria indifferenza.

L'unica vera via di uscita è la cultura tra popoli.

Capire che dietro la nostra ostinata freddezza si nasconde il nostro divenire complici di tutti i piu disgustosi reati commessi a danno dei minori: soltanto salvando e dando dignità a questi ultimi possiamo sperare di educare le nuove generazioni e prevenire futuri terroristi o guerre assurde.

Discussioni sul tipo di simbolo religioso da adottare nelle scuole è la prova che questa volontà manca!

Discussioni in merito all'accettare bambini clandestini ne è il sigillo infernale.


Roberta Lemma

 
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A.A.A. Politicanti veri cercasi.

Post n°67 pubblicato il 07 Gennaio 2008 da lunarossa.1974

 

Oggi chi ci governa non ha ancora capito che con la repressione si ottiene solo la rivoluzione. Questi non sono gruppi di facinorosi, non sono bande organizzate che chiedono spudoratamente di trattare col capo del governo: non sono estremisti ne terroristi. Persone, senza santi ne eroi, senza bandiere o emblemi, uomini e donne stanchi di ascoltare l'eco del silenzio. Un eco sempre più umiliante e esasperante. Contribuenti che chiedono e cercano l'aiuto dalle istituzioni ma che invece vengono maltrattati e vessati. La parte buona di una città decisa a non mollare.

Chi oggi grida basta è lo stesso che per tutti questi anni, anni fatti di crisi poi rientrate a comunque continuato a pagare la tassa sui rifiuti urbani: laddove lo stesso governo arma il contribuente di articoli espliciti che danno per diritto l'esenzione dalla stessa tarsu quando il servizio è assente o carente. Dovrebbero venir rimborsati e non assaliti dai poliziotti: trattati alla stregua di criminali, ancora umiliati, ancora mortificati.

Mi aspetto dai piu alti funzionari dello Stato non frasi di circostanza, ma un dignitoso rispetto.

Non mi aspetto estenuanti scarica barile: mi aspetto che chi si è assunto la responsabilità di governare sappia, nei momenti cruciali, agire senza tentennamenti.

Mi aspetto di vederlo soffermarsi un attimo a riflettere sul perchè, dei cittadini abbiano d'un tratto deciso di passare intere notti all'agghiaccio nell'estremo tentativo di difendere quel lembo di terra.

Invece sembrano restare intontiti da tanto frastuono e cercare la via piu breve ma efficace per allontanarli dal presidio, metterli a tacere, calare il sipario e spegnere i riflettori.

È vero Bruxelles ci osserva e ci rimprovera facendoci arrossire come adolescenti al primo bacio: forse per questo sembrano molto piu preoccupati di mettere a tacere che di operare secondo coscienza.

Un attento governo e parlo sia di quello attuale sia di quelli trascorsi avrebbe, alle prime denunce,

avviato i controlli del caso, monitorato e supervisionato sopra i fondi mandati alla Campania affinche fossero rimodernati o creati gli impianti del caso.

Soldi nostri gettati al vento e ora, tasse a non finire.

In questa vicenda nessuno ha svolto fino in fondo il proprio lavoro!

Nemmeno l'opposizione sembra intenzionato ad approfittarsi di tanto malcontento e magari scendere in piazza assieme ai dimostranti. Forse perchè nessuno può dirsi innocente sulla questione Campania.

Se ancora oggi nessun politico o aspirante leader ha capito che bisogna tornare a fare della politica strumento ideologico e non di lucro mai piu risorgeremo dalle nostre ceneri.

Capire che è tempo di abbandonare il metodi da burocrate e incominciare ad agire infrangendo le regole sottintese a cui tutti i partiti fanno ormai riferimento. Non vi è altro modo per sanare le tante lacune della nostra vecchia, vecchissima penisola.

Ci occorrono uomini e non marionette piene di lustrini: gente vera e non cani da salotto. Tutti a scodinzolare al capo branco di turno, a portargli gli ossi o leccargli le orecchie.

Teste vere, con neuroni vivi e pieni di elettricità!

Cuori agitati, pieni di idee e speranze e sogni. Uomini che fanno del palco non l'uso aberrante di commedianti inesperti e pieni di narcisismo, ma uomini che facciano del palco luogo per inscenare le loro concezioni del mondo, per dar voce ai loro principi morali, per dar corpo alle proprie ideologie.

Tanto certo da convincere noi che ancora si può e si deve sperare in un cambiamento.

L'uomo capace di contribuire con la sua visione al cambiamento socio-culturale ma anche economico ed estero della sua terra; la politica oggi non ospita più ideologie ma macchine lucrose, per non parlare dei strani giochi sinistri e misteriosi.

Questo quel che emerge oggi: Napoli l'esempio, l'analisi impietosa.

I segnali come le denuncie in questi 14 anni non son mancate, qualcuno aveva lanciato l'allarme, altri lo avevano deriso: altri ancora fingevano di non vedere, ne sentire. Uomini ricacciati nel buco dal quale erano usciti: chi tenta la strada ardua della riforma e della denuncia vien reso ombra al fine di non disturbare i cantieri malavitosi.

Clementina Forleo, De Magistris, qualcuno li ha piu sentiti?

Ogni estate si assisteva all'infausto cumulo puzzolente dei rifiuti, ma poi si rientrava nell'ordine naturale delle cose e si smetteva di indagare semmai avessero iniziato a farlo.

Quando si arriva al blocco totale di un'intera regione difficilmente tra la lista dei colpevoli potrà esserci un sol nome: chiaro è, che oltre a Bassolino dovremmo annotarci tutti gli altri, i suoi esecutori.

Bertolaso se ne andò alludendo o lasciando intravedere i colpevoli: l'ordine datogli fu chiaro – vattene se vuoi salva la pelle –

Nessun magistrato ha sentito il dovere di andare fino in fondo a questa storia. Sarà che la fitta rete capillare di stampo camorristico si è mangiata tutte le istituzioni, giudici e toghe comprese.

Son rimasta delusa dalla visita del Presidente della Repubblica: il primo uomo di Stato, anche se sol formalmente non può rasentare l'indifferenza davanti allo scempio di una regione meravigliosa come la Campania.

Si è limitato alle passeggiate turistiche in un momento dove si esigeva la sua presenza in ben altri luoghi in ben altre trincee: avrebbe dovuto, visto la veste che lo ricopre, andare in visita tra i dimostranti, fare appello e richiamare all'ordine tutta la nazione. Evitare che dall'alto del governo partisse l'ordine di far sgombrare con la violenza, con le manganellate la gente asserragliata a difendere quel poco che gli è rimasto da difendere. Questa la burocrazia da eliminare: se un popolo scende in piazza a rispondergli, fosse solo per rispetto e decoro dovrebbe essere lo stesso Presidente del Consiglio o al massimo il Ministro degli Interni o ancora Mastella, dopotutto è la sua gente. Insomma interagire senza subappaltare ma si sa, in questa strana epoca si subappalta di tutto, anche le risposte. Del resto la stessa emergenza rifiuti è figlia di queste strane operazioni di subappalto, subaffitto, succursali che entrano o escono di scena senza lasciare riferimenti o documenti.

Questo mi sarei aspettata.

Ci son voluti i lanci dei sassi per far intervenire il Presidente del Consiglio Romano Prodi: adesso si sono accorti del problema, fin ora hanno lasciato che la Campania morisse e sprofondasse sotto il peso umiliante di tonnellate e tonnellate di rifiuti.

In queste ore la gente affolla le strade di Napoli: manichini appesi urlano alle dimissioni di Bassolino che già ha fatto sapere che non se ne andrà. Rilascia come fosse quasi un favore, una concessione l'ammissione dei suoi errori eppure, come se fosse normale, equo, per non dire etico ammette che non saranno di certo le sue dimissioni a risolvere gli errori e che quindi a conti fatti non conviene a nessuno che lui se ne vada.

Bassolino, non manca di indagini a suo carico, strani legami con l'ambiente malavitoso ma si sa, per dar corpo ad un atto giudiziario ci vogliono prove e testimonianze: dovremmo insegnare a parlare ai pesci. Ma sono i pesci che hanno insegnato a noi come restare muti!

Sappiamo di come non sia previsto il licenziamento per gli alti funzionari che possono in questo modo offendere a proprio gusto i contribuenti. Credo che quando una regione vasta come la Campania chiede senza mezzi termini le dimissioni di un suo governatore lo stesso dovrebbe piegarsi umilmente alle volontà del popolo che ha massacrato.

Pretenderei dal Partito guida di Bassolino tale sollecito, vorrei che fosse il segretario del suo partito ad invitarlo alle dimissioni o a dimetterlo senza indulgenza alcuna egli stesso. L'ordine deve partire da Roma!

Credo che l'opinione pubblica ammirerebbe questo audace segretario.

Peccato che gli ingranaggi politici vietino tale e sane convinzioni.

Ma non dobbiamo rassegnarci, sarebbe la loro ennesima vittoria e la nostra ennesima sconfitta.


Roberta Lemma

 
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Moratoria sull'aborto no!Moratoria sulla modificazione genetica si!

Post n°66 pubblicato il 04 Gennaio 2008 da lunarossa.1974

L'aborto non è e non deve essere equiparato ad un omicidio.

L'aborto non può diventare strumento di persecuzione né, strumento politico, né oggetto di discussione, né intermezzo tra cattolici e laici.

L'aborto deve restare una di quelle libertà individuali innegabili in un paese che si pone  a servizio di una società non più assoggettata a nessuna dittatura o tirannia. Ricordo nuovamente a tutto il Pontificio ma in particolar modo a Ruini che l'Italia non è uno Stato prettamente cattolico! E se DIO vuole, non lo sarà mai.

Intendo ricordarlo anche a tutti quei politici che nascostisi dietro una finta morale usano tale argomento per squarciare la scena politica!

Abbiamo assistito a crimini barbari senza opporci, senza sentirci in dovere di intervenire o di appellarci alla nostra coscienza , senza che lo Stato Pontificio si sentisse in dovere di denunciare pubblicamente tali orrori!

Abbiamo accolto in seno i peggiori killer che la storia possa ricordare, e continuiamo a far finta che non esistano, dandogli asilo.

Ma siam pronti da sempre a mettere un cappio intorno al collo e stringerlo a chi, come le donne, risultano cibo prelibato per lupi affamati!

Il vaticano non guarda all'aborto come ad un diritto alla vita negato, ma come un piccolo anello della sua lunga catena che tiene segregato la parte ingenua del popolo alle sue colonne d'Ercole. Ma dietro queste colonne ci sono gli orizzonti veri, la vita vera, lontana da catene ipnotiche e da guerre impunite: oasi senza stragi, ne terroristi.

Per un politico affamato di notorietà o consensi, l'aborto è visto come il mezzo piu sporco per aizzare animi inconsapevoli o per sgambettare qualche rivale. ( potrei dire molto di piu, ma dovete imparare a ragionare e giungere soli alle conclusioni )

La legge sull'aborto non si toccherà, come non verranno resi noti i laboratori maneggiatori di embrioni: questi i veri centri dell'orrore!

In questi laboratori si sperimentano embrioni artificiali: sessisti, razzisti, modificati per dar vita ad una razza umana perfetta e controllata.

Non nei paesi comunisti o a regime dittatoriale: questi laboratori hanno bisogno di nazioni ricche, quelle nazioni che urlano la loro democrazia, la loro civiltà!

Non una moratoria per sospendere l'aborto, ma chiedere perentoriamente che vengano impedite manipolazioni genetiche fatte da uomini incapaci di amare l'essere umano allo stato brado!

Argomento difficile, andiamo per gradi.

Da sempre si è cercato il modo per dar vita ad una classe sociale suprema, l'esempio piu calzante le famiglie reali, le quali tendevano a sposarsi tra consanguinei credendo di controllarne sia i caratteri fisici che mentali; anche i nobili minori si sposavano tra loro, il famoso sangue blu da difendere e tramandare. Allora la scienza non poteva contare sui potenti mezzi odierni ne disponeva delle attuali ricerche o scoperte eppure, si tendeva inconsapevolmente a dirigere la natura umana.

In pasto al popolo vengono date ben poche nozioni e per lo più pilotate su questo argomento: il popolo serve ignorante, soprattutto assoggettato alle LORO strategie.

Braccati dal terrore di guerre prive di movente.

Braccati da leggende popolari quali il peccato originale e il peccato mortale nel mentre loro danno vita  a sette occulte e avvolte dal mistero e segretezza ma spinta tutte da un solo scopo: impadronirsi del mondo, governarlo e possederlo. L'egemonia mondiale!

Questo il compito delle forze del male.

Fin dall'antichità esistono queste stirpi, anzi, esistono fin dalla notte dei tempi! Ne troviamo stralci addirittura nella bibbia: romanzo epico a mio parere mancando di prove inconfutabili!

Lasciano noi marcire dietro finte questioni morale, macerare nell'odio razzista e intollerante, dividere i nostri fragili cuori e misere conoscenze nel mentre loro falcano i spazi temporali volti alla conquista del mondo.

Mi rendo conto di quanto complicato sia seguirmi in questa attorcigliata vicenda, non biasimo alcuno.

Ma lasciatemi lanciare un appello leale e sincero: non lasciatevi incantare o confondere dai suonatori di serpenti, tutto quel che di brutto ci sta accadendo non è nulla paragonato alle forze del male che convergono al centro del mondo, vogliono controllarci animo e mente. Non sono cattolica, ne per forza di cosa atea o laica o altro, ma vi è una " favola " che per quanto tale, mi appare oggi come la profezia piu vicina alla realtà, o capace perlomeno di donarmi quella chiave di lettura in grado di farmi  comprendere talune azioni.

- Arriverà un giorno, e sarà l'ultimo, nel quale si conteranno i sopravvissuti. Se saranno di piu gli uomini onesti il mondo avrà la possibilità di rinascere, ma se fossero i disonesti di più, il mondo verrà definitivamente inghiottito dal buio. –

Ognuno di noi interpreterà tale frase a modo suo, per quanto mi riguarda, volendomi liberare dai farsi credi e scorie inquinanti, io ci vedo la strategia.

Molte le sette che da sempre tentano d'impossessarsi del mondo, le piu significative i mussulmani: puniscono coloro che sposano altre fedi ma accettano chi sposandosi entra e abbraccia la fede musulmana. La razza eletta, secondo loro, a governare e padroneggiare il mondo: profezia secondo Maometto.

Loro sono le guerre piu inspiegabili e barbare, loro i manipolatori più incalliti.

Ricordo, una testimonianza di Mastrogiacomo, il giornalista prigioniero dei talebani: -  Non toccano nulla di mio: non bevono la mia acqua per non inquinarsi, non toccano il mio cibo per non sporcarsi l'anima pura. –

Ma anzi, dicevano  a lui del perché amasse quella vita sporca e del perché non sentisse il bisogno di purificarsi.

Ancora la Rosa dei Venti, la Massoneria così apparentemente lontane, storiche ma tuttavia capaci ancora di operare, nel segreto delle loro azioni meschine. L'Opus Dei setta del vaticano: nata a contrastare l'armata delle altre sette per paura che possano impoverire il loro predomino.

Queste le cose da abbattere da estirpare dalla nostra società e non mascherarsi dietro l'aborto oggi ancora così perseguito e additato.

Le donne da sempre martirizzate giungono con difficoltà psicologia alla decisione di abortire e comunque sia, in nessun modo si può obbligare a crescere un figlio indesiderato che verrà reso oggetto dell'involontaria vendetta di quella madre che non lo avrebbe voluto. Un figlio imposto anche ad una donna colpevole d'egoismo crescerebbe nell'indifferenza di questa donna incapace di nutrire in seno quell'istinto materno necessario ad una crescita ricca di affetto, di attenzioni e di amore. Che vengano resi veri i servizi dei consultori piuttosto, che vengano raddobbiate le informazioni relativi agli anticoncenzionali, che venga resa semplice la vita a quelle donne vittime di stupro e che di certo difficilmente ameranno il figlio frutto della violenza subita.

Sono feroce contro la chiesa che sembra essersi dimenticata dei suoi veri principi di amore verso il prossimo, della tolleranza unico mezzo per la pacificazione tra popoli ed etnie diverse.

Detesto i moralisti maledetti, fautori delle peggiori stragi etniche e razziste. Detesto il popolo incapace di ragionare con la propria testa, di giudicare senza pregiudizi di condannare con la facilità con la quale la Santa Inquisizione decapitava gli eretici colpevoli di verità scomode.

Mi fa rabbia pensare che laddove ben altre son le urgenze, si perda del prezioso tempo cosi banalmente.

Il mondo non sarà mai cattolico, mai musulmano, e vorrei poter dire che mai piu sarà a servizio del politicanti incapaci di svolgere equamente il lavoro per i quali son stati eletti e per i quali vengono vergognosamente pagati.

Un' ultima cosa mi sento di aggiungere.

C'è un'altra strategia, più subdola ma deleteria: la volontà di ogni potere, che sia politico, ecclesiastico, o di altra fede ad impedire che possano i liberi pensatori e i liberi cittadini unirsi in un'unica morsa; per loro sarebbe la fine.

L'impedimento, il blocco invisibile da loro posto e proposto sono esattamente cose come queste.

Darci in pasto nozioni che suscitano il populismo.

Provano gli audaci  liberali, non come gli  "Einaudi" ma liberali sul serio perche menti autonome, prive di associazioni, o aggregazione,  a infrangere con lame acuminate le nostre barriere issate su con anni e anni di malacultura diseducativa. Questa la vera difficoltà odierna: liberarsi dal malcostume, dai falsi credi, dalle leggende metropolitane.

Colpevole piu di tutti la Santa Chiesa Romana: invece di liberarci dalle barriere architettoniche c'è le ha imposte con mezzi illegittimi.

Se davvero un Dio esistesse, sarebbe un Dio pronto alla tolleranza e del tutto intollerante agli attuali vescovi e politici.

Se davvero esistesse un Dio, esisterebbe il suo antagonista, Satana: ciò mi spiegherebbe l'esistenza del Vaticano, di Putin, di Berlusconi e company!

Nel dubbio che un Dio esista tento di battermi affinché questo immaginario messaggio di amore, di pace, possa valere e contrastare l'attuale regime mondiale!

 

 Roberta Lemma

  

 

 

 

 

 

 

 

 

 
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Gente come noi.....

Post n°65 pubblicato il 21 Dicembre 2007 da lunarossa.1974

 

Gli italiani, inconsapevolmente, cadono sotto i duri colpi dei rincari-assassini, deviando le proprie attenzioni su prodotti simili o ibridi.

Aumenta il pane e compriamo crackers, pane in cassetta, grissini, o suoi derivati.

Aumenta il latte della centrale e compriamo quello a lunga conservazione, magari una sotto marca per risparmiare oppure se proprio non sappiamo rinunciare al latte fresco ci costringiamo a ridurci la porzione.

Aumenta la pasta e ne mangiamo di meno, magari riuscendo anche a perdere del peso.

Aumenta la farina quindi, per le famiglie, meno pizza; invece di una pizza ogni due sabati, ora, una pizza al mese!

Aumenta la benzina: usciremo di meno.

Aumenta il gasolio: qualche maglione in piu e meno riscaldamento acceso.

Frutta e verdura come l'oro! Mangeremo di meno anche questi cibi che in tempo di guerra erano meno salassati di oggi!

Per vestirsi, per viaggiare, accenderemo dei mutui!

Pazienza se poi, a fine mese, ci renderemo conto di non poter provvedere al loro pagamento.

La TV fa falsa propaganda: annunciando l'esodo di massa, mostrando immagini, magari di repertorio o video realizzati in ambienti chic, di come siano pieni i negozi di mezza Italia.

Siamo pronti ad inventarci di tutto pur di cercare di sbarcare il lunario. Tuttavia non ci viene mai in mente di bloccare tutta Italia.

È Natale: si ha voglia soltanto di gustarsi l'atmosfera inebriante, poco importa che sia un immagine di noi stessi finta e illusoria.

Gustatevi queste feste, alla loro fine, nuovi aumenti, nuove stangate, dure bastonate a farci rimpiangere la nostra pigrizia, indifferenza, apatia.

Il mezzogiorno affonda sotto il peso nauseante di cumuli di spazzatura; il nord arranca tra precariato, mutui impazziti e salari da fame.

Corrono le renne a riempire i piedi dei nostri alberi natalizi: pacchi poveri, o comprati con comode rate. Ma noi andiamo avanti! Costanti, testardi, o meglio, narcotizzati!

Ma se le renne fluttuano leggiadre allegre e ben auguranti, nel nord c'è chi prepara il colpaccio!

Si muovono facenti stregoni, si riuniscono, armeggiano: deviate le loro menti; deviazioni pericolose, minacciose, bellicose.

Intendono ripulire i loro comuni che, se fatto con logica, buonsenso, giustizia e etica nulla si avrebbe da ridire.

Purtroppo le loro intenzioni non lasciano intuire o intravedere provvedimenti consoni ad una civiltà come la nostra: una civiltà guadagnata a colpi di baglionette.

Certi di trovare il consenso popolare, quel consenso strappato senza troppa difficoltà, visto l'attuale andazzo.

Il popolo è affamato, pronti come un tempo lo era la plebe, a correre sotto i balconi reali per raccattare quelle poche mele marce.

Il popolo ha paura; troppa violenza, troppo sangue, droga, le strade fanno paura, troppa immigrazione incontrollata.

Il popolo è avvinto e pietrificato dai propri guai, disorientato dai tanti stregoni che si dicono pronti ad aiutarli; il popolo è stanco, demotivato, vicino alla resa tra Torre e Regina. Scacco Matto!

Studiano i politici della Lega, studiano il modo di non incappare in cavilli o decreti ma di giungere nel piu breve tempo possibile dritti alla meta designata: vogliono legittimare il loro razzismo.

Via gli immigrati che non rispondono ai canoni da loro stabiliti.

Tra questi ce ne è uno che mi lascia sorridere perchè so già che a nessuno verrà in mente di recriminare su tale provvedimento; perche si sentiranno fuori in virtù della loro nascita italiana.

Via coloro che pur lavorando non riescono e non potrebbero, visto il loro basso salario, a provvedere ad avere una casa consona e dignitosa, pagare le utenze e vestirsi decentemente: scommetto che oggi, molte famiglie italiane rischierebbero anch'esse l'esilio se tale provvedimento venisse esteso a tutti i cittadini immigrati o non.

Nessun matrimonio celebrato per gli immigrati: un italiano e una filippina si, due filippini no; non s'ha da fare.

Scommetto che staranno pensando al modo di come affiggere fuori i locali la targhetta che vieta l'ingresso agli immigrati.

Ho sempre provato paura verso chi maltratta gli animali, mi dico:

Ci hanno scritto libri e li abbiamo letti: a volte vergognandoci noi per loro, a volte commuovendoci, a volte ringraziando iddio di non esser nati a quel tempo.

Hanno raccolto testimonianze e le abbiamo ascoltate in un silenzio glaciale tenendo gli occhi bassi come a rispettare chi raccontava le proprie violenze.

Abbiamo guardato film che ricostruivano minuziosamente le barbarie naziste: con la pelle accapponata e il cuore gonfio di rabbia.

Giorni della memoria, monumenti, e commemorazioni; storia recente ancora troppo recente per averne dimenticato la sofferenza, immagini vergognose e dolorose: incoscienti crediamo appunto sia storia passata. Eppure ancora oggi esercitiamo potere su i piu deboli, ancora oggi razzismo e violenza contro ogni minoranza sociale.

Gruppi di criminali violentano fuori dai locali gay, le donne omosessuali!

Non è questo un crimine contro l'umanità? Non è paragonabile al disegno distruttivo delle SS?

Non ci vergogniamo a restare indifferenti? Ancora una volta spettatori indifferenti, ancora una volta colpevoli come chi attua simili strategie!

Quando proviamo a ricordare le tragedie passate c'è subito pronto qualcuno che ci bolla come retorici o demagogici; eppure dobbiamo ricordare proprio per impedire che mai più si possa devastare, umiliare, violare, torturare altri esseri umani.

Sta prendendo corpo al nord un disegno simile a quello delle SS: stessa modalità, stessa procedura rabbiosa e barbara!

Giorgio Bettio, sindaco di Treviso leghista.

Secondo lui: - Punire dieci immigrati per ogni torto che commettono ai danni di un italiano! -

Questa l'idea brillante di una mente deviata!

Queste le menti elette per garantire dignità, uguaglianza e la giustizia di un paese proclamatosi laico e democratico.

Il nord e i suoi politicanti: politicanti che ospitano nelle proprie case servitù straniera!

Politici che non rifiutano del sesso con qualche trans straniera!

Certo trovano terreno fertile, i cittadini sono arrabbiati, arrabbiati, contro il caro vita, arrabbiati e spaventati dai tanti furti e rapine!

Dalle tante violenze, delle tante Giovanna Reggiani!

Ed hanno ragione, bisogna mobilizzarsi, reagire, esercitare il proprio diritto, esigere di venir difesi, ma da chi!

Mi chiedo se la rabbia possa legittimare atti contro l'umanità.

Credo di no, credo bisogni mantenere lucidità, razionalità, ma soprattutto bisogna ricordarsi di essere uomini!

Arrabbiarsi si certo, ma non scatenando le SS, o diventando più criminale di chi lo è di già.

Ultimamente Bossi sta fomentando in maniera bellicosa il suo popolo di leghisti, forse spinto da rivalsa, o forse solo mal istigato e provocato, sta però mettendo in grave pericolo la popolazione straniera. Rischiamo di assistere a missioni punitive che nulla hanno a che vedere con la reazione di un popolo civile.

Razzisti, che si mescolano a leghisti che si mescolano a cittadini in panico: miscela esplosiva che potrebbe determinare situazioni pericolose.

I sindaci del nord stanno, in concomitanza, procedendo col puro intento di legittimare un olocausto.

Niente matrimoni se non si ha la cittadinanza o il permesso di soggiorno: perche non pretendere dal governo leggi capaci di regolamentare l'entrata degli stranieri?

Perche punire chi, costretto dalla fama, o dalle tante guerre civili che vivono nell'entroterra, cerca rifugio nella nostra Italia?

Niente permesso di soggiorno o cittadinanza per chi non è impossesso dei requisiti decisi dal comune: vale a dire niente permessi per chi non può dimostrare un salario capace di farlo vivere agiatamente, o di dimostrare di avere un alloggio consono e dignitoso.

Quanti italiani, che vivono in questi comuni dittatoriali, non sono in possesso dei sopra citati requisiti?

Fa paura, fanno paura, e nessuno che tenti di rimproverarli, ammonirli, intimargli un licenziamento!

Non voglio venir rappresentata da questi criminali che istigano all'odio razziale, non voglio macchiarmi di crimini nei confronti di un' altra persona, non voglio umiliare una razza diversa dalla mia, non voglio sentirmi in dovere di relegare un uomo al rango di bestia!

Non vorrei perdessimo, spinti dalla inquietudine sociale, di vista i veri colpevoli: se abbiamo fame, se la criminalità non si argina, se abbiamo la sensazione che l'immigrazione non sia controllata, di certo, non è colpa degli stessi stranieri, semmai, del governo, dei nostri politici, di chi, non esegue il proprio lavoro!

Facendo un giro nel web, il mio primo pensiero, quello nato dalle viscere, istintivo e primario mi fa dire:

  • Una cosa è sempre riuscita bene ai politici, istigarci e farci litigare tra di noi. Ci hanno sempre messo gli uni contro gli altri, divisi tra nord e sud, tra destra e sinistra, cattolici e laici, etero contro omosessuali. Mentre loro, finite le dispute in parlamento si riuniscono amabilmente, invitandosi in salotti a base di sesso e droga, o di spaghetti e aragosta!

  • Dobbiamo ripulirci delle loro scorie, tornare a sentirci uomini e non cani fedelissimi, fatti di amore e non di odio, di ragione e non di insensatezza.

  • Condivido e pretendo si faccia pulizia in Italia: ma fatta seguendo la vera giustizia, quella paritaria e non sanguinaria!

  • Il governo deve legiferare dando un tetto massimo, a seconda dei comuni italiani, del numero di stranieri da ospitare.

  • Deve dare maggiori poteri alle prefetture, mettendoli nella possibilità di un rimpatrio immediato e contemporaneo all'arresto

  • impedire che chi assassina 4 ragazzi, perche alla guida ubriaco, possa firmare contratti televisivi o pubblicitari.

  • Monitorando i campi rom

  • istituendo uno schedario che comprenda tutti i nomi e gli indirizzi di chi entra nel nostro paese.

Un cammino diverso da una giustizia sommaria!


Pretendo si faccia giustizia: cominciando magari a far pagare la Tarsu e l'Ici anche ai locali o territori comunali o ecclesiastici: basta privilegi!


Vienimi a trovare!






 
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UN SOLO TAM-TAM: BASTA SOPRAVVIVERE, VOGLIAMO VIVERE.

Post n°64 pubblicato il 12 Dicembre 2007 da lunarossa.1974

Ragazzi non lasciatevi intimidire dai governanti!

Non mollate. Siamo con voi.

Contro il caro carburante

il caro vita

contro le banche e i loro tassi mortali.

Vorrei vedere e partecipare ad un fiume umano che si riversa sulle autostrade!

TUTTI A PIEDI VERSO ROMA, CONTRO LA CASTA ASSASSINA!

INVITO I BLOGGER AD MOBILIZZARSI E DIFFONDERE PIENA SOLIDARIETà VERSO CHI ORA, SI TROVA AL FRONTE.

SPIEGATE A CHI SI LAMENTA DEI DISAGI, CHE A GENNAIO NUOVI RINCARI ARRIVERANNO: dobbiamo unirci se vogliamo ottenere qualcosa.

 
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Ma quanto ancora dobbiamo farci massacrare..

Post n°63 pubblicato il 09 Dicembre 2007 da lunarossa.1974

 

Perché spendo del tempo nello scrivere o tentare di spiegarvi come veniamo manipolati da Cosa Nostra è presto detto, spero che quanto prima decidiate che è tempo di rivoluzionare l'Italia, di riempire le piazze e lasciarle solo dopo aver bene fatto intendere che nessuna voglia avete piu, di essere agnelli sacrificali. Certo, mi dico, ma se non ci riesce un Grillo, perche mai insisti: perche non riesco a rassegnarmi!

Loro son fedeli ad una sola regola: MUTI!

Muti, se si vuole continuare ad ingrassare i porci, muti se non si vuol finire in galera: Muti!

Tutti bisogna far stare muti, soprattutto i media: i telegiornali non li scrivono i giornalisti, ma i politici o i loro portavoce, sembra ci siano figure esclusivamente nate a controllare cosa viene mandato in onda, addirittura preparerebbero le scalette! soprattutto devono evitare che fuori escano i loro intrighi, che si sappia di come manovrano l'intera economia nazionale, o meglio evitare che i loro nomi vengano macchiati, compromessi, o coinvolti in strane sinergie. 

Questo si tramandano i veri boss, così crescono e istruiscono le nuove leve!

Nel silenzio e nella paura, con minacce o più semplicemente con ingenti somme.

Non sono i boss che tutti noi conosciamo e di cui abbiamo letto libri e visto film, questi sono i boss in giacca e cravatta che poggiano il deretano su morbide poltrone di fine velluto damascato: sono i boss che votiamo! Sono i Boss che a Capacci e in via D'amelio uccisero, facendola saltare in aria, la nostra speranza di riscatto!

Non vi è azienda che non comandano, non vi è ente che non dirigono, non vi è cantone che non hanno circuito! Hanno piu braccia loro che un enorme piovra!

Permettono a qualche associazione, dedica ai consumatori, di nascere e crescere dopo di che se non riescono a farla propria a corromperla ad assicurarsi il loro silenzio la distruggono.

È notizia di oggi la nascita di Mister Prezzo, un decreto della finanziaria per calmare animi bellicosi; gli animi di chi proprio non ci sta più a restare nel silenzio e vedersi giorno per giorno succhiare lo stipendio!

Il suo compito è quello di garantire a noi cittadini la regolamentazione di prezzi e quant'altro e anche che questi non continuino a lievitare come pizze. L'idea sarebbe buona se per constatare l'effettivo prezzo scendessero in strada e penna alla mano, entrassero nei vari supermercati o mercati o altro. Invece no, al solito son pigri e vorrebbero vigilare o decidere le mosse da fare avvalendosi dei dati forniti dalle varie camere di commercio. Peccato però che questi dati ufficiali, poco hanno a che vedere con la realtà. Ad esempio, prendiamo in esame le statistiche rese pubbliche dalla Camera di Commercio milanese, invito i milanesi a dirmi se si ritrovano nei dati forniti ) dati ufficiali.



Non vi altro modo di conoscere l'effettivo stato gravoso di molti onesti cittadini se non quello, di entrare nei supermercati, e non basarsi su delle statistiche montate da chi nei mercati non ci mette piede! Soprattutto, dovrebbero vivere per un mese con il NOSTRO stipendio! Avendo le nostre spese; spese per la sopravvivenza e certo non per lussi sfrenati.

Non vedo perche dovrei io dimezzarmi la vita e invece vedere te nel mar dei caraibi!

Ecco perche non veniamo fuori da questo enorme impiccio; perche la Casta, ben nutrita, con i suoi bei privilegi, con i suoi bei conti in banca mai, potrà comprendere appieno le necessità di chi vive sul pianeta terra, senza privilegi, senza conti in banca pazzeschi!

Oggi al governo risiedono un paio di sindacalisti, ditemi voi a noi chi ci difende!

Nasce Mister Prezzo ma poi ci comunicano in sordina, senza troppo ostentare la notizia i prossimi rincari: la solita benzina, l'acqua, luce e gas; ma non erano già stati aumentati in autunno?

Qualcuno, piu precisamente qualche sindaco del nord dice di voler aumentare i salari perchè nel nord la vita è troppo cara. Invito i cittadini di questi comuni a pretendere l'abbassamento dei prezzi e non un aumento di poche decine di euro sullo stipendio, che di certo non vi miglioreranno la vita se non nell'immaginario.

Domanda o riflessione idiota; spero mi aiuterete nel darmi una spiegazione valida e logica!

Prendiamo in esame alcune grandi catene di supermercato.

Coop,

Despar,

Auchan,

Conad,

GS

Pam,

Crai,

Sisa,

Eurospin.

Certo c'è né sono molti altri marchi, ma c'è li faremo bastare.

Passiamo alla domanda.

Queste catene di supermercati hanno loco oramai in tutta Italia, la distibuzione è la stessa ma i prezzi no! Perchè?

Chi ha stabilito che a Milano il pane deve costare più di 4 euro il chilo?

Provate a verificare il prezzo della farina e confrontatelo con ogni zona di Italia, avrete sorprese incredibili!

Non possiamo scioperare in massa, non possiamo non nutrirci, allora cosa fare?

Gli alimenti, soprattutto pane e latte, beni primari, decollano a vista d'occhio, ma dobbiamo necessariamente comprarli.

La benzina è incontrollata ma non possiamo non prendere l'auto.

Fa freddo e non possiamo non scaldare le nostre case.

Sembrerebbe non esserci una via di uscita: scacco matto al Re, anzi al popolo del Re!

Tuttavia, continuare in questo modo è impensabile: dobbiamo controvertere l'andazzo attuale.

Vi chiedo una settimana, dieci giorni non di più, di vero, nudo e crudo STOP!

Provate a pensare cosa accadrebbe che danni arrecheremmo all'intera economia: più alla loro che alla nostra che..peggio di così..

milioni di euro di perdita, da nord a sud: dovranno ascoltarci per forza!

Preparare e organizzare l'evento minuziosamente, stillando un elenco delle richieste, anzi no, delle pretese che abbiamo!

O ci date quel che chiediamo, oppure collasserete assieme a noi!

Un popolo, senza bandiere ne inni, senza icone o simboli: solo uno spoglio popolo che pretende giustizia, e dignità!

Aiutatemi, aiutiamoci!

 
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Il popolo forse sovrano!

Post n°62 pubblicato il 26 Novembre 2007 da lunarossa.1974

Mi rendo conto di come sarebbe preferibile occuparsi di altre questioni, magari trattare temi leggeri, chiacchierare sul gossip: si sa il pettegolezzo aiuta a sfogarsi, è quasi un atto liberatorio un modo per scappare ed evadere da una realtà pessima e malinconica.

Tuttavia bisogna ricordarsi costantemente e non perdere mai di vista l’attuale nostra situazione: non diamogli questo vantaggio.

C’è da dire che in molti oramai, son portati a scrivere poche righe di sfogo sulla propria personale pagina o blog che sia: scrivere non basta, bisogna dare alla scrittura un corpo, come fece Geppetto con quel famoso pezzo di legno: desiderare talmente tanto da renderlo vivo!

L’urgenza converrete con me, riguarda sia la questione lavorativa sia la questione giuridica vale a dire: la nostra nazione ad oggi non ci tutela ne assicura una difesa alla vita stessa ne una difesa alla dignità.

Cosa è avvenuto nell’ultimo decennio è presto detto.

Una volta, terminati gli studi ci si recava all’ufficio di collocamento e ci si iscriveva fiduciosi: una volta le scuole ad indirizzo tecnico commerciale assumevano o facevano assumere loro stessi, in corso d’opera, gli alunni piu preparati.

Talvolta si riceveva la fatidica chiamata dall’ufficio di collocamento, allora era fatta, un futuro finalmente assicurato e intoccabile: quasi un sogno di questi tempi vero?

Oggi l’ufficio di collocamento è praticamente un’istituzione surclassata seppur vigente, insomma, un ufficio inservibile. Perche?

Perche oggi non si assume piu, oggi quel filo diretto tra datore e lavoratore è stato reciso: nessun contatto umano.

Quando le piazze si riempivano di sindacati sul piede di guerra, si poteva assistere ad un vero dibattito: scioperanti contro datori. Oggi si, si scende in piazza, ma il confronto non esiste piu perche umanamente manca la controparte, insomma, il lavoratore non sa effettivamente contro chi puntare il dito contro; lavora per un ente ma viene pagato da un altro ente, quasi mai raggiungibile o presente e comunque l’uno scarica sull’altro e via dicendo.

Il precariato che oggi ci stritola la giugulare non è altro che quanto prima spiegato, o illustrato dalla striminzita trasmissione ” Reporter “, striminzita perche anche essa è stretta alla giugulare da fuorvianti censure interne l’azienda RAI.

Si d’accordo, ma sicuramente vi starete chiedendo e adesso? Accertato tutto ciò?

L’intero sistema lavorativo è stato rinchiuso in una scatola, congelato fino a nuovo ordine o decreto.

Queste agenzie, veri procacciatori di operai, agiscono sempre al limite dell’illegalità alcune la superano abbondantemente, ricordiamoci di come, con la legge 30, il governo e con esso la magistratura se ne siano lavate le mani o addirittura le abbiano legate.

Nessun organo supremo ha poteri in merito perche le agenzie di lavoro o borsa lavoro si passano continuamente appalti. Gli appalti siamo noi!

Altro esempio.

Se una scuola necessita di addetti alle pulizie chiede ad una qualche agenzia di mandargli operai, questa agenzia ricerca al suo interno, vale a dire tra le altre agenzie a cui fa capo o fanno ad essa capo, chi al momento risulta essere debole, cioè, chi al momento manca di capitale quindi di appalti, richiede o riceve la delega per la fornitura UMANA.

Non soltanto, spesso pur di accalappiarsi l’appalto s’inventano contratti disumani, senza permessi di maternità o di malattie o di ferie: ci tolgono il diritto all’ossigeno!

Colpevole è anche chi lascia vincere l’appalto senza aver prima controllato la situazione lavorativa degli operai, del tipo, - questo mi fa il prezzo conveniente, ma come ha potuto abbassare i costi? -Semplice, risparmiando sopra i nostri diritti.

Credo di poter tranquillamente azzardare gli estremi per un processo con i contro fiocchi.

Abbiamo istituito un maxi-processo alla mafia, credo che potremmo istituire un maxi-processo a queste agenzie di moderna tratta umana.

Esse non ci assicurano stabilità, pensioni, futuro: agenzie da capitali paurosi, i nostri soldi, nelle loro mani.

Non ci vuole molto, solo la spassionata voglia di riprenderci il diritto al lavoro, quello vero!

Occorre un avvocato con la voglia di diventare famoso e dalle enormi potenzialità personali e attitudinali, occorrono persone capaci di reperire testimonianze e copie delle oltraggiose buste paga, giornalisti onesti e del resto basterà cominciare.

Potremmo davvero farcela, potremmo non farcela, di certo porteremo alla ribalta l’intera faccenda e costringeremo alcuni criminali a rivedere i propri piani o scappare oltre manica.

È un azzardo, ma pur sempre un diritto, il diritto alla verità.

L’indirizzo è sempre lo stesso, mi spetto un fiume di critiche o offese di vario tipo, ma mi aspetto anche che qualcuno dica basta, io ci provo!

PROVIAMOCI!

Roberta Lemma

 
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IO ho detto NO!

Post n°61 pubblicato il 18 Novembre 2007 da lunarossa.1974

La politica sporca, anzi il politicante sporco che estorce voti grazie a favori e baratti.

Vengo ieri avvicinata da un amico di famiglia, mi porge una lista, era di Forza Italia, mi chiede una firma; me lo chiede come un piacere personale perche, chi gliela aveva data gli aveva promesso, in cambio di 60 firme,  alcuni capannoni in disuso.

Naturalmente gli nego il piacere e gli spiego il motivo.

Non discuto l'intento di riportare alle elezioni il Paese, ciò che è gravemente sbagliato è riportare alle elezioni un Paese che non ha ancora riformato la legge elettorale.

Una legge elettorale antidemocratica, voluta e avuta dalla stessa forza politica che oggi, tenta di convincere una nazione a ri-votare prima che essa venga appunto rifondata!

Mi guarda stupito il mio amico, dopo un attimo mi dice: - Tu mi neghi un piacere pur sapendo che non sarai né tu, nè io,  a cambiare la sorte d'Italia.

È vero, non saremo né io, né lui, dovremmo essere in tanti, tutti a rifiutarci, allora si che cambieremo le sorti d'Italia.

Ripeto, per chi ancora avesse dei dubbi che non appartengo né alla destra, né alla sinistra, nessuno dei due rispecchia i miei principi laici e democratici.

Non intendo salvare l'esecutivo dal crollo intendo contrastare chi vuole per l'ennesima volta approfittarsi di chi, versa nelle file deboli di un popolo affamato.

Stranamente anche Fini e Casini invitano al buon senso Berlusconi: lo fanno perché è talmente palese il suo imbroglio che non vogliono ri-sporcarsi le mani.

Corrono nei comuni d'Italia con i fogli in mano uomini, che magari tentano di accaparrarsi un piacere, un favore, magari non sanno che quel piacere  o favore gli spetta di diritto: quanti non conoscono la legge? Quanti non conoscono i propri diritti?

Esigete, prima di tornare alle elezioni che venga riformata la legge elettorale.

Esigetelo voi di destra e voi di sinistra: in questo momento si è fregati da entrambe le file.

Sforzatevi di chiudere occhi e mente davanti lo scintillio di favori facili, fatelo per difendere la vostra dignità, il vostro orgoglio, la vostra intelligenza: non fatevi offendere da lor signori, incantatori di serpenti!

Roberta Lemma

 

 
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Opu Dei: l'anticamera dell'inferno.

Post n°60 pubblicato il 07 Novembre 2007 da lunarossa.1974

85.000 mila membri sparsi su tutto il globo.

Poche le regole rese pubbliche, molti gli intrighi celati; qualche pentito ci permette d'intravedere  gli inferi ben nascosti da un sipario di damasco tinto di porpora.

Le finalità dell'Opus Dei, secondo quanto enunciato dalla stessa, riguardano cinque "dimensioni":

  1. Umana (sviluppo delle virtù e dei talenti, amicizia e condivisione, anche dei beni materiali, che può arrivare in taluni casi anche al lascito testamentario
  2. Professionale (aiuto nello studio attraverso le opere apostoliche per studenti, promozione di centri di formazione professionale come ad esempio il centro ELIS a Roma o le diverse opere nei paesi in via di sviluppo);
  3. Spirituale e dottrinale (secondo i contenuti e le modalità proprie della Chiesa cattolica e da essa approvate.

Eppure tra le loro fila troviamo adepti di ogni investitura e tipologia.

    • Laici
    • Cristiani.
    • Liberi professionisti.
    • Ufficiali di ogni grado e arma.
    • Politici e rinomati leader politici ( qualche nome è attualmente in carica nell'esecutivo ).
    • Giornalisti.
    • Notai, magistrati, avvocati, banchieri e via discorrendo.

Conosciuta e ribattezzata come setta bianca, racchiude nel suo seno mille figure importanti, ognuna con un compito ben preciso ognuna a ricoprire poltrone importanti e potenti. Ma perché tanta segretezza? Perché se il loro operato è degno di lode sia i membri che gli affari vengono taciuti e costretti nell'ombra?

Nasce a sostegno della sacra divulgazione per diventare col tempo un'anti Massoneria. Di fatti si possono cogliere testimonianze di chi, prima Massone si è dato all'Opus Dei o viceversa.

Regole ferree, obbedienza e servilismo assoluto,  giuramento di fedeltà e circospezione, accecamento della coscienza, turpiloquio per la mente; queste le loro pratiche, le loro penitenze, il loro stile di vita.

Nel corso della storia tale setta è stata al centro di clamorosi scandali finanziari internazionali,

 il caso Calvi-Ambrosiano, il caso Ruiz Mateos in Spagna, il crac Parmalat, la recente vicenda di Bancopoli e in particolare i legami dell'Opus con il cattolicissimo Antonio Fazio.

Quindi mafia come Opus Dei come Massoneria.

Cio che deve interessarci è come figurino nomi eccellenti del mondo politico vicini, troppo vicini, all'Opus Dei e immaginare per quanto sia possibile a quale traffici danno vita.

Francesco Rutelli e Cesare Salvi erano in prima fila ai festeggiamenti per il centenario della nascita di Escrivá. L'amicizia tra Silvio Berlusconi e Marcello Dell'Utri nasce proprio grazie all'Opus Dei.

No, non smettere di leggere tu, simpatizzante del Berlusconi, piu avanti troverai interessanti correlazioni con l'attuale sinistra. Inquietante scenario, se immaginate da chi e cosa veniamo governati e difesi. Una camera oscura fatta di ombre e di segreti, dove ci vengono in soccorso le testimonianze surreali degli ex appartanti alla setta in questione.

 Il lascito testamentario viene richiesto con ferma voce agli adepti piu deboli o piu assuefatti, mortificazioni corporee a piegare le altrui coscienze e mantenere di conseguenza un forte possesso e controllo psichico.

Cilicio e fruste a far sanguinare la carne dei peccatori: la coscienza che si piega all'umiliazione incattivendo e incitando questi peccatori. Come ad un cane da combattimento dove gli viene negato il cibo e l'acqua e nutrito a bastone e calci.

La setta è a forma piramidale, alcuni membri numerari dell'Opus Dei (membri numerari e membri aggregati, che sono obbligati anche al celibato), sono chiamati, ai fini della mortificazione corporale ad utilizzare una cinghia di metallo con punte acuminate sulla coscia per due ore al giorno chiamata cilicio e a frustarsi le terga ogni sabato con una frusta chiamata "disciplina". Solo alle numerarie di sesso femminile è inoltre chiesto di dormire su una tavola di legno con sopra una coperta di lana piegata in due o, in sua assenza, su un tavolo e, se numerarie ausiliarie, di lavare gli indumenti dei numerari.

Questa setta mantiene al suo interno un acceso maschilismo d'altri tempi. Le donne le più umiliate.

Alcuni critici accusano l'organizzazione di sfruttamento sessita della donna, denunciando come le donne dell'Opus Dei siano relegate ai lavori domestici come la cucina e la pulizia, mansioni che effettivamente nell'Opus Dei sono svolte esclusivamente dalle donne (le cosiddette numerarie ausiliarie). L'Opus respinge le critiche, affermando che nell'Opus Dei le donne sono la maggioranza dei membri (sia tra i numerari, sia tra i soprannumerari, sia tra gli aggregati, tra cui anche molte professioniste di successo come la senatrice della Margherita, e che il "tocco di femminilità", chiesto a suo tempo dal fondatore, intendeva la presenza di una "madre" piuttosto che di una domestica.

Tra i membri si distinguono:

  1.  numerar” (che abitualmente vivono nei centri dell’Opus Dei, seguono e dirigono le attività formative della Prelatura, vivono il celibato apostolico, devolvono all'Opus Dei i loro introiti, hanno svolto studi superiori e hanno caratteristiche personali - salute, personalità - idonee per dedicarsi a tempo pieno alle attività apostoliche);
  2. gli “aggregati” (che ordinariamente vivono con le loro famiglie d'origine);
  3. i “soprannumerari” (sposati o comunque non vocati al celibato). Questi ultimi rappresentano di gran lunga la maggior parte dei fedeli della Prelatura. Alcuni di essi, una minoranza, sono persone con alto tenore di vita. Molti sono tecnici, operai, contadini, come si può facilmente verificare andando nei diversi centri di formazione della Prelatura in tutto il mondo, soprattutto in America Latina.

 I fini dell'Opus Dei sono anche:

  1. la creazione di un network di persone che, con la scusa della religione, si aiuta negli affari e nella carriera professionale ( membri numerari e membri non numerari).
  2. lo sfruttamento dei membri numerari grazie al conferimento all'Opus Dei del loro stipendio e della loro eredità, nonché delle donazioni che i membri non numerari sono sollecitati a fare all'Opera in percentuale al reddito (di parere contrario è il Ministro dell'interno Giuliano Amato, secondo quanto riportato in).

Per taluni l'Opus Dei è un'organizzazione che, per determinati aspetti riveste in pieno titolo la definizione di setta; non fatico a intuire i percorsi logici che hanno portato questi personaggi a dare tale definizione. Una parte della chiesa è contro e rema contro l'Opus Dei, trovo sia esaltante come il bene tenti in ogni dove di contrastare il male.

In Italia sotto sigle tipo – Faes e Fondazione Rui – troviamo i futuri tutor di possibili leve.

In tutto il mondo sono nate, sotto la spinta iniziale del fondatore, scuole gestite dai genitori degli alunni, che a volte hanno anche la proprietà degli edifici. Questi genitori, riuniti generalmente in associazioni (come il FAES), chiedono alla Prelatura dell'Opus Dei di assegnare un sacerdote per curare la formazione spirituale dei loro alunni. Questo tipo di scuole si chiamano in spagnolo "labor personal", equivalente ad "attività personale" per distinguerle dalle "obras corporativas" (iniziative apostoliche istituzionali) per le quali la Prelatura è impegnata in prima persona a garantire che l'insegnamento sia conforme alla dottrina cattolica, in piena adesione al Magistero della Chiesa. Tuttavia anche per queste ultime (come ad esempio la Scuola professionale Elis o l'Istituto Professionale Alberghiero SAFI) la Prelatura non ne possiede gli edifici, né governa gli enti ad essi preposti.

Una caratteristica delle scuole che si ispirano agli insegnamenti del fondatore dell'Opus Dei è l'educazione differenziata, per scelta pedagogica. Esistono quindi scuole maschili e scuole femminili. A livello universitario, invece le attività didattiche sono miste. In tutte queste attività scolastiche, i fedeli della Prelatura svolgono il proprio apostolato e proselitismo, e alcuni (pochi) studenti e studentesse scoprono la loro vocazione durante i propri studi. In queste scuole avvengono i reclutamenti; personalità scaltre analizzano la psiche di questi giovani ricercando tra loro, la materia grigia plagiabile.

 

Al di là di queste dispute di traduzione, c'è da osservare che fin dagli stessi anni della stesura dell'opera Escrivá incoraggiava molte giovani a dedicarsi agli studi universitari, in un contesto storico-culturale in cui le donne laureate erano un'assai rara eccezione.

Quanti genitori, normali cittadini son stati costretti a lavorare, sudare e spesso mutuare gli studi dei figli alle università? Ebbene i figli degli adepti non solo ricevono favori economici ma anche colleggi o case in affitto dal prezzo ridicolo. Non basta, a questi ragazzi, figli di numerati vengono aperte le porte nel mondo del lavoro: carriere fulminanti e poltrone dall'indubbio potere.

Tra le numerose critiche rivolte all'Opus Dei risultano esserci  le pratiche antigieniche derivanti dalle mortificazioni corporali, di talune patologie mentali riscontrate negli ex adepti e della vita resa impossibile a chi, nel pieno diritto tenta di uscire da questa vera  e propria setta.

Piu volte viene fatto notare dagli altri prelati, al Vaticano, di come, il modus operandi dell'Opus Dei nuoci alla Chiesa Stessa: come nel caso del Superiore Generale dei Gesuiti in Spagna.

Egli descrisse in maniera minuta e dando prove del suo dire, del come la segretezza e la determinata volontà di governare il mondo con strategie massoni siano in netto contrasto con la divulgazione della parola di Dio. Cristo urlava la sua verità, non la celava, ne tramandava con percorsi oscuri.

Nel 1997 il Parlamento belga ha sollecitato un rapporto sulle sette: l'Opus Dei è rientrata nell'elenco dei gruppi che la Commissione parlamentare d'inchiesta ritiene pericolosi per l'azione di reclutamento effettuata nei confronti degli adolescenti e per gli episodi di manipolazione psicologica segnalati da molte famiglie belghe.

L'accusa all'Opus Dei di avere la forma di una setta ("massoneria bianca") è stata ripresa per contestare l'appoggio alle dittaure in Sudamerica ed in Spagna e l'influenza di idee di stampo fascista.

Da non dimenticare di come queste sette avvolte dal segreto tessino fili che spesso si contrappongono tra loro creando intoppi nelle indagini, confusione tra gli imputati, documenti persi o smarriti, archivi dati alle fiamme, strani e misteriosi suicidi di chi era ad un passo, dal confessare il tutto. Ricordiamo i desaparecidos di Plaza de Mayo, i stretti rapporti del regime militare argentino con Licio Gelli P2, e membri militari dell'Opus Dei. Divisi ufficialmente, uniti nel mistero demoniaco.

Religione e politica un connubio perfetto che sfida i meandri dei secoli ricongiungendosi illeso ad un presente tenebroso.

Alcune notizie faticano a trovare posizione tra i media: la volontà ferma di non divulgare con un eccesso di pubblicità notizie scabrose e dai risvolti inquietanti.

Come nel caso di Paola Binetti elletta al senato e militante non soltanto della Margherita ma anche numeraria dell'Opus Dei, Alberto Michelini  soprannumerario della setta è stato parlamentare nel centrodestra nel 2006 per passare poi al centrosinistra al Comune di Roma senza tuttavia venir eletto.Il 7 maggio 2007 il ministro dell'interno Giuliano Amato ha risposto a un'interrogazione parlamentare sostenendo che l'Opus Dei è un'istituzione della Chiesa cattolica, alla quale è stata riconosciuta personalità giuridica come ente ecclesiastico civilmente riconosciuto. Le pratiche di "mortificazione corporale" e le indicazioni di lettura sono liberamente assunte dagli aderenti, nel rispetto della Costituzione italiana e del Concordato tra lo Stato italiano e la Chiesa cattolica e le attività svolte dai numerari come volontariato non sono assimilabili ad un rapporto di lavoro subordinato, come è stato accertato dal Ministero del lavoro e della previdenza sociale. Le "residenze universitarie" sono collegi universitari legalmente riconosciuti, non gestiti dall'Opus Dei, e rientrano nei benefici previsti dalla legislazione vigente.

Pur adducendo ufficialmente di non avere mani in pasta nel mondo della finanza la setta possiede un ingente patrimonio immobiliare, affidato  a lobby facenti loro capo. Tale patrimonio deriva dai tanti lasciti testamentari ed estorsioni del caso. Case al centro di Roma o di altre città date per pochi euro ai loro favoriti mentre noi, semplice plebe veniamo salassati da affitti disumani.

A confondere ancor di più le acque il Codice da Vinci: grazie a questa opera l'Opus Dei ha potuto rendere noto di come le varie critiche, accuse, indagini a loro rivolte, siano l'ennesimo risultato di un eccesso di fantasia fervida o di una volontà sabotista.

L'Opus Dei è stato criticato anche  per un forte atteggiamento di proselitismo soprattutto nei giovani. Tutor alla ricerca di giovane materia grigia da coltivare e plagiare.

Il lobbismo di cui spesso è indagata, denuncia la forte pressione della setta nel favorire, appoggiare, finanziare la carriera politica di taluni personaggi: per governare servono le poltrone.

Uno degli esempi piu eclatanti quello di Fazio come Governatore della Banca d'Italia; voluto fortemente dalla potente lobby vaticana. Ma perche noi elettori non possiamo sapere a chi diamo il voto? Perche ai candidati al governo non viene intimato di render noto, come è giusto che sia, la loro appartenenza a sette e quant'altro? Non credete sia giusto nei nostri confronti?

Le legislazioni sulla privacy introdotte in tempi recenti in diversi paesi (tra cui l'Italia) impediscono di fatto la diffusione di liste ufficiali di membri dell'Opus Dei, in quanto le convinzioni religiose sono considerate un'informazione sensibile, ed in quanto, essendo la prelatura personale sotto molti aspetti assimilata ad una diocesi non avrebbe senso richiedere l'elenco dei battezzati delle singole diocesi. Quando Scalfaro era  Ministro dell'Interno ha così giustificato il suo parere negativo ad un'interrogazione parlamentare su questo tema:

L'Opus Dei non rende pubblico chi è o chi smette di esser suo membro, in quanto l'appartenenza è strettamente legata alla fede e alla vocazione personale. L'articolo 191 della costituzione originale (che per molti anni fu solo ad uso interno dei membri) recitava: "I membri sappiano bene che dovranno osservare sempre un prudente silenzio a proposito dei nomi degli altri associati e non dovranno mai rivelare a nessuno che essi stessi appartengono all'Opus". Questo invito alla discrezione ha in seguito alimentato il sospetto che l'Opus Dei funzioni come una società segreta

 

 

L'opinione del Fondatore dell'Opus Dei sul rapporto dell'istituzione da lui fondata con la politica può essere dedotta da alcuni articoli apparsi sul quotidiano ABC tra il 1969 e il 1970. Ecco un estratto tradotto in italiano:

Non è mio compito parlare di politica. Non è neppure il compito dell'Opus Dei, dato che la sua unica finalità è spirituale. L'Opus Dei non è entrato e non entrerà mai nella politica di gruppi o partiti, né è vincolato a nessuna persona o ideologia. Questo modo di agire non è una tattica apostolica, né una condotta meramente encomiabile. È una necessità intrinseca per l'Opus Dei procedere in questo modo, giacché lo esige la sua stessa natura e ha una conferma evidente: l'amore alla libertà, la fiducia nella condizione propria del cristiano in mezzo al mondo, che agisce con completa indipendenza e responsabilità personale.

L'Opus Dei muove le file dell'economia e della politica mondiale, è qui e si aggira invisibile tra noi.

GAME OVER è contro ogni forma di segretezza essendo la nostra Repubblica fondata sull'eguaglianza e sulla democrazia.

Come si manifesta la democrazia in un paese che nasconde al suo popolo di avere in seno tali e segrete sette?

Roberta Lemma

 

 

 
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