Creato da AlvinKuntz il 31/10/2005
Un matematico che non abbia un po' del poeta, non può essere un perfetto Matematico... (K. Weierstrass)

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« Le relazioni... in matem...La musica dell'infinito... »

Quozienti... cominciamo a giocare!

Post n°9 pubblicato il 01 Febbraio 2006 da AlvinKuntz
 

Con le relazioni d'equivalenza, se ci si fa un po' caso, viene spontaneo il seguente ragionamento: in un insieme, definita una relazione d'equivalenza, posso pensare di raggruppare gli elementi in sottoinsiemi in modo tale che in ogni sottoinsieme ci siano gli elementi equivalenti fra loro...

E' un'idea piuttosto naturale. Questi sottoinsiemi si chiamano classi d'equivalenza. E ragioniamoci un po' su. In una classe d'equivalenza ci sono tutti e soli gli elementi equivalenti fra loro: non possono proprio essercene altri per come è definita una relazione d'equivalenza.

Nell'ultimo esempio dell'altra volta, per dire, avevamo visto come, se la relazione d'equivalenza è "due elementi sono equivalenti se danno lo stesso resto nella divisione per sette", 8 e 1 fossero equivalenti. In particolare, ora, possiamo dire che 8 e 1 sono nella stessa classe d'equivalenza, così come, in quella classe, ci sono 15, 22, 29 e così via. Questa classe la chiameremo 1, perché contiene gli elementi che danno resto 1. Allo stesso modo 2, 9, 16, 23, 30 eccetera saranno nella classe 2. E le due classi saranno disgiunte, ossia non hanno elementi comuni.

Infatti due classi d'equivalenza diverse, in generale, devono essere per forza disgiunte perché se per assurdo un elemento si trovasse in entrambe allora esso sarebbe equivalente a tutti gli elementi di entrambe le classi, ma per la proprietà transitiva, questo significherebbe che tutti gli elementi di entrambe le classi sarebbero equivalenti fra loro, e quindi che in realtà le due classi sarebbero una sola. (c.v.d.)

Notazione: Se X è un insieme non vuoto con una relazione d'equivalenza * e x è un elemento di X, chiameremo [x]* oppure x la classe d'equivalenza di x, ossia tutti gli elementi di X equivalenti a x.

A questo punto un altro passaggio abbastanza naturale è quello di "quozientare" l'insieme rispetto alla relazione d'equivalenza *. Ovvero in matematichese:

Dato un insieme X su cui è definita una relazione d'equivalenza *, il quoziente di X rispetto a * è

X/* = {[x]* al variare di x in X}

cioè l'insieme delle classi d'equivalenza.

Per tornare all'esempio di prima, il quoziente di Z (l'insieme dei numeri interi) rispetto alla relazione che abbiamo definito è dato da

{0, 1, 2, 3, 4, 5, 6}

e cioè tutti i possibili resti della divisione per 7.

 
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Commenti al Post:
lupodigubbio
lupodigubbio il 30/03/06 alle 00:59 via WEB
se vieni nel mio blog, ho proprio un bel quesito sugli insiemi
(Rispondi)
m.giovanelli2
m.giovanelli2 il 27/04/06 alle 14:21 via WEB
Ciao! continua così con le tue lezioni! =)
(Rispondi)
rigitans
rigitans il 28/05/06 alle 13:25 via WEB
perchè non porti avanti il tuo blog? era interessante e originale, qualcosa di diverso...RiGiTaN's
(Rispondi)
ghita4
ghita4 il 17/07/06 alle 20:57 via WEB
Te lo chiedo per favore: catena di markov e test esatto di fisher....ti prego
(Rispondi)
 
AlvinKuntz
AlvinKuntz il 18/07/06 alle 19:04 via WEB
...mi dispiace. so che le catene di Markov sono cose che riguardano la probabilità, ma non le ho mai viste (lo ammetto: non so quasi nulla di probabilità...) boh?
(Rispondi)
 
 
ghita4
ghita4 il 29/08/06 alle 08:12 via WEB
trovata! è una semplice matrice, dove i numeri che sono disposi nella prima riga, sono sommabili per dare il P value, cioè probabilità totale.Il test di fischer si applica quando abbiamo pochi dati e non possiamo applicare le leggi di probabilità ai numeri per confermare l'ipotesi nulla della corrispondenza dei dati ad una certa teoria.Non sono una matematica, spero di esser stata chiara.Ciao!
(Rispondi)
lottergs
lottergs il 25/03/09 alle 00:47 via WEB
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(Rispondi)
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