Post n°1037 pubblicato il
25 Febbraio 2007 da
maxsof1
Mercoledì 28 febbraio Prodi ritornerà al Senato per chiedere la fiducia con un asso nella manica non da poco. Infatti, il premier con i 37 miliardi di euro provenienti dalle entrate fiscali straordinarie potrà farà un discorso in cui parlerà del riordino del sistema previdenziale, con l’aumento delle pensioni minime, e il rilancio delle politiche a sostegno della famiglia, con l’aumento degli assegni familiari. Questo tipo di politica servirebbe per convincere gli scettici e indecisi della sinistra radicale(Rifondazione e Comunisti).
Ma facciamo due conti. In Senato ci sono 322 senatori, ma i votanti sono 321, perché
![immagine](http://chronicle.augusta.com/images/headlines/032599/PRODI.jpg)
il presidente Marini non può votare. Di questi 322 senatori, 7 sono a vita. Per ottenere la maggioranza assoluta c’è bisogno di 161 voti.
L’Unione, includendo la “new entry” Follini, dispone di 157 voti, a cui vanno aggiunti i voti dei senatori a vita Oscar Luigi Scalfaro, Rita Levi Montalcini, Carlo Azeglio Ciampi e Emilio Colombo. L’opposizione dispone di 155 voti sicuri a cui vanno aggiunti quello del senatore a vita Francesco Cossiga e quello dell'ex Italia dei Valori Sergio De Gregorio. L’ago della bilancia c’è l’hanno gli altri due senatori a vita, vale a dire Giulio Andreotti e Sergio Pininfarina, praticamente quelli che hanno affossato Prodi mercoledì scorso.
Leggendo questi dati si evince che Prodi non avrà ancora vita facile e difficilmente arriverà a concludere il mandato. Personalmente credo che un governo tecnico sarebbe stata la soluzione migliore, anche considerando che c’è una legge elettorale da cambiare assolutamente.
Inviato da: elyrav
il 09/05/2017 alle 11:27
Inviato da: maxsof1
il 14/08/2015 alle 19:38
Inviato da: BibliotecaVirtualeM
il 09/08/2015 alle 10:46
Inviato da: maxsof1
il 01/04/2015 alle 17:29
Inviato da: gatta.sissi
il 25/03/2015 alle 14:37