Maxso's Blog

Leggendo i commenti all'articolo "IT, La vita del programmatore assunto", sul quotidiano on-line Punto Informatico, scopro che in Italia uno non si può lamentare, perchè altrimenti viene deriso. Mi chiedo, perchè le persone in Italia non sanno lottare e sono ignoranti?

In sintesi, l'articolo è una lettera di un programmatore di 29 anni assunto da un paio di anni con contratto a tempo indeterminato, che lamenta i ritmi e orari massacranti a cui è sottoposto e suggerisce di ridurre l'orario di lavoro giornaliero da 9 a 7 ore per poter aver più tempo per stare con la famiglia.

Personalmente credo che il programmatore abbia ragione, perchè avendo lavorato in quel settore non posso che confermare il tutto. Ritmi disumani e il non rispetto della legge 626, da parte di alcune aziende, fanno di questo lavoro un vero schifo.

Tra l'altro è retribuito male, almeno al Sud, ma la cosa più scandalosa è che il contratto collettivo nazionale di lavoro è quello dei metalmeccanici. Mi sono sempre chiesto cosa centrano i programmatori(io sono un ex) con i metalmeccanici?

Forse li accomuna il mal di schiena che hanno a fine giornata, ma per il resto?

Per ulteriori info leggete "Lavorare nell'IT è un utopia?".