Maxso's Blog

Duello Fini-D'Alema

Ieri sera a Matrix c'è stato il «duello» Fini-D'Alema. Direi che si è concluso con una mezza vittoria di Fini, si è parlato di tanti temi e di tante contraddizioni.

"Caro" Bertinotti ma come si fa ad avere nelle proprie liste uno come Caruso, un no-global, oddio se facesse discorsi seri come Vladimir Luxuria, potrebbe anche andar bene, ma uno che dice "per risolvere la disoccupazione togliamo la barca a D'Alema", mi sa che non ha ancora capito cosa è la politica.

E su questo punto il Fini, che ha sempre più la faccia da fascista, ha tutta la mia adesione, con D'Alema che contrabbateva sul fatto che il premier sta negoziando l'alleanza con «una serie di gruppi neofascisti».

Fini ricambia la cortesia e tira in ballo l'intervista al Corriere di Marco Ferrando (Prc) che ha giustificato l'agguato di Nassiriya come rivolta popolare. «Evitate di portare quel signore in Parlamento» è l'invito di Fini, un colpo che D'Alema incassa con malcelato imbarazzo. «Mi chiedo perché questo Ferrando voglia aiutare Berlusconi a vincere — dice sconsolato —. Mi chiedo chi lo manda». E Fini, cattivissimo: «Non è un agente della Cia, non lo manda nessuno e sarà eletto al pari di Caruso, squadrista rosso».

Dopo vari scambi di accuse, Fini propone una sorta di patto a D'Alema, «Io mi impegno a far sì che la Cdl non si allei con gruppi neofascisti e tu ti impegni a non allearti con Bertinotti... Senza di lui non vincete neanche al lotto».

Fini ha capito che quel 7% di Rifondazione fa perdere le elezioni alla sua coalizione, infatti loro stanno a governo perchè nel 2001 Bertinotti «corse da solo».

Ma l'asso nella manica di Fini è il cuneo fiscale, che Prodi ha promesso di tagliare di cinque punti in un anno. «L'ha sparata grossa» insinua il ministro degli Esteri e D'Alema fatica un po' a spiegare dove si troveranno i soldi: aumento della pressione fiscale sulle rendite finanziarie e lotta all'evasione.

Infine, la Tav. D'Alema conferma che è una «priorità del programma» e ironizza su Lunardi che «scava gallerie». E Fini, senza pensarci su: «Prodi abbaia alla luna».

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