Ieri sera, nella trasmissione di Rai 3 "Primo Piano", è stato mandato in onda l'inchiesta "
Guerre stellari in Iraq". In questo documento vengono descritti da alcune testimonianze, come i corpi delle vittime della battaglia fossero ridotti nelle loro dimensioni. La mancanza dei colpi nei corpi, fa pensare che siano state usare armi a laser.
L’inchiesta di Rai news 24, analizza l’attuale impiego di una nuova tipologia di armamenti, destinata a segnare il passaggio epocale dalle armi "cinetiche" a quelle a energia. Dispositivi laser montati su Humvee sono già stati sperimentati in Afghanistan ed Iraq, ufficialmente per fare brillare mine ed ordigni occultati Nell'inchiesta si descrive, in particolare, anche un'arma considerata "non letale": il raggio del dolore.
Le caratteristiche di questo strumento, che utilizza un raggio invisibile e provoca un intensissimo dolore ma non la morte, suscitano la
preoccupazione delle organizzazioni che agiscono in difesa dei diritti umani che vedono in questa nuova arma il rischio di uno strumento di tortura graduale e legalizzata. Un allarme motivato anche dal fatto che gli studi degli effetti di queste armi sull'organismo umano, sono ancora coperti da segreto militare.
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