Post n°1148 pubblicato il
14 Maggio 2007 da
maxsof1
Con la diffusione dell’
open source, Microsoft sta perdendo tanti clienti e soprattutto tanti soldi. Il successo del software libero è dovuto in gran parte al fatto che è totalmente gratuito.
Negli ultimi anni,
Linux si sta diffondendo molto, nel 2004 una delle tanti
distribuzioni di questo sistema operativo era installato sul 25% dei server e sul 3% dei computer desktop. Secondo gli analisti il giro d’affari dell’open source dovrebbe raggiungere i 36 miliardi di dollari nel 2008.
Microsoft, con una dichiarazione fatta dal numero uno dei suoi legali, Brad Smith, sembra intenzionata a portare in tribunale il “mondo dell’open source”, perché
violerebbero ben 235 brevetti di loro proprietà. In particolare il Kernel, cuore del sistema operativo di Linux, violerebbe da solo 42 patenti Microsoft, a cui si vanno aggiungere altri 65 per l’interfaccia grafica. Ma anche
OpenOffice, l’alternativa gratuita a Microsoft Office, ne violerebbe ben 45. Sotto accusa sono anche i client di posta elettronica e altri prodotti “liberi”.
Se nel caso Microsoft portasse in tribunale questa causa e vincesse, per l’open source sarebbe la fine, ma a rimetterci saremmo soprattutto noi utenti che non avremmo più l’alternativa gratuita. Per fortuna sembra che la casa di Redmond non sia intenzionata a dar vita a nuove battaglie legali, ma a ottenere delle royalties dalle grandi imprese mondiali, che in larga misura utilizzano i software open source. Un po’ come è stato fatto
nel 2006 con la Novell.
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