Post n°1218 pubblicato il
28 Giugno 2007 da
maxsof1
Nel decennio che va dal 1995 al 2005 sono aumentati in Italia il numero delle separazioni(57,3%) e dei divorzi(74%). Nel solo 2005, per ogni mille coppie coniugate, ci sono stati 5,6 separazioni e 3,2 divorzi. In molti casi le separazioni(85,5%) e i divorzi(77,6%) sono consensuali. La durata media del matrimonio fallito è di 14 anni e mediamente il marito ha 43 anni e la moglie 40.
Non capisco perché, nonostante questi dati sconfortanti, la gente continua a sposarsi buttando soldi al vento. Oramai la donna è cambiata diventando molto simile all'uomo e non è più disposta a fare sacrifici, anzi interessata più al lavoro(e quindi a se
stessa) che alla famiglia. Tra l'altro quest'ultimo dato rafforza la mia tesi sul fatto che si sta più tempo con la propria collega che con la propria consorte. Quindi che senso ha sposarsi quando hai la “vulva” sul luogo di lavoro?
Leggendo questi dati ora capisco perché l'avvocato divorzista Corri Fetman di Chicago una ventina di giorni fa lanciò lo slogan “La vita è breve, divorzia”. Il sottotitolo potrebbe essere “Divorzia così ti svuoto il conto e mi arricchisco”. Tutto è business...
Inviato da: elyrav
il 09/05/2017 alle 11:27
Inviato da: maxsof1
il 14/08/2015 alle 19:38
Inviato da: BibliotecaVirtualeM
il 09/08/2015 alle 10:46
Inviato da: maxsof1
il 01/04/2015 alle 17:29
Inviato da: gatta.sissi
il 25/03/2015 alle 14:37