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Dalla mezzora alla social card

Post n°1798 pubblicato il 31 Dicembre 2008 da maxsof1
 

Sembrava non passare mai, ma anche il "povero" 2008 se ne sta andando lasciando il posto al 2009.

Questo 2008 è stato un anno disastroso sotto tutti i punti di vista, ma nonostante ciò gli italiani continuano a festeggiare come se non fosse accaduto niente. Addirittura le persone che hanno avuto la social card(in molti casi non avendone i requisiti) sono entusiaste, perchè così possono comprarsi un caffè al giorno. Si può dire che in poco più di venti anni si è passati dalla "mezzora"(guardate il video per capire) alla social card.

A tutti i lettori e agli amici del blog auguro un Felice 2009. Per quanto mi riguarda mi basterebbe un lavoro decente, ma considerando i tempi che corrono mi sa che forse è solo utopia.


Commenti al Post:
joiyce
joiyce il 31/12/08 alle 20:07 via WEB
la dignità non può essere barattata per pochi spiccioli, video di grande attualità :-)
Massimo volevo ringraziarti per la tua presenza sul mio blog in questi 12 mesi di navigazione virtuale, dirti di non perdere non spegnere mai la speranza nel veder realizzati i tuoi sogni, auguri affinchè il 2009 ti porti quello che desideri.
 
 
maxsof1
maxsof1 il 31/12/08 alle 20:10 via WEB
Senza sogni e speranze finisce la vita. I sogni sono belli da coltivare, anche perchè non costano niente(almeno per il momento). Buon 2009. PS: Anche nel 2006 e nel 2007 ho preso delle scene dal film "32 Dicembre".
 
elyrav
elyrav il 31/12/08 alle 21:05 via WEB
Io ti auguro di trovare presto un laoro "decente" ... te lo auguro di cuore!!! :) per il resto ... non ho commenti!!!
 
 
maxsof1
maxsof1 il 31/12/08 alle 23:39 via WEB
Ci spero sempre. Tanto sperare non costa nulla... :) Auguri di nuovo anche a te, tuo marito e la piccina.
 
Utente non iscritto alla Community di Libero
Anonimo il 02/01/09 alle 10:23 via WEB
a dimostrazione che chi è un incapace...lo resterà sempre e comunque,nonstante gli aiuti,le spintarelle, e le eredità....
 
 
maxsof1
maxsof1 il 02/01/09 alle 10:49 via WEB
Ti sbagli, con le spintarelle molti lavorano nonostante siano incapaci... Comunque, non solo gli incapaci resteranno sempre incapaci, ma anche chi non ha le "palle" resterà sempre senza "palle"!!!
 
fragolozza
fragolozza il 02/01/09 alle 12:48 via WEB
a me andrebbe bene anche un lavoro indecente. con i tempi che corrono ^_*....
 
 
maxsof1
maxsof1 il 02/01/09 alle 13:41 via WEB
Un lavoro indecente tipo operatrice di call center outbound? Sai in quel settore cercano sempre personale... :) Kiss.
 
Utente non iscritto alla Community di Libero
Anonimo il 02/01/09 alle 15:04 via WEB
Social Card: profonda indignazione Romandini Riccardo è abruzzese, qualcosa può farla anche lui scrivendo questa denuncia. Giovedì 11/11/ 2008, all’indomani dell’uscita della normativa sulla “social card” ho accompagnato i miei genitori di 75 e 78 anni e con un reddito di 450 e 480 euro ciascuno, presso l'ufficio postale di Silvi Marina, in provincia di Teramo, per ritirare i moduli della "social card" presso l'Ente Patronato. Ma davanti al commercialista dell'Ente, la grande sorpresa, o l’immensa bufala. Secondo la legge dell’attuale Governo in carica, che stabilisce i requisiti per l’attribuzione della stessa, i miei genitori non hanno diritto alla "social card", poiché nell'abitazione di cui usufruiscono e risiedono, senza esserne proprietari, ma usufruttuari, vi è il "garage". Vien da sorridere ma è così, il garage viene considerato "immobile di lusso", perché è fonte di reddito. Anche se ne usufruisci, ossia anche se non lo possiedi. Questo è stato sufficiente per non avere avuto riconosciuto il diritto alla "social card". Assurdo! Spero si consideri come il fatto, sconcertante da renderlo pubblico. Gli italiani non meritano di essere presi più in giro in un momento in cui la solidarietà e l’aiuto dello Stato dovrebbe rappresentare un dovere. Nella giornata di oggi mio padre ha saputo dall'Ente Patronato, che altri pensionati non hanno ricevuto lo stesso diritto per lo stesso motivo e per altri ancora più sconcertanti e che in molti sarebbero andati a protestare nelle sedi INPS interessate, dal momento che dai primi accertamenti sarebbe emerso che ad usufruirne sarebbe stato una persona su trenta………..ventinove anziani su trenta convinti di averne diritto. Come mai? Come si può spiegare? Siamo tutti ignoranti? Stai a vedere che è sempre colpa del cittadino che non si informa bene………. In Italia i proprietari di immobili superano 85% della popolazione e di questo il 75% ha un garage, perché secondo una legge varata negli anni settanta, stabiliva che gli immobili di nuova costruzione dovevano avere annesso il garage. Questo governo non poteva non saperlo, anche prima di fare la SOCIAL CARD. E allora viene da chiedersi, a chi pensava di darne i benefici? Perché allora non ha spiegato bene, queste cose ai cittadini, invece di illuderli, e mortificarli come poi è accaduto? Le normative che contenevano i punti fondamentali che stabilivano il diritto all’erogazione sono arrivati agli Enti il giorno 10/11, prima di allora, nessuno sapeva con certezza quello che si nascondeva dietro la legge, tutti quegli anziani che prendevano sotto le 500 euro erano convinti di averne diritto. Come si può commettere un'azione così nei confronti di persone anziane e deboli, che non sanno come difendersi? Le persone che hanno lavorato una vita e con tanti sacrifici si sono comprati una casa o che ne usufruiscono anche senza esserne i proprietari e che vivono con meno di 500 euro al mese non possono vedersi negare un beneficio, anche se misero, che è stato tanto sbandierato in televisione, perché si ritenga che questi anziani non ne possano avere bisogno? Bisognerebbe avere più rispetto per queste persone, poiché è grazie a queste, che oggi molte persone occupano posizioni importanti e hanno una vita decorosa, proprio un bel ringraziamento. …… “ Riccardo Romandini"
 
 
maxsof1
maxsof1 il 02/01/09 alle 15:19 via WEB
Ho letto questa storia su un altro blog(se non erro quello di Beppe Grillo). Ripeto, la faccenda della social card serve solo per far mangiare gli "amici degli amici". Ti dirò, a Napoli usufruiscono di questa social card anche persone che hanno un attività...
 
Utente non iscritto alla Community di Libero
Anonimo il 02/01/09 alle 15:05 via WEB
Segreti ed altro sulla social card Ricerche effettuate su interne e non solo…… IN INGHILTERRA IL SUSSIDIO INTEGRATIVO A CHI HA UN REDDITO BASSO E PIU' DI 200 POUNDS AL MESE...CIRCA 300 EURO!!!...ALTRO CHE 40 EURO!!!!...E INOLTRE SE PERDI IL LAVORO, MENTRE NE TROVI UN ALTRO TI PAGANO ANCHE L'AFFITTO DI CASA!!!!..... * Lo stanziamento complessivo, a regime, sarà di 450 milioni di euro. * Avranno diritto alla carta dei poveri 1,3 milioni di nuclei familiari (quindi circa 2 milioni di persone, a stare scarsi). * Avranno diritto alla carta dei poveri coloro che hanno un reddito familiare inferiore a 6000 euro se singles, e fino ad 8000 euro se hanno carichi familiari. Ora, Signor Ministro, 450 milioni di euro, suddivisi per 12 mesi e per 2 milioni di persone, non fa 40 euro al mese (che pur sarebbero una elemosina), bensì 18,76 euro al mese. O, se preferisce, 0,62 € al giorno. Venti caffè al banco, al mese. Ma la faccenda è ancora più sporca, e, se possibile, peggiore: 450 milioni di euro NON BASTANO a dare questo mezzo caffè al giorno a tutti gli "aventi diritto" per reddito. Signor Ministro, in Italia esistono circa 6.000.000 di persone appartenenti a famiglie con reddito familiare inferiore a 6.000 euro, spesso mono-componente. Questa fantastica "card" dell'elemosina" spetterebbe quindi a circa 4 milioni di nuclei familiari. Rifacciamo i conti all'inverso? 4 milioni di nuclei familiari, per 40 euro al mese, per 12 mesi. Fatto? Si dovrebbero stanziare, "a regime", 1.920 milioni di euro, e non 450. Esattamente 4,3 volte di più delle cifre da lei stanziate. Oppure rifacciamolo partendo dai SUOI numeri: 450 milioni stanziati, suddivisi su 4 milioni di nuclei familiari "aventi diritto", che contano per circa 6 milioni di persone. Fatto? Bene, lei sta stanziando, con questo spot, ben 9, 375 euro al mese per nucleo familiare. Se vuole ridurre la cosa al giorno ed al "pro-capite", siamo alla follia di 0,21 € a persona/giorno. Cmq se la matematica non è un pignone (cit.) qualcosa non torna: La Social card costerà «a regime 450 milioni di euro» l'anno e riguarderà «1.300.000 soggetti». A regola 40€ il mese X 1.300.000 soggetti x 12 mesi = 624 milioni Questa è grossa!!! Leggi!!! Chi abita in un paese in cui non ci siano negozi convenzionati, che abbiano il pos, dovranno farsi accompagnare a spendere quei soldi in un paese più grosso o in città, nella mia città ad esempio fino ad ora la convenzione è stata fatta solo con un centro commerciale, fuori città e raggiungibile solo da chi possiede l'auto. Cosa succede a chi non riesce a spendere i 120 euro per fine anno? (Domanda che ho posto ad un'amica che lavora in un caaf) Con il primo di gennaio verranno caricati 80 euro per i primi due mesi dell'anno e assorbito il residuo dei mesi precedenti, quindi che vi siano 120 o 3,55, i precedenti 120 se non verranno spesi andranno persi e con il nuovo anno se ne ritroveranno solamente 80!! un reddito isee da 6.000 euro oppure 8000 euro per over 70 è una presa in giro...oggi ho visto anziani ansiosi correre al sindacato....devono fare tutto entro il 31/12 altrimenti perdono il bonus di 120 euro...al sindacato mi hanno detto che oltre al reddito isee occorre aggiungere assegni per il nucleo familiare e indennità di accompagnamento che sono entrate non tassate SCOPERTI I VINCOLI SEGRETI PER SOCIAL CARD E BONUS DI TREMONTI,CHE NESSUNO SAPEVA E NON ERANO STATI RESI NOTI E CHE SONO: Tra le condizioni per aver diritto alla card ci sono: a) non si deve superare complessivamente l'importo di 15.000 euro di valori mobiliari (depositi, titoli ecc.).; b) non si deve essere proprietari, insieme al coniuge, di più di un immobile con quota maggiore al 25%. La quota di proprietà dei due coniugi deve essere sommata (es. marito 15%, moglie 15%, totale 30%: non si ha diritto alla card); tra questi immobili rientrano anche le pertinenze delle abitazioni principali (garage-box); c) I soggetti interessati, quale prima condizione per avere diritto alla card, non devono avere un ISEE superiore ai 6.000 euro, (un valore realmente troppo basso) e non devono avere un reddito complessivo superiore a 6.000 o 8.000 euro (dipende se sono under o over 70). Per quanto riguarda il bonus alle famiglie ci sono alcune considerazioni e domande da fare: a) perchè non si prende come riferimento l'Isee che indica la situazione economica delle famiglie? b) a differenza della card, i valori mobiliari qui non c'entrano, quindi anche chi ha depositi per centinaia e migliaia di euro può avere diritto al bonus; c) se i componenti del nucleo, richiedente compreso, non possiedono alcun reddito o possiedono redditi esenti da irpef (esempio solo pensione sociale oppure rendita Inail) non hanno diritto al bonus. Ma in realtà sono coloro che effettivamente sono i più svantaggiati: d) se all'interno del nucleo familiare c'è un componente fiscalmente a carico, che ha una Partita IVA aperta, il nucleo perde il beneficio. Anche se non fatto alcun movimento ed ha un reddito pari a zero! La social card è gestita dalle Poste perché il servizio bancario delle Poste è gestito da Banca Mediolanum che è di proprietà al 51% di Ennio Doris, sapete quello che si vede nella pubblicità della banca suddetta, e per il 49% è di proprietà di un tizio che è amico di Bush e di Putin, un certo Bassino. Social card, i soldi non arrivano assalto ai centralini di Poste e Inps Dovrebbero essere ricaricate con 120 euro entro “due giorni lavorativi”, come indicato sugli stessi moduli del ministero dell’Economia, ma molti che hanno ricevuto alla social card aspettano da una settimana senza che su questa venga accreditato il contributo del governo. Hanno mandato la social card per posta a casa delle persone, prima delle elezioni regionali, poi dopo le elezioni credendo di potendo usare le social card hanno trovato la sorpresa, non le hanno potute usare, perché erano vuote. Ad oggi 28/12/2008 nessuno ha ricevuto un solo euro sulla carta. Intanto grazie alla social card le elezioni regionali le hanno vinte. Complimenti!. Riccardo Romandini
 
 
maxsof1
maxsof1 il 02/01/09 alle 15:23 via WEB
Lo sai anch'io ho trovato delle incongruenze sui "numeri" dati da Tremonti. Non vorrei che quei 450 milioni di euro servino solo per pagare la società della carta di credito e i commercianti aderenti... Comunque, a questo link trovi la mia opinione sulla Social Card.
 
Utente non iscritto alla Community di Libero
Anonimo il 02/01/09 alle 15:06 via WEB
TREMONTI DICA LA VERITA’ Sono state attivate finora 01/01/2009, più o meno, soltanto 330.000 Carte, rispetto a una platea di un milione e trecentomila aventi diritto. E non è stato ancora raccolto dal governo l'appello delle Acli a spostare almeno di un mese questa scadenza. E nessuno in Italia sa, visto che i telegiornali non ne parlano, che, superando il confine del 31, si dovrà dire addio ai 120 euro di finanziamento retroattivo. La proroga della scadenza del 31 dicembre chiesta a Tremonti dalle Acli non è arrivata ed ormai certo che non arriverà. L'obiettivo sempre più evidente di Tremonti è stato quello di trasferire la spesa dal bilancio 2008 a quello 2009. Esistono, infatti, difficoltà oggettive nel reperire le risorse. Il sospetto è che il ministro Tremonti abbia in realtà, voluto beneficiare di un annuncio pre-natalizio, per poi spostare l'esborso vero e proprio nel bilancio dello Stato 2009, proprio perché nel 2008 non vi erano le risorse. Il fine parrebbe essere stato, l’ assicurarsi la vittoria alle regionali, e aumentare il consenso favorevole di tutti gli altri cittadini italiani, senza considerare che con questa mossa ha prodotto l’effetto inverso, perdendo la stima e la fiducia di tutti, compreso chi l’ha votato. la Carta sarà caricata sulla base degli stanziamenti “via via disponibili". Come si evince dalla legge, a queste non vengono assicurate scadenze fisse, ma si parla di "stanziamenti disponibili". Se Tremonti sapeva, che non vi erano le risorse e se sapeva che le ricariche sulle social card dipendono dalle risorse disponibili e non da certezze che il Governo può garantire, perché pubblicizzare una tale vergogna? Se tutto questo si dimostrasse vero, ci sarebbero tanti di quegli elementi di prova tali, da avviare un’inchiesta nei confronti dell’operato e della condotta del Tremonti e di chi lo ha sostenuto. Come cittadino italiano dico a Tremonti, che come uomo deve chiedere scusa a tutti gli italiani indigenti e come politico di dimettersi immediatamente. Riccardo Romandini
 
 
maxsof1
maxsof1 il 02/01/09 alle 15:25 via WEB
Mi convinco sempre di più che questa social card è stata solo una trovata pubblicitaria... Ma tu hai un blog?
 
Utente non iscritto alla Community di Libero
Anonimo il 02/01/09 alle 15:09 via WEB
Gli eroi d’Italia, che nessuno vuole vedere Sono Riccardo Romandini e vorrei porre alla vostra attenzione, un altro caso riguardante il problema dell’occupazione in Italia, in particolare di una certa categoria, quella dei quarantenni. Come molti sicuramente sapranno oggi in Italia la maggior parte delle persone che rimangono disoccupate, superate la soglia dei 40 anni sono tenuti fuori dal mercato del lavoro, perché non conviene a chi li assume, non vi sono incentivi per chi li assume, poiché esistono attualmente delle leggi che favoriscono l’assunzione di persone in età giovanile, con varie tipologie di contratti convenienti per i datori di lavoro e non ci sono invece, per quelli in età avanzata.. Ma se una persona dovesse mai perdere il lavoro in Italia dopo i 40 anni, quale legge interverrebbe a suo favore? Quali potrebbero essere attualmente le sue possibilità concrete di reinserimento? Vi pongo una riflessione: Perché dopo i 40 anni si è considerati troppo vecchi per accedere nel mondo del lavoro e non lo si è per stare in Parlamento? Sappiamo tutti che in Parlamento vi sono persone che hanno superato anche i 90 anni e che continuano ad occupare posti, che potrebbero lasciare ai più giovani. Ma non dovrebbero andare in pensione anche loro a 65 anni? Il paradosso che esiste in Italia è che es: per accedere al Senato bisogna avere come requisito superato i 40 anni di età, mentre se vuoi accedere a 40 anni nel mondo del lavoro sei considerato troppo vecchio, per cui i requisiti, che per accedere al Senato sono determinanti, fuori da esso sortiscono l’effetto opposto. Come si può spiegare questo agli italiani? Perché per quelle persone che sono fuori dal Parlamento non c’è una legge che li aiuta ad esseri reinseriti e visti nel mercato del lavoro come una risorsa e non come un costo? Io svolgo l’attività di psicologo come tirocinante da circa due anni, senza alcuna retribuzione, ovviamente, dal momento che rispetto agli altri paesi europei, l’Italia è rimasto l’unico paese in cui i tirocinanti non vengono pagati, neanche del rimborso spese. Vi porto il mio caso come esempio e come occasione di riflessione, oltre a quello che fin’ora le ho scritto, si capisce come non solo vi è solo un problema relativo ad una carenza di leggi garantiste in merito, ma anche in relazione al criterio del “merito”. Vedi Min. Brunetta. Cito contestualmente una frase di un noto psicologo contemporaneo “Pierrè Dacò”, che sostiene: “Non si attribuisce il merito a qualcuno per aiutarlo a diventare ciò che è, ma per costringerlo a diventare ciò che noi vogliamo, che esso sia”. Questo per dire che oggi se meritiamo e otteniamo riconoscimenti, è solo perché facciamo cose che corrispondono alla volontà degli altri e non per fatti valutati secondo criteri oggettivi e tangibili. Tutto questo diventa fonte di ingiustizia e discriminazione. Crea inoltre un circolo vizioso, limitando la libera espressione dei talenti delle persone e conducono tutti a comportarsi come burattini, senza identità e dignità, dove tutti si fanno del male a vicenda e dove l’unico vincitore è l’inganno e l’unico sconfitto è la giustizia. Ma voglio arrivare al nocciolo della questione, dicendo che nei numerosi Centri di psicologia in cui sono stato a lavorare: Centri Diurni, Consultori, Ospedali, la maggior parte dei pazienti ricoverati o in visita, non hanno un lavoro, e non solo perché si possa attribuire loro una certa predisposizione, ma perché fondamentale per l’insorgenza della malattia è stato la mancanza di lavoro o la perdita del lavoro, o l’impossibilità di trovarne un altro o in altri casi il maltrattamento sul lavoro, che li ha portati alla malattia. Inoltre la maggior parte superano i 40 anni di età ed hanno un livello di scolarizzazione medio basso, quasi tutti con la sola licenza media. Sono privi quindi anche degli strumenti come l’elevata cultura, per poter rimanere inseriti e competitivi nel mondo lavorativo di oggi. Ma allora chi decide che queste persone meritano di essere come sono? A chi si dovrebbe attribuire la responsabilità della loro condizione? Chi in questi casi dovrebbe essere giudicato responsabile di inefficienza? Le persone che non hanno aiuti da nessuno o quelli preposte ai loro aiuti? Queste persone non risolvono il loro problema con l’invalidità civile di 250 euro mensili, ma con la garanzia di un inserimento nel lavoro più dignitoso e decoroso, vogliono solo sentirsi utili, rispettati, considerati, rivogliono la loro dignità di persona. Questi, sono i nuovi eroi d’Italia, che nessuno vuole vedere, Italiani che soffrono in silenzio, anche padri di famiglia, che non hanno voce in capitolo perché non contano, non hanno lavoro, soldi, rispetto, considerazione, perché subiscono l’indifferenza di tutti. Vedo queste persone tutti i giorni e la percezione che si avverte in loro e quella della solitudine, dell’abbandono dagli altri e dalle istituzioni. Questi dati statistici che riporto sono preoccupanti, perché se non vengono presi provvedimenti ed interventi adeguati per questa categoria di persone, lo Stato dimostrerà di aver fallito nel garantire ai suoi cittadini i principi fondamentali della Costituzione: diritto al lavoro, istruzione, casa, libertà e giustizia e un domani si ritroverà a pagare un prezzo troppo alto a cui non riuscirà a trovare rimedio. Siamo pervasi da un modello politico economico di tipo capitalistico e individualista, troppo marcato e portato all’eccesso, molto vicino al modello americano, Ma qui non siamo in America, siamo in Italia, questo modello qui non regge, non ci appartiene nel nostro DNA culturale. Non c’è interesse per il sociale, perché investire nel sociale non porta profitti, ma solo un cieco non riesce a vedere che tutto questo ricadrà sullo Stato come un boomerang, che si trasformerà in disgregazione sociale incontrollata, aumento della criminalità e “anomia” mancanza del rispetto delle norme e delle regole e tutto ciò che ci può essere di peggio e di negativo per il rispetto dei diritti dei cittadini e per l’immagine negativa che una Stato potrebbe trasmettere nei confronti degli altri Paesi europei. Riccardo Romandini
 
 
maxsof1
maxsof1 il 02/01/09 alle 15:27 via WEB
Non sono solo i 40enni ad essere tagliati fuori dal mondo del lavoro. Tra sovvenzioni a chi assume giovani sotto i 25 anni, studenti universitari e categorie protette anche un trentenne è tagliato fuori... Se fosse per me abolirei qualsiasi tipo di sovvenzione. Deve lavorare chi è bravo non chi fa parte di una "sovvenzione"...
 
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