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Messaggi di Settembre 2005

Licenziamo il dipendente Casini

Post n°25 pubblicato il 30 Settembre 2005 da maxsof1
 
Tag: Varie
Foto di maxsof1

Il nostro dipendente Casini, che sta facendo il presidente della Camera pagato con le nostre tasse, non sta lavorando come dovrebbe.

I nostri dipendenti che compongono il governo, pagati con le nostre tasse, propongono una riforma elettorale che nessun cittadino ha chiesto, che è utile solo a loro per prendere più deputati alle prossime elezioni e sperare di salvarsi il c..o dopo anni di malgoverno.

Una legge che non è stata riportata nel programma elettorale, che non ha nessun motivo di urgenza, che è un golpino di Stato.
L’iter di questa legge-aborto si svolge alla Camera, l'arbitro alla Camera è il dipendente Casini che nella sua funzione di presidente della Camera dovrebbe essere super partes e non lo è.

Licenziamolo!

Chiedo ai partiti dell’opposizione di presentare(subito) una mozione di sfiducia contro il dipendente cattolicodivorziato Casini, contro il genero di Caltagirone Casini che chiede ragione delle intercettazioni e della loro pubblicazione alla Procura di Milano forte della sua carica, ma soprattutto contro il presidente della Camera Casini.

Per dare una mano anche noi si può inviare una mail all’indirizzo del dipendente Casini: CASINI_P@camera.it,
con il seguente testo: “Casini sei licenziato per giusta causa”.

Ps: Il World Economic Forum ha classificato l’Italia al 47° posto per competitività nel mondo. Tutti i Paesi europei, ad eccezione della Polonia ci precedono. Nel 2001, quando entrò in carica questo governo, l’Italia era al 21° posto.

 
 
 

Le dimissioni della democrazia

Post n°24 pubblicato il 27 Settembre 2005 da maxsof1
 
Tag: Varie
Foto di maxsof1

Oggi voglio chiedere le dimissioni della democrazia, di questa parola di cui ancora ci riempiamo la bocca e che non significa più nulla.

Indignarsi per l’assoluzione di Berlusconi? Non ne vale la pena.
Dobbiamo indignarci una volta al giorno?
Per la legge sulla giustizia, per la legge sulle elezioni politiche, per quella sulle intercettazioni?
Per la salva Previti, per la depenalizzazione del falso in bilancio?

Siamo seri, abbiamo cose più importanti da fare che indignarci per il comportamento dei nostri dipendenti.
Li abbiamo votati noi, sapevamo chi erano, cosa avrebbero fatto.
La colpa è nostra, non loro. Di noi che non muoviamo un dito.

Le opposizioni, i sindacati, la cosiddetta società civile subiscono di tutto senza fiatare, o emettendo deboli lamenti.
Basta parlare di democrazia, dichiariamoci sudditi e ritiriamoci nel nostro prezioso privato, dove già per la maggior parte stiamo.
Non facciamo finta di protestare, è più dignitosa la rassegnazione.

Abbiamo ciò che meritiamo, siamo diventati dei guardoni del potere:
del potere, non della democrazia.
Non nominiamo più questa parola, non prendiamoci per i fondelli.

Non esistono più i contropoteri, esiste solo il potere della collusione.
E la controinformazione al massimo trapela.

Io non mi sento più cittadino italiano. Non mi sento rappresentato dalle istituzioni. Non mi sento rappresentato dal governo. Dall’opposizione. Da nessuno.

E sto pensando seriamente di restituire la mia carta di identità che serve, ormai, solo per dormire negli alberghi.

 
 
 

Aborto, pillola sospesa domenica

Post n°23 pubblicato il 24 Settembre 2005 da maxsof1
 

Terminerà domenica la sperimentazione della pillola abortiva RU486 all'ospedale Sant'Anna di Torino. Lo annuncia Silvio Viale, il promotore dell'iniziativa. "Di fronte a un'ordinanza del ministro - afferma - non posso che dire obbedisco, anche se non sono d'accordo". Viale sottolinea comunque che "la nostra piccola sperimentazione ha confermato la sicurezza del metodo, e non ha comportato alcuna sorta di complicazione".

Sembra avviarsi a un epilogo pacifico (anche se rassegnato) la querelle sulla pillola abortiva, la cui sperimentazione, scattata il 9 settembre a Torino, era stata bloccata dal ministro Francesco Storace, "ad eccezione dei trattamenti in atto in regime di ricovero ospedaliero". La Ru486, che permette di eseguire l'aborto in ospedale per via farmacologica anziché chirurgica, era in fase di sperimentazione presso l'ospedale di Torino dopo tre anni di rinvii. Lo studio, primo in Italia anche se il farmaco è usato in Francia dal 1988, in Gran Bretagna e Svezia dal 1991 e negli Usa dal 2000, avrebbe dovuto coinvolgere 400 donne.

Nell'ordinanza firmata da Storace si stabilisce però che la pillola Ru486 potrà essere ripresa solo a condizione che venga notificato il rispetto rigoroso delle procedure e delle indicazioni del Consiglio superiore di Sanità. Il Ministero della Salute ha reso noto, tra l'altro, che gli ispettori dell'Agenzia del Farmaco (Aifa) hanno riscontrato presso l'ospedale di Torino "persino il caso di una paziente che ha avuto una espulsione parziale, con seguito emorragico, fuori dal ricovero ospedaliero".

 
 
 

Banche armate

Post n°22 pubblicato il 24 Settembre 2005 da maxsof1
 
Tag: Varie

C’è un settore nel quale l’Italia non è in recessione e, anzi, è cresciuta del 16% in un anno.
E’ il settore della Difesa, detto anche delle Armi.

Nel 2004 il volume di affari è stato di 1.489 milioni di euro.

Da quali banche italiane è stato gestito nel 2004 questo commercio?

Tre banche da sole rappresentano il 67% di tutto il mercato delle armi:
- Banca di Roma, 395 milioni di euro (30,04%)
- Gruppo Bancario San Paolo IMI, 366 milioni di euro (27,78%)
- Banca Popolare Antoniana Veneta, 121 milioni di euro, (9,19%)

Vedrete che andando avanti così Geronzi, a Natale, invece dell’agenda vi regalerà un kalashnikov con manico in cuoio (per i clienti scarsi una fionda in titanio).

Le organizzazioni Pax Christi, Nigrizia e Missione Oggi hanno lanciato una campagna chiedendo alle persone di scrivere alle banche coinvolte in questo commercio, per chiederne le ragioni.

 
 
 

Compagno Stalin, ritorna...

Post n°21 pubblicato il 18 Settembre 2005 da maxsof1
 
Tag: Varie

Oggi sono arrivate le T.a.t.U. negli studi di E!News. Esperienza orrenda. Le due ragazzette moscovite sono da anni in assoluta fase calante. Stanno facendo di tutto per rilanciarle. Sono arrivati tre furgoni carichi di discografici, corpulente guardie del corpo con facce da mafia russa, assistenti, fotografi e in mezzo a questo inutile carrozzone loro: le due ragazzine più insignificanti che abbia visto in vita mia. Un metro e cinquanta in due, un neurone a testa. Si sono appisolate sulle poltrone dello studio mentre cercavamo di sistemare da qualche parte quell'orda di sfaccendati.

A dirigere il tutto un ragazzotto inglese, arrogante e isterico, che cacciava tutti coloro che incontrava sul suo cammino. Da perfetto imbecille, l'orrendo inglese ha prima bloccato un nostro cameraman che riprendeva l'insulso duo, poi ha persino cercato di vietare l'ingresso in studio a un tecnico. Si è avvicinato quindi alle due pupattole e ha detto loro: "Se le domande esulano dall'argomento T.a.t.U. bloccatevi e andate via". Poi ci ha fatto togliere dagli schermi vecchie foto psuedolesbo delle due cretine che proprio a quello scandalo devono il passato successo. Nemmeno Madonna si comporterebbe così. Ma bisogna pur mascherare il nulla e la mancanza di talento dietro una facciata di finto divismo.

Resistendo all'impulso di prendere a calci tutti quegli inutili broccoli, abbiamo concluso l'intervista più stentata che io ricordi. E' ufficiale: le T.a.t.U. sono due cerebrolese. Alla fine tutto il circo, animali inglesi compresi, ha finalmente lasciato Cologno Monzese. E io, vedendoli andare via, avevo voglia di gridare: NON COMPERATE I DISCHI! SCARICATE LA MUSICA DA INTERNET! FACCIAMO MORIRE DI FAME I DISCOGRAFICI!

Compagno Stalin, se tu fossi ancora qui con noi, adesso le T.a.t.U. sarebbero in qualche bella fabbrica d'armi a Novosibirsk.

 
 
 

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