Maxso's Blog

Un libro da leggere: La mossa del Cartomante

Autore: Franco Matteucci

Descrizione:

La quiete della valle di un piccolo paesino di montagna è turbata da una terribile disgrazia. Marietta Lack, la sarta di Valdiluce, è morta nell'incendio della sua abitazione. Una sciagura inaspettata: inizialmente tutti sembrano convinti che le fiamme siano divampate per un tragico incidente. Tutti, tranne l'ispettore Santoni. Lupo Bianco, è questo il nome con cui tutti lo conoscono in paese: il suo istinto infatti lo porta a non credere mai alle coincidenze. Mentre fervono i preparativi per l'inizio della Coppa del mondo di sci, altri delitti si susseguono, uniti da strani indizi esoterici, e Santoni, che conosce bene quei luoghi, dovrà mettere insieme i pezzi di un puzzle macchiato di sangue.

Commento: "La mossa del Cartomante" è il primo libro che leggo di Franco Matteucci e quasi certamente non sarà l'ultimo. All'inizio il libro sembra interessante, ma poi cambia verso diventando quasi una sorte di "Cinquanta sfumature di grigio" ambientato a Valdiluce. La trama ha dei buoni spunti che potrebbero dar vita a un giallo interessante ma l'autore rovina tutto con personaggi poco credibili. Non parliamo della storia d'amore tra l'ispettore bello e impossibile nel cui cuore apparentemente di ghiaccio fa breccia la campionessa di sci che sembra più adatta alle selezioni di Miss Universo. Basta un sms della donna per far avere un erezione al "vecchio" ispettore Santoni. La figura della donna non esce molto bene da questo libro. Il motivo? Sembrano quasi che sia tutte e troie pronte a fare sesso con il primo ciarlatano. Conclusioni? Il libro è da acquistare se lo trovate a buon prezzo. Qualcuno scrive che "La mossa del Cartomante" è molto più intrigante del precedente "Il suicidio perfetto". Questo commento ha risolto il mio dubbio: non acquisterò l'altro libro.

Voto: 6+

Napoli penoso a Verona

Nel posticipo domenicale delle 18 il Napoli perde contro il Verona per 2-0 allo stadio Bentegodi. Terza sconfitta consecutiva in trasferta per la formazione di Benitez, che nelle ultime settimane ha dilapidato un patrimonio di punti clamoroso mancando l'aggancio alla Roma e, soprattutto, facendosi raggiungere dalla Lazio che, domani, potrebbe addirittura sorpassare gli azzurri. Il Napoli ha disputato una gara penosa, forse la peggiore dell'era Benitez. Dopo i primi dieci minuti avevo capito che la mia squadra del cuore avrebbe perso oggi. Il motivo? L'approccio alla gara è stato simile a quelle contro Milan, Palermo e Torino, tre partite in cui sono arrivate altrettante sconfitte. Benitez ormai ha perso il bandolo della matassa: una squadra senza capo ne coda, che non corre e che non caccia gli attributi quando arriva una difficoltà. Benitez dice che ci farà sapere tutto il 16 aprile 2015, forse è meglio che tolga il disturbo subito. I tifosi del Napoli meritano rispetto!

Avvio bruciante dell'Hellas. Al secondo minuto Toni impegna Andujar con un tiro dalla distanza. Il Napoli nei primi 10 minuti non arriva mai nell'area del Verona. Al quinto minuto Gomez si ritrova a tu per tu con Andujar, bravo l'argentino ad intervenire poi Toni non riesce a calciare in porta. Palla in corner. Due minuti dopo Gomez e Toni fanno a fette la difesa azzurra, poi Mesto e Andujar fanno un pasticcio e il "vecchio" attaccante del Verona mette la palla in rete senza problemi. La reazione del Napoli non c'è. Al 22esimo un tiro di Jankovic termina di poco alto sopra la traversa. Al 40esimo un colpo di testa di Mertens termina sull'esterno della rete. Un minuto dopo Zapata, a due metri dalla linea di porta, protegge palla e si gira ma la conclusione viene murata da Rodriguez. Al 51esimo Hallfredsson supera in velocità Albiol e, con estrema lucidità, serve al centro Toni che in spaccata fa due a zero. Al 60esimo Callejon prende il posto dell'inutile De Guzman. Al 65esimo Benussi blocca in due tempi una conclusione dalla distanza di Inler. Entrano anche Higuain e Gabbiadini per Mesto e Hamsik. All'88esimo l'ex attaccante della Sampdoria colpisce il palo con un gran tiro dalla distanza. La gara finisce senza ulteriori emozioni.

Europa League: Il Napoli batte la Dinamo Mosca

Nell'andata degli ottavi di finale di Europa League il Napoli batte la Dinamo Mosca per 3-1 allo stadio San Paolo. Gli azzurri hanno avuto un'ottima reazione dopo il gol a freddo dei russi. Peccato non aver trovato la quarta rete che avrebbe chiuso il discorso qualificazione. Per questo motivo la gara di ritorno del 19 marzo non sarà una formalità. Nel Napoli ha giocato benissimo Mertens, finalmente ritornato il funambolo ammirato nella passata stagione. Gara strepitosa di Higuain, autore di tre reti. Finalmente l'argentino ha fatto una gara da campione vero. Buona prova anche per Inler. Male Callejon. Lo spagnolo ormai è diventato un caso.

Al primo minuto Andujar si salva in angolo su un tiro dalla distanza di Zhirkov. Sugli sviluppi del corner la squadra russa trova la rete con Kuranyi. Al settimo minuto si fa male Koulibaly, al suo posto entra Albiol. Al 16esimo azione spettacolare del Napoli che porta Ghoulam a crossare basso dalla sinistra, provano ad intervenire Mertens che però non impatta con la palla a due metri dalla porta. Al 17esimo Kuranyi è di nuovo pericoloso sugli sviluppi di un calcio d'angolo. Al 22esimo ci prova Mertens con un tiro a giro, ma il pallone è debole e Gabulov blocca. Al 24esimo il Napoli trova il pareggio con un gran colpo di testa di Higuain. Ottimo il cross di Ghoulam. Al 29esimo Mertens si procura un calcio di rigore. Higuain non sbaglia e porta in vantaggio il Napoli. Il primo tempo si chiude senza ulteriore emozioni. La ripresa si apre con l'espulsione di Zobnin per doppio giallo. Al 52esimo ci prova De Guzman ma il portiere russo blocca facilmente. Al 54esimo Higuain inventa un gol da fuoriclasse. Al 59esimo ci prova da posizione angolatissima Mertens, respinge il portiere russo. Al 62esimo Callejon sfiora la rete con un colpo di testa. Al 69esimo un tiro di Higuain termina di poco a lato. Poco dopo una conclusione di De Guzman termina di poco alta. Hamsik prende il posto di De Guzman. All'80esimo torna in campo Zuniga dopo circa 5 mesi. Il colombiano prende il posto di uno spento Callejon. All'82esimo Mertens sfiora la quarta rete. All'86esimo una punizione di Dzsudzsák termina di poco a lato. La gara termina tra gli applausi del pubblico.

Un libro da leggere: Il silenzio dell'onda

Autore: Gianrico Carofiglio

Descrizione:

Roberto Marias è un uomo spezzato dal passato, dai ricordi di un padre perso troppo presto e da quelli di una vita pericolosa, trascorsa come agente sotto copertura, quando ha conosciuto il cinismo, la corruzione, l'orrore. Fantasma di professione, ha imparato a ingannare, a tradire, a sparire senza lasciare traccia. Quando incontra Emma e suo figlio Giacomo, le loro solitudini iniziano a parlarsi e qualcosa, impercettibilmente, cambia.

Commento: "Il silenzio dell'onda" è il primo libro che leggo di Gianrico Carofiglio e quasi certamente non sarà l'ultimo. Il libro è un viaggio introspettivo nella vicenda del protagonista Roberto Marias, che a poco a poco viene svelata ad un sempre più curioso lettore. Non ci sono effetti speciali, solo i sentimenti che nascono da rapporti difficili e la speranzosa rinascita di due persone sopraffatte dalle colpe del proprio passato. Dell'autore mi piace lo stile e il fatto che non si dilunghi in inutili dettagli che non offrono nulla alla trama. Conclusioni? "Il silenzio dell'onda" è un romanzo travolgente e maestoso nella capacità di cogliere ed esprimere attentamente i misteri più nascosti dell'animo umano. Con una narrazione serrata e struggente sui padri e i figli, la mancanza, le assenze e la fragilità degli uomini, Gianrico Carofiglio regala ai lettore un personaggio indimenticabile. La frase più significativa del libro: "La regola fondamentale è non farsi prendere dal panico, non fare resistenza perché è inutile, e aspettare che passi".

Voto: 7-

Il Napoli si suicida con l'Inter

Nel posticipo della 26esima giornata di campionato il Napoli pareggia con l'Inter per 2-2 allo stadio San Paolo. Sono altri due punti buttati per la squadra allenata da Benitez: avanti di due gol, gli azzurri si sono fatti rimontare negli ultimi 18 minuti. Al San Paolo era già successo con Palermo e Cagliari nel girone d'andata. Questi punti persi peseranno tantissimo alla fine del campionato. La Roma resta a +4, ormai il secondo posto resta utopia per il Napoli. Meglio guardarsi dietro: la Lazio ci raggiunge al terzo posto se batte la Fiorentina nel posticipo di domani. Benitez ha grosse colpe per la mancata vittoria. Il motivo? Non ha fatto nulla quando Mancini ha cambiato modulo e soprattutto non ha sostituito David Lopez mezzo infortunato. Higuain è croce e delizia di questa squadra: si divora gol già fatti e allo stesso tempo fa giocate da campione. Buona gara per Inler e Hamsik.

Al sesto minuto lancio per Palacio, l'argentino è tutto solo in posizione regolare, Andujar esce e controlla l'avversario che non riesce più a sfruttare l'azione. Un minuto dopo Higuain impegna Handanovic con un tiro dal limite. Al nono minuto Guarin prova il tiro da centrocampo, la palla termina alta di poco. Al 13esimo Mertens serve una gran palla a Higuain, ma l'attaccante tira sul fondo. Un minuto dopo Handanovic devia in angolo un tiro cross di Hamsik. Al 21esimo Hamsik lancia Higuain, l'argentino non sfrutta l'occasione tentando un inutile pallonetto che viene respinto facilmente da Handovinic. Al 32esimo Higuain si divora un altro gol a porta vuota. Al 38esimo l'argentino approfitta di un errore in disimpegno di Juan Jesus, l'argentino cerca lo spazio e prova il tiro che viene respinto da Handanovic. Al 42esimo Andujar para facilmente una conclusione di Shaquiri. Il primo tempo termina senza ulteriori emozioni. Al 50esimo Hamsik tira alto da buona posizione. Un minuto dopo il Napoli passa in vantaggio con un gol dello slovacco. Ottimo il cross di Henrique. Al 53esimo Icardi sfiora il palo con un colpo di testa. Due minuti un tiro di D'Ambrosio termina di poco a lato. Al 60esimo Higuain impegna Handanovic con un tiro dal limite dell'area. Al 63esimo il Napoli raddoppia con un gran gol di Higuain. Ottimo l'assist di Hamsik. La gara sembra chiusa. Mancini cambia modulo passando dal 4-3-2-1 al 4-2-3-1. E' la mossa che cambia la gara. Al 67esimo Koulibaly sfiora il clamoroso autogol. Al 72esimo l'Inter accorcia le distanze con Palacio. De Guzman prende il posto di Mertens. L'Inter è pericolosa su un paio di calci piazzati. All'80esimo Hamsik lascia il posto a Gabbiadini. All'85esimo l'ennesima disattenzione della difesa azzurra regala un calcio di rigore all'Inter. Henrique viene espulso per doppia ammonizione. Icardi non sbaglia il penalty. Non succede più nulla. Finisce tra i fischi del pubblico.