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Messaggi del 26/10/2005
L'Italia ha la tassa sui supporti ottici più elevata d'Europa, non solo, perchè questa tassa continua a crescere nel tempo, con conseguenze a cascata sul consumatore, negoziante e produttori di supporti. A dirlo è Business Software Alliance, l'associazione dei produttori di software che sta mettendo all'indice quei paesi che ostacolano il rapido sviluppo del mercato. Questo dato è andato a finire tra le notizie di rilievo per EDRI, la celebre organizzazione internazionale che si batte per le libertà digitali. Già, perché BSA elenca i governi europei, con l'eccezione di Lussemburgo, Regno Unito e Irlanda, che continuano a richiedere l'equo compenso anche se oggi non ha più ragion d'essere. Uno studio dell'associazione dei produttori di software lega direttamente l'uso delle tecnologie DRM, sistemi di protezione antipirateria, alla "tassa sulla copia privata" e mette in luce come tutte le previsioni indichino una crescita esponenziale nei prossimi anni per il mercato della musica, in particolare per quello online. Dati che dimostrerebbero l'efficacia del DRM e, di conseguenza, l'obsolescenza del prelievo sui supporti, pensato in origine come forma di compensazione per autori e detentori dei diritti per i loro materiali che i consumatori che acquistano supporti potrebbero registrare sugli stessi. Ora che ciò non è più possibile, dice BSA, o che è reso possibile solo col consenso di editori e distributori, l'equo compenso diventa un peso inutile. |
Inviato da: elyrav
il 09/05/2017 alle 11:27
Inviato da: maxsof1
il 14/08/2015 alle 19:38
Inviato da: BibliotecaVirtualeM
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il 01/04/2015 alle 17:29
Inviato da: gatta.sissi
il 25/03/2015 alle 14:37