Negli ultimi 11 anni l’occupazione giovanile italiana è calata del 3% e l’Italia ha il tasso di disoccupazione giovanile fra i più alti d’Europa.
I dati dell’Istat:
Occupazione giovanile nel 1993 30%
Occupazione giovanile nel 2004 27%
Tasso di disoccupazione giovanile in Italia 23%
Media europea 15%
Secondo il responsabile Istat dell’indagine, Saverio Gazzelloni, un dato significato è l’aumento degli inattivi(40% giovani), ossia coloro che non sono disponibili a lavorare e neanche cercano un posto, in quanto tendono a far prolungare la permanenza degli studi.
Di qui al 2050, si legge nella ricerca, la popolazione adulta di età compresa fra i 55 e i 64 anni sarà esattamente il doppio di quella giovane fra i 20 e i 30 anni. Questa rapida ascesa della popolazione anziana a discapito di quella giovane è confermata anche dal dato che indica che fra il 2000 e il 2015 perderemo un milione di persone di età compresa fra i 20 e i 30 anni, pari a circa 100mila giovani in meno all'anno.
Questa rivoluzione demografica limiterà di molto l’espansione occupazionale delle giovani generazioni e, aggiungo io, come conseguenza ci sarà un aumento della delinquenza giovanile.
Il docente Antonio Golini, fa rilevare che “la diminuzione della classe giovanile in Italia è molto più rapida che in altri paesi europei, come in Francia, e il nostro tasso di fertilità non fa certo pensare a un'inversione di tendenza”, inoltre ha aggiunto che “il 27% di chi lavora dichiara di non percepire contributi previdenziali” e che “il 50% degli intervistati ha dichiarato che la preparazione scolastica si è rivelata "poco" o "per niente" utile al lavoro”.
Inviato da: elyrav
il 09/05/2017 alle 11:27
Inviato da: maxsof1
il 14/08/2015 alle 19:38
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il 09/08/2015 alle 10:46
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il 01/04/2015 alle 17:29
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il 25/03/2015 alle 14:37