Maxso's Blog

Nell’anticipo di serie A, Catania-Palermo, è successo quello che tutti gli sportivi non si auguravano. La partita, anticipata perché considerata a rischio, è stata vinta dal Palermo con un po’ di fortuna, ma è stata una gara durata più tempo del previsto, perché è stata sospesa al 13° del secondo tempo per gli incidenti sugli spalti. La gara è ripresa dopo 35 minuti di sospensione.

Fin qui niente di nuovo, perchè la cosa più triste e dolorosa è capitata dopo la partita, quando alcuni tifosi hanno lanciato una bomba carta all’interno di un auto della polizia. Purtroppo, l’ispettore capo di polizia, Filippo Raciti, di 38 anni, è morto dopo essere stato trasportato in ospedale. Lascia la moglie e due figli. Un altro agente che era nella stessa macchina è in condizione gravissime.

Mi chiedo, come sia possibile che un evento sportivo, che dovrebbe essere una festa, si trasformi in una guerriglia?

Intanto, il commissario straordinario della Figc, Luca Pancalli, ferma tutti i campionati. Se questo sport è diventato guerriglia, meglio fermarlo per sempre.

Dopo il dato shock della presenza di tracce di cocaina nel 94% di banconote spagnole, ora tocca all’Italia. Il Ministro dell’Interno, Giuliano Amato, ha lanciato l’allarme dichiarando “In Italia c’è un consumo gigantesco di cocaina, una spaventosa domanda di cocaina”.

Leggendo i dati con attenzione, si scopre che 7 italiani su 100, tra i 14 e i 54 anni, hanno ammesso di aver fatto uso di cocaina almeno una volta. Quindi il fenomeno cocaina colpisce un po’ tutti, dagli studenti universitari fino al politico. Il 2006 è risultato l’anno in cui è stato sequestrata la maggior quantità di cocaina, quindi si presuppone che la richiesta sia aumentata. Mi chiedo, è giusto considerare illegale una sostanza a cui molte persone ricorrono?

Se legalizzassero l’oro bianco, entrerebbero più soldi nelle casse dello Stato e in due anni il debito pubblico italiano svanirebbe. Qui bisogna creare altre forme di lavoro legalizzate…