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Messaggi del 02/05/2015
Autore: Gabriel Garcia Marquez Descrizione: E' la storia centenaria della famiglia Buendia e della città di Macondo. In un intreccio di vicende favolose, secondo il disegno premonitorio tracciato nelle pergamene di un indovino, Melquiades, si compie il destino della città dal momento della sua fondazione alla sua momentanea e disordinata fortuna, quando i nordamericani vi impiantarono una piantagione di banane, fino alla sua rovina e definitiva decadenza. La parabola della famiglia segue la parabola di solitudine e di sconfitta che sta scritta nel destino di Macondo, facendo perno sulle 23 guerre civili promosse e tutte perdute dal colonnello Aureliano, padre di 17 figli illegittimi e descrivendo in una successione paradossale le vicende e le morti dei vari Buendia. Commento: Gabriel Garcia Marquez ha avuto con "Cent'anni di solitudine" la consacrazione del grande pubblico internazionale. Il libro narra le vicende della famiglia Buendia i cui componenti vengono al mondo, si accoppiano e muoiono per inseguire un destino ineluttabile. Marquez attraverso la città di Macondo ha creato un vero e proprio paradigma dell'esistenza umana. L'inizio sembra il preludio a un romanzo straordinario, ma l'entusiasmo del lettore segue la stessa parabola discendente dei Buendia, finanche al sospetto di trovarsi dinanzi alla sceneggiatura di una telenovela sudamericana. Ho acquistato questo libro incuriosito dalla sua fama planetaria, ma purtroppo, ho avuto difficoltà a portare a termine la lettura. L'ho trovato sconclusionato, noioso, ripetitivo allo sfinimento. Definirlo un capolavoro della letteratura è un'esagerazione, ben altri sono i capolavori. Dopo un centinaio di pagine ti perdi tra i 15 José Arcadio, i 21 Aureliano e tutti gli amori fatti e risfatti dal destino e dalla mala sorte. Senza contare che il libro presenta come se nulla fosse elementi assurdi e ridicoli: c'è una che sale in cielo, una pioggia che dura per anni senza mai interrompersi, un tizio che ovunque vada gli volano attorno farfalle gialle e altre amenità del genere. Conclusioni? La storia è piena di assurdità senza senso. Per fortuna che il libro è solo 370 pagine, altrimenti sarebbe stato un inutile mattone. "Cent'anni di solitudine" è un libro sopravvalutato che va letto solo se avete la mente libera da pensieri e tempo da buttare. Da evitare assolutamente. Voto: 5+ |
Inviato da: elyrav
il 09/05/2017 alle 11:27
Inviato da: maxsof1
il 14/08/2015 alle 19:38
Inviato da: BibliotecaVirtualeM
il 09/08/2015 alle 10:46
Inviato da: maxsof1
il 01/04/2015 alle 17:29
Inviato da: gatta.sissi
il 25/03/2015 alle 14:37