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Memorie di una colf. ...ma guarda un pò?
..ma guarda un pò? Oggi si può entrare qui dentro. In effetti tutta questa assenza è solo in parte dovuta alla mia poca voglia di scrivere. In realtà, da dove scrivevo, non si può scrivere più.....ma stamattina si. Quindi...un saluto a tutti viandanti.
Memorie di una colf. Delle isole e dei sogni.
Il cielo sopra di me è limpido. Una splendida giornata di luce. I colori si stagliano nitidi e le onde nel laghetto rimandano spicchi di sole. Mi concentro sul mio respiro, come ad evitare di allargarmi troppo. Come a tenere sotto controllo me stesso perché se qualche pezzo si allontanasse troppo mi costerebbe una gran…
Memorie di una colf. Chaussée de Charleroi 17
La strada sale lentamente sotto la luce gialla dei lampioni. Le rotaie del tram risplendono nella notte e le vetrine sono ormai pozze di nero. Sto qui dietro ai vetri, al quinto piano, con il viso nascosto dietro un paralume spento ed osservo….Dall’altra parte della via, nel palazzo di fronte, una lama di luce taglia…
Memorie di una colf. Questa è casa mia.
Non so...quando arrivo in una casa faccio due cose davanti al portone d'ingresso. Prima guardo lo zerbino. Lo guardo un pò ed anche se fuori non c'è fango e tutto è pulito strofino le suole per non portare dentro niente.....nulla; perchè nulla entri senza la benedizione del padrone di casa. E poi chiedo permesso...sempre...sempre. E…
Memorie di una colf. Tanto stanco.
Ho un terribile mal di testa. Mi sembra scoppiare. Non riesco nemmeno a scrivere bene. E’ come vivere un incubo. Non riesco a spiegarmi. Non riesco a farmi capire. Tutto è fermo alle prove portate in aula dal Pubblico Ministero. Schiaccianti, incontrovertibili, inconfutabili. Anche in questo caso nessun tribunale mi assolverebbe. E allora perché sto…
Memorie di una colf. Il paradiso terrestre.
Quanto vale una vita? Come si calcola? Non si calcola credo. Dovrebbe essere una di quelle cose che ti guardi negli occhi e ti capisci. Poi però c’è la paura. Il non conoscere chi si ha di fronte anche se lo si conosce. E’ proprio vero. E’ la paura che rende triste la vita dell’uomo.…
Memorie di una colf. Acqua.
L’Hotel Brigante è una massa chiara sul cielo buio. Una grande facciata popolata di finestre irregolari, lunghe crepe tormentate e grondaie contorte. Un piccolo merlo nero mi guarda e corre sull’asfalto lucido con una mollica stretta nel becco giallo. L’acqua scende in verticale, scivola sui muri, rotola sui gradini, si perde tra le auto addormentate.…
Memorie di una colf. COTRAL.
Il paese è tra le nuvole. Cammino nella luce giallina dei lampioni e tutto pare circondato d’ovatta. L’unico rumore è il canto degli usignoli che saluta la notte che sta per andar via. Non c’è nessuno per le strade tranne me e la mia valigetta nera. Vado avanti, un passo dopo l’altro, tra rivoli d’acqua…
Memorie di una colf. Tra Nuovo Salario e Fidene.
La mattina in treno è come entrare in un’altra dimensione. E’ come viaggiare accanto a mondi che pur sfiorandosi non si conoscono. Si respira la stessa aria, si toccano le stesse cose, ci si avvolge nello stesso calore ma si rimane inesorabilmente separati. E così mi viene da pensare a come il fermarsi alle apparenze…
Memorie di una colf. E se fosse stato meglio nascere in Sud America?
Qui dentro ho come la sensazione di trovarmi in un romanzo di Orwell...uno di quelli famosi. Come vedete nessuno commenta, nessuno parla, nessuno si esprime ma questo posto è popolato di fantasmi evanescenti e silenziosi. In fondo nemmeno tanti...ma nemmeno pochi. Quasi quasi propongo un raduno in modo che, conoscendosi ed incontrandosi, possano coordinare le…
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