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Dalle elementari al tempo delle mele...

Post n°50 pubblicato il 14 Novembre 2011 da Marisa63

Se c’è un periodo della vita che, chi più chi meno, tutti abbiamo detestato alla follia, per me è stato sicuramente quello delle scuole medie inferiori….anni d’inferno. Garantito

Sarà che, per luogo comune, quella è (era?) un’età in cui non si è né carne né pesce….troppo piccoli per essere adolescenti, troppo grandi per essere considerati ancora bambini.

Ma è ancora davvero così?

I fatti di cronaca, sembrano confermare l’incubo e dissolvere come un vampiro al sole la purezza e l’innocenza dei dodicenni. Che, secondo me, sono e saranno sempre gli esseri più perfidi del reame…sono dei piccoli mostri.

Anzi, nemmeno tanto piccoli, vista stazza ed altezza superiore alla media.

Quindi…per ovviare a tutto ciò…quando arriva il desiderio irrefrenabile di maternità…si potrebbe stipulare un qualche tipo di accordo per cui allo scoccare dell’undicesimo anno di età ti vengono a ritirare il pupo e te lo riportano a 18.

Non si può fare?

Peccato.

Allora niente.

Io alle scuole medie ero una creaturina assai originale.

Vivevo nel mio piccolo mondo che si trovava tutto nella mia testa.

Non mi interessavano ancora i ragazzi, non sapevo nulla di moda, diete, trucco e fino alla terza non mi sono mai comprata il mitico Cioè. Alle feste (se e quando venivo invitata) nessuno mi invitata a ballare un lento o tentava di infilrmi la lingua in bocca….sono sempre stata molto schizzinosa, qualche filarino si…ma giusto per dirlo alle amiche…e lui giusto per dire agli amici..sono “fidanzato con m… la tettona…(l’orgoglio…di dirlo ed esserlo..l’ho capito..molto…molto più tardi)

Insomma, ero e mi sentivo ancora molto bambina, specialmente nei primi due anni.

Per il superamento degli esami mi fu regalato una copia de “La Storia Infinita” di Michael Ende (ben prima che il cinema ne facesse scempio, sia chiaro).  L’incontro con il mondo di fantasia, il libro nel libro, il labirinto creato dal “questa è un’altra storia e dovrà essere raccontata un’altra volta” mi avevano così tanto convinta di essere uno spirito affine a Bastiano, lo sfigatissimo e alquanto bruttino protagonista, da impedirmi una vera socializzazione alla pari con i miei compagni.

Cosa peraltro agevolata dalla mia spiccata tendenza verso il sogno ad occhi aperti e l’imbambolamento, atteggiamento che verrà prontamente spazzato via fin dal primo giorno all’istituto tecnico. Mi feci quindi paladina inopportuna degli sfigati della classe, visto che non mi sentivo all’altezza di far parte dellla comitiva di quelli parecchio trendy e, orrore orrore, pure un filo paninari e griffati Best Company.  

Miei amici erano, la ragazzina di colore, il compagno di classe con le mollettine tra i capelli di cui si intuiva già smaccatamente l’omosessualità e la passione congenita (poi divenuta negli anni palese) per il travestitismo, la bambina talmente timida da passare per ritardata. Immaginate il panico che posso aver generato nella mente di mia madre.

Capirete la mia sorpresa ed il mio stupito sgranamento di occhi, quando mi capitò sotto mano la lista delle più gnocche della 3A in cui io comparivo gloriosamente come medaglia di bronzo al terzo posto subito dopo la ragazzina bionda e con gli occhi azzurri (oggettivamente figa) e la Kathy Holmes de’ noialtri, tutta occhioni e mossettine.

Shock totale.

Pensavo veramente di penzolare intorno alle quindicesima posizione su 18.

Capperi.

Che non avessi capito nulla delle scuole medie?

Comunque sia, oramai era tardi: le scuole superiori bussavano forte alla porta.

Con grande goduria, posso affermare che tutte quelle che si ritenevano molto fighe all’epoca hanno sfornato almeno un paio di marmocchi, hanno sposato uno del quartiere e si sono sfasciate in maniera inimmaginabile. Diciamolo, dimostrano almeno 10 anni più di me.

E i maschi? O sono diventati operai edili imbaleniti o nella migliore delle ipotesi hanno quattro capelli di numero in testa.

Almeno il mio amico travestito è una drag queen da paura.

Tiè.

 

Magra consolazione?

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Commenti al Post:
confettovaniglia
confettovaniglia il 14/11/11 alle 13:36 via WEB
Io sono rinata a 27 anni. Vedi? non c'è mai limite alle rinascite!
 
 
Marisa63
Marisa63 il 14/11/11 alle 16:35 via WEB
EVVIVA LE RINASCITEEEEEE ;-))
 
io_ribelle
io_ribelle il 14/11/11 alle 15:52 via WEB
il periodo delle scuole medie è fra i miei ricordi più belli..mia figlia le sta frequentando ora ed è entusiasta..il tuo post mi ha fatto sorridere..certo che ti sei presa una bella rivincita ^__* un bacione
 
 
Marisa63
Marisa63 il 14/11/11 alle 16:34 via WEB
beh...per fortuna non tutti sono sfigati come me ;-) :-PPP, a qualcuno deve essere andata più che bene no? ;-))) far sorridere le persone...ecco quello che mi piacerebbe che accadesse ogni volta che il blog viene letto :-)))
 
   
confettovaniglia
confettovaniglia il 14/11/11 alle 16:46 via WEB
Ma per il tuo lessico e per come componi, non riesci a non far sorridere! :-)
 
     
Marisa63
Marisa63 il 14/11/11 alle 17:01 via WEB
Grazie Toti...:-)))
 
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INFO


Un blog di: Marisa63
Data di creazione: 21/07/2011
 
 

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