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« Solo a me poteva capitare...Un posto al sole... »

Fenomeni

Post n°64 pubblicato il 17 Gennaio 2012 da Marisa63

Ma quante sono le cose che sfuggono all’umana comprensione?....uhmmm…infinite, e tanto per citarne qualcuna:

votare il Cavaliere, le pashmine in discoteca con 40 gradi sotto il condizionatore e le gonne-pantaloni con il cavallo al ginocchio.


Esistono fenomeni d’ indiscussa follia,  la separazione tra due eminenze grigie nonché evidenti anime gemelle come Jessica Simpson e Nick Lachey, o la Hilton che mangia hamburger.


Ma esistono anche i fenomeni che non si possono spiegare, né capire, come il dilagare dei gossip…ora su quella velina…poi su quella letterina…e a seguire su quell’altra schedina..ohhh…ma tutte in “INA” finiscono…la rima è fin troppo facile a venir fuori…ahahahahah, e la moda dei capelli cotonati stile "ho-la-cresta-ma-non-sono-una-gallina" (o magari sì) ed il fatto che Keanu Reeves sia gay, ma ne vogliamo parlare?, apriamo un dibattito?..un forum? Una mailing list???


Ma da sempre, dalla nascita dei sapiens e delle relazioni interpersonali tra di essi, il fenomeno più inspiegabile, più socialmente debilitante ed imbarazzante, generatore di incubi per il sesso maschile e di ansie e paranoie per quello femminile è solo uno.
Ma sì, gentile pubblico, proprio quel momento: l’inspiegabile e misterioso passaggio di due sapiens qualunque da frequentazione a coppia.

COPPIA.
il passaggio dall’io e te al noi.

Perchè, se è vero che non si può mettere un'etichetta addosso a tutto (per carità, sarebbe orribile, lungi da me farlo), è vero anche che con 'sta storia c'è chi ci marcia.
Perchè stare nel limbo è una bella cosa, è una pseudo-libertà.


All’asilo era semplicissimo: bastava prendersi per mano ed il gioco era fatto. Potevi fare agevolmente anche le presentazioni ai genitori: "Mammina, questo è il mio fidanzato" e tutto filava liscio come l’olio. A meno che lui non cominciasse a prendersi troppe libertà. Tirandoti le trecce, o i chiuccetti..ad esempio.


Alle elementari era facile: un bacio in bocca, senza nemmeno la lingua che era una cosa schifosissima, ed il gioco era fatto, si stava insieme. Magari, dopo cinque minuti e tre secondi netti d’orologio, si stava insieme a qualcun altro, però le regole erano inviolabili e sacre...le regole erano regole.


Più avanti alle scuole medie, terra d’ interminabili pomiciate seduti sulle panchine del parco, quando se uno allungava la mano un po’ troppo e tu lo lasciavi fare, per tutta la scuola giravano voci incontrollate sulla tua moralità, la chiave di volta del tutto è la classi frase "Ti metti con me?"
E giù tutti a sparlare di quella che sono una settimana fa stava con un altro e così via.
Perché è vero che se il pensare è il piacere più grande concesso agli esseri umani, il pensar male è la sublimazione del godimento vero.
Superata l’età della scuola dell’obbligo, caduti schemi e regole autoimposte o determinate dalla società in cui ci ritroviamo a vivere, come si fa?
Quand’è che due che si frequentano diventano ufficialmente un noi?

Dopo un mese dalla prima uscita? No, il tempo non conta.
Dopo il primo bacio? No Sant’Iddio, no!
La prima notte di sesso? Via, non siamo ridicoli...non siamo mica così antichi… o invece sì?

Si dice che noi donne abbiamo la caratteristica chimica di attaccarci a qualcuno dopo che ci abbiamo fatto sesso...proprio una caratteristica scritta nel DNA, non dovuta alla singola persona.
Non lo so, non lo credo.
Mi è successo forse in passato, ma non sempre. Ma forse sarà che sono un po’ maschiaccio.
In linea teorica, però, credo ci voglia qualcosa di più del sesso per costruire un noi.
Ma cosa?
Non può essere l’amore, quello viene dopo un po’.
Ma all’inizio?

Quand’è che da usciamo il tutto si trasforma in stiamo insieme?
Magari basta la voglia di stare insieme, di conoscersi. E, certo, anche l’attrazione.
Una cosa complicata, insomma, difficile, perché la paura regna sovrana.
E' una questione da grandi menti, articolata ed incasinata.
Metafisica.
Complessa.
O no?
Magari è solo questione di volontà.


Io preferivo all’asilo… e Voi?

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Commenti al Post:
orologionuovo
orologionuovo il 17/01/12 alle 09:34 via WEB
ahahahha....io preferivo pure all'asilo...si chiamava serafino...e adesso non so che fine abbia fatto...il nostro "massimo" eraappendere il cappottino allo stesso pomello.......MMMMMMMMMM....che bello.......e che amoreeeeeeeee!
 
 
Marisa63
Marisa63 il 17/01/12 alle 15:58 via WEB
Magari fosse cosi anche ora...quello si che era amore incondizionato...;-)
 
remoboys
remoboys il 17/01/12 alle 15:53 via WEB
Molto interessante e in massima parte condivisibile.L'io che diventa un noi,prima deve subire un passaggio,Mi spiego anche se non sono un paracadute:L'io prima di diventare un noi,deve diventare un tu!cioè tu devi diventare la prima persona,poi se tutto funziona a dovere se anche l'altro fa diventare l'io in tu, allora da sola l'equazione è semplice .Tu più tu=NOI :-)
 
 
Marisa63
Marisa63 il 17/01/12 alle 15:59 via WEB
ah però...non l'avevo mica valutata in codesto modo...grazie...:-))
 
confettovaniglia
confettovaniglia il 18/01/12 alle 17:30 via WEB
'Amare se stessi è l'inizio di un idillio che dura una vita'. Quanto aveva ragione Wilde... :-)
 
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Un blog di: Marisa63
Data di creazione: 21/07/2011
 
 

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