Creato da middlemarch_g il 24/01/2008
'Fallisci meglio' è il mio secondo nome
 

Messaggi del 24/09/2009

Che senso ha un rischio calcolato?

Post n°567 pubblicato il 24 Settembre 2009 da middlemarch_g
 

edna millay

Questa è Edna, e non posso dire di conoscerla bene. L’unica cosa che so di lei è una poesia che amo, perché parla di mele e gioielli, e se uno mi conosce non ci mette tanto a capire che do più valore alle mele, specie quelle che riesco a portare nella gonna, di quello che  attribuisco ad oggetti convenzionalmente più preziosi.

La cosa davvero strana è che oggi, andando in cerca delle parole dell’unica poesia di Edna che conosco perché avevo bisogno che qualcuno mi aiutasse a chiamare le cose con il loro nome – proprio qui dove le sento – ho trovato due piccole notizie che si intrecciano talmente bene sul mare delle coincidenze che potresti scambiarle per un ricamo.

La prima è la storia di Edna, a cui basta sostituire davvero pochissime note biografiche perché sembri la mia. E la seconda è la citazione di una candela che brucia da due lati, perché è così che abbiamo cominciato. E quando abbiamo cominciato credevo davvero che fosse solo una battuta di Blade Runner. Non lo è, invece. E’ una citazione. La citazione di un’altra e diversa poesia di Edna.

Non so che altro dire, se non che davvero la vita mi sorprende. Il mondo è strano. L’amore è strano. E le coincidenze che parlano a nostra insaputa intrecciando relazioni impercettibili sopra la testa degli uomini e delle donne di buon volontà, sono le cose più strane di tutte.

Io non ti do il mio amore come fanno

le altre ragazze, in uno scrigno freddo

d'argento e perle, nè ricco di gemme

rosse e turchesi, chiuso, senza chiave;

nè in un nodo, e nemmeno in un anello

lavorato alla moda, con la scritta

'semper fidelis', dove si nasconde

un'insidia che ottenebra il cervello.

L'amore a mano aperta, questo solo,

senza diademi, chiaro, inoffensivo:

come se ti portassi in un cappello

primule smosse, o mele nella gonna,

e ti chiamassi al modo dei bambini:

"Guarda che cos'ho qui! - Tutto per te".

 
 
 

Great expectations

Ho sempre tentato. Ho sempre fallito. Non discutere. Prova ancora. Fallisci ancora. Fallisci meglio.

Samuel Beckett

 

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