middlemarch

Càpita

A volte càpita. Che cadi e ti fai male. Che cadi quando non era previsto. Che cadi quando non c’è ombra di pavimento sdrucciolevole. Che cadi quando non porti i tacchi. Che cadi quando non tira vento. Che cadi quando pensavi di non aver fatto niente per meritartelo. Che cadi. E non c’è un cane che sia in grado di offrirti una spiegazione ragionevole.

Cadi. Ma se non cadessi vorrebbe dire che non c’è più niente da imparare.

In fondo, sarebbe di gran lunga questa la prospettiva peggiore.

Waiting for the next sunday

Viperuzz...

Tu non trovi che a questo punto un fioretto verrebbe a cadere come il cacio sui maccheroni?

Hai qualche proposta? Io sono disposta anche all'ordalia di sangue.

Si accettano suggerimenti anche da ascari infedeli

Mea culpa

Un fine settimana a Verona e il sabato sera a Sirmione. Una roba un po' da tedeschi, se vogliamo. Che ho fatto perchè incalzata da determinate circostanze. Ma che dovendo scegliere non ripeterei. Non tanto per Verona, che è una gran bella città, quanto per il lago di Garda. Bello anche lui. Peccato solo che Gardaland si estenda anche al di fuori dei confini del suo recinto. E' tutto il lago ad essere un parco a tema. Il che sa un po' di artefatto. Pulito, ordinato. E completamente inutile.

Comunque. Mi sono riposata. E ho dovuto rispondere a un paio di detrattori che mi hanno accusata di essere stata troppo severa con l'adolescente del post sull'Età Ingrata.

Io non sono il tipo che accondiscende con serenità a un punto di vista alternativo al proprio. Sono piuttosto il genere di cagacazzi sfiancante con una resistenza dialettica da olimpionica del cazzeggio. Se voglio avere ragione, voglio avere ragione. Per fermarmi mi devi abbattere a fucilate. Poi però ci sono giorni in cui per qualche oscura coincidenza astrale sono più sensibile alle critiche. Si vede che il fine settimana a Verona mi ha ammorbidita. Alla prima osservazione polemica che mi è arrivata sul cellulare ho ribattuto. Alla seconda invece sono crollata come una pera matura. E adesso mi tocca renderne conto anche qui.

In altre parole su quel benedetto adolescente sfigato si vede che mi sono spiegata male. Colpa mia, sicuramente. Non era mia intenzione irriderlo nè insultarlo. La mia intenzione era esattamente opposta. Ci tenevo a far capire che alla sua età ero esattamente come lui - come qualcuno che mi conosceva all'epoca ha opportunamente rilevato. In tutto e per tutto, inclusi i 20 chili di troppo. E che sono consapevole di come non esista un'età peggiore di quella, che ci rende ciechi e sordi al mondo pur di smettere di soffrire. Non è questione di talenti limitati, è questione di ridurre al minimo i danni.

A me fa un'enorme tenerezza. Se fosse possibile senza farmi prendere per pazza, me lo coccolerei come cicciobello. Sento di essergli vicinissima nello spirito. E comunque di sicuro non volevo sfottere, ecco.

Va bene così?