Ultime visite al Blog

cassetta2odisseo3000ornella.torre24886RicamiAmoeric.triganceStrada_in_salitaing.canalegaspareallegragioia78missely_2010sondicorsacapitolato1annalisa.delvecchio8rina.tomasinibambagia65
 

Blog d'argento

 

In classifica

 

Ospiti

 

free counters

 
Citazioni nei Blog Amici: 80
 

motori di ricerca italiani

 

Area personale

 
Creato da: RicamiAmo il 26/02/2009
Consigli e Curiosità in Cucina e non solo (dal 2009)

Messaggi di Gennaio 2015

 

CURIOSITA' DEL CARNEVALE

Post n°1591 pubblicato il 29 Gennaio 2015 da RicamiAmo

Alcune particolarità e divertenti curiosità dei festeggiamenti di Carnevale

 Carnevale è il periodo di feste che precede la Quaresima,da sempre è la festa dei bambini ma coinvolge anche gli adulti.Anzi,si potrebbe dire che è un modo per i grandi di ritornare bambini,allegri e spensierati,approfittando di questi giorni per giustificare l'allegria e le stramberie che raggiungono i massimi livelli nella settimana della chiusura del Carnevale.

Da dove nasce il nome?

 

 

La parola Carnevale deriva probabilmente dal latino medioevale "carnem levare", ovvero "togliere la carne" forse dal fuoco, inteso come dieta. Questa usanza è in osservanza del precetto cattolico di astenersi dal mangiare carne durante il periodo della Quaresima. Storia del Carnevale Le prime notizie sul Carnevale, all’inizio un vero e proprio rito religioso, risalgono ai tempi degli Egiziani. All'epoca dei faraoni, il popolo, mascherato, intonando inni e lodi, accompagnava una sfilata di buoi che venivano sacrificati in onore del dio Nilo. Se i Greci dedicavano il rito al dio del vino Dionisio, è soprattutto nel mondo romano e delle sue feste popolari, che possiamo ritrovare le origini del nostro carnevale.

Qual è il carnevale più antico d’italia?

Il carnevale di Fano è il più antico d’Italia; il primo documento noto nel quale vengono descritti festeggiamenti tipici del Carnevale nella città, risale al 1347. Quali sono i carnevali più lunghi d’italia? Due sono i carnevali più lunghi d'Italia: quello Ambrosiano, detto anche "carnevalone", che si conclude il primo sabato di Quaresima e quello di Putignano, in Puglia, che inizia addirittura a Santo Stefano e finisce alle Ceneri, col funerale e il rogo del fantoccio del Re Carnevale.

Come nasce la cartapesta?

La nascita della moderna “cartapesta” e’ dovuta al Maestro Antonio D’Ariano (1925) che pensò ad un nuovo sistema: ricoprire la creta con il gesso, in modo da ottenere uno stampo al negativo della figura originale, e poi mettere vari strati di carta all’interno del modello di gesso. Una volta asciugata, la sagoma in carta si staccava dal gesso senza problemi e, identica all’originale, pesava qualche chilo invece di quintali. Grazie a questa invenzione si possono costruire carri immensi che sfidano le leggi della gravità

Come nascono i coriandoli?

I coriandoli, tondi carta colorata (inventati, si dice, da un milanese), all'origine erano semi della pianta di coriandolo ricoperti di gesso, usati come confetti da lanciare da carri e da balconi. A quando risale la prima maschera? In una grotta del terziario si possono trovare le più antiche testimonianze di uso della maschera da parte degli uomini. Si tratta di una scena di caccia dove compare la figura di un uomo travestito da capra. Lo scopo, secondo le interpretazioni, era duplice: scongiurare la vendetta del dio delle capre con il travestimento, e avvicinare più facilmente la preda.

Quando è stato costruito il primo carro allegorico?

Nonostante le origini antiche di alcuni carnevali italiani, il primo carro viene costruito a Viareggio solo nel 1873. Esso fu costruito da operai portuali che, ispirandosi alle tecniche di costruzione delle navi, riuscirono a fabbricare strutture con un sistema di corde, cavi d’acciaio e carrucole usatie nei cantieri. Queste prime opere ospitavano mascheroni realizzati in gesso e pesavano, quindi, anche parecchi quintali. Nel 1921 un carro ospitò, per la prima volta, una intera orchestra. La cosa ebbe così successo che nel 1923 alcuni carristi pensarono di far “ballare” anche i pupi, realizzando, così, i primi movimenti

Da dove nascono le più famose maschere italiane?

Le maschere tradizionali italiane sono il prodotto della Commedia dell’arte, il fenomeno teatrale che si sviluppa alla fine del 1500 in Italia. Una delle rappresentazioni più gettonate di queste commedie era la "beffa del servo", una sorta di rivincita concessa all'umile nei confronti del potente. Innumerevoli sono le rappresentazioni, specie sui palcoscenici della decadente Repubblica veneziana, che hanno come tema il contrasto tra il servo zotico, lo "Zanni" e il padrone vecchio e rincitrullito, il "Magnifico". Le varie forme in cui si manifesta fanno sì che il personaggio dello Zanni subisca continue e sostanziali modifiche rendendosi sempre più simpatico e variegato: questo spiega la presenza, nella tradizione giunta fino a noi, di tante maschere rappresentanti parti di servitori, dal celeberrimo Arlecchino allo scaltro Brighella. Un posto di primo piano era poi riservato alle maschere dei "vecchi" che generalmente erano due, ma non avevano sempre e dovunque lo stesso nome; perlopiù furono conosciuti l'uno sotto il nome di Pantalone e l'altro di Dottore, Dottor Graziano o Dottor Balanzone. Altra maschera fondamentale era quella del Capitano, soldataccio spaccone, vanaglorioso, violento e pavido, altrimenti noto come Capitan Spaventa, Capitan Rodomonte o Capitan Matamoros. In questa maschera si è voluto vedere una caricatura feroce del soldato spagnolo che, nel periodo di tempo in cui fiorì la Commedia dell'Arte, spadroneggiò in quasi tutta la penisola. Tutti questi straordinari personaggi sono riusciti a sopravvivere alla morte del teatro al quale pur debbono la vita, perché riconosciuti degni di rappresentare ciò che di più caro le città italiane avevano nel cuore, le tradizioni domestiche, la parlata popolare, lo spirito delle antiche cose

Come nascono i dolci di carnevale?

 

Durante i festeggiamenti era usanza cucinare dolci veloci, poco costosi, da offrire alla moltitudine di persone che interveniva. Da qui la tradizione dei fritti: acqua, farina e zucchero che ancora oggi, pur con qualche ingrediente in più, si trasformano in castagnole, frittelle, zeppole, tortelli, frappe, cenci, chiacchiere.

 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 
 

BISCOTTI DI ARLECCHINO

Post n°1590 pubblicato il 29 Gennaio 2015 da RicamiAmo
 

Biscotti arlecchino

 

I biscotti arlecchino sono una ricetta davvero originale da preparante durante il periodo di Carnevale!

Il loro aspetto colorato e il loro gusto dolce e sfizioso li rende perfetti per una festa in maschera organizzata per i vostri bambini! La decorazione fondamentale per questa preparazione è data dalle codette di zucchero che rappresentano tanti coriandoli sparsi sui vostri biscotti.

Ingredienti:

5 gr di bicarbonato, 230 gr di burro ,360 gr di farina 00 ,3 gr di sale, 3 uova medie ,100 gr di zucchero a velo, codette colorate q.b.

Preparazione:

Il primo step, per iniziare a preparare i vostri biscotti, é di montare il burro con lo zucchero a velo. Per eseguire al meglio questa operazione vi suggerisco di utilizzare del burro a temperatura ambiente e usare delle fruste elettriche che vi permetteranno di ottenere un composto spumoso.

Successivamente, aggiungete il sale e le uova quindi, con l’aiuto di un cucchiaio di legno, mescolate dal basso verso l’alto per amalgamare bene tutti gli ingredienti. Nella stessa ciotola utilizzata per creare il composto precedente, unite anche la farina setacciata e il bicarbonato;

vi consiglio di aggiungere il tutto un cucchiaio alla volta continuando a mescolare, fino a quando le polveri non verranno assorbite completamente nell’impasto. Non appena ottenuto un impasto omogeneo, aggiungete parte delle codette colorate, il restante vi servirà per decorare le vostre piccole creazioni.

Con il cucchiaio di legno mescolate il tutto molto velocemente per evitare che lo zucchero si sciolga, realizzate quindi i biscotti. Con le mani realizzate delle piccole palline media misura, ponetele su una teglia ricoperta con un foglio di carta forno e appiattiteli leggermente sulla superfice. Decorate quindi ciascun biscotto con qualche codette colorate e infornate il tutto per 10 minuti a 180°.

Terminato il tempo di cottura, i biscotti saranno pronti per essere serviti!

 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 
 

ﻼღ L'amicizia ﻼღ

Post n°1589 pubblicato il 28 Gennaio 2015 da Irisblu55

 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 
 

Vellutata di ceci con pasta

Post n°1588 pubblicato il 27 Gennaio 2015 da RicamiAmo
 

Vellutata di ceci con pasta

Una cremina leggera e buona che piace sia ai grande che ai piccoli. Un piatto perfetto per le cena durante la settimana, dato che occorre davvero poco tempo per prepararla.

Sapevate che esistono degli studi che dimostrano che i ceci aiutano a diminuire la voglia di dolce e cibi fastfood? Dicono che con soltanto un decilitro di ceci già si sente meno il bisogno di cioccolata…chissà! :)

Tempo di preparazione: 25 minuti Quantità: 3 persone circa

Ingredienti:
480 g di ceci (lasciati in ammollo per 12 ore)
350 g di pasta mista (semola di grano duro)
1 spicchio d’aglio
olio di oliva extravergine
peperoncino
1 pizzico di sale
2-3 bicchieri di acqua

Preparazione:
Fate dorare l’aglio in una pentola con un po’ di olio e peperoncino, se volete potete toglierlo ma io ho preferito lasciarlo.

Aggiungete i ceci scolati nella pentola e fate insaporire per una decina di minuti, mescolate di tanto in tanto. Togliete la pentola dal fuoco e con l’aiuto di un minipimer frullate il tutto grossolanamente. Per evitare che ceci cominciano a volare per tutta la cucina metteteli pure in una ciotola più profonda:).

Versate un bicchiere d’acqua e rimettete sul fuoco e portate ad ebollizione.
Quando la cremina bolle versateci dentro la pasta mista e aggiungete un po’ di acqua non appena ha ripreso a bollire.

Calcolate bene la quantità d’acqua in modo che a fine cottura della pasta non risulta troppo liquida né troppo densa, nel dubbio versate poca acqua a volta.
Assaggiate e se necessario aggiungete un pizzico si sale. Una volta che la pasta è al dente spegnete il fuoco  e servite in piatti fondi.
Buon fine settimana!

 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 
 

 
 

 

Cerca in questo Blog

  Trova
 

Utilizza TAG e CERCA per trovare una ricetta

 

Chi può scrivere sul blog

Tutti gli utenti registrati possono pubblicare messaggi e commenti in questo Blog.
 

Archivio messaggi

 
 << Gennaio 2015 >> 
 
LuMaMeGiVeSaDo
 
      1 2 3 4
5 6 7 8 9 10 11
12 13 14 15 16 17 18
19 20 21 22 23 24 25
26 27 28 29 30 31  
 
 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963