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Creato da: RicamiAmo il 26/02/2009
Consigli e Curiosità in Cucina e non solo (dal 2009)

Messaggi del 29/07/2014

 

Notizie sulla Rucola

Post n°1371 pubblicato il 29 Luglio 2014 da RicamiAmo
 
Foto di RicamiAmo

Rucola o rughetta(Eruca sativa Mill.)

Conosciuta fin dall’antichità per il profumo aromatico, il sapore piccantino e le proprietà stimolanti, depuranti, digestive, veniva ritenuta anche afrodisiaca. Di seguito sono illustrate le caratteristiche della "rucola domestica" o "coltivata" da non confondere con la "ruchetta selvatica" diversa per sapore, forma delle foglie colore dei fiori.

Descrizione: La rucola o rughetta, è una pianta erbacea annuale della famiglia delle Brassicaceae (Cruciferae), conosciuta fin dai tempi antichi. Le sue foglie hanno un gusto leggermente piccante e gradevole, assolutamente inconfondibile. Utilizzo principale Apprezzata fin da tempi antichi per il suo aroma speziato e piccante, le foglie di rucola fresche sono molto usate nelle insalate e nelle salse; arricchisce di sapore i tramezzini, le pizze, esalta alcuni formaggi molli, ideale con carpaccio di carne o con la bresaola. Appena lessata si unisce alla pastasciutta, al riso, alle uova sode, ai ripieni di carne e alle minestre di verdura. 

Anche i semi possono essere usati per esempio per sostituire i semi di senape, o per ricavarne un olio dal gusto gradevole.
Pestata con pinoli e parmigiano, è uno degli ingredienti base della classica insalata “misticanza”.

Il pesto di rucola è un ottimo sugo per ogni tipo di pasta, leggero e completo. si presta bene anche per condire insalate fredde di orzo e farro e può accompagnare il riso e le patate.
Altri utilizzi: Viene utilizzata oltre che in cucina anche per le sue qualità fitoterapiche. Vedi "Proprietà". La pianta La rucola è una pianta erbacea annuale, a portamento cespuglioso con fusto eretto alto fino a 40 cm.
Il ciclo vegetativo di questa erba è molto breve: dal momento della semina, che si effettua a primavera direttamente in piena terra, al completamento del ciclo vitale trascorrono spesso solo poche settimane.
Le foglie della rucola, lanceolate per forma, hanno colore verde pallido e si dipartono da fusti glabri e molto ramificati. Hanno un odore caratteristico e un sapore decisamente acidulo che, più lieve a primavera, si intensifica poi con l'avanzare delle stagioni.
I minuscoli fiori di quest'erbacea sono formati da quattro petali solitamente bianchi o di colore paglierino e si innalzano su steli sottili.
Coltivare la rucola La coltivazione della rucola può venir effettuata anche in contenitori.
Non presenta particolari problemi di coltivazione.
Quando si semina? Si può seminare da marzo a settembre, ma il periodo migliore è la primavera (si semina direttamente a dimora). Si consiglia di seminare in più mesi dell'anno in modo tale da avere sempre a disposizione foglie fresche.
Quanta luce serve? La rucola cresce bene in pieno sole (almeno per alcune ore al giorno) come in leggera ombra, purché sia posta al riparo dai venti.
Quando e come si concima? 
Arricchire il terreno con concime organico o con humus, già alla fine dell'inverno.
Come deve essere il terreno? Cresce bene in tutti i tipi di terreno, ma il suo substrato prediletto è ben sciolto e sabbioso. Più il terreno è arido, più le foglie diventano piccanti e presentano una lamina spessa.
Quanto va bagnata? Annaffiare solo sporadicamente, con 1-2 bicchieri d'acqua, lasciando il terreno asciutto per un paio di giorni prima di ripetere l'annaffiatura. Evitare l'eccesso.
Quando la si può raccogliere? Le foglie devono essere abbastanza sviluppate, ma occorre che il fusto fioriero non lo sia completamente.
Comunque circa dopo un paio di settimane dalla semina.

Varietà: Esiste, oltre alla comune rucola coltivata (o domestica) la rucola selvatica (diplotaxix tenuifolia). Sono molto diverse fra loro, frequentemente confuse per via del nome e di alcune grossolane somiglianze.
Sostanziali sono tuttavia le differenze. La rucola selvatica è una pianta rustica e perenne, presenta foglie allungate e frastagliate e fiori di colore giallo vivo. La rucola coltivata è una specie annuale, con foglie più larghe e arrotondate nella parte superiore e fiori di colore bianco-grigiastro.
Il sapore della rucola selvatica è generalmente più forte e marcato di quello della specie coltivata, le cui caratteristiche organolettiche possono variare in rapporto all'aridità del terreno e alla frequenza delle irrigazioni. Origine e habitat La rucola è originaria dell'area mediterranea e dell'Asia centro-occidentale. Oggi è coltivata anche in altre parti del mondo. Cresce fino agli 800 m s.l.m. Il nome Diminutivo di "ruca", dal latino eruca di etimologia incerta.
Alcuni risalgono al latino urere, che vuol dire “bruciare”, con riferimento al gusto piccante della Rucola. Detta anche Rughetta, ruchetta o rucoletta. Stagionalità Da Marzo a Giugno (anche fino ad Agosto). E' possibile comunque trovarla tutto l'anno.
Reperibilità Facile. Come scegliere La rucola si deve presentare con foglie fresche, tenere, di un bel colore verde e i bordi ben definiti.
E’ preferibile acquistare foglie piccole, le foglie troppo grandi potrebbero risultare amare. Conservazione La rucola essendo molto delicata, anche in frigorifero si mantiene molto poco e per conservarla almeno un paio di giorni deve essere avvolta in un sacchetto di plastica bucherellato.
Se si riesce ad acquistarla con le radici, queste vanno avvolte in un foglio di carta inumidito.
Come i fiori recisi, la rucola, può essere conservata con il gambo immerso in acqua fresca, avendo cura di cambiare l’acqua ogni giorno. Lavare la rucola Va lavata poco prima di essere consumata e bisogna evitare di lasciarla a bagno troppo a lungo. Calorie 100 gr=30 calorie Proprietà e valori nutrizionali antiscorbutiche, inoltre stimola l'appetito, favorisce la digestione, risulta benefica per il fegato e combatte la presenza di gas nell'intestino.  
Celiachia Non contengono glutine.
(Dato fornito da AIC: Associazione italiana Celiachia) Cenni storici La rucola come afrodisiaco.
Molto cara agli antichi soprattutto per le sue proprietà curative, i Romani, che ne consumavano anche i semi, le attribuivano qualità magiche e la utilizzavano nei filtri amorosi, ritenendola il più potente tra gli afrodisiaci. La sua coltivazione era spesso effettuata nei terreni che ospitavano le statue falliche erette in onore di Priapo, dio della virilità.
Ovidio nella Ars Amatoria la chiamava “eruca salax” o "herba salax” cioè erba lussuriosa, sconsigliata in caso di delusioni d’amore.
Discoride, medico greco, affermava che mangiata cruda in abbondanza “destava Venere”.
Anche durante il Rinascimento si scrisse sugli effetti afrodisiaci della rucola, e l’erborista Matthias de Lobel (XVI sec.) narrava di certi monaci che eccitati da un cordiale a base di rucola, abbandonarono il voto di castità.
Curiosità La rucola, secondo alcune dicerie dei paesi del sud, mangiata nell’età della crescita aiuterebbe ad avere un seno più prorompente.

 
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Dadolata di pollo e patate con erbe aromatiche (ricetta light).

Post n°1370 pubblicato il 29 Luglio 2014 da RicamiAmo
 
Foto di RicamiAmo

Dadolata di pollo e patate con erbe aromatiche

 Questa ricetta estremamente facile e leggera è pronta in poco più di mezzora. Le erbe aromatiche arricchiscono di sapore gli ingredienti semplici che costituiscono questo piatto che può essere accompagnato anche solo da una semplice insalata. Dadolata di pollo e patate con erbe aromatiche

Ingredienti (per 4 persone):

400 g. di petto di pollo

600 g. di patate

un mazzetto di erbe aromatiche fresche (es. rosmarino, salvia, timo, alloro)

sale, pepe

olio extravergine d’oliva

Preparazione:

Sbucciate le patate e tagliatele a dadini piccoli. Tagliate le patate a dadini Versatele per cinque minuti in una pentola con abbondante acqua bollente e salata. Scolatele e fatele intiepidire in una terrina.

Tagliate a cubetti il petto di pollo eliminando eventuali parti grasse. 

Cospargete una padella con del sale fino e cuocetevi il pollo per circa dieci minuti a fiamma alta mescolando spesso con un cucchiaio di legno, poi mettetelo in un piatto.

Nella stessa padella fate scaldare un cucchiaio d’olio d’oliva, aggiungete le patate e cuocetele per circa dieci minuti senza mescolare, poi giratele delicatamente e proseguite la cottura per altri cinque minuti. Nel frattempo tritate finemente le erbe aromatiche.

Unite il pollo alle patate, cospargete con il trito aromatico, riscaldate per qualche minuto e servite.

 
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Merluzzo al cartoccio light

Post n°1369 pubblicato il 29 Luglio 2014 da RicamiAmo
 
Foto di RicamiAmo

Un modo pratico veloce e pulito per gustarsi il pesce...e in più è un piatto davvero light!

Come fare Cartoccio di Merluzzo light:

Ingredienti (per 1 persona)

1/2 di limone (succo)

1 filetto di merluzzomezzo

cucchiaio di olio di oliva (extravergine)q.b.

di prezzemoloq.b.

sale

Preparazione:

Ponete il filetto di merluzzo in mezzo ad un pezzo di carta stagnola (carta alluminio). Versatevi sopra olio, succo di limone, sale e prezzemolo. Chiudete il cartoccio in modo che in cottura i succhi non fuoriescano. Mettete in forno caldo a 180°C per circa 18/20 minuti. Servite il cartoccio direttamente sul piatto aprendolo solo in cima.

Buon appetito

Se volete aggiungere un pò di gusto in più potete aggiungere al filetto 2 pomodorini a pezzetti, 4 olive nere tagliate a rondelle e 3 capperi, prima di chiudere il cartoccio, e infornare.

 
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Torta di carote senza glutine

Post n°1368 pubblicato il 29 Luglio 2014 da RicamiAmo
 
Foto di RicamiAmo

Torta di carote senza glutine

Ingredienti:

300 g di carote,

300 g di farina di ris0

140 g di zucchero di canna,

125 ml di olio di semi

3 uova,

1 bustina di vanillina

1 bustina di lievito

 Preparazione:

Metti la farina di riso, lo zucchero, la vanillina, l’olio e le uova in una ciotola. Aggiungi le carote grattugiate (oppure triturate con il tritatutto).

Impasta per qualche minuto fino ad ottenere un impasto compatto. Se desideri un impasto più liquido aggiungi un po’ di acqua.

Setaccia il lievito ( senza glutine) nell’impasto e impasta ancora. Ungi uno stampo con l’olio oppure ricoprilo con carta da forno e versavi l’impasto.

Inforna a 180° per circa 30 minuti

Vi assicuro è buonissima...

 
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Anello di riso con piselli senza glutine

Post n°1367 pubblicato il 29 Luglio 2014 da RicamiAmo
 
Foto di RicamiAmo

Anello di riso senza glutine

Anello di riso con piselli e prosciutto cotto

Ingredienti:

350 g di riso

150 g di piselli surgelati

50 g di prosciutto cotto (senza glutine) in un unica fetta

200 g di mozzarella

2 cucchiai di parmigiano grattuggiato

olio q.b. sale q.b.

Preparazione:

Bollite il riso in una padella Mettete in una pentola i piselli surgelati e lasciateli cuocere aggiungendo 1 bcchiere d’acqua Tagliate il prosciutto a dadini

Tagliate la mozzarella a dadini ,soffriggete in una pentola con un goccio d’olio il prosciutto e aggiungete i piselli

Una volta cotto scolate il riso tenendo un mezzo bicchiere d’acqua di cottura da parte Sciogliete nell’acqua lo zafferano e condite il riso,mischiate per bene finchè non diventi di un giallo uniforme, unite il prosciutto e i piselli e mischiate il tutto

Prendete uno stampo per ciambella e imburratelo Ricoprite il fondo con il riso, mettete i dadini di mozzarella, ricoprite con altro riso e spolverate con il parmigiano.

 
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Che cos'è la Celiachia

Post n°1366 pubblicato il 29 Luglio 2014 da RicamiAmo
 
Foto di RicamiAmo

Che cos’è la Celiachia

La celiachia è un’intolleranza permanente al glutine. Il glutine è il fattore scatenante della malattia celiaca. È la componente proteica che si trova nel frumento (quello che comunemente è chiamato “grano”) ed in altri cereali, ad esempio farro, orzo, segale, avena, kamut (grano egiziano), spelta, triticale, bulgur (grano cotto), malto, greunkern (grano greco) e seitan (alimento ricavato dal glutine)

Eliminare il glutine dalla propria dieta permette al celiaco di condurre una vita serena ed in salute. La dieta priva di glutine è infatti l’unica terapia possibile. È questa l’unica cura della celiachia. Facciamo un passo indietro. La celiachia è una patologia autoimmune ed è anche chiamata morbo celiaco, enteropatia immuno-mediata, sprue celiaca o enteropatia glutine-sensibile. “Enteropatia” significa malattia dell’intestino.

È infatti l’intestino del celiaco che non riesce ad assimilare il glutine, che quindi viene considerato un agente tossico. Il glutine in realtà non è presente nel chicco del cereale o nella farina, ma si forma solo in seguito all’aggiunta di acqua e alla formazione dell’impasto.

Cosa succede ingerendo glutine? Nel celiaco ingerire glutine attiva in maniera anomala il sistema immunitario che risponde rifiutando il glutine e danneggiando quindi l’intestino. Le pareti dell’intestino (ossia la mucosa) sono formate da miliardi di villi, piccole strutture sottili e allungate che formano tra di loro delle anse.

Questa particolare conformazione permette l’assorbimento delle sostanze nutritive. Nei celiaci la reazione della mucosa intestinale appiattisce queste anse e causa quindi malassorbimento. Si dice infatti che i villi si “atrofizzano”, ossia la mucosa si appiattisce e non fa più il suo lavoro di assimilazione dei nutrienti (ferro e altri minerali, vitamine, zuccheri, proteine, grassi, etc). La celiachia non è causata esclusivamente dal glutine, ossia dal fattore ambientale, ma anche da alcuni fattori genetici

La celiachia è infatti una delle malattie genetiche più frequenti. In particolare il complesso HLA-DQ2 e HLA- DQ8 è fortemente associato alla malattia celiaca. Questo NON significa che chi possiede questi geni è necessariamente celiaco, ma semplicemente ha la predisposizione a sviluppare la celiachia.

Vi posterò le ricette, perchè è un argomento che mi  tocca personalmente.

 
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Hummus di melanzane

Post n°1365 pubblicato il 29 Luglio 2014 da RicamiAmo
 
Foto di RicamiAmo

Hummus di melanzane, per una cena mediorientale

Volete preparare una cena mediorientale per gli amici o riprodurre quella salsina alle melanzane che avete assaggiato al ristorante arabo e di cui vi siete follemente innamorate? Ecco la ricetta che cercate di melanzane, per una cena mediorientale L'hummus di melanzane è una variante molto fresca del classico hummus di ceci, occorrono pochi ingredienti per prepararlo, tutti molto genuini.

In pochi minuti potrete così ricreare a casa vostra i sapori di paesi lontani. La base dell'hummus di melanzane, come di qualunque altro hummus, è la taine: una crema a base di semi di sesamo tostati, che conferiscono quel sapore tipico.

Ideale da servire come antipasto, insieme al classico pane arabo, ma ottimo anche su crostini leggermente tostati.

Ingredienti per 250ml di hummus di melanzane:

2 melanzane medie

3 cucchiai semi di sesamo tostato

½ misurino olio di semi

2 spicchi d’aglio prezzemolo fresco

1/2 limone succo

sale olio evo

Procedimento:

Versate nel boccale del frullatore ad immersione i semi di sesamo e l'olio, azionate le lame fino ad ottenere una purea.

Grigliate le melanzane tagliate a dadini piccoli e poi cuocetele in una padella di teflon senza grassi aggiunti;

quando cotte, lasciatele raffreddare e unitele alla crema di sesamo insieme all'aglio, succo di limone, sale e prezzemolo.

Azionate le lame fino ad ottenere una purea liscia ed omogenea. Mettetelo in una terrina o una ciotola e riponetelo in frigo a riposare qualche ora

Lasciate l'hummus di melanzane fuori frigo a temperatura ambiente 20 minuti prima di servirlo in tavola e insaporitelo con poco olio evo, accompagnatelo a del pane tostato o dei crostini.

 
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