Un blog creato da molinaro il 04/06/2007

Carlo Molinaro

Pensieri sparsi, poesie e qualsiasi cosa

 
 
 
 
 
 

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Attenzione! Chi volesse vedere le puntate della mia ONE MAN TELENOVELA, tutte in bell'ordine, una per una, in fila, può cliccare qui sulla giocalista di YouTube. Se poi qualcuno ritenesse che tanto lavoro merita un compenso, come gli artisti di strada quando fanno passare il cappello, può mettere le banconote in una busta e mandarmele: via Pinelli 34, 10144 Torino. Grazie!

 
 
 
 
 
 
 

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« Tre poesie d'amoreMax a Vercelli »

Con tante navi che partono

Post n°533 pubblicato il 17 Gennaio 2009 da molinaro

Sabato pomeriggio, fatte varie cose, nel cielo c’è un sole che scende fra nuvole nevose. Penso all’amore, agli amori, che sono una cosa continua e discontinua nello stesso tempo. Mi è venuta in mente una vecchia canzone di Sergio Endrigo che dice così: «Dove credi di andare  / Se tutti i tuoi pensieri  / Restano qui / Come pensi di amare  / Se ormai non trovi amore  / Dentro di te /  / Con tante navi che partono  / Nessuna ti porterà  / Lontano da te / Il mondo sai non ti aiuterà  / Ognuno al mondo è solo  / Come te e me /  / Dove credi di andare  / Se il tempo che è passato  / Non passerà mai / Povere le tue notti  / Se tu le spenderai  / Per dimenticare /  / Il mondo non è più grande  / Di questa città / La gente si annoia ogni sera  / Come da noi / Dove credi di andare  / Se ormai non c’è più amore  / Dentro di te». E ho pensato che l’importante è che l’amore ci sia, dentro di te, di me, di noi, di loro. Con tutte le cose che cambiano e non cambiano, ma che ci sia. Così si sa dove andare. Ora per esempio vado. Vado a Vercelli a trovare un’amica in ospedale e poi a sentire un concerto di Max Manfredi. Nell’immagine, composizione su tavolo, con topo, tartaruga, busta, foto di ragazza con costume luccicante su bordo di piscina, primo mandarino di Sicilia, secondo mandarino di Sicilia, preservativo ceco, lente d’ingrandimento cinese, fotografo riflesso nella lente – a ben vedere. Realizzata a Torino alle ore 15.28 del 17 gennaio 2009. A proposito, il 17 gennaio 1977 fu il mio primo giorno di lavoro alla Utet. Buona serata!

Commenti al Post:
molinaro
molinaro il 17/01/09 alle 16:58 via SMS
Regionale 2021. Cielo screziato di bianco e d'azzurro partendo da Porta Susa. Forse la discontinuità è la condizione della vita: il mutamento.
 
molinaro
molinaro il 17/01/09 alle 17:15 via SMS
La campagna è ancora coperta di neve. La neve di quest'anno è un po' meno effimera del solito. Più decisa. Più neve. Sul treno ragazze brunette.
 
molinaro
molinaro il 17/01/09 alle 17:20 via SMS
La discontinuità è pure nell'occhio dell'anima. A volte leggo bene dentro te. A volte sono analfabeta. E non sempre me ne accorgo. Ci va pazienza.
 
molinaro
molinaro il 17/01/09 alle 17:26 via SMS
Tu amore, tu estranea su un treno. Sorridetemi se indovino, perdonatemi se sbaglio. Mi muove un impuro desiderio sincero. Il treno va tranquillo.
 
molinaro
molinaro il 17/01/09 alle 17:29 via SMS
Una ragazza bruna con la sciarpa bianca scende a Santhià. Importante nodo ferroviario. Si cambia per Biella e Arona. E per Tronzano, a volte.
 
molinaro
molinaro il 17/01/09 alle 17:33 via SMS
Il Regionale 2021 è in orario e la temperatura interna è 21 gradi, quindi tutto bene. Come avere il pene di pene in una pentalogia del Catalano.
 
molinaro
molinaro il 17/01/09 alle 17:57 via SMS
Vercelli, autobus 4. Non prendo quasi mai il bus a Vercelli. Ma oggi sì. Quarant'anni fa lo prendevo per incontrarci Rosalena. Ma non mi cagava!
 
molinaro
molinaro il 17/01/09 alle 18:02 via SMS
L'autista è una donna con i capelli biondo scuro raccolti in una coda, è affilata, con uno sguardo comprensivo sulla realtà che le scorre intorno.
 
asia_doro
asia_doro il 17/01/09 alle 21:46 via WEB
allora buona serata!!!
 
molinaro
molinaro il 17/01/09 alle 22:16 via SMS
Vercelli, Officine Sonore. Max Manfredi sta ancora cenando con la sua banda, ma poi canterà e suonerà. C'è gente.
 
molinaro
molinaro il 17/01/09 alle 22:24 via SMS
Mi prendo un tè verde caldo. Ho attraversato a piedi sul ghiaccio il natìo borgo selvaggio, come solevo un dì, che rimembro ancora.
 
molinaro
molinaro il 17/01/09 alle 23:01 via SMS
Sono contento che Max adesso comincia a suonare. Però mi sento solo. A Vercelli da solo mi sento solo, è così. Non devo venire a Vercelli da solo.
 
molinaro
molinaro il 17/01/09 alle 23:13 via SMS
Ma poi le canzoni scivolano dentro e aprono e sciolgono. Perché è questo che devono fare. Ora canta "Fra virtù e degrado", che amo molto.
 
molinaro
molinaro il 17/01/09 alle 23:27 via SMS
Non per essere noioso, però questa gente che non fa compagnia potrebbe almeno fare silenzio. Minchia, non stanno zitti un attimo, non sentono Max?
 
molinaro
molinaro il 17/01/09 alle 23:53 via SMS
Certe canzoni nuove sono proprio belle. E la serata prende quota. Max e Spiccio sono in forma, intensamente, nonostante l'ambiente dispersivo.
 
molinaro
molinaro il 18/01/09 alle 00:31 via SMS
"Aprile" è una canzone forte e dolcissima, e forti sono quelle del regno delle fate e dell'ora del dilettante. Sono felice di essere qui ora.
 
molinaro
molinaro il 18/01/09 alle 00:43 via SMS
Conclude con "Kukuwok", delizia di canzone ferroviaria e non solo, e va bene, che poi vado appunto in stazione.
 
molinaro
molinaro il 18/01/09 alle 01:18 via SMS
Regionale 2072, partito da Vercelli in orario. Alquanto deserto. Sono troppo poco usati i treni di notte, quei pochi che ci sono... Bella serata.
 
molinaro
molinaro il 18/01/09 alle 01:48 via SMS
Il treno va fra Chivasso e Torino. Un vecchio nero canta una canzone triste che sembra religiosa, ogni tanto dice "signòr", ma altro non capisco.
 
molinaro
molinaro il 18/01/09 alle 01:53 via SMS
Il treno non va più perché qualcuno s'è buttato sotto un treno più avanti, verso Torino. Penso quindi che tarderemo ore e ore, coi suicidi è così.
 
molinaro
molinaro il 18/01/09 alle 01:56 via SMS
Mi spiace. Chissà cosa lo ha spinto sotto il treno. A noi forse mandano autobus sostitutivi. Si vedrà. Notte chivassese. Il nero non canta più.
 
molinaro
molinaro il 18/01/09 alle 02:14 via SMS
Ho pisciato nella stazione di Chivasso. Ora aspettiamo il bus sostitutivo che deve arrivare da Torino per portarci a Torino.
 
molinaro
molinaro il 18/01/09 alle 02:29 via SMS
Contrordine. Ci hanno fatti risalire sul treno. Forse parte? Chi lo sa. La gente si è concentrata in un vagone e il treno non sembra più deserto.
 
molinaro
molinaro il 18/01/09 alle 02:32 via SMS
Il treno è ripartito. Ora vediamo fin dove arriva. La gente parla, è meno dispersa. Grazie al suicida, c'è più vita in treno adesso.
 
molinaro
molinaro il 18/01/09 alle 02:48 via SMS
Il treno è fermo a Torino Stura. Che mandino i bus sostitutivi qui? Se fosse giorno, da qui ci sarebbe anche un normale tram, ma non a quest'ora.
 
molinaro
molinaro il 18/01/09 alle 02:56 via SMS
Ripartito. Allora forse il Regionale 2072 riesce ad arrivare a destinazione stanotte, alla fine. Mi basterebbe Torino Dora, da lì vado a piedi...
 
molinaro
molinaro il 18/01/09 alle 03:17 via SMS
Arrivato a Porta Susa. Bene. E ora a casa a dormire! Un bel giro e un buon concerto, sì. Mi spiace per chi stanotte si è ucciso sotto il treno.
 
megliounsorriso
megliounsorriso il 18/01/09 alle 18:36 via WEB
che meraviglia questi commenti di viaggio era da un po' che non ne scrivevi di così intensi, si vede che la serata ti ha ispirato, ce ne sono almeno quattro che mi hanno particolarmente colpito. " E ho pensato che l’importante è che l’amore ci sia, dentro di te, di me, di noi, di loro. Con tutte le cose che cambiano e non cambiano, ma che ci sia. Così si sa dove andare". eppoi quello che scrivi e che riporto qui, è così sensibilmente vero, che mi vien voglia di allungare le braccia fin lì( e la distanza è tanta)e abbracciarti, per abbracciare me con te, che pure lo penso e ugualmente lo sento quello che qui tu hai scritto.
 
 
molinaro
molinaro il 18/01/09 alle 23:40 via WEB
E allora grazie dell'abbraccio: anche a distanza, è sempre un abbraccio. Ciao!
 
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