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Il ponte tra la disperazione e la speranza, è una buona dormita. Poi scopri che la speranza è una buona prima colazione, ma una pessima...cena!
Qualcuno ci rammenta che il tempo passa, ma non ci accorgiamo che siamo noi a...passare.
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DONNE! SI TORNA AGLI ANNI '70
La moda, il fashion, le nuove tendenze, perché siano seguite e fatte proprie dalle donne che vogliono essere sempre aggiornate e "à la page" con i dettami proposti, devono essere trattati da chi sia molto esperto, capace e in grado di salire in cattedra per le nuove proposte. Se un fesso qualunque (io), una bella mattina si alzasse e cominciasse a sparare sciocchezze su come acconciarsi, sostenendo che sia l'ultima moda in voga in Italia, tutti voi lo prendereste a pernacchie poiché non avendo credenziali in tal senso, nessuno a prescindere dal consiglio, sarebbe credibile. Bene, allora in questi casi ci si affida a persone note la cui esperienza nel campo sia accertata e qualificata. E' il caso del mensile "Tatler", una rivista che è giudicata la bibbia del fashion & glamour: dalle sue pagine moltissime donne assumono le indicazioni necessarie e attualissime per seguire le ultime novità, i consigli di bellezza e le nuove tendenze al femminile. La "bomba" recente che pare stia lasciando di stucco le donne, è il ritorno al "cespuglio". Chi ha detto quale cespuglio? AhAhAhAhAhAhAh!!!! Ma come quale? Uno è, e se escludiamo le ascelle che ormai sono quasi tutte depilate, ne resta uno solo ed è là, giù in basso! Donne! Si torna agli anni settanta quando parlare di cerette proprio là, non era in voga! Quindi per l'estate prossima sarà questa la nuova tendenza: niente cerette bollenti, strappi dolorosi, niente rasoi. "Nature" sarà la regola, e dalle celebri Cameron Diaz, Paltrow, Lady Gaga, arrivano i primi segnali. In fondo si tratta di un bel risparmio: andare dall'estetista ogni quindici giorni è un bel costo, eliminare la sofferenza è un sollievo, non preoccuparsi della peluria invadente e incolta sembra, a detta di molte donne, una liberazione ben accetta. Orbene e per concludere, la nuova tendenza suggerita dalla "bibbia" sarebbe nei vostri programmi? Oppure resterete con la ferma posizione classica e ineccepibile: "Il pube è mio e me lo gestisco io"?
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