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Il ponte tra la disperazione e la speranza, è una buona dormita. Poi scopri che la speranza è una buona prima colazione, ma una pessima...cena!
Qualcuno ci rammenta che il tempo passa, ma non ci accorgiamo che siamo noi a...passare.
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URAGANO IN VISTA: VOLANO I...TETTI!
Allora abbiamo proprio la faccia dei fessi? Siamo a prenderci i vostri sberleffi e vi fate beffe di noi? Ma come? Prima vi affannate a rivedere i conti, le produzioni, i programmi e i vostri stipendi e poi? Ci date la speranza che somme tipo 600 mila euro spariranno, sventolate la notizia che il tetto sarà massimo di 240.000 euro per evitare sprechi e sciocchezza varie, e ora fate marcia indietro? Ora sparate cazzate per spaventarci e quindi darvi il nullaosta per spazzare via il tetto? Vediamo un po' cosa potrebbe spaventarci tanto da indurci ad essere d'accordo con voi e le vostre cifre. Carlo Conti, Antonella Clerici, Fabio Fazio, Piero e Alberto Angela, Flavio Insinna, Lucia Annunziata, Massimo Giletti, Michele Guardì, Bruno Vespa, sarebbero i big della vostra televisione: ognuno nel suo campo è un professionista, ognuno fa bene il suo lavoro, ognuno produce ascolti e quindi share. Bene, non entro nel merito del valore di costoro (anche se...), ma possiamo sapere perché costoro debbano costringervi a smantellare il tetto dei 240.000 euro fissato per contenere gli alti costi della tv pubblica? Solo perché questi signori (?) con quella cifra non accetterebbero il lavoro, andrebbero altrove e la RAI perderebbe la base solida della sua produzione? E allora? Allora da aprile per costoro si apriranno fronti di mercato che andranno oltre il tetto con buona pace dei telespettatori. Sono pronto a confermarvi che personalmente, pur riconoscendo i valori di mercato, non ho problemi se qualcuno dei personaggi menzionati volesse lasciare mamma Rai per puntare altrove. Si passi ai giovani, alle nuove leve: ne abbiamo tanti in giro pronti a lavorare per molto meno e saranno le future star della nostra TV. Basta saperli cercare, smettiamola con i big mangiasoldi e supponenti, diamo credito alle giovani promesse; il problema non è dei personaggi più o meno bravi, ma si deve puntare sulle proposte, sulle produzioni sul prodotto garantito. Meno cosce, meno nomi importanti, non è detto che facciano meno ascolti, la qualità dei programmi è quello che conta e il pubblico saprà premiare la RAI specie se capirà che puntare sui giovani favorendo l'esodo dei "volponi", significherà risparmio e no canone a tutta birra! Infine, ammettiamo che vadano via tutti quei signori per i mancati compensi oltre i 240 mila, dove possono andare? Mediaset è già in difficoltà con i suoi conti e le paghe altissime, LA7 è anche sotto torchio e non se la passa bene per ora, altre antenne sono confinate su canali modesti e infine c'è la pay tv che non si sbilancia più di tanto. Pertanto non strombazzate a destra e a manca che da aprile si torna all'antico, altrimenti quelli si fregheranno le mani dalla gioia e la concorrenza sarà spiazzata. Ricordiamoci che il mercato e quindi i prezzi, li facciamo noi e...noi non saremmo disponibili a fare la "cassa continua" per costoro. Tutti bravi, ma i soldi sono nostri!
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