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Il ponte tra la disperazione e la speranza, è una buona dormita. Poi scopri che la speranza è una buona prima colazione, ma una pessima...cena!
Qualcuno ci rammenta che il tempo passa, ma non ci accorgiamo che siamo noi a...passare.
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QUANDO IL GIOCO SI FA DURO
Il verbo scopare, nel suo senso letterale, ha tre sinonimi: ramazzare, spazzare e spazzolare. Orbene, se usato con senso volgare (inteso come popolare), il compimento dell'azione non è certamente quello di ramazzare. Pertanto se usato con il doppio senso, crea imbarazzo per chi legge e certamente no per chi lo scrive. Feltri è un giornalista della vecchia guardia, no il novellino che si approccia al lavoro di giornalista: nella sua lunga carriera ha sicuramente imparato tanto e non gli sarà mai sfuggito quanto io abbia puntualizzato. E allora? Perché il titolone in prima pagina piazzato lì per dare un sonoro ceffone e non solo ai lettori? Non è la prima volta che "LIBERO" decida di scadere di tono con titoli così vivaci e spigolosi: il precedente direttore era molto più incline a questo genere di battute eleganti e triviali allo stesso tempo, anzi, oserei dire che tutto il giornale aveva preso una deriva inconfondibile: argomenti trattati con pura e dichiarata partigianeria, argomenti sicuramente no da quotidiano politico e sociale vista l'abbondanza di notiziole di gossip inutile e arricchite con foto osé, e infine, con una impostazione voyeuristica tipica da "esca ben in vista e amo ben nascosto". Comunque si pensava che con l'avvento di Feltri ci sarebbe stato un cambio più sostanzioso e più professionale. Macché, la deriva è la stessa e presumo che a questo punto l'ordine parta dall'editore. Contenti loro, contenti tutti, l'importante è sapere con chi si abbia a che fare e a quale prezzo Feltri faccia il direttore se i titoloni di prima pagina giochino ancora sulle parole e i verbi a doppio senso. Siamo fermi ad un giornalismo scolastico, un giornalismo da ragazzini che vogliono mettersi in mostra con i titoli...acchiappafessi! Ve lo dico io che a sedici anni...facevo gli stessi titoli per il mio giornaletto. E non era scolastico!
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