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Il ponte tra la disperazione e la speranza, è una buona dormita. Poi scopri che la speranza è una buona prima colazione, ma una pessima...cena!
Qualcuno ci rammenta che il tempo passa, ma non ci accorgiamo che siamo noi a...passare.
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QUALCUNO HA SENTITO PARLARE DI BUONA SANITA' ?
Ci sono notizie in questi giorni agitati, ricche di proposte politiche e di apparentamenti improbabili visti i "rami" da cui discendono i proponenti. Ormai siamo alla confusione totale e più il tempo passa e più i due demoni vittoriosi Salvini e Di Maio, serrano file e ambizioni per giungere alla poltrona di Palazzo Chigi: arrivare a sfiorarla e non occuparla, sarebbe una grave delusione e uno smacco sfregiante. Vabbè non ci resta che aspettare e intuire l'aria che tira. Intanto, sorprende la notizia giunta dal Canada e precisamente dallo Stato del Quebec: per i medici, gli specialisti e gli studenti di medicina, sono scattati aumenti salariali. Settecento persone tra questi, hanno sottoscritto una petizione perché questo aumento sia soppresso e devoluto al settore della sanità che vive momenti difficili con il taglio dei servizi, i salari fermi per gli infermieri e un taglio ai posti di lavoro. Una situazione difficile per chi opera in strutture ospedaliere pubbliche e non viene riconosciuto per il suo superlavoro. Le vittime delle grandi e gravi difficoltà in cui opera tutto il personale compresi gli amministrativi e il corpo infermieristico, si ripercuote sui degenti, sulla povera gente che deve rivolgersi alle strutture pubbliche e non gode di servizi sufficientemente dignitosi. Pertanto quegli aumenti di salario siano distolti dai destinatari previsti, e orientati verso i settori più deboli, meno organizzati e bisognosi di attrezzature adeguate. Una bella presa di posizione, non c'è che dire, una situazione che se affrontata con una politica attenta e rigorosa, avrebbe evitato una petizione sottoscritta da settecento persone che rifiutano un aumento. Ora giriamo la medaglia e passiamo al nostro paese con una scelta medica importante, grave e legittima: un oncologo dell'Ospedale "Pascale" di Napoli, ha scoperto di essere affetto da un tumore alla prostata. Purtroppo deve sottoporsi ad un intervento e a cure specifiche, quindi senza alcuna reticenza o sussiego, ha dichiarato che per curarsi si recherà a Milano e procederà presso lo IEO (Istituto Europeo Oncologico) dove sa che troverà bravi colleghi, attrezzature specifiche e moderne e molta, tanta professionalità. "Confermo la mia piena fiducia ai miei colleghi del "Pascale", sono ottimi medici e potrei restare con loro qua a Napoli, ma purtroppo il mio intervento ha bisogno della robotica e solo all'IEO vi sono i presupposti per subire l'intervento". E' dispiaciuto il dott. Antonio Marfella e comprende l'imbarazzante scelta fatta, ma lui vuole vivere e curarsi e a Napoli, a prescindere dai bravi colleghi, non vi sono attrezzature capaci di aiutarlo. Orbene, cosa penseranno i suoi pazienti? Cosa penserà tutta la Sanità pubblica partenopea? Cosa hanno di diverso Napoli e Milano? L'ospedale "Pascale" esattamente un anno fa, veniva implicato in una brutta storia di corruzione e vi furono sette arresti tra personale e un politico. Niente di nuovo sotto il sole vero? Storie di tutti i giorni eppure, nonostante siano problemi che i cittadini vivano sulla propria pelle (la testimonianza del dottore in fuga è precisa e circostanziata) non se ne fregherà nessuno e il sud continuerà con i suoi esodi verso nord alla ricerca della buona sanità perduta o meglio, mai avuta. Ma avete sentito qualche politico recentemente accennare alla situazione sanitaria nell'Italia del sud? Avete mai sentito qualcuno rinunciare ad aumenti salariali per dirottarli sulla sanità? Qualcuno ha fatto qualche promessa, magari, solo per prenderci per i fondelli? E Salvini oltre a far godere il nord negli anni passati, ha mai detto nulla sulla possibilità di far diventare la nostra sanità come quella del suo nord? E Giggino? Lui invece non si è preoccupato della sanità, proprio lui che è napoletano, ha pensato solo a far cantare le sirene del reddito di cittadinanza. Che fessi siamo vero? Questa è la politica e questo ci meritiamo!!!! Avanti popolo!
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