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Il ponte tra la disperazione e la speranza, è una buona dormita. Poi scopri che la speranza è una buona prima colazione, ma una pessima...cena!
Qualcuno ci rammenta che il tempo passa, ma non ci accorgiamo che siamo noi a...passare.
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ODDIO! UN CROCIFISSO!
Notate qualcosa di strano in questa foto? C'è qualcosa che possa offendere la vostra attenzione, la vostra sensibilità? Oppure v'è un segno, qualcosa che possa insultare valori e posizioni religiose oltranziste e velleitarie tali da insultarvi? La signora è Marina Nalesso: conduce in questo periodo feriale il TG1 delle tredici. E' pertanto, in nostra compagnia durante il pranzo quando, tra un boccone e l'altro, seguiamo le notizie e la cronaca quotidiana; una donna elegante, semplice e senza oltrepassare la sobrietà che le si riconosce, è molto brava e puntuale nella sua personale conduzione. Torniamo alle ragioni per cui è nel centro del mirino di coloro che non perdono nessuna occasione per intervenire anche quando vedono un asino volare. Il crocifisso appeso alla collana/rosario che indossa ogni volta che compare sullo schermo: un accessorio che indica chiaramente la sua professione di fede! Tanti indossano gioielli e pezzi pregiati di alta bijotteria, mostrano di tutto e di più quando sono in video, eppure, oltre a un giudizio positivo o negativo circa la sua mise, non osiamo dire altro. Bene, per quel suo crocifisso ben in vista, è stata attaccata spudoratamente dai telespettatori che hanno inondata la brava giornalista, di osservazioni pesanti che non riguardano la sua professionalità, ma la sua fede cristiana. "Occupazione cattolica della RAI", "Attentato alla laicità della RAI". Sono le frecciate velenose lanciate alla Nalesso: "Cosa fai? Ti vuoi ingraziare Salvini per fare carriera?". Mi sembra eccessivo e fuori luogo tutto questo, siamo sempre più vicini alle fazioni e alle sette e non ce ne accorgiamo! In breve tempo, questo paese lo stiamo rivoltando come un calzino: non solo per i profondi e astrusi cambiamenti proclamati ogni dieci minuti da chi ci governa, ma anche dagli avvenimenti che da oltre 10 anni ci stanno portando a fronteggiarci sempre più verbosamente e con determinata volontà di sopraffare coloro che riteniamo nemici. In fondo non possiamo avercela con i leghisti e i grillini: loro hanno saputo preparare un buon campo di battaglia creando le condizioni per vincere facile. La colpa è della deriva provocata da questo paese che da anni, imperturbabilmente e inesorabilmente, ci ha portato a covare odio e disprezzo verso la politica e i diversi/tanti governi subiti. Un lento ma irrefrenabile spingere gli uni contro gli altri fino a raggiungere quella disperazione che cova in ognuno di noi verso chi non la pensa come noi! La religione che fa parte integrante della storia del nostro paese, oggi è motivo di discussione, procura addirittura il calo delle preferenze verso il Santo Padre, solo perché LUI tifa extracomunitari. La visione di un crocifisso oggi irrita chi lo vede esposto, oggi lo togliamo dai luoghi pubblici con la scusa che possa irritare i musulmani, ma in realtà sono proprio gli italiani che hanno perso tramontana e bussola che sono contro la Chiesa. Avranno le loro buone ragioni, prendano pure posizioni astenendosi dalla professione di fede, ma si fermino e non vadano oltre, non hanno il diritto di discutere un crocifisso indossato, come non abbiamo il diritto di discutere un velo in più o in meno, o un segno tangibile di un'altra religione. Obbedire e osservare le usanze e la religione degli altri, è un dovere fino a quando gli altri rispettano le leggi dei paesi ospitanti; noi faremmo lo stesso fuori dal nostro paese! Non so più a cosa si tenda ormai, ma sappiate che se c'è chi voglia spingere non solo alla politica "contro", ma anche alla religione "contro", troverà pane per i suoi denti, specie se punterà alle barricate! "Qui habet aures audiendi, audiat".
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