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Il ponte tra la disperazione e la speranza, è una buona dormita. Poi scopri che la speranza è una buona prima colazione, ma una pessima...cena!
Qualcuno ci rammenta che il tempo passa, ma non ci accorgiamo che siamo noi a...passare.
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PASQUA 2020: UNICA E COINVOLGENTE
Abbiamo avuto grazie al male, grazie al dolore, alla paura, "ai morti" e alla grande mobilitazione sociale, la Pasqua che nessuno si sarebbe mai immaginato: vuota, ma molto partecipata. Tutti distanti tra di noi ma tutti insieme nel nome del Signore aspettando la Sua Resurrezione. Non ricordo di aver mai vissuto una esperienza del genere: da buon cristiano ho assolto ai miei obblighi in ogni tempo, ma una Settimana Santa come questa la ricorderò per tutta la vita. I riti, l'impegno del Papa, la piazza davanti a S.Pietro immensa e vuota, il Colosseo e i suoi dintorni, teatro solito della Via Crucis, vuoti e desolanti. Eppure abbiamo risposto tutti non solo in Italia ma nel mondo, alla preghiera, alla comunione dei fedeli, al credo che si è rafforzato in questi mesi di travaglio spirituale. Ecco: la forza della comunità cristiana, quella che supera tutte le barriere, i pregiudizi, le dicerie e le malevoli intenzioni di chi vuole male alla Chiesa Cattolica Cristiana. Conta lo spirito, conta l'anima e il cuore e ognuno di noi, credente o meno credente, ha partecipato anche al di là dei riti, delle "serate" in compagnia di Francesco e della sua figura sofferente, ma coinvolta più che mai nell' affrontare il cattivo spirito del male aggressivo. Mi sento appagato, siamo andati oltre i riti e le assemblee popolate da tanti fratelli e sorelle: siamo stati tutti soli ma cionondimeno, la nostra vicinanza virtuale da buoni cristiani, è stata più partecipativa del solito: massiccia, pressante e fraterna. Questa Pasqua in fondo non è stata poi tanto diversa dalle altre: è lo spirito che ci unisce e noi cristiani, quando il Signore chiama, non possiamo che rispondere: "Ecccoci".
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