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Il ponte tra la disperazione e la speranza, è una buona dormita. Poi scopri che la speranza è una buona prima colazione, ma una pessima...cena!
Qualcuno ci rammenta che il tempo passa, ma non ci accorgiamo che siamo noi a...passare.
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I VECCHI : FILI D'ARIA E VENTO DI RICORDI
Vecchio: vocabolo che indica una persona molto avanti negli anni e contrapposto al sostantivo giovane. Una etichetta negativa poiché fotografa una persona avanti con gli anni e con abitudini ricorrenti nella senilità avanzata. In tal modo, classifichiamo colui che alla società non è più in grado di fornire un apporto o supporto utile. L'anziano invece, ha raggiunto una certa età, tuttavia, vanta l'esperienza figlia del tempo passato che arricchisce il suo bagaglio, quindi saggio e pronto a rendersi utile per la società. Questa premessa semplice e scorrevole, senza buttarla sul dato anagrafico, giustifica il solito ossimoro del quale spesso e volentieri mi servo: sono un ragazzo anziano e credo nel mio piccolo, di non scostarmi troppo dalla realtà. Certo vi sono gli acciacchi, qualche patologia di troppo, ma quel che conta è sentirsi giovane dentro, specialmente nel cuore e nella testa. Vecchi e anziani, in questo periodo buio della nostra vita, stanno occupando purtroppo le cronache e le prime pagine: la morte che li ha colti in questo frangente, ci addolora e ci intristisce anche per come abbiamo perso tanti di loro in situazioni nebulose e poco chiare. Insomma, la terza età che fino a 15/20 anni era segnata dal filo dei sessantacinque anni, oggi passa dai settantacinque anni in poi. Un passo avanti che indica chiaramente come questo paese invecchi bene e riesca a collocare gli anziani al servizio della società, nei limiti del possibile. Ho incrociato un breve video che mi ha colpito molto, ve lo propongo anche perché c'è da rinfrescare piacevolmente la memoria di tutti.
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