CARICO A CHIACCHIERE

Ci siamo chiesti recentemente come mai la nazionale italiana di calcio, sia stata per la seconda volta di seguito, buttata fuori dalle qualificazioni per accedere al mondiale in Qatar. Affollamento di giocatori stranieri e la poca influenza del calcio giovanile nostrano dove far crescere e formare i giocatori del futuro. Due squadre giovanili italiane Fanum Orosei - La Caletta si sono incontrate A Nuoro, nel contesto di uno dei tanti tornei di ragazzi. La partita è terminata con un eclatante risultato:  40 a 0 a favore del team di Orosei. Realtà crudele, un martellamento incredibile, una foga inspiegabile contro la porta del "La Caletta". Ebbene, il gioco del calcio è basato sui gol e sul risultato vincente, siamo d'accordo tutti, ma perché infierire per buttare dentro alla porta per quaranta volte, il pallone? Sarebbe questo lo spirito sportivo? Infierire contro l'avversario che apertamente e praticamente, dichiara la sua inferiorità tecnica e sportiva? Allora non abbiamo capito niente dello sport? Ci sfuggono i valori, gli ideali e le finalità delle squadre giovanili? Ovvio che formati a questo divino insegnamento, i tifosi con l'andar del tempo, pretendono grandi e prestigiosi risultati. Andiamo su, non facciamo i superbi, così si perde il piacere, la gioia e soprattutto la voglia di giocare. Un 7 a 0 , per esempio, non soddisfava i giocatori? Perché insultare gli avversari come un rullo compressore? La Federazione giovanile ha aperto un inchiesta e ha fatto  bene, nessuno adulto si è premurato a placare la furia del Fanum? Non ho parole, siamo fuori da ogni contesto sportivo e sociale. Ci stupiamo della guerra, dei morti e della distruzione? E questa, in linea di principio e valori, cosa sarebbe...una disfatta dovuta a cosa? Alla voglia di sopraffare gli avversari?