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Il ponte tra la disperazione e la speranza, è una buona dormita. Poi scopri che la speranza è una buona prima colazione, ma una pessima...cena!
Qualcuno ci rammenta che il tempo passa, ma non ci accorgiamo che siamo noi a...passare.
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MALTEMPO E GRAMMATICA ZOPPICANTE
Il sindaco di San Giorgio a Cremano (NA) Giorgio Zinno, purtroppo ha da confrontarsi con le alluvioni, le frane e le macerie che la tanta acqua e il terreno friabile, producono nella sua cittadina. Puntualmente ogni volta che ciò accade, riceve tantissimi inviti a chiudere le scuole e a cercare di fronteggiare in tempo le calamità anche se, quando sono tragiche come quella di qualche giorno fa, c'è da preoccuparsi seriamente. Dato l'allarme per l'imminente cattivo tempo previsto per quella zona, uno studente ha chattato con il primo cittadino e lo ha pregato di chiudere le scuole. Il momento drammatico dell'appello rivolto al sindaco, ha purtroppo creato un siparietto di ilarità tra i due, nonostante il possibile dramma di un eventuale catastrofe. "Sindaco, sta piovendo troppo assai, potete chiudere le scuole?". E Zinno, pronto a cogliere l'attimo, ha replicato ironicamente: "E come posso chiudere le scuole se scrivete così? Forse sarà il caso che le tenga aperte anche il pomeriggio!". Evidente lo sfogo del primo cittadino, quel "troppo assai" e forse qualche altro errore ortografico postato dal ragazzo, lo hanno da una parte sconfortato e dall'altra gli hanno dato la spinta per una battuta a fonte dell'errore grammaticale. Restano, al di là della boutade, le pressanti richieste che puntualmente giungono specie dai ragazzi, di chiudere gli istituti al primo cenno di cattivo tempo. Dall'altra parte c'è il sarcasmo tipico di Massimo Troisi che nato nella cittadina, avrà nel lungo tempo diffuso ai suoi compaesani. I guai sono sempre in agguato, sostiene Zinno, ma le scuole devono essere chiuse solo se vi sono effettivi motivi di pericolo. Non si può pretendere di chiudere appena scendono due gocce d'acqua. Infine, la scuola è una priorità e come tale deve mantenere le sue funzioni anche se il pericolo incombe...ma non è proibitivo. In tal caso, meglio stare in classe...chissà che....
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