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Il ponte tra la disperazione e la speranza, è una buona dormita. Poi scopri che la speranza è una buona prima colazione, ma una pessima...cena!
Qualcuno ci rammenta che il tempo passa, ma non ci accorgiamo che siamo noi a...passare.
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TOH...ECCONE UN ALTRO...
Il verbo linciare, stranamente non ha un'origine latina, ovvero l'etimo da cui proviene è inglese e mixato nel tempo con quello francese, entra nella nostra lingua per indicare: "Esecuzione sommaria, operata di proprio moto da parte di privati cittadini, senza previa condanna giudiziaria, di delinquenti colti in flagrante...". Dopo questa opportuna precisazione, saprete come siano andate le cose a Roma, in occasione di uno scippo a una novantenne da parte di un indiano: senza alcuna pietà l'ha trascinata per terra e dopo il colpo, ha tentato di fuggire. Purtroppo per lui alcune persone che erano presenti lo hanno notato, lo hanno inseguito e l'hanno picchiato a sangue con una cattiveria inaudita e insistendo anche quando era a terra inerme. Poi è giunta la polizia che lo ha portato via. La notizia in questi giorni, ha richiamato l'attenzione di tanti, sia per il grave gesto compiuto ai danni della vecchina assalita e trascinata per terra, sia per l'epilogo che abbia dovuto subire l'extracomunitario che le ha prese di santa ragione. Ribadiamo subito: l'atto compiuto dallo scippatore è ignobile, vile ed eccessivamente cattivo, ma quello dei suoi aggressori che lo hanno menato di brutto, è sicuramente peggiore. La giustizia privata esiste solo nei paesi selvaggi e senza alcuna legge vigente mentre nei paesi civili, c'è la legge stabilita e accettata da tutti. Siamo quindi alla discussione: l'altro giorno scrivevo proprio di questo genere di personaggi che infestano il nostro paese: questo indiano senza permesso di soggiorno e senza indirizzo, è un drogato (perciò ha derubato la signora) e ha compiuto il perfido gesto per procurarsi il danaro per la droga. Credo siamo al personaggio giusto, con tutti i requisiti necessari: portarlo con un foglio di via all'aeroporto e rimandarlo a casa nel suo paese. Costui invece, portato dinanzi al giudice, è stato riconosciuto colpevole del reato ascrittogli ed...è stato rilasciato in attesa di processo. Allora, c'è chi sia indignato per il "linciaggio" del povero indiano, c'è chi abbia applaudito (addirittura per molti sono eroi) per la tremenda punizione rifilata e c'è un giudice che lo abbia lasciato andare per rivederlo al processo! E dove conta di reperirlo visto che non abbia fissa dimora? E poi, la gag finale, anche se sia nel suo pieno diritto, l'indiano ha deciso di querelare coloro che l'hanno picchiato. Non ho altro da aggiungere: un altro fatto all'italiana che per me non ha capo, non ha coda e...sarà chiuso a breve con un nulla di fatto. Chi ha dato...ha dato, chi le ha avute...se le tiene? Funziona così in Italia?
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