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Il ponte tra la disperazione e la speranza, è una buona dormita. Poi scopri che la speranza è una buona prima colazione, ma una pessima...cena!
Qualcuno ci rammenta che il tempo passa, ma non ci accorgiamo che siamo noi a...passare.
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IL TEMPO E LE SUE MUTAZIONI
Il famoso “Carosello” primordiale scatola magica, in onda puntualmente ogni sera, con i brevi spot di note aziende. Oggi va diversamente: un universo creativo, frenetico, in continua evoluzione. Un palcoscenico scintillante dove idee e immagini prendono vita, modellando i desideri e le aspirazioni del pubblico. La pubblicità ci sussurra che la felicità è a portata di mano, basta acquistare l'oggetto giusto, basta essere immersi nel “mondo” che ci viene proposto e che ci affascina. La sua capacità di plasmare idee e raccontare storie attraverso immagini e parole è innegabile. Ma è importante essere consapevoli dei suoi meccanismi e del suo potere di influenza, solo così possiamo imparare a decodificare i messaggi pubblicitari, a discernere il vero dal falso e a costruire un rapporto più sano e consapevole con il consumo. Lo so, siamo giunti a livelli ingestibili: attirati da ciò che vediamo, ma nello stesso tempo, sentiamo che perdiamo qualcosa di noi stessi: il mondo che ci presentano non è quello che viviamo, la società è multietnica, i ceti sono ben distanziati e marcati tra di loro. Macchine di tutte le marche e di tutte le specie, bevande consumate in luoghi paradisiaci, colazioni mattutine sulle quali metterei mille firme se le potessi vivere come le vedo, abitazioni e arredamenti da sogno e potrei continuare all'infinito. Un mondo dove ogni spazio è adibito a cartellone pubblicitario, ogni conversazione è intrisa di messaggi commerciali, ogni individuo è ridotto a mero consumatore. Sarebbe un'esistenza alienante, priva di autenticità e di connessioni umane genuine. Mia moglie, condizionata dalla pubblicità dell'Opel "Corsa", ogni volta che deve dirmi un "SI", mi risponde con un "Yes".
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