Innanzi tutto, piacevolmente sorpreso, devo ringraziare tutto coloro che in questi giorni mi hanno mandato messaggi con i saluti e gli auguri per il ferragosto: grazie di cuore, se c'è una ragione per cui io vi voglio bene è anche questa. Un messaggio non è obbligatorio, non è un commento non postato, un messaggio si può anche risparmiare e chi lo manda, ha le sue buone ragioni. Grazie.
Fatto il preambolo opportuno, sono a ragguagliarvi sulle mie condizioni: pessime, al limite della sopravvivenza. Ormai non riposo più: la notte e il pomeriggio, vivo di incubi in un leggero dormiveglia. Sogno pinelle, jolly, canaste pure, un burraco continuo con mazzi di carte ormai consunte dall'uso continuo. La testa mi scoppia solo a sentire il nome Machiavelli e il suo perverso gioco mi ha costretto a tornare a casa solo per cambiare il mio cognome all'anagrafe. Dall'altro giorno, come da nuova carta d'identità, il mio cognome è Dupall, Carlo Dupall. Insomma, dai giochi con le carte, alle spaghettate, alle panzerottate e agli infuocati barbecue per carne o pesce, mi sono ridotto in uno stato di prostrazione immensa, sono ridotto ad una larva umana. Da domani cambierà ancora l'assetto familiare: no, non va via nessuno, arrivano altri ospiti alla spicciolata e fino a lunedì, termine ultimo per le prenotazioni assunte...unilateralmente. Meno male che quest'anno rientriamo prima, a metà settimana prossima, dovremmo tornare a casa e porre la parola fine alle deliziose vacanze del 2016! Spero di ricontattarvi il prima possibile, mi scuso per i commenti ai quali non ho tempo per rispondere: ora per esmpio, devo correre in cucina per approntare il pranzo: paccheri, patate, noci (sgusciate) e pecorino romano. Abbiate pazienza, abbiate un cordiale buon pranzo e grazie a tutti voi. Resto sempre un sopravvissuto.