Il ponte tra la disperazione e la speranza, è una buona dormita. Poi scopri che la speranza è una buona prima colazione, ma una pessima...cena!
Qualcuno ci rammenta che il tempo passa, ma non ci accorgiamo che siamo noi a...passare.
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Una foto straziante che ha toccato le nostre sensibilità: un mesto corteo, silenzioso e lento, per trasportare circa sessanta bare con le vittime del coronavirus. I camion militari hanno attraversato a tarda ora le vie di Bergamo, per trasferire i corpi in altre zone limitrofe e poter concedere a queste vittime, una soluzione alternativa e definitiva poiché erano parcheggiati desolatamente nella chiesa del cimitero bergamasco. Mancano i posti per la degna sepoltura, nessun rito per loro e le famiglie. Non solo morire in solitudine per ovvie ragioni, ma nemmeno la possibilità di essere sepolti cristianamente nel cimitero della propria città. Scena apocalittica, mai avremmo voluto vederla e la pena provoca un brivido che corre lungo la schiena. No, non possiamo accettarla, possiamo morire per il virus, ma accettare la sconfitta del mancato e sacro rito funebre, quella no. Ha ragione Beppe Fiorello, cantare, ballare sui balconi, i flash mobbing, le estemporanee iniziative prese da tanti che in tutte le città italiane, con riti propedeutici e molto vicini alla cabala, ora sembrano inopportuni e fuori luogo. Un lutto nazionale sarebbe più opportuno e giusto: per tutti i deceduti, non solo per questi in corteo funebre su camion militari che ai più anziani ricordano vecchie e orride scene della ultima guerra. Queste salme saranno cremate e le ceneri di ciascuno, saranno rese ai propri cari. E' vero, dobbiamo cercare di scacciare l'ansia, la paura e allontanare da noi scenari catastrofici, ma assistere alla visione desolante di quei camion con il loro triste carico, non dovrebbe lasciarci indifferenti. Vi lascio con un video molto bello, un video amatoriale realizzato dal "Coro Magnificat" di Enna. Ascoltatelo e forse verserete una lacrima per tutti i defunti che si contano dappertutto in Italia. Il coro è stato realizzato con i componenti che si esibiscono...ognuno a casa sua. Bellissimo e coinvolgente. Il titolo è: "Madre io vorrei". Grazie ragazzi, bravi ed emozionanti. RIP per tutte le vittime del covid-19.
Sono scene che mettono i brividi, sono scene che fanno piangere. Se tutto questo un giorno (lo spero) finirà, resteranno nella mente e nel cuore queste indelebili immagini strazianti. Buona giornata a te caro!
Purtroppo sì: non un solito, ricorrente e comune funerale, bensì un trasferimento anonimo, collettivo e desolante. Sì, un giorno lontano nel futuro, saranno immagini che avranno segnato fortemente il tempo e la storia.
Abbi un sereno w.e. mia cara Spiky.
Non riesco più a guardare foto così, non riesco più a sentire il nostro inno...le lacrime scendono incontenibili e più cerco di ricacciarle indietro più il pianto diventa a dirotto...Dobbiamo unirci e combattere, vinceremo ne sono certa!!! Buongiorno Anima bella! Un abbraccio da qui a lì!!
Dobbiamo, per correttezza e onestà intellettuale, tenere sempre presenti le due facce di questa situazione insopportabile. L'una è quella dei malati, dei morti e del loro triste destino, laddove in certi posti, non possono nemmeno ricevere le giuste onoranze funebri seguendo i riti con le famiglie. L'altra faccia è quella della leggerezza, della fiducia, della voglia di superare il momento critico e mostrare tanto ottimismo per un immediato futuro più sereno e roseo. Stringiamo i denti per entrambe le facce e oltre a ricordare debitamente i morti, mostriamo la nostra completa la fiducia.
Un bacione e sereno w.e. Tina.
.... Vedere quei mezzi militari è uno straziante e silenzioso spettacolo che ci sprofonda nell'ansia e nel dolore ...pensare al dolore di chi ha perduto qualcuno dei propri cari.... -_-
Ho inserito in testa al mio blog un filmato con quei camion militari che - di sera - in una città spettrale portano via, in altro cimitero fuori da Bergamo, le bare di 60 anime volate in cielo che adesso potranno riposare in pace. Non aggiungo altro se non, da questo momento, silenzio e preghiere..
Dire che non ci sono parole suona banale. Credo che la risposta migliore sia una riflessione silente che possa aiutarci nella comprensione di quanto sta accadendo... Un abbraccione.......W......
Stiamo già pagando con questo virus il nostro stile di vita nei confronti della terra, deve sempre essere colpa di qualcun'altro quando, invece, la colpa è nostra. Ora che i buoi sono scappati dalla stalla meglio stare a casa per limitare i danni ma arriverà il giorno in cui qualcuno dovrà rendere conto dei propri errori? Tranquillo w.e. Carlé..
Nei momenti critici e drammatici, accade che si possa sbagliare. Sì, forse qualcuno ha commesso errori, forse ha valutato male, forse non si è reso conto di ciò che stava per accadere, ma ora la premura è un'altra, ora siamo solo a proteggere la nostra vita e a piangere i morti!!!! Non credo sia il momento di recriminare. Cristianamente accettiamo tutto e preghiamo affidandoci alla pietà del Signore. Il dopo sarà un'altra storia......
Non perdiamoci di vista.
Buona sera Nina.