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Il ponte tra la disperazione e la speranza, è una buona dormita. Poi scopri che la speranza è una buona prima colazione, ma una pessima...cena!
Qualcuno ci rammenta che il tempo passa, ma non ci accorgiamo che siamo noi a...passare.
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Se non ci capitano buoni motivi per discutere, per affrontare confronti animati e di racimolare chiacchiere al vento, ce li andiamo a cercare. In Sardegna, precisamente a Selargius (CA), presso l'Istituto Scientifico "Pitagora" è stata introdotta una multa di 2,00 euro a carico degli studenti ritardatari: orario di entrata 8.30, limite massimo 8.35, se si entra a 8.36, scattano due euro e si aspetta le seconda ora per entrare in classe. Una delibera "nuova" e significativa voluta e decisa dal Consiglio dei Docenti e dal Consiglio d'Istituto. Il preside ne ha preso atto e messo in pratica il balzello. "Oltre la respinsabilità dal punto di vista educativo, ho anche quella del bilancio della scuola. I genitori pagano le tasse per mandare i figli a scuola. La lezione dura 60 minuti, se a causa dei ritardi si riduce a 35-40 minuti sto facendo un danno all’erario e a mamme e papà". Detto così non fa una piega e inoltre il preside si affanna a precisare che i due euro servono agli "operatori" (insegnanti liberi) che si intratterranno con i ritardatari nell'attesa della seconda ora. Pertanto, escludendo chi sia autorizzato a giungere in ritardo perché magari viaggia, tutti gli altri se in ritardo, saranno costretti a versare a mezzo c/c postale l'ammenda (più 1,50 euro per tassa ccp). Pensate, erano sempre i soliti ragazzi che per sistema arrivavano in ritardo a scuola per una scelta personale, una ventina circa, ma nel giro di pochi giorni i ritardatari sono scesi a due. Beh, funziona o no? In realtà non è semplice accettare questa decisione, qualcuno parla di inammissibilità giuridica, qualcuno parla di abuso di potere, qualcuno l'accetta sperando che i propri figli si diano una mossa specie se i 2 euro saranno pagati di tasca loro. Ecco, come sempre vedo note stonate che solo da noi in Italia si rilevano. Una ammenda se viene imposta è perché c'è chi sgarra e poiché da noi, si sgarra anche nel fare una fila qualunque laddove i dritti sono sempre in tanti, non mi stupisco conoscendo i giovani che se ne strafregano di regole e norme, di tale decisione. Comunque il dibattito è aperto, laggiù in Sardegna si discute e ci si confronta. Secondo me contano più i fatti che le chiacchiere, comunque da 20 ritardatari cronici sono passati a due e questo mi sembra un buon risultato. Non mi sembra una buona scelta, come qualcuno abbia suggerito, quella di punirli mandandoli a pulire i cessi della scuola. Troppa severità e non sarebbe stato proprio il caso. In fondo due euro non sono una cifra da rogito notarile, ma un buon motivo per stimolare i ragazzi ad un comportamento più consono e civile, specie nell'ambito scolastico.Che ne pensate?
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