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QUESTIONE DI...FORNITORI

Post n°3703 pubblicato il 17 Ottobre 2020 da monellaccio19
 

 

 

L'invito è perentorio e non ci sono dubbi: se lo sguardo non cadesse subito su tutto il manifesto, monterebbe la sorpresa e la curiosità. Infatti, approfondendo e vagliandolo attentamente, la canna a cui si fa riferimento, è una delle tante che compongono un organo classico. Questo genere di strumento, nato circa 2300 anni fa, ha attraversato i secoli e nel lungo periodo, giunse a essere parte integrante delle grandi chiese, delle basiliche ecc.ecc. Più è grande l'interno della chiesa e più l'organo è maestoso con le sue tante canne verticali che emettono il suono che si propaga per tutto l'ambiente. Non a caso, generalmente, è montato in alto per poter dominare tutto l'interno e giungere ovunque fino all'altare maggiore. Uno strumento che costa molto, e se c'è qualche problema, intervenire è molto impegnativo. In quel di Goito (MN), precisamente nella Basilica della Madonna della Salute, l'organo non funziona e dipende dalle canne che dovrebbero essere cambiate. Il parroco non si è fatto prendere dalla gravità del problema, quindi ha deciso di lanciare una sottoscrizione per essere aiutato nel recupero dell'importante strumento. Ancora una volta, dobbiamo rilevare come spesso accada, che la "pubblicità" non solo è l'anima del commercio, ma se passa con richiami curiosi e intriganti colpisce immediatamente la gente e si spera che l'attenzione si concentri sul reale bisogno dettato dal messaggio. Ormai dobbiamo aspettarci di tutto e di questi manifesti pruriginosi ne incrociamo tanti: sconvolgono per la loro impostazione audace e ficcante, difficile non soffermarsi e leggerli. Don Marco Mani il parroco, è stato definito genio del marketing e non ha sbagliato, proprio per le ragioni che ho esposto: inventarsi un manifesto che interessasse  i goitesi. Mi permetto solo rilevare che è stato visto un giovane osservare il manifesto e soffermarsi, in particolare, sulla possibilità delle donazioni: "Una canna 50 euro o  liberi versamenti sul c/c presso una filiale del Monte Paschi di Siena con tanto di IBAN". Ecco, il giovanotto che ha letto la prima parte del messaggio, ha lasciato di punto in bianco la lettura e si è allontanato borbottando: "50 euro una canna? Ma che roba è? No, non cambio fornitore, pago un buon prezzo, è più basso e la roba è buona!". Ecco, se Don Marco avesse omesso di scrivere 50 euro una cannna, avrebbe evitato fastidiosi commenti e disguidi sulla natura della canna. La spesa totale per rimettere in funzione l'organo, è di 120 mila euro. Forza e coraggio, si può fare!

 
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