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Il ponte tra la disperazione e la speranza, è una buona dormita. Poi scopri che la speranza è una buona prima colazione, ma una pessima...cena!
Qualcuno ci rammenta che il tempo passa, ma non ci accorgiamo che siamo noi a...passare.
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Se qualcuno avesse o nutrisse ancora dubbi sulla qualità, sulla correttezza e sulla indipendenza della nostra televisione (pubblica e privata), beh spero una volta per sempre che si ravveda o quanto meno, voglia riesaminare gli avvenimenti ultimi che hanno investito una "certa" tv. C'è un aggettivo che sicuramente calza alla perfezione, una qualità inesorabile quanto reale che la qualifica: abbagliante! Uno schermo fulminante e accecante per i suoi contenuti sempre più plagianti e ruffiani, avvolgenti e suadenti. Non mi preoccupo di chi sappia discernere e valutare cosa stia guardando e come glielo stiano porgendo, mi preoccupo fortemente di quelle anime in pena che "affascinati" dal vago e misterioso "quid", si facciano coinvolgere totalmente perché quel maledetto schermo abbagliante è un totem, un idolo a cui credere ardentemente. E' una fede e come tale non si discute! Se vogliamo riferirci alle reti RAI, non abbiamo problemi a riconoscere come la spartizione politica abbia annesso alle segreterie di partito la parte spettante e gestibile a propria immagine e somiglianza. Per le reti private invece, nessun problema, date un'occhiata e vedrete, un po' più indietro sullo sfondo, la faccia del padrone che aleggia: i contorni del volto non sono marcati e tali da riconoscerlo subito, eppure, capite che è LUI a dirigere le politiche, le scelte editoriali e tutto quanto porti acqua al suo mulino. I due casi recenti che hanno coinvolto Mediaset per due programmi piuttosto seguiti, sono noti: hanno perso il posto Fabio e Mingo nel contesto di "Striscia la Notizia" e Fulvio Benelli giornalista di "Quinta Colonna" condotto da Paolo Del Debbio. Il motivo delle gravi decisioni sono da ricercare nella falsità di servizi proposti. Ovvero, servizi artefatti a regola d'arte solo per richiamare audience, attenzione estrema specie su problemi politici. Certo è grave la posizione dei "giornalisti" licenziati, ma ancor più grave, e c'è da credere, sono le posizioni delle direzioni che incitano, suggeriscono il malcostume orrendo dell'invenzioni becere e meschine finalizzate a sorprendere l'incauto telespettatore. Quante volte avete visto negli ultimi mesi Salvini in TV? E' dappertutto, rappresenta una certa politica che deve necessariamente portare voti non solo a lui, ma all'opposizione di Renzi. Ecco quindi che i padroni (Cairo e Berlusconi) sono a perorare, a sostenere e a "imporre" sui loro canali il buon Salvini e la sua solita lagna: sbarchi e rom. Del Debbio, poi, sono settimana che propone programmi copia e incolla! Insomma, non butterei fuori poveri giornalisti, ma padroni senza scrupoli che fanno politica servendosi della tv, la fanno senza regole con i conflitti di interesse che tracimano da tutti i pori. Non è necessario licenziare chi lavora e ubbidisce alle direttive supreme, licenziamo quelle tv troppo scadenti per essere abbaglianti e squalificanti. Impariamo a scegliere, ne avremo vantaggi sotto tutti i punti di vista, specie sul piano della qualità.
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