|
Il ponte tra la disperazione e la speranza, è una buona dormita. Poi scopri che la speranza è una buona prima colazione, ma una pessima...cena!
Qualcuno ci rammenta che il tempo passa, ma non ci accorgiamo che siamo noi a...passare.
Questo blog non rappresenta una testata giornalistica, come prevede la normativa n.62 del 2001. Alcune foto di questo blog e del relativo profilo e/o sito sono state reperite sul web. Ove fosse stato violato il diritto di copyright, prego i proprietari di darmene avviso, per la relativa rimozione. Ogni testo e foto di mia proprietà non possono essere copiati o riprodotti, senza mia autorizzazione, ai sensi della normativa n.29 del 2001.
Menu
Chi può scrivere sul blog
I messaggi e i commenti sono moderati dall'autore del blog, verranno verificati e pubblicati a sua discrezione.
« URAGANO IN VISTA: VOLANO... | SEI FELICE? E QUANTO SEI FELICE? » |
E' proprio vero, non si finisce mai di imparare e di conoscere: mia nonna in fin di vita, distesa sul letto, mi stringeva la mano e mi implorava perché rimandassi indietro la morte. "Carlè...scacciala, ho ancora tanto da imparare, da conoscere...". Oggi avverto molto questa necessità, questa esigenza che per quanto a lungo si possa vivere, non sarà mai abbastanza per soddisfare il sapere e la conoscenza. La "Pietà" di Michelangelo, posta nella Basilica di S. Pietro a Roma, è una delle più grandi opere d'arte mai realizzate: una scultura che ci costringe a sostarle davanti perché non è mai abbastanza il tempo per ammirarla in tutta la sua completa e inimitabile bellezza. Chi in Basilica, chi in foto, chi da vicino, chi da lontano, tutti conoscono questa opera immensa e viva per quanto la Madre e il Figlio sapientemente raffigurati dal Maestro, siano coinvolti in un estremo atto d'amore. Ebbene, un dettaglio quasi insignificante, poco visibile, è la presenza nella bocca del Cristo di un un quinto dente. Perdonate la mia ignoranza, ma non lo sapevo: un quinto incisivo che è stato oggetto per lunghi anni, di studi, osservazioni e ricerche. In campo odontoiatrico, non è difficile la presenza di un incisivo in più, era definito il "dente del peccato" sin dall'antichità, oppure per rendere meglio l'idea, veniva indicato come il "dente bastardo", mentre tecnicamente la definizione precisa è mediodens. Lo storico Marco Busagli argomenta e spiega il perché della presenza di questo "dente del peccato" che tra l'altro, non è una originalità di Michelangelo in quanto altri artisti precedenti alla sua epoca, avevano posto un dente in più in bocca ad altri personaggi. Botticelli, Salimbeni avevano già rappresentato nelle loro opere questo dettaglio. Il Cristo lo vanta perché Lui, morendo sulla croce, attira e paga sulla croce per tutti i peccati del mondo; in realtà tutti gli altri che ne posseggono uno hanno la prerogativa di essere "peccatori" in senso etimologico: per esempio la "Cleopatra", sempre del Buonarroti, è un opera che la rappresenta con un dente in più perché lei era...lussuriosa. Ergo, evinco e chiudo, che tutti i peccati capitali possano essere rilevati e distinti da un incisivo in più. Quindi gola, avarizia, ira, superbia, accidia, lussuria, invidia sono presupposti per essere segnati dal "dente bastardo" o del peccato. Solo che il Cristo sia stato l'unico, assoluto che possa vantarsene, tutti gli altri...si arrangino e se lo facciano estrarre!
Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso |
|