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Il ponte tra la disperazione e la speranza, è una buona dormita. Poi scopri che la speranza è una buona prima colazione, ma una pessima...cena!
Qualcuno ci rammenta che il tempo passa, ma non ci accorgiamo che siamo noi a...passare.
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Come tutti i libri che si rispettino, avuta una idea, si pensa all'argomento (le furtive molestie nel mondo del cinema), si passa all'introduzione spiegando esattamente di cosa si parli (Asia Argento con i suoi dettagli) e indi poscia, si butta giù il primo capitolo (tutte le attrici, le vip, tra passato e presente) con il nutrito elenco di chi abbia deciso di raccontare le proprie esperienze. Ora si apre un nuovo fronte decisamente più istituzionale (secondo capitolo): l'Europarlamento Europeo! Dopo le denunce ribaltate sulla stampa dei due ministri svedesi (donne) oggetto di attenzioni non gradite in occasioni di riunioni comunitarie, scoppia il caso nel parlamento Europeo: una dozzina di donne parlano di situazioni aberranti e insopportabili per eccessi di confidenze e di palpatine furtive. Tajani, da buon presidente, prende immediatamente le distanze da ignobili comportamenti e accenna alle contromisure da prendere subito per evitare questi atteggiamenti che screditano l'Istituzione. Bene, hanno preso la parola donne parlamentari, alcune decise e con toni accesi verso gli uomini. Il problema non interessava più di tanto, la grande aula era semi deserta e le presenze erano quasi del tutto femminili. Di contro c'è da sottolineare che si è detto molto, si è scritto molto, ma vere e proprie denunce non ve ne sono. Allora, visto che deputati maschietti se ne sono infischiati altamente dell'argomento e hanno snobbato il problema, sarà meglio che le due svedesi, le prime a parlare di molestie, facciano i nomi e i cognomi di chi abbia abusato furtivamente. Vediamo se si aggiungono anche altri personaggi, magari anche dipendenti, segretarie ecc.ecc. con le loro denunce dirette, e così capiremo dove si annidano gli orchi con tanto di titolo onorevole e pochi modi che possano essere etichettati con l'aggettivo onorevole! Coraggio donne, siamo solo al secondo capitolo: se passiamo alla sanità ne leggeremo delle belle. Come l'infermiere ultra sessantenne che è stato arrestato perché prelevando una ragazza di 25 anni in barella dalla sala operatoria e condurla in stanza, abbia toccato più volte la ragazza sotto effetto di anestesia; semi sveglia e incapace di muoversi, ma non di vedere e capire cosa le sia capitato. Denunciate, denunciate e non abbiate paura.
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