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PARLIAMO ITALIANO O NO?

Post n°3034 pubblicato il 25 Ottobre 2018 da monellaccio19
 

Risultati immagini per lingua italiana

 

 

Perché se scrivo ondivago, vocabolo onomatopeico, il correttore automatico mi segnale errore e sul dizionario non c'è risposta se digito il termine? Perché ci sono sostantivi o verbi che con il tempo stanno scomparendo lasciando spazio a termini e sinonimi più semplici e più ricorrenti nella nostra lingua italiana? Siamo al depauperamento della nostra lingua, assottiglieremo i dizionari e disporremo di meno etimi da usare quando dovremo esprimerci. Sta accadendo, succede sempre più spesso che termini molto più usati un tempo, oggi vengano istintivamente tralasciati per far posto ad altri molto più semplici e facili da ricordare. Taccagno, beffardo e moltissimi altri ancora sono moribondi, in fin di vita e destinati alla scomparsa inesorabile. Per questa ragione la Zanichelli ha messo su una campagna lodevole e giusta: ha scelto cinque vocaboli che fanno parte della nostra ricca e doviziosa lingua, per sensibilizzare la gente a tener conto della ricchezza culturale che le parole procurano: più ne conosciamo e ne usiamo e più ricco sarà il nostro manifestare e il nostro esprimerci. Prendete nota: boria, denigrare, insigne, solerte, corroborare. Gireranno le città, le strade e i marciapiedi con graffiti e il motto "didattica urbana". Un modo per coinvolgere tutti e guarda caso, poiché siamo soliti camminare con lo sguardo basso a causa dei nostri orpelli immancabili (cell e Iphone), anche il messaggio delle Zanichelli sarà, appunto, basso a portata di...sguardi! Coraggio dunque, lavoriamo per non uccidere l'italiano, è ancora una delle cose buone rimaste in questo paese ridotto a bolgia, facciamo il possibile per mantenere cultura e memoria. A proposito, il messaggio è esteso anche alle figure retoriche: anacoluto, onomatopea, iperbole, metonimia. Dai, dobbiamo solo farci forza e mettere in moto la voglia di fare. 

 
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Rispondi al commento:
monellaccio19
monellaccio19 il 25/10/18 alle 12:22 via WEB
I sensi, i toni e la comunicazione, non devono essere compromessi, anzi, usare vocaboli meno ricorrenti e facili, mette tutti nella condizione di apprendere e allargare la conoscenza. Non devi essere incompresa, devi essere ricca, ma con termini noti, conosciuti e rimasti un po' indietro nel linguaggio comune. Bella giornata Divy, un bacione.
 
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