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Il ponte tra la disperazione e la speranza, è una buona dormita. Poi scopri che la speranza è una buona prima colazione, ma una pessima...cena!
Qualcuno ci rammenta che il tempo passa, ma non ci accorgiamo che siamo noi a...passare.
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Sarebbe banale se invitassi le coppie che discutono o litigano piuttosto spesso, ad alzare la mano per confermare. So che accade e dall'alto dei miei oltre cinquantanni di unione con la stessa persone che spesso indico come il mio 51%, posso sostenere che non passa giorno senza che si accenda una discussione più o meno pacata, su problemi e divergenze che ci investono. Questo fa parte di normale routine per una coppia e a prescindere da sentimenti e passioni che legano entrambi, queste scaramucce possono anche degenerare. Dipende dai caratteri e dalla predisposizione che ognuno assume verso l'altro e come ripeto, secondo me è normale amministrazione. I consulenti coniugali ed esperti psicologi esperti in materia, dopo anni trascorsi ad ascoltare ragioni e motivazioni, sono giunti ad una conclusione semplice ma molto utile per superare immediatamente lo "scontro" verboso e animato. "Siamo una squadra", è sufficiente che uno dei due esprima questa frase e all'improvviso, come d'incanto, si placa il vociare, c'è un nano secondo che porta i due a fermarsi e a comprendere cosa voglia indicare quella comune frase. Una perfetta dichiarazione di pace, ovvero, un modo per far comprendere all'altra parte che non si tende allo scontro, ma al confronto, nessuna voglia di imporre punti di vista personali ma solo scambio di vedute sereno e propositivo. Solo così viene rilevata la volontà di ricomporre la lite, portarla su piani diversi e giungere alla risoluzione del problema. Molte esperienze in tal senso confermano la buona riuscita dell' opzione "siamo una squadra": implica un contrapporsi più rispettoso dove i due "contendenti" sono disposti a cercare una buona e paciosa soluzione. E' importante sempre rammentare che vi sono due punti fondamentali quando si discute: l'oggetto del confronto e il dipanare della questione, ossia, il "cosa" (cioè l'oggetto del problema) e il "come" sbrogliarla. Sbagliare la comunicazione in questi casi, potrebbe causare già un problema quando ognuno punta a vestirsi di carattere e a superare l'altro, in tal modo si va a inficiare il vero obiettivo e a perdere la lucidità necessaria proprio per puntare direttamente e in piena condivisione alla definizione del "come" risolvere. Non è priorità il pensare di aver ragione e il dover aver ragione, non mette in maggioranza chi ce l'ha. Uscire da questi schemi è fondamentale. Ecco perché "essere una squadra", è una conquista ineluttabile, se uno dei due perde e non v'è accordo, ricordiamoci che si perde in due! Vi invito a far tesoro di questa impostazione semplice e tendere sempre a fare squadra con il vostro partner. Io nonostante, il lunghissimo tempo trascorso con mia moglie e come dimostra il fatto che lei sia il 51% della s.d.c. (società di coppia), sappiate che noi siamo una squadra...di cui lei è il "mister" e io il panchinaro! Vabbè, però funziona!!!!
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