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Il ponte tra la disperazione e la speranza, è una buona dormita. Poi scopri che la speranza è una buona prima colazione, ma una pessima...cena!
Qualcuno ci rammenta che il tempo passa, ma non ci accorgiamo che siamo noi a...passare.
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Siamo proprio alla frutta, anzi al dessert, macché, oltre l'ammazzacaffè! L'esagerazione scorretta e la pretesa provocatoria, dimostrano non solo una mancanza di logica raziocinante, ma evidenzia la volontà politica di sostenere, senza essere villani nelle azioni e nelle decisioni: "Voi non siete un cazzo e noi siamo sudtirolesi". Dopo alcune polemiche già sorte nel recente passato, per l'Alto Adige della provincia autonoma di Bolzano, nel decreto semplificazioni e con il sostegno della senatrice Julia Unterberger (SVP), è stato approvato al senato in seno alle commissioni I e VIII, quanto segue: “Per il territorio della Provincia autonoma di Bolzano, la conoscenza della lingua tedesca costituisce requisito sufficiente di conoscenza linguistica necessaria per l’esercizio delle professioni sanitarie”. Semplice e argutamente ben definito: i medici sud tirolesi potranno essere ammessi nelle strutture mediche anche se non parlano la lingua italiana: è sufficiente che parlino tedesco. E grazie arcaxxo, ci mancherebbe altro, parlano solo tedesco, capirai che sforzo per loro. Ma di fonte a realtà inequivocabili, se un turista italiano e sapete quanti ne capitino dalle loro parti, dovesse malauguratamente trovarsi di fronte a un medico monolingua, l'italiano univoco come fa a parlarci con il tedesco? Loro dicono che si può procedere a gesti: per esempio, se devi fare un esame alla prostata è semplice, basta mostrare il culo e il dito medio e tutti capiscono. Ma se è qualcosa di più serio ed elaborato da spiegare, ce l'hanno l'interprete a portata di mano o di orecchio? Questi insistono: ci sfottono, ci irridono e ci mandano a cagare, ma non demordono e pian pianino stanno cercando di sfondare porte corazzate che non cadranno mai: schiaffatevelo nella testa dura signori crucchi: la terra che è occupata da voi è ITALIANA e non l'avrete mai, l'abbiamo pagata cara con la morte di tanti soldati italiani, eroi della prima guerra mondiale! Se volete essere italiani come noi, sarà un piacere come avviene da decenni e decenni avervi come fratelli, ma se battete sempre sullo stesso chiodo, allora non c'è trippa per voi e per altri come voi che ciurlano nel manico da quelle parti...verso l'Austria! La disposizione irretisce anche l'Ordine dei Medici: non è possibile accettarla e accontentarsi, nella peggiore delle ipotesi di gesti e di mimica, siamo in Italia e si parla solo una lingua, riconosciuta e accettata. Anche le opposizioni sono in fermento e spero tanto che la situazione prenda una piega diversa: essere autonomi vi sta già rendendo molto sotto altri profili, avete tanto e vi manca solo l'indipendenza, ma da questo orecchio non ci sentiamo. Come dite: "Abbiamo l'otite?" Ah...parliamo a gesti? Allora, non abbiamo l'otite, il dito che titillava il lobo dell'orecchio, aveva un altro significato.... "Qui habet aures audiendi, audiat!".
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