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Il ponte tra la disperazione e la speranza, è una buona dormita. Poi scopri che la speranza è una buona prima colazione, ma una pessima...cena!
Qualcuno ci rammenta che il tempo passa, ma non ci accorgiamo che siamo noi a...passare.
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« VERISSIMO E LA TOFFANIN | TRA JESSICA E DON PEPPINO » |
La situazione mondiale, le sollecitazioni di Greta con i suoi affannosi appelli, le fonti energetiche che non solo vanno esaurendosi ma sono il male tragico che ci sovrasta, ci hanno indotto già da alcuni anni a cercare le fonti alternative. Le pale eoliche, i pannelli solari, gli impianti fotovoltaici, insomma sfruttare sole, vento, acqua è la soluzione per ora e con queste fonti potremmo quanto meno cominciare a spazzare dall'aria i veleni del CO2. Oggi, siamo a faci attaccare da aumenti paurosi delle bollette di luce e gas. Una botta non indifferente, per cui il governo, onde aiutare i più indigenti sta cercando di attuare un piano per fronteggiare almeno in parte l'aumento. Già le bollette sono illeggibili per queste cifre nascoste e con voci indecifrabili, non solo paghiamo i consumi ma dobbiamo beccarci tasse, accise e quant'altro che rodono i redditi come topolini: poco alla volta, ma puntualmente per tutta la vita. Comunque, approfondendo la situazione con un'analisi più critica e particolare, ci troviamo di fronte a un mercato vasto e affollato: visto quanta concorrenza? Nuove società nate nel volgere di poco tempo, tutte ad offrire il loro prodotto a prezzi concorrenziali. Non sarà mai così, partono con l'abbaglio dei prezzi più bassi, poi si uniformano. In realtà dobbiamo tenere d'occhio coloro che producono le fonti alternative, ovvero coloro che vendono con prezzi poco più bassi dell'energia classica, ma che nonostante i tantissimi aiuti ricevuti dallo stato nel lungo periodo per avviare le loro imprese necessarie, oggi sono quelle che si stanno leccando i baffi e non solo. Sole e vento non costano nulla e loro non solo evitano i prezzi stracciati, ma ricevono su una quindicina di miliardi all'anno che si ricavano dalle "voci di sistema", undici miliardi. Concludendo, i nuovi fornitori sono quelli che abbiamo ambito e che nell'immediato futuro dovranno sfruttare sempre più sole, vento e acqua, ma nel contempo sono coloro che tra aiuti di stato per creare le nuove società, prezzi dell'energia poco sotto quelli della energia tradizionale, niente tasse sul CO2 e i soldoni delle voci aggiuntive sulle bollette, parlano tanto di "verde e green" ma mi sa tanto che per ora al...verde porteranno le nostre tasche. Li abbiamo voluti, li abbiamo tanto bramati e ora la vedo nera...altro che verde!
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