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IL MERCATO DELL'USATO...FARLOCCO

Post n°4816 pubblicato il 13 Febbraio 2024 da monellaccio19
 

 

 

 

 

 

 

Il business che ogni giorno fagocita i produttori, gli imprenditori e tutti coloro che ambiscono a fare soldi sulla pelle dei propri simili, acceca, distrae e soddisfa l'incolmabile egoismo di chi se ne frega di ciò che procura. Prendiamo il grande business di abiti usati, una smisurata quantità di "robe vecchie", come siamo soliti apostrofarle, che puntualmente ogni settimana parte da grandi centri di smistamento, verso Accra la capitale dello stato africano del Ghana. Si calcolano circa 15 milioni di capi mandati laggiù: acquistati da commercianti del luogo perché creino a loro volta, un mercato piuttosto redditizio e conveniente. Il problema purtroppo, nasce alla fonte della produzione: la moda che coinvolge Milano, New York, Parigi, i marchi e le griffe ricercate che per certi versi tendono a prodotti "fast fashion", sono capi confezionati con materiali e tessuti di modesta qualità. Quindi ad Accra, la maggior parte delle balle di vestiario sono solo da distruggere e renderle immondizia. Laggiù non sono pronti, non sono organizzati e non hanno le risorse necessarie per procedere. Un problema gravissimo che se non affrontato, sarà la fine per territori sommersi e "inquinati" da cotanta spazzatura. Ilaria Marzano, architetto e ricercatrice privata, ha proceduto con un studio molto interessante. Ha portato virtualmente queste immense quantità di vestiario obsoleto, nelle piazze più importanti delle città coinvolte. Il progetto si chiama: "Back to square one" e mostra non solo piazze riempite dagli abiti, ma mappe toponomastiche di grandi città, dove la brava Ilaria ha piazzato la spazzatura in questione: visioni pazzesche, e paradossali, sistemazioni che dovrebbero indurci alla riflessione. Facile riempire Accra di robaccia, alla fine magari, avremmo soffocato il progresso della città e le sue legittime aspirazioni.   

 
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monellaccio19
monellaccio19 il 13/02/24 alle 17:22 via WEB
Fate bene e qualcuno se ne ricorderà. Purtroppo questo è un grande problema, conosciuto da pochi e io stesso, nel leggere la notizia con le foto corredate, sono rimasto basito. Ormai tra guerre fantasiose quanto letali fughe in avanti, fanno parte del nostro quotidiano e non abbiamo tempo per altro. Accra è stata ammaliata a suo tempo, per fornire un grande sbocco all'occidente: fornire stokkaggi spaventosi ai commercianti dei mercati itineranti per vendere gli abiti ai più indigenti. Purtroppo all'inizio andava anche bene: prezzi buoni, abiti usati ma ancora sfruttabili. Il problema nasce con la qualità che si sia impadronita anche di griffe famose: qualità che non durando a lungo, abbia deluso i consumatori. E via con gli accumuli: pian piano montagne incredibili di stracci da riempire come dimostra la Marzano, piazze immense ecc.ecc. Domanda generale: come se ne esce? Bella serata Vince.
 
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